Valutazione e gestione del rischio elettrico - INAIL 2014
Valutazione e gestione del rischio elettrico
1. Guida alla valutazione e gestione del rischio elettrico
Strumenti per la valutazione del rischio elettrico secondo le procedure standardizzate di cui al DI 30/11/2012:
2. Lista di controllo per la valutazione del rischio da impianti elettrici e organi di collegamento mobili
3. Guida all’utilizzo della lista di controllo per la valutazione del rischio da impianti elettrici e organi di collegamento mobili
È importante distinguere i “lavori ordinari” da quelli (“lavori in prossimità di parti attive” e “lavori elettrici”) in cui l’attività svolta determina condizioni di rischio elettrico aumentato.
Nel primo caso, i lavoratori sono considerati utenti generici degli impianti e delle apparecchiature messi loro a disposizione, che dovrebbero risultare sicuri in quanto realizzati a regola d’arte.
In una fase iniziale, pertanto, il compito del datore di lavoro sarà quello di garantirsi che le sorgenti di rischio elettrico rese disponibili ai propri lavoratori siano progettate, costruite ed installate a regola d’arte, in conformità alle norme applicabili, tenendo conto proprio delle caratteristiche del lavoro, della classificazione degli ambienti e delle condizioni di rischio specifiche, nonché delle possibili condizioni di esercizio.
Per far ciò dovrà avvalersi della documentazione, delle dichiarazioni di conformità e delle altre attestazioni espressamente previste dalla legge.
Dovrà altresì verificare che, pur in presenza di tali documenti e attestazioni, gli impianti, gli apparecchi e gli organi di collegamento mobile non presentino vizi palesi all’atto della messa in servizio e siano idonei alle effettive condizioni di installazione e di impiego.
Il livello di sicurezza così conseguito dovrà poi essere mantenuto mediante la formazione generale dei lavoratori e l’adozione di opportune procedure di uso e manutenzione, nonché mediante l’effettuazione di verifiche e controlli periodici.
Nel caso in cui i lavoratori effettuino “lavori in prossimità di parti attive” o “lavori elettrici”, per gestire adeguatamente il rischio elettrico sono indispensabili la formazione specialistica dei lavoratori, l’adozione di specifiche procedure di lavoro e di idonei dispositivi di protezione collettivi ed individuali, secondo quanto prescritto da leggi e norme tecniche.
Elaborato Certifico srl
INAIL 2014
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Valutazione Rischio Elettrico INAIL 2014.pdf INAIL 2014 |
5017 kB | 534 |
L‘evoluzione della tutela sanitaria Inail dalla cura al reinserimento
![](/images/Evoluzione_tutela_sanitaria_INAIL.jpg)
L‘evoluzione della tutela sanitaria Inail dalla cura al reinserimento
La pubblicazione parte dal modello organizzativo sanitario Inail degli anni sessanta che comprendeva la gestione diretta dell'assicurato o tecnopatico tramite proprie strutture sanitarie ambulatoriali e ospedaliere.
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Evoluzione tutela sanitaria INAIL.pdf INAIL 2014 |
7054 kB | 18 |
Circolare n. 36 del 24 dicembre 2014
![](/images/Circolare_MLPS_36_24.12.2014.png)
Circolare n. 36 del 24 dicembre 2014
Decreto Legislativo n.230/95 e s.m.i. - Schema di attestazione del tirocinio propedeutico all'esame di abilitazione per l’iscrizione nell'elenco nominativo degli esperti qualificati - Chiarimenti
Riguardanti i contenuti dell'attestazione del tirocinio, di cui al paragrafo 9.3 dell'Allegato V del D.Lgs.n.230/95 e s.m.i., da allegare alla domanda di ammissione all'esame di abilitazione per l'iscrizione nell'elenco nominativo degli esperti qualificati.
Linee guida rischio chimico - AUSL Piacenza
![](/images/Linee_guida_rischio_chimico_AUSL_PC.jpg)
Linee guida rischio chimico
Linee guida per l’applicazione del D. Lgs. 81/08
Sostanze pericolose protezione agenti chimici Titolo IX capo I
I metodi indicati nelle Linee guida:
1. “Metodologia semplificata per la valutazione del rischio chimico” proposto da INRS francese (Hygiène et sécurité du travail) in collaborazione con il CNPP (Centro Nazionale di Protezione e Prevenzione); “Cahiers de notes documentaires”, 2005-ND-2233-200-05;
2.. MovaRisCh “Modello di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la salute ad uso delle piccole e medie imprese” predisposto da Regione Emilia Romagna, Lombardia e Toscana;
3. INFORISCH “Modello applicativo proposto dalla Regione Piemonte per la Valutazione del rischio Chimico” a cura del Gruppo di lavoro “Rischio Chimico” della Regione Piemonte–Assessorato alla Sanità; (ora Al.Pi.Ris.Ch.)
4. CHEOPE (Chemical Exposure Operating Evaluation) sviluppato da Sindar S.r.l. Ferderchimica e Associazione Ambiente e lavoro.
Metodi specifici per la valutazione dell’esposizione cutanea:
5. “Metodologia per la valutazione dell’esposizione cutanea professionale” di G.Maina, F.Larese Fillon, P.Sartorelli, G.A.Boario – Università di Torino, Trieste e Siena (Med. Lav. 2004;95,4:297-304);
6. “Metodologia semplificata per la valutazione del rischio chimico” proposto da INRS francese (Hygiène et sécurité du travail) in collaborazione con il CNPP (Centro Nazionale di Protezione e Prevenzione); “Cahiers de notes documentaires”, 2005-ND-2233-200-05;
7. RISKOFDERM Risk Assessment for Occupational Dermal Exposure to Chemicals, risultato di un progetto a cui hanno partecipato diversi Paesi europei.
AUSL Piacenza
Dipartimento di Sanità Pubblica
U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro
Collegati
Valutazione rischio chimico Modello ISPRA
Rischio chimico: Modello RISKOFDERM
Al.Pi.Ris.Ch.: il nuovo modello Valutazione rischio chimico - RP
MoVaRisCh - Valutazione Rischio chimico 2017
Linee guida VR chimico lavoro UE
Linee guida rischio chimico - AUSL Piacenza
Inforisk Valutazione Agenti chimici Ottobre 2013
La Metodologia CHEOPE-CLP VR chimico
INAIL BANDO ISI 2014
![](/images/Bando_INAIL_2014.jpg)
INAIL BANDO ISI 2014
L'Inail finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Fondi a disposizione
Con il Bando Isi 2014, l'Inail mette a disposizione 267.427.404 euro per finanziamenti a fondo perduto. I finanziamenti vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Il contributo, pari al 65% dell’investimento, per un massimo di 130.000 euro, viene erogato dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto. I finanziamenti Isi sono cumulabili con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (es. gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea).
Prima fase: inserimento online del progetto
Dal 3 marzo 2015 e fino alle ore 18.00 del 7 maggio 2015, nella sezione Servizi online, le imprese registrate al sito Inail hanno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di:
• effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificando il raggiungimento del punteggio “soglia” di ammissibilità
• salvare la domanda inserita.
Seconda fase: inserimento del codice identificativo
Dal 12 maggio 2015 le imprese che hanno raggiunto la soglia minima di ammissibilità e salvato la domanda possono accedere nuovamente alla procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le individua in maniera univoca.
Terza fase: invio del codice identificativo (click-day)
Le imprese possono inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda, ottenuto mediante la procedura di download. La data e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande saranno pubblicati sul sito Inail a partire dal 3 giugno 2015.
Vai a
Estratto del bando >>
Avvisi pubblici regionali >>
Registrazione >>
Servizi online >>
Contact center integrato Inail-Inps >>
Canale Sicurezza sul lavoro >>
Pagina Facebook "Incentivi Inail alle imprese" >>
Danno biologico: monitoraggio, criticità e prospettive - INAIL
![](/images/Danno_bilogico_Quaderno_INAIL.PNG)
Danno biologico: monitoraggio, criticità e prospettive d’interesse medico-legale a dieci anni dall’introduzione della nuova disciplina
Nel "Quaderno" viene riportata l'analisi del sistema di tutela degli infortuni e delle malattie da lavoro così come innovato dal d.lgs. 38/2000, alla luce delle risultanze dell'apparato di monitoraggio attivo da oltre un decennio.
Lo studio ha verificato il grado di attuazione degli strumenti che hanno regolato l'introduzione del danno biologico nel sistema indennitario Inail estendendo l'analisi a fattispecie, pure di interesse medico-legale, non direttamente correlate alla tipologia e alle modalità di valutazione del danno alla persona.
Indice
1 Introduzione al nuovo sistema indennitario
2 Novità applicative della riforma
3 I criteri e gli istituti della nuova normativa in dieci anni di applicazione - Il sistema di monitoraggio - Commento medico-legale
3.1 Caratteristiche del sistema di monitoraggio
3.2 Commenti specifici: aspetti qualitativi e quantitativi dell’attività medico-legale
3.3 Questioni particolari d’interesse medico-legale
3.4 Osservazioni sugli aspetti quantitativi degli accertamenti medico-legali
3.5 Spunti di interesse medico-legale in tema di Collegiali
4 Su alcuni indicatori di qualità del sistema
5 Azioni di rivalsa Danno differenziale – Aspetti d’interesse medico-legale
6 Danno in esito a condotte professionali improprie o errate – Rivalsa Inail in ottemperanza di attività medico-legali – Struttura sanitaria di riferimento
7 Danno morte nel sistema d.lgs. n. 38/2000 ostilla storica
8 Riflessioni di interesse medico-legale per ipotesi di modifiche ed integrazioni al sistema di indennizzo innovato dall’art. 13 del d.lgs. n. 38/2000
Appendice 1
Appendice 2
Appendice 3
Appendice 4
Appendice 5
Riferimenti bibliografici
Patrizio Rossi
INAIL 12014
Il rischio chimico nel settore edile. Se lo conosci…lo eviti
![](/images/Cantiere_edile_rischio_chimico.PNG)
Il rischio chimico nel settore edile. Se lo conosci…lo eviti
Ampio spazio è, inoltre, dedicato alla nuova normativa europea di classificazione ed etichettatura degli agenti chimici pericolosi. L'opuscolo è corredato da numerose illustrazioni, per renderne maggiormente comprensibili i contenuti anche a lavoratori stranieri, fortemente presenti nei cantieri edili italiani.
INAL 2013
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Il rischio chimico settore edile INAL.pdf INAIL 2013 |
3024 kB | 68 |
Macchina agricola raccoglifrutta. Istruzioni per la prima verifica periodica
![](/images/Macchina_agricola_raccoglifrutta_istruzioni_prima_verifica_periodica.jpg)
Macchina agricola raccoglifrutta. Istruzioni per la prima verifica periodica
Nello specifico, l'elaborato, dopo una prima sezione di supporto al datore di lavoro negli adempimenti relativi a comunicazione di messa in servizio dell’attrezzatura di lavoro e successiva richiesta di prima verifica periodica, descrive la procedura della verifica stessa: compilazione e verifica della scheda tecnica della macchina agricola raccoglifrutta con redazione del relativo verbale.
In particolare, è illustrata sinteticamente ciascuna voce della scheda e sono riportate, in base agli aspetti che il D.M. 11 aprile 2011 riconosce come fondamentali per la verifica sul campo dell'attrezzatura, l'individuazione degli organi principali dell'attrezzatura di lavoro, alcune possibili prove da condursi e una pratica raccolta di documentazione di riferimento sulla materia.
INAIL - Pubblicato il 11-novembre-2014
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Macchina agricola raccoglifrutta. Istruzioni per la prima verifica periodica.pdf INAIL 2014 |
5411 kB | 59 |
Sicurezza e salute sul lavoro nel settore dei trasporti - Una panoramica
![](/images/Sicurezza_salute_lavoro_settore_trasporti_panoramica.PNG)
SSL in cifre: Sicurezza e salute sul lavoro nel settore dei trasporti - Una panoramica
È un quadro, in termini di cifre, studi e buone pratiche, di un settore particolarmente complesso come quello dei trasporti, le cui problematiche necessitano di efficaci interventi.
La globalizzazione dei mercati, l’impatto con le moderne tecnologie, l’insorgenza di rischi nuovi ed emergenti, la diversificazione dei lavoratori rappresentano lo scenario comune a tutti i sottosettori dei trasporti.
I settori particolarmente esaminati sono stati: trasporti su strada, ferroviario, per vie navigabili ed aereo. L’edizione in italiano è stata curata dall’Inail, in qualità di Focal Point Italia dell’Agenzia Europea, nell’ambito delle iniziative nazionali di informazione e di sensibilizzazione realizzate dal Network costituito da Istituzioni e Parti Sociali, a supporto delle Strategie e Programmi di Lavoro dell’Agenzia Europea stessa.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la FILT CGIL.
INAIL 2013
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Sicurezza e salute sul lavoro nel settore dei trasporti - Una panoramica.pdf INAIL 2013 |
10525 kB | 56 |
Facchinaggio aeroportuale - INAIL
![](/images/Facchinaggio_aeroportuale_INAIL.jpg)
Facchinaggio aeroportuale
Questo volume fa parte della raccolta "I profili di rischio nei comparti produttivi dell'artigianato, delle piccole e medie industrie e dei pubblici esercizi".
Nello specifico, è dedicato ai rischi tipici delle attività di facchinaggio negli aeroporti (carico e scarico di bagagli): infortuni dovuti all'interazione degli operatori con macchine e attrezzature in movimento (carrelli da traino, carrelli elevatori, nastri trasportatori etc.), disturbi muscoloscheletrici (causati soprattutto da movimentazione manuale di carichi e posture scomode), rumore, microclima sfavorevole nelle stive ma anche uso di videoterminali, esposizione a sostanze chimiche aerodisperse e a radiazioni solari.
Il documento consente un approfondimento delle conoscenze sui rischi identificati, al fine di impostare efficaci interventi di prevenzione e/o di protezione.
INAIL 2014
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Facchinaggio aeroportuale INAIL.pdf INAIL 2014 |
7654 kB | 40 |
PARI Maintenance - ISSA
![](/images/PARI_Maintainance.jpg)
PARI Maintenance - ISSA
PARI Maintenance (programma di analisi dei rischi mentre le attività di manutenzione) è un software che permette di analizzare i rischi professionali mentre le interventi di manutenzione sulle installazioni e apparecchi indipendente della durata e natura delle operazioni.
E' orientato sia alle imprese che incaricano personale di assistenza interna o esterna che alle imprese di manutenzione.
Grazie a una procedura strutturata e accurata di analisi dei rischi in una situazione sul lavoro, il software PARI Maintenance può aiutare le imprese a:
- effettuare i piani di intervento
- preparare i piani di prevenzione
- elaborare dei modi di operazioni sicuri
- assicurare la rintracciabilità degli interventi
- aggiornare e arricchire il documento di valutazione dei rischi
PARI Maintenance (Programme d'Analyse des Risques lors des Interventions en Maintenance) est un logiciel qui permet d'analyser les risques professionnels lors des interventions de maintenance sur les installations et les équipements quelle que soit la durée et la nature des opérations.
Grâce à une démarche structurée et rigoureuse d'analyse des risques d'une situation de travail, le logiciel PARI Maintenance peut aider les entreprises pour :
- effectuer des plans d'intervention,
- établir les plans de prévention,
- élaborer des modes opératoires sûrs,
- assurer la traçabilité des interventions,
- mettre à jour et enrichir le document unique.
http://safety-work.org/it/pages/strumenti/buona_prassi/pari_maintainance.html
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
parimaintenance.zip ISSA |
21530 kB | 20 |
Modello PROCEDURE STANDARDIZZATE Valutazione dei Rischi - ULSS 4 / 20 Veneto
Modello PROCEDURE STANDARDIZZATE Valutazione dei Rischi
Conformi al Decreto Interministeriale 30.11.2012
Indicazioni per la stesura del documento standardizzato di valutazione dei rischi
Il Comitato Regionale di Coordinamento, ritenendo la valutazione dei rischi di cui all’art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008, presupposto essenziale e prioritario per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in conformità alle proprie funzioni di programmazione e indirizzo delle attività di prevenzione indicate dal DPCM 21 dicembre 2007, ha approvato la presente metodologia per la stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) che può essere utilizzata direttamente dal Datore di Lavoro, in collaborazione con le figure aziendali indicate dall’art. 29 del D.Lgs. n. 81/2008.
La metodologia proposta può essere utilizzata dal datore di lavoro di ogni impresa, indipendentemente dalle dimensioni della stessa e dal settore/comparto di appartenenza.
Allegati al documento standardizzato di valutazione dei rischi
Il modello di DVR comprende anche 14 liste di controllo di approfondimento di alcuni rischi/elementi di valutazione, per i quali il datore di lavoro che intende servirsene è tenuto a considerare unicamente le parti presenti nella propria attività, adattandone eventualmente i contenuti alle specifiche esigenze aziendali.
allegato 1 - Ambiente di lavoro
allegato 2 - Macchine Impianti Attrezzature
allegato 2 bis - Macchine Impianti Attrezzature per pubblici esercizi commercio uffici
allegato 3 - movimentazione manuale dei carichi
allegato 4 - rischio rumore
allegato 5 - Rischio vibrazioni
allegato 6 - Agenti chimici
allegato 7 - Agenti cancerogeni mutageni
allegato 8 - Rischio esplosione
allegato 9 - Rischio incendio
allegato 10 - Stress lavoro correlato
allegato 11 - Formazione informazione addestramento
allegato 11 A - Esempio registrazione attività formative
allegato 12 - Sorveglianza sanitaria
allegato 13 - Dispositivi protezione individuale
allegato 14 - Rischio lavoratrici madri
Aprile 2013
CO.RE.CO - VENETO
COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E VIGILANZA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO DEL VENETO
ULSS 4 / 20 Veneto
S.P.I.S.A.L.
Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro
Elaborazione Certifico Adobe portfolio
Collegati:
Decreto Interministeriale 30.11.2012
D.Lgs. 81/2008 Testo Unico Salute e Sicurezza Lavoro
Sicurezza: settori di attività a "Basso Rischio Infortunistico" (BRI)
Procedure standardizzate valutazione dei rischi: chiarimenti MLPS 31 gennaio 2013
Procedure Standardizzate: Quesiti 31.05.2013
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Indicazioni_stesura_DVR_PRO_STD_Agg_2013_CORECO_Veneto.pdf CORECO Veneto Agg. 2013 |
8862 kB | 709 |
app Babele: sicurezza sul lavoro in edilizia
![](/images/Babele_app_sicurezza.jpg)
app Babele: sicurezza sul lavoro in edilizia
Perugia presentati i risultati del progetto promosso da Inail, Cesf, Formedil e Università per stranieri per affrontare i rischi in un settore che impiega soprattutto manodopera non italiana. I pericoli più frequenti e i comportamenti corretti da tenere in un software per smartphone di facile consultazione
PERUGIA - In un settore come quello edile, che impiega manodopera prevalentemente straniera, le difficoltà linguistiche e culturali sono un elemento di rilievo nell’esposizione ai rischi professionali di chi, non conoscendo il significato delle parole riportate sulla segnaletica di sicurezza o non comprendendo pienamente le istruzione impartite o i contenuti della stessa attività di formazione, si trova a dover affrontare situazioni di pericolo ed emergenza. Questa la premessa che ha spinto Inail, Cesf, Formedil e Università per stranieri di Perugia a promuovere il progetto “Babele - HHP” (acronimo di Help Health Phone) sulla prevenzione e sicurezza nel lavoro edile, i cui risultati sono stati presentati questa mattina nell’ambito di un incontro organizzato presso l’auditorium del Cesf nel capoluogo umbro.
Rielaborato e tradotto il glossario dei cantieri. Il progetto ha preso il via grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2010 e nel corso del tempo ha visto la realizzazione di diverse attività, a partire dalla rielaborazione e traduzione del “glossario dell’edilizia” del Formedil, composto da termini e immagini esplicative sui rischi professionali più ricorrenti nel settore, sui comportamenti corretti da tenere e sui nomi degli strumenti di lavoro e dei dispositivi di sicurezza tradotti nelle sette lingue più diffuse tra i lavoratori edili che non parlano italiano, ovvero albanese, rumeno, serbo/croato, magrebino, inglese, francese e spagnolo.
“Uno strumento efficace per supportare gli operai”. Il glossario è stato successivamente incorporato in un software destinato ai telefoni cellulari, contenente anche un sistema di help desk multilingue per la sicurezza nei cantieri edili, distribuito gratuitamente presso gli sportelli territoriali Inail e ai lavoratori che partecipano ai corsi di formazione pre-assunzione organizzati dalla scuola edile. “La scelta di elaborare un software per il cellulare – spiega Alessandra Ligi, direttore della sede territoriale Inail di Perugia - Terni - è stata dettata dalla necessità di individuare uno strumento efficace e alternativo per supportare i lavoratori direttamente nell’ambiente di lavoro e durante lo svolgimento delle attività, nella convinzione che la comprensione e la conoscenza dei rischi lavorativi e delle modalità corrette di agire possono concorrere a evitare eventi dannosi per la persona”.
Con “Help on line” sms automatico in caso di emergenza.L’evoluzione continua della tecnologia ha portato ora a un aggiornamento del software attraverso la realizzazione di un’applicazione telefonica, l’app Babele, attualmente scaricabile sugli smartphone basati su piattaforma Android, che sarà messa a disposizione anche in una versione per dispositivi iOS (Apple). L’app contiene il glossario, le schede informative ampliate e la nuova funzione di “Help on line”, che permette di selezionare dalla propria rubrica la persona da avvertire in caso di necessità durante l’esecuzione di una mansione particolarmente rischiosa: premendo lo schermo, infatti, il telefono invia automaticamente un sms di aiuto al numero selezionato.
Download app
Agenti chimici pericolosi: Istruzione lavoratori
![](/images/605.jpg)
Agenti chimici pericolosi - Istruzione lavoratori / INAIL 2012
ID 603 | 20.04.2023 / In allegato
Il presente opuscolo, di carattere divulgativo e generale, è indirizzato ai lavoratori e si propone di illustrare i rischi derivanti dall'utilizzo di agenti chimici pericolosi, anche alla luce delle recenti emanazioni normative nazionali ed europee.
Esso contiene una semplice sintesi dei Regolamenti REACH, CLP, UE n. 453/2010 e fa riferimento al Titolo IX, Capo I, del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
Questo lavoro si prefigge di costituire materiale informativo da utilizzare per l’informazione e la formazione dei lavoratori sul tema del rischio chimico e sulla nuova classificazione ed etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose.
A tale scopo sono fornite indicazioni sulle nuove etichette ed è presente una tabella di confronto tra i vecchi simboli di pericolo ed i nuovi pittogrammi, nonché esempi di vecchia e nuova classificazione ed etichettatura.
Al fine di rendere più agevole il periodo di transizione tra la vecchia disciplina (Direttiva 67/548/CEE e s.m.i.) e la nuova (Regolamento CLP) sono, inoltre, riportati gli elenchi delle nuove Indicazioni di Pericolo (frasi H) e Consigli di Prudenza (frasi P), delle vecchie frasi di rischio R e Consigli di prudenza S.
INAIL Ed. 2012
Collegati
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Agenti chimici pericolosi INAIL.pdf INAIL |
2247 kB | 269 |
Safe management of wastes from health-care activities
Safe management of wastes from health-care activities
Second edition
This is the second edition of the World Health Organization (WHO) handbook on the safe, sustainable and affordable management of health-care waste – commonly known as “the Blue Book”. The original Blue Book was a comprehensive publication used widely in health-care centres and government agencies to assist in the adoption of national guidance. It also provided support to committed medical directors and managers to make improvements and presented practical information on waste-management techniques for medical staff and waste workers. The first edition in 1999 was published at an influential point in time. Public interest in emerging and developing countries to improve health services was growing, and poor waste practices within health-care facilities were being challenged increasingly by interest groups and communities. In the more developed countries, there was a renewed concern about consumption of resources and impacts on global changes to climate and the environment.
In many countries, knowledge about the potential for harm from health-care wastes has now become more prominent to governments, medical practitioners and civil society. Increasingly, managers and medical staff are expected to take more responsibility for the wastes they produce from their medical care and related activities. The indiscriminate and erratic handling and disposal of waste within health-care facilities is now widely recognized as a source of avoidable infection, and is synonymous with public perception of poor standards of health care.
It has been more than 10 years since the first edition of the Blue Book. During the intervening period, the requirements on generators of health-care wastes have evolved and new methods have become available. Consequently, WHO recognized that it was an appropriate time to update the original text. The purpose of the second edition is to expand and update the practical information in the original Blue Book. In June 2007, WHO held a workshop in Geneva with specialists from 31 countries. The specialists reviewed the Blue Book chapter by chapter and proposed new information to ensure the advice remains relevant to current demands on health-care facilities. During the following four years, every chapter was revised by authors from around the world. These authors gave their time voluntarily, and their drafts were extensively peer-reviewed before being edited into a final form.
The new Blue Book is designed to continue to be a source of impartial health-care information and guidance on safe waste-management practices. The editors’ intention has been to keep the best of the original publication and supplement it with the latest relevant information.
The audience for the Blue Book has expanded. Initially, the publication was intended for those directly involved in the creation and handling of health-care wastes: medical staff, health-care facility directors, ancillary health workers, infection-control officers and waste workers. This is no longer the situation. A wider range of people and organizations now have an active interest in the safe management of health-care wastes: regulators, policy-makers, development organizations, voluntary groups, environmental bodies, environmental health practitioners, advisers, researchers and students. They should also find the new Blue Book of benefit to their activities.
Chapters 2 and 3 explain the various types of waste produced from health-care facilities, their typical characteristics and the hazards these wastes pose to patients, staff and the general environment. Chapters 4 and 5 introduce the guiding regulatory principles for developing local or national approaches to tackling health-care waste management and transposing these into practical plans for regions and individual health-care facilities. Specific methods and technologies are described for waste minimisation, segregation and treatment of health-care wastes in Chapters 6, 7 and 8. These chapters introduce the basic features of each technology and the operational and environmental characteristics required to be achieved, followed by information on the potential advantages and disadvantages of each system.
OMS 2014
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Safe management of wastes health care activities.pdf OMS 2014 |
5735 kB | 9 |
Rischio amianto: Raccolta schede HSE
![](/images/Amianto.PNG)
Asbestos essentials
Asbestos Essentials is a task manual for building, maintenance and allied trades on how to safely carry out non-licensed work involving asbestos.
Asbestos essentials task sheets
For advice on when and how you should use these sheets make sure you printout and read AO - Advice on Non-licensed work with Asbestos PDF.
Equipment and method sheets
Work with asbestos cement (AC) (non-licensed)
Working with textured coatings (TC) containing asbestos (non-licensed)
Strictly controlled minor work on Asbestos Insulating Board (AIB)
Safe work with undamaged asbestos materials
Removal and replacement of other asbestos containing materials
Fly-tipped waste
Equipment and method sheets
EM1. What to do if you uncover or damage materials that may contain asbestos PDF
EM2. Training PDF
EM3. Building and dismantling a mini-enclosure PDF
EM4. Using a class-H vacuum cleaner for asbestos PDF
EM5. Wetting asbestos materials PDF
EM6. Personal Protective Equipment (PPE) PDF
EM7. Using damp rags to clean surfaces of minor asbestos contamination PDF
EM8. Personal decontamination PDF
EM9. Disposal of asbestos waste PDF
EM10. Statement of cleanliness after textured coating removal PDF
Work with asbestos cement (AC) (non-licensed)
A9. Drilling holes in asbestos cement and other highly bonded materials PDF
A10. Cleaning debris from guttering on an asbestos cement roof PDF
A11. Removing asbestos cement debris PDF
A12. Cleaning weathered asbestos cement roofing and cladding PDF
A13. Repairing damaged asbestos cement PDF
A14. Removing asbestos cement sheets, gutters, etc. and dismantling a small asbestos cement structure PDF
A15. Removing asbestos cement or reinforced plastic product eg tank, duct, water cistern PDF
A16. Painting asbestos cement sheets PDF
A35. Replacing an asbestos cement flue or duct PDF
A36. Removing an asbestos cement panel outside, beside or beneath a window PDF
Working with textured coatings (TC) containing asbestos (non-licensed)
A26. Drilling and boring through textured coatings PDF
A27. Inserting and removing screws through textured coatings PDF
A28. Removing textured coating from a small area eg 1 square metre PDF
A29. Cleaning up debris following collapse of a ceiling or wall covered with textured coating PDF
Strictly controlled minor work on Asbestos Insulating Board (AIB)
A1. Drilling holes in asbestos insulating board PDF
A2. Removing a single (screwed-in) asbestos insulating board ceiling tile PDF
A3. Removing a door with asbestos insulating board fireproofing PDF
A4. Removing a single asbestos insulating board panel less than 1m2, fixed in with nails or screws PDF
A5. Cleaning light fittings attached to asbestos insulating board PDF
A6. Repairing minor damage to asbestos insulating board PDF
A7. Painting undamaged asbestos insulating board PDF
Safe work with undamaged asbestos materials
A8. Enclosing undamaged asbestos materials to prevent impact damage PDF
A20. Laying cables in areas containing undamaged asbestos materials PDF
A34. Removing pins and nails from an asbestos insulating board panel PDF
Removal and replacement of other asbestos containing materials
A17. Removing asbestos paper linings PDF
A18. Removing asbestos friction linings PDF
A19. Removing an asbestos fire blanket PDF
A21. Removing asbestos-containing bituminous products PDF
A22. Removing metal cladding lined with asbestos-containing bitumen PDF
A23. Removing asbestos-containing floor tiles and mastic PDF
A24. Removing flexible asbestos duct connectors (gaiters) PDF
A25. Removing compressed asbestos fibre gaskets and asbestos rope seals PDF
A30. Removing an asbestos-containing 'arc shield' from electrical switchgear PDF
A31. Removing a single asbestos-containing gas or electric heater PDF
A32. Replacing an asbestos-containing part in a 'period' domestic appliance PDF
A33. Replacing an asbestos-containing fuse box or single fuse assembly PDF
A37. Removing asbestos-containing mastic, sealant, beading, filler, putty or fixing PDF
Fly-tipped waste
A38. Making safe and collecting fly-tipped asbestos waste
Fonte: HSE
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Asbestos essentials task sheets HSE.pdf HSE |
16709 kB | 71 |
Sicurezza SUVAPRO: Raccolta Liste di Controllo Agg. 09.2014
![](/images/Raccolte_liste_controllo_SUVA.jpg)
Sicurezza SUVAPRO: Raccolta Liste di Controllo
N. 192 Liste di Controllo
SUVA, è un'azienda autonoma di diritto pubblico, è l'assicuratore più grande in Svizzera nel campo dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni.
Le sue prestazioni comprendono la prevenzione (SuvaPro, SuvaLiv), l’assicurazione (SuvaRisk) e la riabilitazione (SuvaCare).
1 - Legislative - base (9)
2 - Installazioni e apparecchi tecnici (47)
3 - Ergonomia (7)
4 - Psicologia, comportamento umano (3)
5 - Sostanze che generano dipendenza (2)
6 - Equipaggiamenti individuali di protezione (8)
7 - Circolazione interna aziendale (26)
8 - Trasporto e immagazzinamento (50)
9 - Protezione contro il rumore (6)
10 - Altre profilassi di malattie professionali (16)
11 - Protezione da esplosioni e incendi (18)
Si ringrazia SUVA
Fonte: www.suva.ch
Elaborazione: Certifico S.r.l. Perugia - IT
Aggiornamento: 09.2014
Dim: 96,00 Mb
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Liste Controllo SUVA Agg. 09.2014.pdf Agg. 09.2014 |
98625 kB | 126 |
Quesiti Sicurezza MLPS D.Lgs. 81/2008 Istanze di Interpello 31 Dicembre 2014
![](/images/Istanze_Interpello.png)
Quesiti Sicurezza MLPS D.Lgs. 81/2008 Istanze di Interpello 31 Dicembre 2014
I quesiti di ordine generale sull'applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro possono essere inoltrati alla Commissione per gli interpelli, esclusivamente tramite posta elettronica, dagli organismi associativi a rilevanza nazionale degli enti territoriali e gli enti pubblici nazionali, nonché dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e dai consigli nazionali degli ordini o collegi professionali.
Le istanze di interpello trasmesse da soggetti non appartenenti alle categorie indicate o privi dei requisiti di generalità non potranno essere istruite. Non saranno pertanto istruiti i quesiti trasmessi, ad esempio, da studi professionali, associazioni territoriali dei lavoratori o dei datori di lavoro, Regioni, Province e Comuni.
Le indicazioni fornite nelle risposte ai quesiti costituiscono criteri interpretativi e direttivi per l’esercizio delle attività di vigilanza. Prima di inoltrare l’istanza si prega di verificare:
- che il quesito, concernente l’interpretazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro sia di carattere generale e non attenga a problematiche aziendali specifiche;
- che il soggetto firmatario rientri nelle categorie indicate.
Nuovi Interpelli pubblicati 31 Dicembre 2014:
31/12/2014 - n. 28/2014 Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Applicazione dell’art. 39, comma 4, D.Lgs. n. 81/2008
31/12/2014 - n. 27/2014 Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Conflitto di interessi delle AA.SS.LL nell’esplicare le attività di “sorveglianza sanitaria” assegnate al medico competente
31/12/2014 - n. 26/2014 Federcoordinatori
Applicazione del decreto interministeriale 18 aprile 2014 cosiddetto “decreto capannoni”
Precisazioni dell'interpello n. 20/2014 del 06/10/2014
Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro
Elezione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle imprese con più di 15 lavoratori
Fonte: MLPS
Elaborato: Certifico Srl - IT
Formato: Adobe portfolio
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
MLPS Istanze Interpello 31 Dicembre 2014.pdf Raccolta completa |
9071 kB | 62 |
Circolare n. 35 del 24 dicembre 2014
Circolare n. 35 del 24 dicembre 2014
Istruzioni operative tecnico - organizzative per l'allestimento e la gestione delle opere temporanee e delle attrezzature da impiegare nella produzione e realizzazione di spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e di manifestazioni fieristiche alla luce del Decreto Interministeriale 22 luglio 2014.
Su conforme parere del G.d.L., istituito preso questo Ministero, costituito da rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Coordinamento tecnico delle Regioni e dell'Inail, allo scopo di fornire le istruzioni operative tecnico - organizzative per l'allestimento e la gestione delle opere temporanee e delle attrezzature da impiegare nella produzione e realizzazione di spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e manifestazioni fieristiche, alla luce del Decreto Interministeriale del 22 luglio 2014, sono state elaborate ed approvate le Istruzioni allegate.
Il Decreto Palchi: Decreto Interministeriale 22 luglio 2014 - "Palchi"
Collegati
Chiarimenti Decreto MLPS 22 Luglio 2014
Palchi per spettacoli ed eventi similari: Stato dell’arte
Cantieri temporanei o mobili: Campo di applicazione / Schemi
Guida alla gestione dello stress e dei rischi psicosociali
Guida alla gestione dello stress e dei rischi psicosociali
Un Portfolio raccolta di documentazione sul Rischio stress lavoro-correlato
1. RISORSE INTERNE - 1
Quadro sulle molestie e la violenza sul luogo da lavoro
Accordo quadro europeo sullo stress nei luoghi di lavoro
Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro
Quadro normativo di riferimento, finalità e struttura del documento
Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato
Indicazioni per la corretta gestione del rischio e per l’attività di vigilanza
2. RISORSE INTERNE - 2
Documentare la valutazione dello stress lavoro-correlato nel Documento di valutazione dei rischi
Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro
Stress & Burnout- Guida per gli Operatori Sanitari
Gestione del Rischio Psicosociale - Modello europeo - Aspetti chiave
Gestione del Rischio Psicosociale - Modello europeo - Livello impresa
Gestione del Rischio Psicosociale - Modello europeo - Livello macro politico
Monitoraggio dei Rischi Psicosociali
Buone pratiche negli interventi di Gestione dello Stress Correlato al Lavoro
3. RISORSE ESTERNE
Strumenti pratici per la gestione dello stress e dei rischi psicosociali
Rischi psicosociali e stress nei luoghi di lavoro
Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato
4. RIFERIMENTI
CIPD, 2008
EFLWC
SCMH, 2007
Fonte: Canale Sicurezza INAIL
Certifico srl
Rev. 00 - 2014
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Raccolta Guida Stress lavoro-correlato.pdf Elaborato Certifico srl - INAIL 2014 |
27449 kB | 147 |
Circolare n. 34 del 23 dicembre 2014 - Formazione per lavoratori trattori agricoli o forestali
![](/images/Formazione_trattori_agricoli.jpg)
Circolare n. 34 del 23 dicembre 2014
Istruzioni operative per lo svolgimento dei moduli pratici dei corsi di formazione per lavoratori addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali
Ai fini di una coerente ed omogenea applicazione degli obblighi dettati dall’Accordo 22 febbraio 2012, per le attrezzature dell’Allegato VIII dello stesso Accordo, sono state predisposte le “ Istruzioni operative per lo svolgimento dei moduli pratici dei corsi di formazione per lavoratori addetti alla conduzione di trattori agricoli o forestali”.
Tali Istruzioni, la cui applicazione assume carattere volontario, non si sostituiscono a quanto indicato nell’Allegato VIII dell’Accordo sopra citato, rappresentando unicamente un utile atto di indirizzo per i soggetti formatori.
MLPS 23 Dicembre 2014
Collegati
Le attività esterne: valutazione dei rischi per attività svolte presso terzi
Le attività esterne: Valutazione dei rischi per attività svolte presso terzi
ID 918 | 16.12.2014
La situazione è resa più delicata dal fatto che il soggetto terzo è sempre diverso e spesso non conosciuto, quindi il DL mandante non è mai certo dell’avvenuta applicazione delle norme di sicurezza nel sito ospitante.
La necessaria azione di preventivo coordinamento con il DL ospitante costituisce obbligo primario del DL mandante nei riguardi della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
La presente pubblicazione, redatta dal Dipartimento Tecnologie di Sicurezza (DTS) - Settore Ricerca, presenta una metodologia per la valutazione di alcuni rischi specifici riscontrabili nel corso di attività svolte presso terzi, ai fini della successiva elaborazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI).
INAIL 2014
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Valutazione dei rischi attività esterne.pdf INAIL 2014 |
5592 kB | 398 |
Buone prassi: Criteri di valutazione dei rischi non misurabili e misurabili ENEL
![](/images/Criteri_Valutazione_Rischi_non-misurabili_misurabili.jpg)
Criteri di valutazione dei rischi non misurabili e misurabili
ISTRUZIONE OPERATIVA ENEL
Presentiamo la presente Istruzione Operativa, di particolare rilievo tecnico da parte di ENEL.
Il documento è liberamente disponibile nel sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, presentato da ENEL come Buone Prassi.
Problematica
Valutazione di “tutti i rischi” così come previsto dal D.lgs. 81/08:
- Integrazione tra documento di valutazione dei rischi e sistema di gestione della sicurezza tipo OHSAS 18001,
- Difficoltà nell’identificare indicatori con cui misurare le “prestazioni” in materia di sicurezza e monitorarne il miglioramento,
- Difficoltà nel definire il livello al quale un rischio viene definito “accettabile”
Soluzione
Procedura gestionale “Identificazione dei pericoli valutazione dei rischi e definizione misure di controllo” per la definizione del metodo applicato per valutazione dei rischi.
Istruzione operativa “criteri di valutazione dei rischi non misurabili e misurabili” che fornisce le modalità operative da seguire per l’esecuzione della valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute del personale della Divisione Generazione ed Energy Management.
L’istruzione operativa per ogni rischio indica i criteri specifici per la valutazione del rischio iniziale e del rischio residuo che riportati su una scheda di sintesi saranno parte integrante del DVR di ogni Unità Produttiva.
…
La presente Istruzione operativa completa la procedura gestionale PGSGS 4.3.1 “Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e definizione delle misure di controllo” fornendo le modalità operative da seguire per l'esecuzione della valutazione dei rischi non misurabili e misurabili per la sicurezza e per la salute ai quali risulta esposto il personale della divisione Generazione ed Energy Management.
L’istruzione operativa per ogni rischio indica i criteri specifici per la valutazione del rischio iniziale e delrischio residuo i cui risultati dovranno essere riportati nella scheda sintetica di valutazione che sarà parte integrante del Documento di Valutazione del Rischio dell’Unità Produttiva.
…
Fonte: MLPS - Buone Prassi
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Buoneprassi Criteri di Valutazione dei Rischi_Enel.pdf Sicurezza Lavoro |
969 kB | 267 |
Secondo rapporto pesca - INAIL
![](/images/Secondo_rapporto_pesca_INAIL.png)
Secondo rapporto pesca - INAIL
Quest'opuscolo si può considerare come il seguito di Primo rapporto pesca, edito 6 anni fa in collaborazione con ISPESL e IPSEMA, attualmente confluiti in INAIL.
Hanno collaborato alla stesura del nuovo volume anche il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (MIT) e, tra gli altri, l'ASUR Ancona 7.
Il primo capitolo tratta gli aspetti puramente economici del settore della pesca nel nostro Paese (produzione e consumo di pesce, n. di imbarcazioni).
Segue una disamina della normativa inerente al settore marittimo (pesca e non solo) e alla regolazione dei rapporti di lavoro tipici dell'ambito.
Il terzo capitolo analizza i dati degli infortuni occorsi ai lavoratori del comparto pesca e le tipologie di accadimento e le conseguenze, soffermandosi in particolare su quelli gravi. Segue (cap. 4) l'analisi dei sinistri accaduti tra il 2006 e il 2007 nel settore, poi una panoramica (cap. 5) sulle principali malattie professionali.
L'ultima parte del volume è dedicata all'illustrazione di una Buona Pratica, realmente applicata.
Il caso-studio è del 2004 e si riferisce a tecnologie adottate a bordo di alcuni pescherecci, operanti nelle Marche, per la riduzione dei seguenti fattori di rischio:
1) assunzione di posture fisse e scomode;
2) movimentazione ripetuta di carichi (ceste e casse), con sforzo degli arti superiori;
3) cadute e scivolamenti sul ponte. Si accenna anche a due fattori di rischio abbastanza comuni sulle imbarcazioni da pesca: rumore e vibrazioni trasmesse al corpo intero.
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Secondo rapporto pesca INAIL.pdf INAIL 2011 |
1957 kB | 15 |
Soluzioni strutturali per la progettazione e la realizzazione a regola d'arte di un sito di risonanza magnetica
![](/images/Soluzioni_strutturali_progettazione_realizzazione_regola_arte_sito_risonanza_magnetica.jpg)
Soluzioni strutturali per la progettazione e la realizzazione a regola d'arte di un sito di risonanza magnetica: indicazioni operative
Ciò premesso, dunque, scopo di questa pubblicazione, realizzata dal DIL - Settore Ricerca, è quello di evidenziare l’applicazione di quei principi fondamentali - sanciti dagli standard di sicurezza - necessari affinché l’installazione di un'apparecchiatura RM e la gestione dell’attività medica con Risonanza Magnetica avvengano nel rispetto delle condizioni di sicurezza.
Pubblicato il 01-novembre-2013
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Soluzioni strutturali progettazione e realizzazione a regola d'arte sito risonanza magnetica.pdf INAIL 2013 |
2704 kB | 26 |
Rischi radon scuole Lecce - INAIL
Campagna di misure della concentrazione di radon nelle scuole della provincia di Lecce
Il campione è costituito da circa 500 scuole della provincia di Lecce.
Il documento é indirizzato a tutti coloro che operano nel mondo scolastico: studenti, personale docente e personale non docente. Vengono illustrati, oltre ai risultati delle misure effettuate, i seguenti concetti relativi al radon: da dove proviene, come si misura e come penetra negli ambienti interni.
Queste le ragioni che hanno portato all'indagine: il radon, secondo la IARC (International Agency for Research on Cancer), è un cancerogeno accertato per l'uomo e agisce a livello polmonare; in Puglia, e in particolare in provincia di Lecce, si è riscontrata un'elevata frequenza di decessi per tumore al polmone.
In appendice al volume sono presenti alcune normative nazionali e comunitarie in materia di protezione da radiazioni ionizzanti e criteri per la misurazione della concentrazione di radon indoor.
INAIL 2014
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Campagna Rischio radon INAIL.pdf INAIL 2014 |
4215 kB | 99 |
Esplorare il TESTO UNICO sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
![](/images/Esplorare_testo_unico_sicurezza_salute_luoghi_lavoro.jpg)
Esplorare il “TESTO UNICO” sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Agile strumento di lavoro per una consultazione più immediata del D.Lgs. 81/2008.
L'Autore ha infatti usato alcuni espedienti grafici che consentono di evidenziare il sistema sanzionatorio collegato ai singoli articoli.
Inoltre, il ricorso a codici di colore diversi ha reso possibile:
- una lettura tematica del testo, individuando poche ma significative parole chiave sui principali punti di attenzione del testo Unico;
- una lettura mirata al ruolo dei soggetti coinvolti nella sicurezza sul lavoro, in funzione degli obblighi, responsabilità e competenze.
Emilio VOLTURO
Medico del Lavoro - Formatore
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
EsplorareTU- INAIL.pdf INAIL |
1446 kB | 231 |
Confined Spaces Regulations 1997 - HSE
Confined Spaces Regulations 1997 HSE
ID 1210 | 24.11.2014
Safe work in confined spaces - Approved Code of Practice, Regulations and guidance
(second edition, published 2009).
This version has been adapted for online use from HSE’s current printed version.
This book contains an Approved Code of Practice (ACOP) and guidance on the duties in the Confined Spaces Regulations 1997, which apply to all industry sectors with the exception of diving operations and below ground in a mine (there is specific legislation dealing with confined spaces in these cases). It also gives guidance on the duties in other regulations where they apply to work in confined spaces.
This second edition has been updated to reflect changes in legislation. Since the first edition was published in 1997, regulation 1(2) and regulation 2(c) have been amended by the Diving at Work Regulations 1997 (SI 1997/2776). Out-ofdate regulations listed in Appendix 1 have been replaced with current legislation.
References throughout have been updated to include the most recent publications available, and obsolete information has been removed.
The ACOP and substance of the guidance remains unchanged but the guidance given in paragraph 91 has been clarified.
...
add attached
Collegati
Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276
Certificazione contratto di Appalto e-o Subappalto in ambienti confinati
Il rappresentante del DL lavori in ambiente confinati: Figura e requisiti
DVR & Procedure Spazi confinati
Spazi confinati: OSHA 29 CFR 1910.146 (Permit-required confined spaces)
Decreto del Presidente della Repubblica n.177 del 14 Settembre 2011
Manuale illustrato per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi dell’art. 3 comma 3 del
Decreto Legislativo n. 81/08
Decreto del Presidente della Repubblica n.462 del 22 Ottobre 2001
Decreto Ministeriale 11/04/2011 n. 111
Linee Guida Ispesl: “Rischi specifici nell’accesso ai silos, vasche e fosse biologiche, collettori fognaridepuratori e serbatoi utilizzati per lo stoccaggio ed il trasporto di sostanze pericolose
Norma UNI 10449:2008 “Criteri per la formulazione e gestione del permesso di lavoro
Nota INL n.694 del 24.01.2024
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Confined Spaces Regulations 1997 HSE.pdf Ed. 2 - 2009 |
253 kB | 59 |
La gestione dei rifiuti: le condizioni di salute e sicurezza degli operatori filiera
![](/images/La_gestione_rifiuti_italia.PNG)
La gestione dei rifiuti in Italia
Le condizioni di salute e sicurezza degli operatori della filiera
La monografia riporta in maniera integrata i risultati dell’attività svolta negli ultimi anni dalla Contarp, sulla salute e sicurezza sul lavoro nel campo della gestione dei rifiuti. Viene fornita una visione complessiva, che parte dallo stato attuale della produzione e gestione dei rifiuti sul territorio nazionale, con un approfondimento sulle realtà di Milano, Venezia, Napoli e Catania, per poi soffermarsi sui singoli cicli che compongono la filiera globale (dalla raccolta alle varie tipologie di smaltimento), e i più importanti rischi professionali connessi.
Un’attenzione particolare è dedicata a:
- depurazione di acque reflue,
- recupero di materie prime e di energia,
- bonifica di discariche e gestione di siti,
INDICE
1. La gestione dei rifiuti e la situazione europea
2. La gestione dei rifiuti in Italia
2.1 La gestione dei rifiuti a Milano
2.2 La raccolta dei rifiuti a Venezia
2.3 La raccolta delle ceneri vulcaniche a Catania
2.4 La gestione dei rifiuti a Napoli
2.5 La bonifica delle discariche in Italia
3. Cicli lavorativi della filiera dei rifiuti, attività relative e rischi connessi
3.1 Raccolta dei rifiuti
3.1.1 Rischio da movimenti ripetuti nelle attività di spazzamento
3.2 Trattamento meccanico-biologico, compostaggio, trattamenti anaerobici
3.2.1 Rischio biologico negli impianti di trattamento di RSU
3.3 Gestione dello smaltimento: discariche
3.3.1 Rischio biologico nelle discariche
3.3.2 Rischio da vibrazioni nei mezzi di movimentazione dei rifiuti
3.3.3 Rischio di formazione di atmosfere esplosive (ATEX)
3.4 Gestione dello smaltimento: inceneritori
3.4.1 I rischi negli inceneritori
3.5 Bonifica delle discariche
3.5.1 Rischio chimico nelle bonifica di discariche
3.5.2 Rischio da agenti biologici nelle attività di bonifica di discariche
3.6 Bonifica dei siti contaminati da amianto e rifiuti da amianto
3.7 Gestione dei RAEE
3.7.1 Rischi negli impianti di trattamento RAEE
3.7.1.1 Rischio chimico
3.7.1.2 Rischio da sovraccarico biomeccanico
3.8 Recupero di materie prime e di energia
3.8.2 Rischio da movimenti ripetuti nella cernita manuale
3.9 Depurazione di acque reflue civili
3.9.1 Il rischio biologico negli impianti di depurazione delle acque reflue
3.10 Rischi infortunistici nella filiera dei rifiuti
4. Analisi economica: costi di gestione e costi della sicurezza
5. Prevenzione globale: applicazioni pratiche
6. La comunicazione della sicurezza al comparto rifiuti
7. Gli accordi: le attività
8. Il futuro: evoluzione
INAIL 2014
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
La gestione dei rifiuti in Italia INAIL.pdf INAIL 2014 |
6803 kB | 140 |
Prevenzione e protezione contro le esplosioni - SUVA
![](/images/ATEX_Suva.PNG)
Prevenzione e protezione contro le esplosioni
Principi generali
Prescrizioni minime
Zone
Valutazione del rischio
Per garantire il livello di sicurezza richiesto per ogni singolo caso deve essere sempre effettuata una valutazione dei rischi comprendente i seguenti punti:
1. individuazione dei pericoli di esplosione. In questo caso è opportuno conoscere i parametri di tecnica della sicurezza, i quali indicano se una determinata sostanza è infiammabile e in che misura;
2. stima dei rischi:
3. determinare il grado di probabilità che si formi un’atmosfera esplosiva e in quale misura;
4. individuare la presenza di fonti di innesco suscettibili di innescare un’atmosfera esplosiva;
5. individuare i possibili effetti di un’esplosione;
6. valutazione dei rischi;
7. riduzione dei rischi mediante una serie di misure.
Al momento di pianificare le misure di protezione bisogna considerare le normali condizioni di funzionamento di un impianto, le fasi di avviamento e spegnimento, nonché eventuali anomalie tecniche e l’errore umano.
Edizione: 2011
SUVA - CH
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Prevenzione e protezione contro SUVA 2011.pdf SUVA |
1546 kB | 480 |
Stress lavoro correlato, lanciata a Bruxelles la campagna biennale 2014-2015
![](/images/Campaign_Guide_Managing_stress_psychosocial_risks_work_EN.png)
Stress lavoro correlato, lanciata a Bruxelles la campagna biennale 2014-2015
Presentata a Bruxelles dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) la nuova campagna biennale europea sui rischi psicosociali: “Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato” .
ROMA - Secondo gli ultimi dati a disposizione emersi da un recente sondaggio d’opinione EU-OSHA, il 51% dei lavoratori europei afferma che lo stress lavoro correlato è molto presente nel proprio ambiente di lavoro. Inoltre, 4 lavoratori su 10 ritengono che non venga adeguatamente affrontato e gestito all’interno della loro azienda.
Numeri che danno l’idea di come la diffusione dello stress lavorativo nel Vecchio Continente abbia raggiunto livelli di allarme. Per offrire un solido contributo in termini di conoscenza scientifica del fenomeno e per incoraggiare imprese ed addetti a gestire e a prevenire con successo questa emergenza, l’Agenzia EU-OSHA lancia la nuova campagna 2014-2015 "Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato".
The key task of the 2014/15 campaign, ‘Healthy workplaces manage stress’, israising awareness of stress and psychosocial risks in the workplace and encouraging employers, managers and workers and their representatives to work together to manage those risks.
The Campaign Guide presents the main principles and objectives of the campaign. It includes definitions of stress and psychosocial risks, and contains useful facts and figures to help you in your awareness-raising activities.
Tackling stress and psychosocial risks creates a healthy work environment, improves worker well-being and business performance. To promote these outcomes, the main focuses of the campaign are:
- To raise awareness of the growing problem of work-related stress and psychosocial risks.
- To provide and promote the use of simple, practical tools and guidance for managing psychosocial risks and stress in the workplace.
- To highlight the positive effects of managing psychosocial risks and stress in the workplace, including the business case.
The Campaign Guide explains the background to the problem and why it is so important to tackle it.
It outlines the warning signs and how to prevent and manage psychosocial risks, providing information on resources and support. Finally, as participation is key to the success of the campaign, there is lots of inspiration and ideas for getting involved.
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Campaign Guide Managing stress and psychosocial risks at work EN.pdf EU OSHA |
13607 kB | 12 |
La sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana
![](/images/Sicurezza_operatori_raccolta_rifiuti.PNG)
La sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana
All'interno sono riportate schede informative di sintesi, rivolte principalmente ai lavoratori, che rimandano ai contenuti del testo con differenti richiami cromatici. Fattori di rischio presi in esame:
- lavoro sulla strada
- infortuni (tagli, ferite)
- mezzi meccanici (incluso investimento)
- agenti biologici
- agenti chimici (smog e altre sostanze)
- movimentazione manuale dei carichi
- vibrazioni trasmesse dai macchinari al corpo intero
- stress lavoro-correlato.
INAIL 2009
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
---|---|---|---|---|
![]() |
Sicurezza operatori raccolta rifiuti.pdf INAIL 2009 |
8996 kB | 163 |