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Spazi confinati: OSHA 29 CFR 1910.146 (Permit-required confined spaces)

ID 3772 | | Visite: 44682 | Documenti Riservati SicurezzaPermalink: https://www.certifico.com/id/3772

Spazi confinati: lo standard OSHA 29 CFR 1910.146 (Permit-­required confined spaces)

Scheda Update 11.07.2018

Definizioni, classificazione e misure di sicurezza OSHA sul rischio spazi confinati (OSHA 29 CFR 1910.146) con Documenti allegati.

UNI ha in preparazione un progetto di norma (UNI1601920), che 
si propone di supportare i datori di lavoro nell’analizzare e valutare se all’interno delle infrastrutture aziendali o del proprio ciclo produttivo esistono ambienti che rientrano nel campo di applicazione del DPR 177/2011, riportando indicazioni operative sulla loro gestione.

L’entrata in vigore del DPR 177/2011 ha determinato l’osservanza di obblighi per il Datore di lavoro committente che non tengono conto delle differenti tipologie di ambienti confinati/sospetti di inquinamento esistenti (differenze di natura strutturale, impiantistica, di lavorazioni condotte al loro interno, di natura e tipologia di sostanze pericolose e in termini di correlazione o meno tra la presenza di tali sostanze e il processo di lavoro della committente).

In attesa di uno standard nazionale, vedi anche le "Linee guida INAIL 2013 Manuale illustrato per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi dell’art. 3, comma 3, del DPR 177/2011", un importante standard di riferimento internazionale è quello dell'OSHA [OSHA 29 CFR 1910.146], nonchè le pubblicazioni NIOSH [es. Publication Worker Deaths in Confined Spaces No. 94-103"].

L'articolo, affronta, con allegati documenti di lavoro, la gestione del rischio spazi confinati, in relazione allo standard OSHA.

La definizione degli spazi confinati

In base alla OSHA 1910.146 gli ambienti confinati sono uno “Spazio abbastanza grande e configurato affinché un lavoratore possa accedervi interamente per eseguire il lavoro assegnato, ha limitati o ristretti accessi per l’entrata/uscita, non è progettato per un’attività continua”.

Lo spazio confinato è quindi un luogo in cui sussistono le seguenti condizioni:

1. largo abbastanza da consentire ad un lavoratore di entrare interamente con il corpo ed eseguire il lavoro assegnato

2. che crea limitazioni e/o impedimenti per l’ingresso o l’uscita (cioè non si riesce ad entrare o uscire senza piegarsi, senza ostacoli, senza salire o scendere, senza girarsi o contorcersi)

3. non è progettato per essere occupato continuativamente da un lavoratore.

Se, nello spazio così identificato, si verifica una delle seguenti condizioni:

- rischio anche potenziale di atmosfera pericolosa
- rischio di seppellimento
- rischio di intrappolamento
- rischio grave di altro tipo

è necessario richiedere obbligatoriamente un permesso per consentire l’accesso (Permit­required confined spaces).

Nel momento in cui lo spazio analizzato rientri nelle caratteristiche descritte sopra, lo stesso può essere classificato in tre categorie (rielaborata da NIOSH Worker Deaths in Confined Spaces No. 94-103):

 

Classe A

Classe B

Classe C

Caratteristiche

Uno spazio confinato che presenta un alto e immediato rischio per la salute e la vita del lavoratore. Include la mancanza di ossigeno, presenza di atmosfere infiammabili o esplosive, alte concentrazioni di sostanze tossiche (IDHL – immediately dangerous to life or health)

Spazio confinato che può portare a situazioni di infortunio se non vengono adottate misure preventive, ma non è immediatamente pericoloso per la vita e la salute.

Spazio confinato in cui il rischio è trascurabile, non influisce sul normale svolgimento del lavoro e non è prevedibile un peggioramento.

Ossigeno

%O2 < 18 oppure  %O2 > 25

18 < %O2 < 25

20 < %O2 < 25

Esplodibilità

Uguale o supperiore al 20% del LIE

Dal 10% al 19% del LIE

Uguale o inferiore al 10% del LIE

Tossicità

>IDLH

Superiore o uguale al VLE (TLV) ma inferiore a IDLH

Inferiore al VLE (TLV)

Definizioni:

LIE (Limite Inferiore di Esplodibilità o di infiammabilità): minima concentrazione in aria di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori, polveri, fibre o residui solidi volanti, la quale, dopo l’accensione, permette l’autosostentamento della propagazione delle fiamme.

IDLH (Immediately Dangerous to Life or Health): alto e immediate pericolo per la salute e la vita in base alla definizione NIOSH: livello di concentrazione in presenza della quale un lavoratore sano ha un tempo Massimo di 30 minuti per allontanarsi dalla zona pericolosa.

VLE (Valore Limite di Esposizione professionale) (concentrazione media di sostanza misurata o calcolata su un periodo di otto ore), di cui esiste lista contenuta dlel’Allegato XXXVIII del D.Lgs. 81/2008. Per le sostanze non presenti in quest’ultimo è necessario riferirsi al TLV – ACGIH di significato simile al VLE.

Le misure di sicurezza da adottare in base alle classi sopra elencate sono:

 

Classe A

Classe B

Classe C

Comunicazione

La continua comunicazione con l’interno deve essere garantita da personale di sicurezza che stazioni all’esterno dello spazio confinato.

E’ necessario contatto visivo o uditivo con i lavoratori all’interno. Qualora il contatto diretto crei una situazione pericolosa per il personale esterno, la comunicazione può anche essere interdetta*.

Necessaria comunicazione con i lavoratori all’interno.

DPI per gli addetti al salvataggio

Gli addetti al salvataggio devono avere adeguate e complete protezioni individuali per la respirazione e/o il rischio esplosione.

Gli addetti al salvataggio devono avere adeguate e complete protezioni individuali per la respirazione e/o il rischio esplosione.

Normalmente non è necessario che gli addetti al salvataggio abbiano adeguate e complete protezioni individuali per la respirazione e/o il rischio esplosione.

Autorizzazioni

X

X

X

Controllo preliminare dell’atmosfera (con annotazione dell’esito)

X

X

X

Controllo continuo dell’atmosfera

X

X

O

Formazione ed addestramento del personale

X

X

X

Cartellonistica di rischio (compresa indicazione delle sostanze presenti)

X

X

X

Redazione della procedura di lavoro

X

X

X

Redazione della procedura di salvataggio

X

X

X

Intercettazioni (chiusura tubazioni, lucchettaggio, avvisi scritti)

X

X

X

Ventilazione di bonifica

X

X

O

Predisposizione di equipaggiamenti speciali

X

X

O

Presenza di personale esterno di sorveglianza-allertamento

X

X

X

Vestiti e DPI antistatici quando necessario

X

X

O

DPI specifici (resppiratore/mascherina, imbragatura e sistema di recupero

X

X

O

Attrezzature di salvataggio.

X

X

X

*COMUNICAZIONE DIRETTA: realizzata con personale esterno che vede e/o parla con i lavoratori all’interno affacciandosi all’entrata del luogo confinato.

COMUNICAZIONE INDIRETTA: realizzata per via strumentale (es. interfono, telecamera, ecc) 

LEGENDA:

X = sempre obbligatorio;
O = non obbligatorio ma soggetto a valutazione del personale qualificato.

Rif. Legislativi

D. Lgs. 81/2008 
...
Art. 66 ­Lavori in ambienti sospetti di inquinamento

1. È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.
...
Art. 121 Presenza di gas negli scavi

1. Quando si eseguono lavori entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere, devono essere adottate idonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenza di gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi, specie in rapporto alla natura geologica del terreno o alla vicinanza di fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti e condutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose.

2. Quando sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti o la irrespirabilità dell'aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficiente aerazione ed una completa bonifica, i lavoratori devono essere provvisti di idonei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratore, ed essere muniti di idonei dispositivi di protezione individuale collegati ad un idoneo sistema di salvataggio, che deve essere tenuto all'esterno dal personale addetto alla sorveglianza. Questo deve mantenersi in continuo collegamento con gli operai all'interno ed essere in grado di sollevare prontamente all'esterno il lavoratore colpito dai gas.

3. Possono essere adoperate le maschere respiratorie, in luogo di autorespiratori, solo quando, accertate la natura e la concentrazione dei gas o vapori nocivi o asfissianti, esse offrano garanzia di sicurezza e sempreché sia assicurata una efficace e continua aerazione.

4. Quando si sia accertata la presenza di gas infiammabili o esplosivi, deve provvedersi alla bonifica dell'ambiente mediante idonea ventilazione; deve inoltre vietarsi, anche dopo la bonifica, se siano da temere emanazioni di gas pericolosi, l'uso di apparecchi a fiamma, di corpi incandescenti e di apparecchi comunque suscettibili di provocare fiamme o surriscaldamenti atti ad incendiare il gas.

5. Nei casi previsti dai commi 2, 3 e 4, i lavoratori devono essere abbinati nell'esecuzione dei lavori.
...

D.P.R. n. 177/2011 - Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati

Circolare n. 42/2010 - Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: lavori in ambienti sospetti di inquinamento. Iniziative relative agli appalti aventi a oggetto attività manutentive e di pulizia che espongono i lavoratori al rischio di asfissia o di intossicazione dovuta ad esalazione di sostanze tossiche o nocive



Il Prodotto Certifico Spazi Confinati

DVR & Procedure Spazi confinati

N 2018 Rev. 3.0 2018

Il Prodotto consente di redigere un DVR e relative Procedure di sicurezza per il Rischio Ambienti Confinati. 
E' disponibile un Modello master doc di Documento completo di Procedure, check list, guide, normativa e altra documentazione d'interesse. 

La valutazione dei rischio specifico ambienti confinati è prevista, se presente, come attività da integrare nel DVR generale (artt. 17 e 28 D.Lgs. 81/08) in particolare in riferimento agli Artt. 66 e 121 o in accordo con il DPR 177/2011.

Il Modello è strutturato con la metodologia di OHSA CFR 1910.146 con il concetto di "permesso di lavoro per operare negli spazi confinati" (PRCS) "Permit-Required Confined Spaces" e alcuni passi (di studio) estratti da NIOSH Worker Deaths in Confined Spaces No. 94-103 e Working in Confinated Spaces No 80‐106; illustrate inoltre apposite Procedure di sicurezza per operare in ambienti confinati.

Indice 
00. Dettagli Versione
01. DVR e Procedure Spazi Confinati Rev. 1.0 2017 
02. Appendice A OSHA 1910.146 
03. Appendice F OSHA 1910.146 
04. Confined Space Pre Entry Check List - 1910.146 App D 
05. Confined Spaces Regulations 1997 HSE 
06. Worker Deaths in Confined Spaces NIOSH 
07. Testo-Unico-81-08-Edizione-Giugno 2016
08. Spazi confinati errori comuni non corrette interpretazioni standard OSHA 
09. Guida ISPEL 2008 Lavori in ambienti sospetti di inquinamento 
10. Manuale Ambienti Confinati INAIL 2013 
11. Circolare MLPS 42 2010 
12. D.P.R. 14 Settembre 2011 n. 177

ISBN: 978-88-98550-64-7 
Cod.: CM45 
Edizione: 3.0 
Anno: 2018
Formato: .docx 
Struttura: Adobe Portfolio.pdf 
Tipo: Modello 
Livello tecnico: ****/***** 
Pagine: --- 
Dimensioni: 50 Mb

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RL 2015
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AUSL Latina
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Tags: Sicurezza lavoro Rischio ambienti confinati Abbonati Sicurezza

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