IFA: Software SISTEMA EN ISO 13849-1

SISTEMA EN ISO 13849-1
Safety Integrity Software Tool for the Evaluation of Machine Applications
Agg. 02.2013
Il software SISTEMA fornisce a chi sviluppa e verifica sistemi di controllo relativi alla sicurezza per le macchine un supporto completo per la valutazione della sicurezza nel contesto della norma EN ISO 13849-1.
Lo strumento consente di creare un modello della struttura realizzata con i componenti per il sistema di controllo relativo alla sicurezza sulla base delle architetture designate, permettendo in tal modo di calcolare automaticamente con diverso livello di dettaglio i parametri di affidabilità, compreso quello del Performance Level ottenuto (PL).
IFA - Istituto per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro dell'Assicurazione per gli Incidenti sul Lavoro in Germania
The SISTEMA software utility provides developers and testers of safety-related machine controls with comprehensive support in the evaluation of safety in the context of ISO 13849-1. The tool enables you to model the structure of the safety-related control components based upon the designated architectures, thereby permitting automated calculation of the reliability values with various levels of detail, including that of the attained Performance Level (PL).
Relevant parameters such as the risk parameters for determining the required performance level (PLr), the category of the SRP/CS, measures against common-cause failures (CCF) on multi-channel systems, the average component quality (MTTFd) and the average test quality (DCavg) of components and blocks, are entered step by step in input dialogs. Each parameter change is reflected immediately on the user interface with its impact upon the entire system. Users are spared time-consuming consultation of tables and calculation of formulae, since these tasks are performed by the software. The final results can be printed out in a summary document.
Software Rev. 1.1.4
Esempi
Librerie
ASTEEL SENSOR
Banner Engineering
BBH Products GmbH
Bernecker & Rainer Industrie-Elektronik Ges.m.b.H.
Bihl Wiedemann GmbH
Bosch Rexroth AG
Danfoss Drives A/S
DATALOGIC AUTOMATION
Eaton Electrical Sector EMEA, Moeller GmbH
EUCHNER GmbH Co. KG
Fiessler Elektronik GmbH
Gunnebo Troax AB
ifm electronic gmbh
ABB AB Jokab Safety
Kollmorgen Europe GmbH
Kübler GmbH
Lenze Automation GmbH
Leuze electronic GmbH Co. KG
OMRON
Panasonic Electric Works Europe AG
Parker Hannifin GmbH (follow link to product name)
Pepperl Fuchs GmbH
PHOENIX CONTACT ELECTRONICS GmbH
Pilz GmbH & Co. KG
Pizzato Elettrica S.r.l.
REER S.p.a.
riese electronic gmbh
Rockwell Automation, Inc
ROSS EUROPA GmbH
Schmersal GmbH
Schneider Electric Automation GmbH
SEW EURODRIVE
SICK AG
Sigmatek GmbH & Co. KG
TR-Electronic GmbH
wenglor sensoric gmbh
WERMA Signaltechnik GmbH(direct download)
Wieland Electric GmbH
Norme CIG

Elenco norme CIG Aprile 2011
NORME UNI CIG
1‐ Norme UNI CIG in vigore
2‐ Linee Guida CIG
3‐ Norme UNI CIG in corso di pubblicazione
4‐ Progetti di Norma CIG ad Inchiesta Pubblica o all'esame Dopo Inchiesta pubblica
NORME UNI EN
1‐ Norme UNI EN pubblicate
2‐ Progetti di Norma EN già sottoposti a Voto Formale o a UAP
3‐ Progetti di Norma EN a Voto Formale o ad UAP
4‐ Progetti di Norma EN all'esame dopo Inchiesta Pubblica
5‐ Progetti di Norma EN ad Inchiesta Pubblica
6‐ Norme EN Armonizzate ai sensi della Direttiva 2009/142/CE (Ex 90/396/CEE)
NORME UNI EN ISO
1‐ Norme UNI EN ISO pubblicate
Aggiornamenti
Raccolta Linee Guida CIG Agosto 2017
Raccolta Linee Guida CIG Marzo 2017
Raccolta Linee Guida CIG Luglio 2016
Raccolta Linee Guida CIG Luglio 2015
Raccolta Linee Guida CIG Dicembre 2014
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Elenco_Norme_CIG_04.2011.pdf CIG |
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Linee guida segatrici a nastro CECIMO

Linee guida per la marcatura CE delle segatrici a nastro per la lavorazione del metallo
I macchinari e i dispositivi che sono vincolati da specifiche direttive europee non possono essere immessi sul mercato unico a meno che non siano marcati CE.
La marcatura CE affissa su un prodotto indica che il prodotto è conforme a tutti i requisiti fondamentali (per esempio, i requisiti di salute e sicurezza) della Direttiva/e applicabile/i.
Tuttavia, la sorveglianza del mercato nell'Unione Europea spesso non riesce a impedire l'ingresso nel mercato interno di macchinari importati non conformi e/o la circolazione in Europa di macchinari europei non conformi.
Le macchine che non soddisfano le norme essenziali di salute e sicurezza minacciano la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro e mettono in pericolo le vite dei lavoratori.
Inoltre, i costruttori e i fornitori che non sono conformi ai regolamenti europei beneficiano di costi di produzione ridotti acquisendo, ingiustamente, un relativo vantaggio sul mercato.
Questo distorce la concorrenza e mina la competitività dei costruttori europei che investono una quantità significativa delle loro risorse nello sviluppo di prodotti con norme di alta sicurezza che soddisfano i regolamenti europei.
Possono verificarsi casi di non conformità a causa di mancanza di informazione (o di disinformazione) da parte dei costruttori che non riescono a soddisfare la norme pertinenti, o a causa di infrazioni da parte dei costruttori che vogliono tagliare, scorrettamente, i loro costi di produzione.
I punti deboli del sistema devono essere affrontati con urgenza. In primo luogo è necessaria una migliore divulgazione, verso gli operatori, dei regolamenti dell’Unione Europea, delle norme e delle procedure relative alla valutazione di conformità; questo per migliorare i meccanismi ex-ante volti a garantire la conformità con la legge dell’Unione Europea. In secondo luogo, i meccanismi ex-post (sorveglianza del mercato) dovrebbero essere rafforzati.
CECIMO ritiene che una sorveglianza del mercato efficace richieda una stretta collaborazione tra gli operatori economici, le autorità doganali e gli organi di vigilanza.
In linea con questa visione, la guida si propone di contribuire al lavoro in fase di sviluppo e guidato dalla Commissione Europea, volto a migliorare la sorveglianza di mercato nel mercato interno, secondo il New Legislative Framework.
Ci auguriamo che questa guida possa essere una preziosa fonte di informazione per i costruttori, i venditori e gli utilizzatori di macchine utensili, così come per le autorità doganali, al fine di poter rilevare nel mercato interno i prodotti non conformi. Una sorveglianza di mercato che funziona meglio contribuirà alla creazione di un ambiente di lavoro più sicuro per i lavoratori e di un’industria europea più competitiva.
CECIMO
The European Association of the Machine Tool Industries
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Linee guida segatrici a nastro ITA.pdf CECIMO |
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Electric Vehicles Standards Panel

EVSP
Electric Vehicles Standards Panel
ANSI
American National Standards Institute
Electric vehicles (“EVs,” a/k/a electric drive vehicles) offer the potential to significantly reduce the United States’ (U.S.) use of imported oil, create a multitude of well paying jobs through the establishment of a broad, domestic EV industry, and reduce on-road vehicular emissions. In order to achieve this potential, and broadly penetrate the consumer market, EVs must be undeniably safe, becomemore cost competitive, and otherwise satisfy user expectations and needs.
While there are many types of EVs, including those powered by fuel cells and other technologies, this roadmap’s primary focusis on light duty, on road plugin electric vehicles(PEVs)that are recharged via a connection to the electrical grid, as well as the supporting charging infrastructure needed to power them. PEVsinclude full battery electric vehicles(BEVs) and plugin hybrid electric vehicles(PHEVs).
Some Plug-in models are also extended range electric vehicles(EREVs) that function as a full BEV, plus have a feature to extend vehicle range beyond the battery (e.g., via a gasoline generator and other possibilities). Conventional hybrid EVs(HEVs) which are recharged by an internal combustion engine are yet another type of EV and, while not the focus of this roadmap, are noted where there are relevant safety and other considerations.
Given the current range limitations of plug-in EVs on battery power alone, a critical need is the establishment of a supporting charging infrastructure to enable vehicle recharging at home, at work, and in public locations. Thisinfrastructure must be reliable and broadly interoperable regardless of the type of EV or charging systemutilized.
Equally important is the establishment of a comprehensive and robust support services sector that includes training of emergency first responders, vehicle technicians, electrical installers and inspectors, as well as education of authorities having jurisdiction, building owners, and consumers.
Standards, code provisions, and regulations, as well as conformance and training programs, cross over all these areas and are a critical enabler of the large-scale introduction of EVs and the permanent establishment of a broad, domestic EV and infrastructure industry and supportservices environment.
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ANSI_EVSP_Roadmap_April_2012.pdf ANSI |
1929 kB | 34 |
Guide to safeguarding common machinery and plant

Guide to safeguarding common machinery and plant
Workplace Health and Safety Queensland
Purpose
The Guide to safeguarding common machinery and plant has been developed to help people conducting a business or undertaking (including employers and self-employed people) and workers to ensure common machinery and plant in the workplace is safe and without risk to health and safety.
This guide raises awareness of a range of hazards associated with common machinery and plant, as well as risks that may result from these types of hazards. Practical advice is provided in relation to the methods that can be used to safeguard common machinery and plant in the workplace, and advice on how to select and implement the appropriate safeguards.
This is achieved by using a risk management approach whereby hazards are identified, the degreen of risk of each hazard is assessed, control measures are identified and implemented and finally, monitoring and review of the effectiveness of the chosen control measures is performed.
It should be noted that the information contained in this document is intended for guidance only, and that there may be additional hazards and subsequent risks at your workplace which have not been specifically addressed in this guide.
You are still required under the Workplace Health and Safety Act 1995 to identify and assess these risks and ensure that appropriate control measures are implemented and reviewed to prevent or minimise exposure to these risks.
WHSQ
Workplace Health and Safety Queensland
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
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Guide to safeguarding common machinery and plant - WHSQ.pdf Guide |
801 kB | 67 |
Direttiva R&TTE 1999/5/CE
Direttiva R&TTE 1999/5/CE
ID 84 | 31.05.2014
Direttiva 1999/5/CE de Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 1999 riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazioni.
GU L 91/10 del 7.4.1999
[box-info]Abrogazione
Direttiva 2014/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e che abroga la direttiva 1999/5/CE.
(GU L 153 del 22.5.2014)[/box-info]
Collegati
[box-note]Nuova Direttiva R&TTE 2014/53/UE (Direttiva RED)[/box-note]
Direttiva Dispositivi medici 93/42/CEE
Direttiva 93/42/CEE
Direttiva 93/42/CEE del Consiglio del 14 giugno 1993 concernente i dispositivi medici.
(GU L 169 del 12.7.1993)
[panel]Attuata da Decreto Legislativo N. 46 del 24 Febbraio 1997
Decreto Legislativo N. 46 del 24 Febbraio 1997 “Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici.”
GU 6 marzo 1997, n. 54, SO[/panel]
RIFERIMENTI
Direttiva 93/42/CEE | 1.8.1993 | 1.7.1994 | GU L 169 del 12.7.1993, pagg. 1-43 |
Direttiva 98/79/CE | 7.12.1998 | 7.12.1999 | GU L 331 del 7.12.1998, pagg. 1-37 |
Direttiva 2000/70/CE | 13.12.2000 | 13.12.2001 | GU L 313 del 13.12.2000, pagg. 22-24 |
Direttiva 2001/104/CE | 10.1.2002 | 13.12.2001 | GU L 6 del 10.1.2002, pagg. 50-51 |
Regolamento (CE) n. 1882/2003 | 20.11.2003 | --- | GU L 284 del 31.10.2003, pagg. 1-53 |
Direttiva 2007/47/CE | 11.10.2007 | 11.10.2007 | GU L 247 del 21.9.2007, pagg. 21-55 |
ATTI COLLEGATI
Regolamento (UE) n. 207/2012 della Commissione, del 9 marzo 2012, relativo alle istruzioni per l’uso elettroniche dei dispositivi medici (GU L 72 del 10.3.2012, pag. 28-31)
Regolamento (UE) n. 722/2012 della Commissione, dell’8 agosto 2012, relativo ai requisiti particolari per quanto riguarda i requisiti di cui alle direttive 90/385/CEE e 93/42/CEE del Consiglio per i dispositivi medici impiantabili attivi e i dispositivi medici fabbricati con tessuti d’origine animale (GU L 212 del 9.8.2012, pagg. 3-12)
Direttiva 2005/50/CE della Commissione, dell’11 agosto 2005, relativa alla riclassificazione delle protesi articolari dell’anca, del ginocchio e della spalla nel quadro della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici (GU L 210 del 12.8.2005, pagg. 41-43)
Direttiva 2003/12/CE della Commissione, del 3 febbraio 2003, riguardante la riclassificazione delle protesi mammarie nel quadro della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici (GU L 28 del 4.2.2003, pagg. 43-44)
Direttiva 2003/32/CE della Commissione, del 23 aprile 2003, recante modalità specifiche relative ai requisiti previsti dalla direttiva 93/42/CEE per i dispositivi medici fabbricati con tessuti d’origine animale (GU L 105 del 26.4.2003, pagg. 18-23) (Abrogata da: Regolamento (UE) n. 722/2012)
Raccomandazione 2013/473/CE della Commissione, del 24 settembre 2013, relativa alle verifiche e alle valutazioni effettuate dagli organismi notificati nel settore dei dispositivi medici (GU L 253 del 25.9.2013, pagg. 27-35)
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In evidenza il nuovo Regolamento MD 2017 che applica a decorre dal 26 maggio 2021:
Regolamento (UE) 2017/745 - Dispositivi medici
Regolamento (UE) 2017/745 del Parlamento e del Consiglio del 5 aprile 2017 relativo ai dispositivi medici, che modifica la direttiva 2001/83/CE, il regolamento (CE) n. 178/2002 e il regolamento (CE) n. 1223/2009 e che abroga le direttive 90/385/CEE e 93/42/CEE del Consiglio.
Entrata in vigore: 25 Maggio 2017
GU L 117/92 del 05.05.2017
Collegati
[box-note]Decreto Legislativo N. 46 del 24 Febbraio 1997
Regolamento (UE) 2017/745
Norme armonizzate Direttiva Dispositivi medici[/box-note]
ATEX Guida alla certificazione - ISPESL

ATEX Guida alla certificazione
Direttiva 94/9/CE - ATEX in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive
L'ISPESL- Dipartimento Omologazione e Certificazione è impegnato da diversi anni nel settore della certificazione di prodotto per quanto riguarda le attrezzature in pressione.
Con il recepimento della direttiva 94/9/CE ATEX che ha ampliato il campo di applicazione della legislazione previgente anche alle apparecchiature “non elettriche”, l'ISPESLsi è trovato nella necessità di essere autorizzato quale organismo di certificazione secondo la direttiva ATEX al fine di esaudire le richieste sempre più pressanti di certificazione congiunta PED-ATEX.
Gli operatori che fino ad oggi hanno lavorato nel campo delle attrezzature in pressione, sono stati marginalmente coinvolti nelle problematiche relative alla sicurezza delle atmosfere esplosive, settore peraltro già ampliamente conosciuto da tutti gli addetti alla sicurezza per quel che riguarda il materiale e gli impianti elettrici.
Per questo motivo si è ritenuto opportuno elaborare una guida alla certificazione mirata princi- palmente agli aspetti e alle problematiche delle apparecchiature “non elettriche” rientranti nel campo di applicazione della direttiva.
Il documento è stato realizzato sulla base dei contenuti della direttiva 94/9/CE nonché delle norme tecniche e delle guide alle norme di buona tecnica del settore.
La guida non può comunque essere considerata esaustiva dell'argomento, visti i continui pareri emessi dall'ATEX Standing Committee e l'evoluzione che gli standard tecnici esistenti subisco- no a causa dell'esperienza maturata e dell'avanzamento tecnologico in materia. Aquesto proposito si è ritenuto opportuno riportare, in appendice alla guida, una raccolta dei pareri espressi dall'ATEX Standing Committee nel corso degli ultimi anni.
Considerata la vastità delle argomentazioni da affrontare e la rapida evoluzione normativa in materia, si è ritenuto opportuno suddividere la guida in due parti al fine di affrontare meglio sia i contenuti puramente tecnici che gli orientamenti normativi ed interpretativi sulla direttiva. Tutti i riferimenti normativi contenuti nella guida devono intendersi aggiornati al gennaio 2005.
La realizzazione del documento è stata coordinata dall'ing. Fausto Di Tosto, referente dell'Unità di Certificazione ATEX, a cui va un sentito ringraziamento per il lodevole impegno prestato.
ISPESL
Recepimento direttiva 2009/105/CE
Recepimento direttiva 2009/105/CE
D.Lgs. 27 settembre 1991, n. 311.
Attuazione delle direttive n. 87/404/CEE e n. 90/488/CEE in materia di recipienti semplici a pressione, a norma dell'art. 56 della legge 29 dicembre 1990, n. 428.
GU n.233 del 4-10-1991
Collegati
[box-note]Direttiva 2009/105/CE Recipienti semplici a pressione
Nuova Direttiva SPVD 2014/29/UE
Decreto Legislativo N. 311 del 27 Settembre 1991[/box-note]
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D.Lgs. 27 settembre 1991 n. 311 Consolidato 2018.pdf |
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Guida alla Direttiva Macchine 2006/42/CE
Guida alla Direttiva Macchine 2006/42/CE
Sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea n. L157 del 9 giugno 2006 è stata pubblicata la Direttiva 2006/42/CE che sostituirà la Direttiva Macchine 98/37/CE.
La Direttiva 2006/42/CE contiene diverse novità che è opportuno i fabbricanti di macchine conoscano e valutino con attenzione per predisporre le opportune misure di adeguamento entro la data di applicazione obbligatoria.
Fonte: Federmacchine
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Guida Federmacchine.pdf Federmacchine |
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Linee guida marcatura CE segatrici a nastro per metallo

Linee guida per la marcatura CE delle segatrici a nastro per la lavorazione del metallo
Come definito nella norma EN 13898:2003 le segatrici a nastro sono dotate di utensili dentati da taglio.
Dividiamo questi tipi di macchine in macchine manuali, a ciclo semiautomatico e automatiche.
Queste macchine sono utilizzate per tagliare pezzi di metallo. Le segatrici a nastro svolgono un'azione di taglio uniforme, come risultato di un carico distribuito uniformemente sui denti della sega.
I macchinari e i dispositivi che sono vincolati da specifiche direttive europee non possono essere immessi sul mercato unico a meno che non siano marcati CE.
La marcatura CE affissa su un prodotto indica che il prodotto è conforme a tutti i requisiti fondamentali (per esempio, i requisiti di salute e sicurezza) della Direttiva/e applicabile/i. Tuttavia, la sorveglianza del mercato nell'Unione Europea spesso non riesce a impedire l'ingresso nel mercato interno di macchinari importati non conformi e/o la circolazione in Europa di macchinari europei non conformi. Le macchine che non soddisfano le norme essenziali di salute e sicurezza minacciano la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro e mettono in pericolo le vite dei lavoratori.
Inoltre, i costruttori e i fornitori che non sono conformi ai regolamenti europei beneficiano di costi di produzione ridotti acquisendo, ingiustamente, un relativo vantaggio sul mercato. Questo distorce la concorrenza e mina la competitività dei costruttori europei che investono una quantità significativa delle loro risorse nello sviluppo di prodotti con norme di alta sicurezza che soddisfano i regolamenti europei.
Possono verificarsi casi di non conformità a causa di mancanza di informazione (o di disinformazione) da parte dei costruttori che non riescono a soddisfare la norme pertinenti, o a causa di infrazioni da parte dei costruttori che vogliono tagliare, scorrettamente, i loro costi di produzione.
I punti deboli del sistema devono essere affrontati con urgenza. In primo luogo è necessaria una migliore divulgazione, verso gli operatori, dei regolamenti dell’Unione Europea, delle norme e delle procedure relative alla valutazione di conformità; questo per migliorare i meccanismi ex-ante volti a garantire la conformità con la legge dell’Unione Europea. In secondo luogo, i meccanismi ex-post (sorveglianza del mercato) dovrebbero essere rafforzati.
CECIMO ritiene che una sorveglianza del mercato efficace richieda una stretta collaborazione tra gli operatori economici, le autorità doganali e gli organi di vigilanza.
In linea con questa visione, la guida si propone di contribuire al lavoro in fase di sviluppo e guidato dalla Commissione
Europea, volto a migliorare la sorveglianza di mercato nel mercato interno, secondo il New Legislative Framework.
Ci auguriamo che questa guida possa essere una preziosa fonte di informazione per i costruttori, i venditori e gli utilizzatori di macchine utensili, così come per le autorità doganali, al fine di poter rilevare nel mercato interno i prodotti non conformi.
Una sorveglianza di mercato che funziona meglio contribuirà alla creazione di un ambiente di lavoro più sicuro per i lavoratori e di un’industria europea più competitiva.
CECIMO
The European Association of the Machine Tool Industries
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CECIMO marcatura CE segatrici a nastro metalli ITA.pdf CECIMO |
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Guida pale caricatrici non conformi

Guida per l’identificazione delle pale caricatrici non conformi
Questa pala caricatrice è conforme alle direttive CE?
Gli elementi principali di non conformità con le direttive europee sono:
› marcatura,
› documenti,
› istruzioni,
› emissioni dei motori diesel,
› emissioni sonore,
› strutture di protezione contro il ribaltamento (ROPS) e contro la caduta di oggetti (FOPS),
› avvertenze e targhe di sicurezza,
› sistemi di accesso,
› blocco del telaio articolato
Il Cece, come associazione riconosciuta dei produttori di macchine da cantiere, sollecita le autorità competenti e tutti gli operatori del settore a collaborare strettamente per eliminare dal mercato dell’unione europea le macchine non conformi.
CECE
Associazione europea dei produttori di macchine per costruzioni
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
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Pala caricatrice Conforme Sicurezza CECE.pdf CECE |
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Unione europea. Istruzioni per l’uso
Unione europea. Istruzioni per l’uso
Sicurezza dei prodotti e marcatura CE
Il passaporto dei prodotti per il mercato comunitario
La collana Unione europea. Istruzioni per l’uso nasce dalla volontà delle Camere di commercio piemontesi di fornire alle imprese operanti nella regione strumenti utili e di facile consultazione in cui trovare informazioni aggiornate sulle principali normative e finanziamenti di origine comunitaria.
Queste pubblicazioni vogliono essere di stimolo per adeguare la propria attività e i propri prodotti ai requisiti richiesti dall’UE, e anche uno spunto per trovare nuovi strumenti operativi e nuove soluzioni per la propria attività imprenditoriale.
Obiettivo della collana è infatti quello di avvicinare e informare le imprese piemontesi sulle tematiche comunitarie: dal contenuto dell’etichetta all’obbligo di apposizione della marcatura CE, dal marchio comunitario ai programmi europei di finanziamento. La Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte fanno parte del consorzio Alps, il nodo per il Nord Ovest Italia della rete Enterprise Europe Network, creata dalla Commissione europea per supportare l’attività imprenditoriale e la crescita delle imprese europee.
Inoltre, Unioncamere Piemonte coordina la rete regionale degli Sportelli Europa presso le Camere di commercio di tutte le altre province piemontesi. Nell’ambito dell’Alps Enterprise Europe Network e degli Sportelli Europa, il sistema camerale piemontese fornisce gratuitamente informazioni operative su:
- finanziamenti, programmi e gare d’appalto comunitarie
- normativa comunitaria e degli altri Paesi europei relativa alle attività d’impresa
- cooperazione fra imprese e ricerca di partner commerciali o produttivi all’estero.
Vengono organizzati, inoltre, corsi e seminari sulle più importanti novità in ambito comunitario e viene offerto alle imprese piemontesi un servizio gratuito di aggiornamento via e-mail sulle principali novità normative e sulle opportunità di collaborazione con altre imprese europee.
Unioncamere Piemonte
Alps - Enterprise Europe Network
Via Cavour, 1710123 Torino
www.pie.camcom.it
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Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
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Sicurezza dei prodotti e marcatura CE - Unioncamere Piemonte.pdf UE |
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Guida all’applicazione della direttiva “macchine” 2006/42/CE
Guida all’applicazione della direttiva “macchine” 2006/42/CE
Update July 2017
Vedi Ed. 2.1 Luglio 2017 EN
Disponibile la Ed. 2.1 2017 (Finale) a questa pagina
_________
La direttiva 2006/42/CE è la versione rivista della direttiva “macchine”, la cui prima versione è stata adottata nel 1989.
La nuova direttiva macchine, che si applica dal 29 dicembre 2009, ha un duplice scopo: armonizzare i requisiti di sicurezza e di tutela della salute applicabili alle macchine sulla base di un elevato livello di protezione della salute e della sicurezza, garantendo al contempo la libera circolazione delle macchine nel mercato dell’UE.
La direttiva macchine rivista non introduce modifiche radicali rispetto alle versioni precedenti: chiarisce e consolida le prescrizioni della direttiva, allo scopo di migliorarne l’applicazione pratica.
Mentre era all’esame del Consiglio e del Parlamento europeo il testo riveduto della direttiva macchine, la Commissione ha convenuto di predisporre una nuova guida alla sua applicazione.
La presente guida intende agevolare la comprensione dei concetti e delle prescrizioni della direttiva 2006/42/CE al fine di garantirne l’uniforme interpretazione e applicazione in tutta l’UE.
La guida fornisce inoltre informazioni su altri strumenti normativi pertinenti dell’UE.
Essa è rivolta a tutti i soggetti interessati all’applicazione della direttiva macchine, ivi inclusi i fabbricanti, gli importatori e i distributori di macchine, gli organismi notificati, gli organismi di normalizzazione, le autorità preposte alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e alla protezione dei consumatori, nonché i funzionari delle competenti amministrazioni nazionali e delle autorità di vigilanza del mercato.
Essa può essere di interesse anche per gli avvocati e gli studiosi del diritto dell’UE in materia di mercato interno, di salute e sicurezza sul lavoro e di protezione dei consumatori.
La guida è stata approvata dal comitato “macchine” il 2 giugno 2010.
Si precisa che solo la direttiva macchine e le relative normative nazionali di recepimento sono giuridicamente vincolanti
Commissione europea
2a edizione giugno 2010
Collegati
[box-note]Direttiva macchine 2006/42/CE
Guida Direttiva macchine 2006/42/CE - Ed. 12.2009 - EN
Guida Direttiva macchine 2006/42/CE - Ed. 2017 EN
ebook Direttiva macchine e Norme Tecniche Armonizzate[/box-note]
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
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guide-appl-2006-42-ec-2nd-201006_it.pdf Guide UE |
2798 kB | 4967 |
Direttiva Prodotti da costruzione 89/106/CEE
Direttiva 89/106/CEE (CPD)
Direttiva del Consiglio del 21 dicembre 1988 relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti i prodotti da costruzione (89/ 106/CEE)
(GU L 40/ 12 11.2.89)
Abrogata da:
Regolamento (UE) N. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio (GU L 88/10 04.04.2011).
[box-note]Regolamento (UE) N. 305/2011
Articolo 65 Abrogazione
1. La direttiva 89/106/CEE è abrogata.
2. I riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti al presente regolamento.
Articolo 66 Disposizioni transitorie
1. I prodotti da costruzione immessi sul mercato ai sensi della direttiva 89/106/CEE prima del 1° luglio 2013 sono ritenuti conformi al presente regolamento.
2. I fabbricanti possono redigere una dichiarazione di prestazione sulla base di un certificato di conformità o una dichiarazione di conformità che siano stati rilasciati, ai sensi della direttiva 89/106/CEE, prima del 1° luglio 2013.
3. Gli orientamenti per il benestare tecnico europeo pubblicati prima del 1° luglio 2013 in conformità dell'articolo 11 della direttiva 89/106/CEE possono essere utilizzati come documenti per la valutazione europea.
4. I fabbricanti e gli importatori possono usare, come valutazioni tecniche europee, i benestare tecnici europei rilasciati in conformità dell'articolo 9 della direttiva 89/106/CEE prima del 1° luglio 2013 per tutto il periodo in cui tali benestare sono in corso di validità.[/box-note]
Collegati
[box-note]Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) 305/2011 - CPR
Norme armonizzate Regolamento (UE) 305/2011 CPR[/box-note]
Direttiva EMC 2004/108/CE
Direttiva 2004/108/CE
Direttiva 2004/108/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2004 concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica
(GU L 390 del 31.12.2004)
Direttiva abrogata e sostituita da:
Nuova Direttiva EMC 2014/30/UE recepita con il Decreto Legislativo N. 194 del 6 Novembre 2007 (G.U. n. 261 del 9/11/2007 S.O. 228)
EMC Prodotti e NTA:
Il Testo coordinato D.Lgs n. 194/2007 e D.Lgs. n. 80/2016:
Collegati
[box-note]EMC Prodotti | Direttiva 2014/30/UE e NTA
Vedi il Decreto Coordinato EMC D.Lgs. 194/2007 con il nuovo D.Lgs. 80/2016
Decreto Legislativo N. 194 del 6 Novembre 2007
Dichiarazione di Conformita' UE Apparecchi elettrici BT/EMC 2016
Direttiva click[/box-note]
Direttiva 2009/48/CE giocattoli
Direttiva 2009/48/CE giocattoli / Consolidato 2022
Update 13.12.2022 / In allegato testo consolidato ufficiale al 05.12.2022
Direttiva 2009/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 sulla sicurezza dei giocattoli
(GU L 170/1 del 30.6.2009)
Modificata da:
- Direttiva 2012/7/UE della Commissione Testo rilevante ai fini del SEE del 2 marzo 2012
- Regolamento (UE) n. 681/2013 della Commissione del 17 luglio 2013
- Direttiva 2012/7/UE della Commissione Testo rilevante ai fini del SEE del 2 marzo 2012
- Regolamento (UE) n. 681/2013 della Commissione del 17 luglio 2013
- Direttiva 2014/79/UE della Commissione Testo rilevante ai fini del SEE del 20 giugno 2014
- Direttiva 2014/81/UE della Commissione Testo rilevante ai fini del SEE del 23 giugno 2014
- Direttiva 2014/84/UE della Commissione Testo rilevante ai fini del SEE del 30 giugno 2014
- Direttiva (UE) 2015/2115 della Commissione Testo rilevante ai fini del SEE del 23 novembre 2015
- Direttiva (UE) 2015/2116 della Commissione Testo rilevante ai fini del SEE del 23 novembre 2015
- Direttiva (UE) 2017/738 del ConsiglioTesto del 27 marzo 2017 (GU L 110/6 del 27.4.2017)
- Direttiva (UE) 2017/774 della Commissione del 3 maggio 2017 (GU L115/47 del 4.5.2017)
- Direttiva (UE) 2017/898 della Commissione del 24 maggio 2017 (GU L 138/128 del 25.5.2017)
- Direttiva (UE) 2018/725 della Commissione del 16 maggio 2018 (GU L 122/29 del 17.05.2018)
- Direttiva (UE) 2019/1922 della Commissione del 18 novembre 2019 (GU L 298/5 del 19.11.2019)
- Direttiva (UE) 2019/1929 della Commissione del 19 novembre 2019 (GU L 299/51 del 20.11.2019)
- Direttiva (UE) 2020/2088 della Commissione dell’11 dicembre 2020 (GU L 423/53 del 15.12.2020) - Testo consolidato 05.07.2022
- Direttiva (UE) 2020/2089 della Commissione dell’11 dicembre 2020 (GU L 423/58 del 15.12.2020) - Testo consolidato 05.07.2022
- Direttiva (UE) 2021/903 della Commissione del 3 giugno 2021 (GU L 197/110 del 4.6.2021) - Testo consolidato 05.12.2022
Testo consolidato epub/pdf:
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[box-note]Dichiarazione CE di Conformità | Direttiva 2009/48/CE Giocattoli
Decreto Legislativo N. 54 del 11 Aprile 2011
Norme armonizzate Direttiva 2009/48/CE Giocattoli
Archivio Comunicazioni Norme armonizzate direttiva giocattoli[/box-note]
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Direttiva 2009 48 CE Testo consolidato 26.11.2018.pdf Direttiva giocattoli |
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Direttiva 2009 48 CE Testo consolidato 24.11.2017.pdf Direttiva giocattoli |
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