Guida ATEX Prodotti Dir. 94/9/CE - IIIa Ed. 06.09 ITA

Guida ATEX Prodotti Dir. 94/9/CE - IIIa Ed. 06.09 ITA
IIIa Ed. 06.2009 ITA
Guida all’applicazione della direttiva 94/9/CE del Consiglio, del 23 marzo 1994, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva
Traduzione Ufficiale Commissione
Studio di Ingegneria Marigo
Linee guida applicazione direttiva 2000/14/CE
Linee guida applicazione direttiva 2000/14/CE
Linee guida per l’applicazione della direttiva 2000/14/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto.
+ Corrigendum
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Linee_Guida_2000-14-EC_it.pdf Direttiva 2000/14/CE |
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Guida Direttiva giocattoli 2009/48/CE
Guida Direttiva giocattoli 2009/48/CE
Direttiva 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli
Guida esplicativa
COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE IMPRESE E INDUSTRIA
Turismo, RSI, beni di consumo e accordi regolatori internazionali
Accordi regolatori internazionali e sicurezza dei giocattoli
ITA 16.04.2010
Collegati
[box-note]Direttiva 2009/48/CE giocattoli
Raccolta Linee guida Direttiva Giocattoli - Agg. 02.2020[/box-note]
Linee guida Direttiva D.P.I. 89/686/CEE - 04.2010
Guida Direttiva macchine 2006/42/CE - Ed. 12.2009 - EN
Guida Direttiva macchine 2006/42/CE - Ed. 12.2009 - EN
Update July 2017
Vedi Ed. 2.1 Luglio 2017 EN
Disponibile la Ed. 2.1 2017 (Finale) a questa pagina
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This 1st Edition of the Guide to application of the Machinery Directive 2006/42/EC includes comments on the Preamble, on the legal provisions set out in the Articles, on the essential health and safety requirements set out in Annex I and on the requirements for Declarations set out in Annex II.
The 2nd Edition of the Guide, planned for the spring of 2010, will be completed with comments on Annexes III to XI of the Machinery Directive. It is intended to publish regular updates of the Guide in order to introduce answers to questions agreed by the Machinery Committee and the Machinery Working Group.
Guide to application of Directive 2006/42/EC - 1st Edition - December 2009
SAFAP 2012 - Atti convegno

SAFAP 2012 - Atti convegno
Sicurezza ed affidabilità delle attrezzature a pressione
Disponibili Atti del convegno 2012
Il convegno SAFAP "Sicurezza ed affidabilità delle attrezzature a pressione", è ormai un appuntamento fisso (con cadenza biennale) per gli addetti ai lavori e senza dubbio il punto di riferimento nazionale per quanto riguarda lo stato dell'arte nel campo delle attrezzature a pressione.
Di volta in volta, a seconda dell'area geografica ove la manifestazione viene tenuta, contribuiscono alla realizzazione dell'evento altri enti, pubblici e privati, nonchè associazioni industriali.
14-15 giugno 2012
Sicurezza ed affidabilità delle attrezzature a pressione.
La gestione del rischio dalla costruzione all’esercizio
Dipartimenti Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti e Tecnologie di Sicurezza – INAIL
Hotel Royal Continental Via Partenope 38/44 80121 Napoli
Fonte: INAIL
Formato: Adobe Portfolio pdf
Dim.: 42 Mb
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SAPAF 2012 - Atti convegno.pdf INAIL |
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Fascicolo Tecnico Gru a bandiera

Fascicolo Tecnico Gru a bandiera
Direttiva macchine
Direttiva 2006/42/CE All. VIIa - Fascicolo Tecnico
Modello di Fascicolo Tecnico di una Gru’ a bandiera tipo, completo di:
1 - Normativa di riferimento
2 - Valutazioni dei rischi RESS All. I Dir. 2006/42/CE
3 - Dichiarazioni di conformità
4 - Marcatura CE
5 - Manuale istruzioni per l'uso e la manutenzione
6 - Relazione di calcolo
7 - Registro di controllo
8 - Verbale collaudo installazione
9 - Manuale istruzioni uso e manutenzione paranco
10 - Certificazione CE Accessori di sollevamento commerciali
Documenti elaborati con il pacchetto CMC - Certifico Macchine COMPLETE
Formato: Adobe Portfolio
Pag.: 215
Anno: 2013
Autori: Certifico S.r.l.
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Fascicolo Tecnico Gru a bandiera Rev. 02.2012.pdf Direttiva Macchine |
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Focus Equip. elettrici: marcature, documentazione, prove

Equip. elettrici: marcature, documentazione, prove
Attenzione norma CEI 44-14 abrogata in data 1-11-2006, utile per approccio alla EN 60204-1.
Focus tecnico
Equipaggiamenti elettrici: marcature, documentazione e prove
Estratto della Guida CEI 44-14
Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60204-1
Regole generali per l'equipaggiamento elettrico delle macchine
Indice
1. MARCATURA, SEGNALI Dl AVVERTIMENTO E DESIGNAZIONI Dl RIFERIMENTO
1.1 Generalità
1.2 Segnali di avvertimento
1.3 Identificazione funzionale
1.4 Marcatura dell'equipaggiamento di comando e controllo
1.5 Designazioni di riferimento
2. DOCUMENTAZIONE TECNICA
2.1 Generalità
2.2 lnformazioni da fornire
2.3 lnformazioni principali
2.4 Schema di installazione
2.5 Schemi a blocchi (di sistema) e schemi funzionali
2.6 Schemi circuitali
2.7 Manuale di funzionamento
2.8 Manuale di manutenzione
2.9 Elenco delle parti
3. PROVE E VERIFICHE
3.1 Generalità
3.2 Continuità del circuito equipotenziale di protezione
3.3 Prove di resistenza dell'isolamento
3.4 Prove di tensione
3.5 Protezione contro le tensioni residue
3.6 Prove funzionali
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Focus Tecnico - Equipaggiamenti elettrici marcature, documentazione, prove.pdf Equipaggiamenti Elettrici |
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Valutazione dei Rischi in formato puntuale Check list EN 12622 - Presse

Valutazione dei Rischi in formato puntuale Check list EN 12622 - Presse
EN 12622:2010 p. 5.1.1 - Presse piegatrici idrauliche - Sicurezza.
Documento di Valutazione dei Rischi in formato puntuale Check list, elaborato con CEM4 sulla norma verticale EN 12622:2010 p. 5.1.1 - Presse piegatrici idrauliche - Sicurezza.
Con CEM4 puoi importare o generare delle Check list su standard di norme tecniche armonizzate o altro, sulle quali effettuare la Valutazione dei Rischi semplicemente spuntando i RESS coperti dell’All. I della Dir. macchine 2006/42/CE (Presunzione di Conformità), cosi' come eventualmente riportato nelle Appendici Informative ZA/ZB delle norme tecniche armonizzate, ed annotare la tua Valutazione di conformità.
Modalità di Valutazione suggerita per:
1. macchine con norma tecnica armonizzata verticale (type C),
2. requisiti di sicurezza, quali sicurezza meccanica, elettrica, ecc
3. fasi/procedure, quali collaudo, manutenzione, ecc.
[box-warning]Norma Sostituita da Ed. 2014
UNI EN 12622:2014
[box-note]Presse piegatrici idrauliche: Check list della norma tecnica UNI EN 12622:2010
Presse piegatrici idrauliche: Check list sulla norma EN 12622[/box-note]
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Specifica Valutazione dei Rischi Check list - UNI EN 12622 p. 511.pdf UNI EN 12622 |
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Segnaletica di sicurezza EN 7010:2012 Estratto

Segnaletica di sicurezza EN 7010:2012 Estratto
file .cem importabile in CEM4
La raccolta della segnaletica di Sicurezza prevista dalla norma EN ISO 7010 armonizzata per la Direttiva Macchine 2006/42/CE.
Per la Direttiva macchine, la nuova segnaletica di Sicurezza EN ISO 7010, che armonizza numerose norme relative alla segnaletica, è Presunzione di Conformità ai RESS, se ne consiglia l'uso.
Anche se esplicitamente equivalente a quella riportata nel Testo Unico Sicurezza (Vedasi circolare MLPS del 30 del 16 Luglio 2013) è importante conformare la segnaletica al nuovo standard per lo “Stato della Tecnica”.
Rif.
Art 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi
…omiss…
“La valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata”…”in relazione al grado di evoluzione della tecnica”
…omiss..
Art. 71 - Obblighi del datore di lavoro
…omiss…
7. Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché:
a) l’uso dell’attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione, formazione ed addestramento adeguati;
b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per svolgere detti compiti.
8. Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da linee guida, provvede
affinché:
a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l’installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon funzionamento;
…omiss…
In calce alla notizia il file di esportazione Raccolta in formato pdf da CM4 PRO.
EN ISO 7010:2012
Segni grafici Colori e segnali di sicurezza Segnali di sicurezza registrati
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Raccolta di cartelli EN ISO 7010.PDF EN ISO 7010 |
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UNI EN 982 - Valutazione dei Rischi di una norma di tipo B

UNI EN 982 - Valutazione dei Rischi di una norma di tipo B
UNI EN 982 - Oleoidraulica
Valutazione dei Rischi/Conformità requisiti di una norma di tipo B
Esempio di Valutazione dei Rischi della norma UNI EN 982
effettuata con CM 4 PRO
Macchina: Pressa generica
1. Valutazione dei Rischi / Conformità Requisiti p. 5 [2006 .pdf]
2. UNI EN 982:2009 - Testo requisiti ITA [2009 .doc]
3. UNI EN 982 formato .cem importabile in CM 4 PRO [2011 .cem]
UNI EN 982
Sicurezza del macchinario - Requisiti di sicurezza relativi a sistemi e loro componenti per trasmissioni oleoidrauliche e pneumatiche - Oleoidraulica
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UNI EN 982 - Valutazione dei Rischi di una norma di tipo B.zip UNI EN 982 |
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Divieto immissione sul mercato di macchine: MISE Maggio 2014

FOPS Macchina:
Falling Object Protective Structures
Oggetto: divieto d'uso a seguito delle decisioni della commissione europea di divieto di immissione sui mercato relativamente alle macchine in elenco, secondo gli allegati alia presente.
La Commissione Europea, con decisioni assunte (che si allegano alla presente):
- in data 9 ottobre 2013 notificata con numero C(20 13) 63 92 e pubblicata sulla G.U.U.E L. 270/5 del 11 ottobre 2013, relativa alla macchina: trasportatore a coclea per carote e cavoli rapa del tipo TSF 350, non munito di riparo mobile interbloccato che impedisce l'accesso al tubo di scarico mentre la coclea e in funzione, fabbricato dalla società Cabinplant A/S, Foresbjergvej 9, 5683 Haarby ,(DANIMARCA ),
- in data 9 ottobre 2013 notificata con numero C(2013) 6392 e pubblicata sulla G.U.U.E L. 270/5 del 11 ottobre 2013, relativa alla macchina: spaccalegna idraulico a cuneo del tipo Hakki Pilke ZIOO, fabbricato (prima dell'autunno del 2010) dalla società Maaselan Kon Oy,Valimotie 1,85800 Haapajarvi, (FINLANDIA),
- in data 10 ottobre 2013 notificata con numero C(20 13) 6552 e pubblicata sul la G.U.U.E L. 272/55 del 12 ottobre 2013, relativa alla macchina:(veicolo all terrain): MINI-A TV elettrico del tipo HB-ATV 49Q-Electric, prodotto dalla HUABAO ELECTRIC APPLIANCE CO. LTD, Zhejiang, CINA, importata nell 'UE dalla QBB Funsporthandel, Hofstrase, 21, 56841 Traben-Trarbach, Germania,
- in data 8 aprile 2013 notificata con numero C(20 13) 187 4 e pubblicata sulla G.U.U.E L. 1O1/29 dell' aprile 2013, relativa alla macchina movimento terra del tipo multione S630 sprovviste di FOPS, fabbricato da C.S.F. S.r.l., situata in via palu 6/8, 36040 Grumolo della Abbadesse (VICENZA), Italia,
ha ritenuto giustificate le motivazioni con cui varie autorità nazionali europee giudicavano pericolose le macchine sopraelencate, chiedendo proprio alla Commissione di valutarne l'opportunità dell'adozione di una misura che prescriva agli Stati membri di vietare l'immissione sui mercato di accessori di taglio con simili caratteristiche tecniche.
UNI EN ISO 3449:2009 - Macchine movimento terra - Strutture di protezione contro la caduta di oggetti dall’alto (Falling Object Protective Structures) - Prove di laboratorio e requisiti di prestazione.
Il Test è una prova distruttiva e richiede l’impatto sul DLV (Deflection Limiting Volume) della cabina o della struttura in genere di un peso lasciato cadere da un’altezza prestabilita in modo che si venga a sviluppare un’energia pari a 1365 joule (livello I) o 11600 joule (livello II), evitando cedimenti strutturali e possibili interferenze con il volume destinato alla protezione dell’operatore DLV (Deflection Limiting Volume).
Guide for the EMC Directive 2004/108/EC - Fonte UE 2010

Guide for the EMC Directive 2004/108/EC: 8th February 2010
These guidelines are intended to be a manual for all parties directly or indirectly affected by the “new” EMC (ElectroMagnetic Compatibility) Directive 2004/108/EC.
They assist in the interpretation of the Directive but do not substitute for it; they explain and clarify some of the most important aspects related to its application.
The Guide is also intended to ensure the free movement of products in the EU Single Market by agreement of these explanations and clarifications, reached by consensus amongst Member States and other stakeholder.
These Guidelines are publicly available, but they are not binding in the sense of legal acts adopted by the Community.
The legally binding provisions are those transposing the EMC Directive at national level.
Finally, the reader’s attention is drawn to the fact that all references to the CE marking and EC Declaration of Conformity relate only to the EMC Directive and that the freedom to place an apparatus on the market in the EU Internal Market is only guaranteed when applying all relevant legislation.
European Commission
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Guide_Direttiva_EMC_2010.pdf Direttiva 2004/108/CE |
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Direttiva 2014/79/UE
Guida ISPESL confronto nuova direttiva macchine
Guida Ispesl confronto nuova direttiva macchine
L'ISPESL ha pubblicato una Guida al confronto fra la nuova Direttiva Macchine (2006/42/CE) e la Direttiva 98/37/CE.
Visti i diversi cambiamenti che il provvedimento porterà, l'Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro ha realizzato una pubblicazione per sottolineare i punti salienti.
L'idea è nata dalla presentazione lo scorso maggio di una pubblicazione sulla Nuova Direttiva Macchine edita da ETUI-REHS (European Trade Union Institute for Research, Education, Health and Safety) e dal KAN (Commission for Occupational Health and Standardization).
Tale pubblicazione mette a confronto il testo inglese della nuova direttiva con il corrispondente testo della direttiva 98/37/CE.
Valutando l'efficacia di un simile strumento, l'Ispesl ha elaborato un documento analogo che mette a confronto le versioni italiane delle due direttive. In questo modo è stata sottolineata anche la diversità tra le versioni italiane e le corrispondenti versioni inglesi.
La guida approfondisce, in particolare, le differenze che possono essere soggette a diverse interpretazioni e fornisce i commenti esplicativi su determinati temi.
La struttura è articolata in una parte iniziale dedicata alla Nuova Direttiva Macchine con al fianco una colonna dedicata ai commenti.
Successivamente il testo viene messo a confronto con la precedente Direttiva Macchine. Il documento riprende nel metodo la versione inglese, ma se ne differenzia per i riferimenti alla situazione italiana.
ISPESL
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Guida all’applicazione della direttiva “macchine” 2006/42/CE
Classificazione ATEX polveri
Classificazione ATEX polveri
Il pericolo di esplosioni dovute a polveri combustibili viene spesso sottovalutato rispetto a quello dovuto ai liquidi e gas infiammabili, sebbene i danni causati possano essere anche maggiori. Le polveri combustibili che possono dare origine ad esplosioni sono presenti in una gran parte delle industrie italiane come quella alimentare, chimica, metallurgica, della lavorazione del legno, ecc.
Basti pensare all’industria alimentare e in particolare a quella parte che si occupa della lavorazione delle polveri di grano, cereali, legumi, foraggi, del latte in polvere e dello zucchero.
Tutti noi utilizziamo questi prodotti nel vivere quotidiano ignorando, nella maggior parte dei casi, che possono essere particolarmente pericolosi nella loro lavorazione nei cicli industriali.
È necessario affrontare, quindi, le problematiche della scelta degli impianti e componenti elettrici da utilizzare in queste industrie e della classificazione dei luoghi pericolosi per presenza di polveri combustibili all’interno degli ambienti.
Tutto questo è affrontato facendo riferimento alla normativa vigente comprendente il D.Lgs. 233/03 e le norme CEI 31-67, CEI 31-66 e CEI 31-56.
ISPESL: Software sicurezza macchine sistemi di comando elettrici

ISPESL: Software sicurezza macchine sistemi di comando elettrici
Software sicurezza macchine sistemi di comando elettrici
Software per la valutazione delle caratteristiche di sicurezza dei sistemi di comando elettrici
Aggiornato secondo le prescrizioni del D.LGS. 81/2008
L’obiettivo del software è quello di aiutare e guidare, principalmente i datori di lavoro, all’interpretazione delle prescrizioni sulla sicurezza, di cui il software tratta per gli equipaggiamenti elettrici e i circuiti di comando delle attrezzature di lavoro non marcate CE.
Attraverso un sistema basato su una check-list, il software consente ai datori di lavoro e/o ai tecnici delle ASL di fare una valutazione dell’equipaggiamento elettrico delle macchine e delle attrezzature di lavoro a partire dalla documentazione tecnica che dovrebbe accompagnare le stesse.
In fase di raccolta dei dati, il software supporta il compilatore sia con la fornitura di informazioni addizionali come la norma di riferimento, possibili soluzioni, sia adattandosi in funzione di quanto già inserito; in tal modo, si evita di includere informazioni ridondanti o non necessarie per la check-list, snellendo ulteriormente il processo.
Il risultato è un sistema coerente di supporto alla gestione della materia che fotografa in modo univoco, efficace, flessibile lo stato della sicurezza degli equipaggiamenti elettrici della macchina soggetta ad un controllo.
Il software è stato progettato e sviluppato dal Dipartimento Tecnologie di Sicurezza dell'ISPESL.
Richiede ACCESS 32 bit
ISPESL
Attenzione Ed. 2009 non aggiornato al D.Lgs. 17/2010 Attuazione Direttiva macchine 2006/42/CE
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Software attrezzature di lavoro Equipaggiamenti Elettrici ISPESL.zip ISPESL |
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Direttiva Macchine 2006/42/CE: Novità macchine sollevamento
Direttiva Macchine 2006/42/CE: Novità macchine sollevamento
Novità per l’immissione sul mercato e la messa in servizio di macchine per operazioni di sollevamento
Direttiva Macchine 2006/42/CE
Ing. Laura Tomassini ISPESL
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
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Nuova Direttiva Macchine 2006-42-CE - ISPESL - Macchine sollevamento.pdf ISPESL |
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Linee Guida ATEX Prodotti 94/9/CE - Maggio 2011

Linee Guida ATEX Prodotti 94/9/CE - Maggio 2011
Atex Guidelines
Guidelines on the application of Directive 94/9/ec of the European Parliament and the council of 23 march 1994 on the approximation of the laws of the member states concerning equipment and protective systems intended for use in potentially explosive atmospheres.
The objective of these Guidelines is to clarify certain matters and procedures referred to in Directive 94/9/EC3 concerning equipment and protective systems intended for use in potentially explosive atmospheres. The Guidelines should be used in conjunction with the Directive and with the European Commission's "Guide to the implementation of directives based on New Approach and Global Approach (Blue Guide)".
These Guidelines are not only for the use of Member States' competent authorities, but also by the main economic operators concerned, such as manufacturers, their trade associations, bodies in charge of the preparation of standards as well as those entrusted with the conformity assessment procedures.
3rd edition - june 2009 - Update may 2011
European Commission - Enterprice and Industry
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atexguidelines-may2011_en.pdf ATEX May 2011 |
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Direttive CE in Armonizzazione Tecnica - Agg. 03.2011
Direttive CE in Armonizzazione Tecnica - Agg. 03.2011
European standards
List of references of harmonised standards
1. New Approach directives (directives providing for CE marking)
2. Directives based on the principles of the New Approach or the Global Approach, but which do not provide for CE marking
3. Directives based on some principles of the New Approach and the Global Approach
4. Other standards-receptive directives
Agg. 03.2011
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Armonizzazione.pdf Direttive CE |
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Raccolta Guide Direttiva Prodotti da Costruzione - CPD
Raccolta Guide Direttiva Prodotti da Costruzione - CPD
Guida Direttiva Prodotti da Costruzione - CPD
1. Guidance Paper A - The designation of Approved Bodies in the field of the Construction Products Directive
2. Guidance Paper B - The definition of Factory Production Control in Technical Specifications for Construction Products
3. Guidance Paper C - The treatment of kits and systems under the Construction Products Directive
4. Guidance Paper D - CE Marking under the Construction Products Directive
5. Guidance Paper E - Levels and classes in the Construction Products Directive
6. Guidance Paper F - Durability and the Construction Products Directive
7. Guidance Paper G - The European classification system for the reaction to Fire Performance of Construction Products
8. Guidance Paper H - A Harmonised Approach relating to dangerous substances under the Construction Products Directive
9. Guidance Paper I - The application of Article 4(4) of the Construction Products Directive
10. Guidance Paper J - Transitional Arrangements under the Construction Products Directive
11. Guidance Paper K - The Attestation of Conformity Systems and the role and tasks of the Notified Bodies in the field of the Construction Products Directive
12. Guidance Paper L - Application and use of Eurocodes
13. Guidance Paper M - Conformity Assessment under the CPD: Initial type-testing and Factory production control
Trattato di Lisbona: Versione consolidata 30.03.2010
Direttiva Macchine 2006/42/CE: Macchine sollevamento
Apparecchi a GAS: In arrivo il Nuovo Regolamento che modifica la direttiva 2009/142/CE

Apparecchi a GAS
In arrivo il Nuovo Regolamento che modifica la direttiva 2009/142/CE.
Il regolamento proposto non modifica il campo di applicazione della direttiva 2009/142/CE ma ne modifica alcune disposizioni per chiarirne e aggiornarne il contenuto.
Il regolamento proposto tiene anche conto di quanto disposto dalla decisione n. 768/2008/CE relativa a un quadro comune per la commercializzazione dei prodotti (decisione NQN).
La presente proposta intende sostituire la direttiva 2009/142/CE sugli apparecchi a gas con un regolamento che sia in linea con gli obiettivi di semplificazione della Commissione.
L’esperienza acquisita con l’attuazione della direttiva 2009/142/CE ha reso necessario aggiornare e chiarire alcune delle disposizioni della stessa senza tuttavia modificarne il campo d’applicazione.
Tali disposizioni riguardano soprattutto alcune definizioni specifiche tipiche del settore, il contenuto e la forma delle comunicazioni degli Stati membri sulle loro condizioni di fornitura del gas, la relazione con altre norme di armonizzazione dell’Unione applicabili (per altri aspetti) agli apparecchi a gas e il completamento di alcuni requisiti essenziali per ridurre la necessità di interpretazioni.
Aggiornamento notizia:
Pubblicato il nuovo Regolamento (UE) 2016/426 in data 31 Marzo 2016:
Regolamento (UE) 2016/426: Apparecchi a gas
Manuale di Istruzioni per l'Uso e la Manutenzione: Linea cartone in fogli

Manuale di Istruzioni per l'Uso e la Manutenzione
Linea cartone in fogli
Manuale d'Uso di una linea di Produzione cartoni in fogli elaborato su modello Certifico MIUM 1.
Mauro Benedetti S.p.A.
www.maurobenedetti.it
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Modello "Certifico M.I.U.M."
Formato .pdf - Pag. 63
Realizzazione Certifico S.r.l. 2007
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Manuale Istruzioni Linea cartone in fogli.pdf DIrettiva macchine 2006/42/CE |
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Focus Guida redazione Manuale Istruzioni Uso Manutenzione

Guida redazione Manuale Istruzioni Uso Manutenzione
Focus tecnico
Guida per la redazione del
Manuale di Istruzioni Uso e Manutenzione
Direttiva macchine 2006/42/CE
UNI 10653 Documentazione tecnica di prodotto
Il presente FOCUS, estrapola, in accordo con il punto 1.7.4 dell’All I della Direttiva macchine 2006/42/CE, quanto riportato nella Guida UE all’applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE 2a Ed. Giugno 2010 e la norma tecnica UNI 10653 Documentazione tecnica - Qualità della documentazione tecnica di prodotto
Rev. 01.2012
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Focus Tecnico - Guida redazione Manuale d-Istruzioni Uso e Manutenzione.pdf UNI 10653 |
360 kB | 80 |
Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) 305/2011 - CPR
Regolamento CPR (UE) 305/2011
ID 518 | Update news 18.12.2024 / In allegato
Regolamento (UE) N. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio.
(GU L 88/10 04.04.2011)
[box-warning]Abrogazione regolamento (UE) n. 305/2011
Regolamento (UE) 2024/3110
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2024, che fissa norme armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e abroga il regolamento (UE) n. 305/2011. (GU L 2024/3110 del 18.12.2024)
Il regolamento (UE) n. 305/2011 è abrogato a decorrere dall'8 gennaio 2026.[/box-warning]
[box-note]aggiornamenti
Modificato da:
- M1 Regolamento delegato (UE) n. 568/2014 della Commissione del 18 febbraio 2014 (GU L 157 76 27.5.2014)
- M2 Regolamento delegato (UE) n. 574/2014 della Commissione del 21 febbraio 2014 (GU L 159 41 28.5.2014)
- M3 Regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 (GU L 169 1 25.6.2019)
- M4 Regolamento delegato (UE) 2024/2769 della Commissione del 30 maggio 2024 (GU L 2024/2769 28.10.2024) - Consolidato 17.11.2024
[...] Regolamento (UE) 2024/2748 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2024 (GU L 2024/2748 dell'8.11.2024)
Rettificato da:
- C1 Rettifica, GU L 103 del 12.4.2013, pag. 10 (305/2011)[/box-note]
[box-note]Il CPR Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) 305/2011, ha sostituito il 1° Luglio 2013 la Direttiva 89/106/CEE sui prodotti da costruzione (CPD) e fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione.
Il CPR fornisce ulteriori chiarimenti sui concetti e l'apposizione della marcatura CE; introduce procedure semplificate, che consentiranno di ridurre i costi sostenuti dalle imprese, in particolare dalle piccole e medie imprese (PMI).
La Dichiarazione di prestazione (DoP) è il concetto chiave del Regolamento sui Prodotti da Costruzione (CPR).
La DoP dà al fabbricante la possibilità di fornire le informazioni relative alle caratteristiche essenziali del suo prodotto che vuole offrire al mercato.
Il fabbricante redige la DoP quando un prodotto:
1. è coperto da una norma armonizzata (EN)
o da una
2. Valutazione Tecnica Europea (EAD), rilasciata da un Organismo di Valutazione Tecnica (TAB)
e può essere immettere il prodotto sul mercato.
Il CPR Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) 305/2011 prevede, come nella Direttiva 89/106/CE l’implementazione di un Manuale del Controllo della Produzione di Fabbrica (FPC) secondo il Sistema di Valutazione previsto: 1/1+/2+/3/4.
Il Sistema della Controllo di Produzione di Fabbrica (CPF) deve essere predisposto in coerenza con la norma EN ISO 9000 e a volte certificato da parte di un Organismo Notificato (ON).
Precisiamo che la certificazione EN ISO 9000 dell'azienda fabbricante non è obbligatoria.
Secondo il Regolamento per "Controllo della Produzione di Fabbrica (FPC)", si intende il controllo interno permanente della produzione, effettuato dal fabbricante.
Tutti gli elementi, requisiti e disposizioni adottati dal fabbricante devono essere documentati sistematicamente sotto forma di modalità e procedure scritte.
Questa documentazione del Sistema FPC deve garantire una comune interpretazione delle garanzie di qualità e permettere di ottenere le caratteristiche richieste per un prodotto nonché di controllare che il sistema di controllo della produzione funzioni efficacemente.
Le procedure per valutare la conformità del FPC sono stabilite dalle norme armonizzate di prodotto.
Il Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) 305/2011 è stato introdotto nell'ordinamento IT con il D.Lgs. 106/2017.[/box-note]
Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) Armonizzato IT 2019
Disponibile, in allegato e al link dell'ebook, il testo in formato PDF coordinato del Regolamento (UE) 305/2011 (CPR) con il D.Lgs. 106/2017, Documento Guida ufficiale alla marcatura CE in accordo con il CPR. Testo aggiornato a Giugno 2019 (Riservato Abbonati)
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Collegati
[box-note]Regolamento (UE) 2024/3110
Regolamento (UE) 2019/1020
Decreto Legislativo 16 giugno 2017 n. 106
Norme armonizzate Regolamento CPR[/box-note]
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Regolamento UE 305 2011 CPR Consolidato 01.07.2021 Official.pdf EC 2021 |
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Regolamento Prodotti da costruzione CPR armonizzato IT Ed. 4.0 2019.pdf Certifico Srl - Ed. 4.0 2019 |
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Regolamento Prodotti da costruzione CPR armonizzato IT Ed. 3.0 2017.pdf Certifico Srl - Ed. 3.0 2017 |
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Regolamento Prodotti da costruzione CPR armonizzato IT Ed. 2.0 2017.pdf Certifico Srl - Ed. 2.0 2017 |
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EN 1175-1:1998+A1:2010 - Type C

EN 1175-1:1998+A1:2010 - Type C
Check list sulla norma tecnica armonizzata EN 1175-1:1998+A1:2010 - Type C
In download Testo dei Requisiti p. 5,6,7 della EN 1175-1:1998+A1:2010 e Appendice ZA con elenco dei punti della norma e RESS della Direttiva Macchine 2006/42/CE in Presunzione di Conformità.
EN 1175-1:1998+A1:2010
Sicurezza dei carrelli industriali - Requisiti elettrici Parte 1: Requisiti generali per carrelli alimentati a batteria
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
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Check list EN 1175-1_2010 Carrelli industriali elettrici - Testo Requisti.pdf EN 1175-1:2010 |
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Direttiva 2001/95/CE Sicurezza Generale Prodotti
Direttiva 2001/95/CE / Direttiva sicurezza generale dei prodotti (GSPD)
ID 0484 | Update news 20.08.2023
Direttiva 2001/95/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 3 dicembre 2001 relativa alla sicurezza generale dei prodotti
GU L 11/4 del 15.1.2002
[box-warning]La Direttiva è abrogata dal 13 dicembre 2024 (Regolamento (UE) 2023/988 GSPR)
Regolamento (UE) 2023/988 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023 relativo alla sicurezza generale dei prodotti, che modifica il regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva (UE) 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che abroga la direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva (GU L 135/1 del 23.5.2023)
La direttiva 2001/95/CE è abrogata dal 13 dicembre 2024.[/box-warning]
[box-note]In allegato il testo consolidato alla data del 17.03.2019 con le modifiche apportate da:
- Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008 (L 218 30 13.8.2008)
- Regolamento (CE) n. 596/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 (L 188 14 18.7.2009) - Testo consolidato 2019[/box-note]
[box-note]Atto di Recepimento
Decreto Legislativo 21 maggio 2004 n.172
Attuazione della direttiva n. 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti.
GU n. 165 del 16 luglio 2004
Abrogato da
Il Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del Consumo) ha disposto (con l'art. 146, comma 1, lettera o)) l'abrogazione del Decreto Legislativo 21 maggio 2004 n.172.
G.U. n.235 08/10/2005, SO n.162[/box-note]
...
Art. 146. Abrogazioni 1.
Dalla data di entrata in vigore del presente codice sono abrogati:
...
o) il Decreto Legislativo 21 maggio 2004 n.172, recante attuazione della direttiva 2001/95/CE, relativa alla sicurezza generale dei prodotti.[/box-warning]
Sintesi
La presente direttiva si applica in assenza di specifiche normative europee sulla sicurezza di talune categorie di prodotti o quando vi siano lacune in tali normative specifiche (settoriali). La sua applicazione non pregiudica l'applicazione della direttiva 85/374/CEE relativa alla responsabilità per danno da prodotti difettosi.
Requisito generale di sicurezza
La direttiva impone un requisito generale di sicurezza per ogni prodotto immesso sul mercato e destinato al consumo o che possa essere usato dai consumatori, compresi i prodotti utilizzati dai consumatori nell’ambito di un servizio. I beni di seconda mano con valore di pezzi d'antiquariato o che devono subire riparazioni non sono soggetti a tale requisito.
Un prodotto è sicuro quando non presenta alcun rischio oppure presenta unicamente rischi ridotti (compatibili con l'impiego del prodotto) e accettabili nel contesto di un'elevata tutela della salute e della sicurezza delle persone.
Un prodotto è considerato sicuro se rispetta le disposizioni di sicurezza previste dalla legislazione europea o, in assenza di tali disposizioni, se rispetta le disposizioni nazionali specifiche dello Stato membro di commercializzazione. Il prodotto è altresì ritenuto sicuro quando è conforme a una norma europea stabilita in base alla procedura della presente direttiva. In mancanza di tali regolamentazioni o norme, la conformità di un prodotto è valutata sulla base dei seguenti elementi:
- le norme nazionali non cogenti (che recepiscono altre norme europee pertinenti) e le raccomandazioni della Commissione (relative ad orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei prodotti);
- le norme dello Stato membro in cui il prodotto è fabbricato o commercializzato;
- i codici di prassi corretta in materia di sicurezza e di salute;
- le conoscenze più recenti o gli ultimi ritrovati della tecnica;
- la sicurezza che i consumatori possono aspettarsi.
Obblighi di fabbricanti e distributori
I fabbricanti devono immettere sul mercato prodotti che soddisfino il requisito generale di sicurezza.
Essi devono inoltre:
- fornire al consumatore le informazioni pertinenti alla valutazione dei rischi connessi con l'uso di un prodotto quando questi ultimi non siano immediatamente percepibili;
- adottare disposizioni adeguate per prevenire tali rischi (ad esempio il ritiro dei prodotti dal mercato, le avvertenze ai consumatori e la resa da parte dei consumatori dei prodotti già forniti).
Anche i distributori sono tenuti a:
- fornire prodotti che soddisfino il requisito di sicurezza generale;
- controllare la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato;
- fornire la documentazione atta a rintracciare l'origine dei prodotti.
Se i fabbricanti o i distributori si rendono conto che un prodotto è pericoloso devono avvertire le autorità competenti e, se necessario, collaborare con esse. Tale obbligo di informazione viene precisato nell'allegato I della Direttiva.
Vedasi Codice del Consumo (recepimento DSPD)
Collegati
[box-note]Regolamento (UE) 2023/988
Decreto Legislativo 6 settembre 2005 n. 206
Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n.172
Evoluzione Direttiva 2001/95/CE (DSGP): Il nuovo pacchetto "sicurezza dei prodotti e vigilanza del mercato"
Codice del Consumo[/box-note]
PPE Guidelines V. April 2010

PPE Guidelines
Guidelines on the application of council directive 89/686/EEC of 21 december 1989 on the approximation of the laws of the member states relating to personal protective equipment
INTRODUCTION
The objective of these guidelines is to clarify certain matters and procedures referred to in directive 89/686/EEC concerning Personal Protective Equipment (PPE). It provides a cross reference from the legal text of the directive to explanations by EU sectoral experts. The guidelines should be used in conjunction with the directive and with the European Commission’s ”Guide to the implementation of directives based on New Approach and Global Approach (Blue Guide)”.
These guidelines are not only for the use of Member States’ competent authorities, but also by the main economic operators concerned, such as manufacturers, their trade associations, bodies in charge of the preparation of standards as well as those entrusted with the conformity assessment procedures.
First and foremost, this document must ensure that, when correctly applied, the directive leads to the removal of obstacles and difficulties related to the free circulation (free movement) of goods within the European Community (see footnote 2). It should be noted that the statements in these guidelines refer only to the application of Directive 89/686/EEC unless otherwise indicated. All parties concerned should be aware of other requirements, which may also apply (see Article 5 (6)(a).
The PPE directive is a “New Approach” directive laying down Basic Health and Safety Requirements (BHSR) and leaving it to standards, primarily European harmonised standards, to give technical expression of the relevant requirements contained in the directive.
Version April 2010
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Guidelines_PPE_EN.pdf Direttiva 89/686/CEE |
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Guidelines on the application of Directive 2006/95/EC Rev. 2012

Guidelines on the application of Directive 2006/95/EC (Electrical equipment designed for use within certain voltage limits)
Last Modified: January 2012
These Guidelines on the application of Directive 2006/95/EC (Electrical Equipment designed for use within certain voltage limits) - August 2007 - have been put together by the European Commission services and other stakeholders (industry, national authorities, standardisation and other bodies) to assist in the smooth and level application of the provisions of the Low Voltage Directive (LVD) 2006/95/EC.
They are not law and do not take away the relevant responsibilities provided for, but explain in an understandable way various elements of the Directive.
TABLE OF CONTENTS
SECTION I Introduction (Paragraphs 1-4)
SECTION II The “LOW VOLTAGE” Directive (Paragraphs 5-6)
SECTION III Scope of the “LOW VOLTAGE” Directive (Paragraphs 7-12)
SECTION IV Safety requirements for placing on the EU market electrical equipment covered by the “LOW VOLTAGE” Directive (Paragraphs 13-19)
SECTION V Confromity assessement procedures under the “LOW VOLTAGE” Directive (Paragraphs 20-27)
SECTION VI Relationship between the “LOW VOLTAGE” Directive and certain other Union Directives (Paragraphs 28-39)
ANNEX I Additional Information
ANNEX II Examples of products within or outside the scope of LVD
ANNEX III Criteria applied for the allocation of products covered by standards in the EN 60335 series under LVD or MD
European Commission
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Guidelines on application of Dir. 2006-95-CE Rev. 2012.pdf Direttiva 2006/95/CE |
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6° Rapporto ISPESL - Sorveglianza Direttiva Macchine 98/37/CE

6° Rapporto ISPESL - Sorveglianza Direttiva Macchine 98/37/CE
Sesto Rapporto sull'attività dell'ISPESL in materia di Sorveglianza del Mercato svolta per i prodotti che rientrano nel campo di applicazione della Direttiva 98/37/CE
Introduzione
Capitolo 1 -Quadro generale delle segnalazioni di non conformità
Capitolo 2 - Risultanze degli accertamenti tecnici
Capitolo 3 - Non conformità per gruppo di requisiti essenziali di sicurezza (RES)
Capitolo 4 - Segnalazioni e risultanze degli accertamenti tecnici per regione
Capitolo 5 - Risultanze degli accertamenti tecnici per tipologia di macchina
Capitolo 6 - parte I - Elenco dei riferimenti e dei titoli delle norme armonizzate ai sensi della Direttiva 98/37/CE e della Direttiva 2006/42/CE
Capitolo 6 - parte II - Documentazione di riferimento per lo svolgimento dell'attività di sorveglianza del mercato
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6°_Rapporto_ISPESL.pdf INAL 2013 |
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Guida pratica Direttiva PED
Guida pratica Direttiva PED
Guida pratica alla Direttiva PED sui sistemi in pressione
Fonte ISPESL 2003
Dipartimento tecnologie di Sicurezza - IV Unità Funzionale - Apparecchi a Pressione
Ing. G. Fichera
Ing. M. Cannerozzi de Grazia
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Guida pratica Direttiva PED.pdf INAIL |
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ATEX Guida alla certificazione

ATEX Guida alla certificazione
Direttiva 94/9/CE
ATEX in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive
L'ISPESL- Dipartimento Omologazione e Certificazione è impegnato da diversi anni nel settore della certificazione di prodotto per quanto riguarda le attrezzature in pressione.
Con il recepimento della direttiva 94/9/CE ATEX che ha ampliato il campo di applicazione della legislazione previgente anche alle apparecchiature “non elettriche”, l'ISPESLsi è trovato nella necessità di essere autorizzato quale organismo di certificazione secondo la direttiva ATEX al fine di esaudire le richieste sempre più pressanti di certificazione congiunta PED-ATEX.
Gli operatori che fino ad oggi hanno lavorato nel campo delle attrezzature in pressione, sono stati marginalmente coinvolti nelle problematiche relative alla sicurezza delle atmosfere esplosive, settore peraltro già ampliamente conosciuto da tutti gli addetti alla sicurezza per quel che riguarda il materiale e gli impianti elettrici.
Per questo motivo si è ritenuto opportuno elaborare una guida alla certificazione mirata princi- palmente agli aspetti e alle problematiche delle apparecchiature “non elettriche” rientranti nel campo di applicazione della direttiva.
Il documento è stato realizzato sulla base dei contenuti della direttiva 94/9/CE nonché delle norme tecniche e delle guide alle norme di buona tecnica del settore.
La guida non può comunque essere considerata esaustiva dell'argomento, visti i continui pareri emessi dall'ATEX Standing Committee e l'evoluzione che gli standard tecnici esistenti subisco- no a causa dell'esperienza maturata e dell'avanzamento tecnologico in materia. Aquesto proposito si è ritenuto opportuno riportare, in appendice alla guida, una raccolta dei pareri espressi dall'ATEX Standing Committee nel corso degli ultimi anni.
Considerata la vastità delle argomentazioni da affrontare e la rapida evoluzione normativa in materia, si è ritenuto opportuno suddividere la guida in due parti al fine di affrontare meglio sia i contenuti puramente tecnici che gli orientamenti normativi ed interpretativi sulla direttiva. Tutti i riferimenti normativi contenuti nella guida devono intendersi aggiornati al gennaio 2005.
La realizzazione del documento è stata coordinata dall'ing. Fausto Di Tosto, referente dell'Unità di Certificazione ATEX, a cui va un sentito ringraziamento per il lodevole impegno prestato.
ISPESL
Rischio esplosione ATEX

Rischio esplosione ATEX
Il rischio di esplosione, misure di protezione ed implementazione delle Direttive ATEX 94/9/CE e 99/92/CE
Il settore delle atmosfere potenzialmente esplosive è regolamentato dalle Direttive ATEX 94/9/CE e 99/92/CE. La Direttiva 94/9/CE è stata recepita in Italia con il DPR n. 126 del 23 marzo 1998 (in vigore dal 1° luglio 2003) ed è una direttiva di prodotto che si rivolge ai costruttori con lo scopo di garantire all’interno della Comunità Europea la libera circolazione dei prodotti fissandone i requisiti essenziali di sicurezza e salute.
La Direttiva 99/92/CE è stata recepita in Italia con il D.Lgs. n. 233 del 12 giugno 2003 (in vigore dal 10 settembre 2003) ed è una direttiva sociale che integra il D.Lgs. 81/08 con il Titolo XI, fissando una serie di obblighi per il datore di lavoro, in relazione alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.
L'applicazione di queste direttive richiede un notevole impegno sia per il costruttore che per il datore di lavoro in quanto comporta azioni e valutazioni sulle attrezzature e sui luoghi e, non ultima, la stesura di un “documento sulla protezione contro le esplosioni”.
Se da un lato è presumibile che la grande industria (farmaceutica, petrolifera...) sia preparata a tali cambiamenti o se non altro in grado di fronteggiare, per disponibilità di mezzi, le difficoltà e la complessità della nuova situazione, dall’altro è altrettanto probabile che questo non sia vero per la piccola industria per la quale non è stato possibile adeguarsi allo spirito delle due direttive.
In considerazione proprio delle eventuali esigenze di piccole e medie imprese, nell’attuare quanto previsto dalla legislazione e dalla normativa vigente in materia di protezione per la presenza di atmosfere potenzialmente esplosive, viene proposto un documento in cui si trattano i fenomeni, i parametri fisici ed i principi fondamentali della protezione contro le esplosioni, la cui conoscenza è essenziale per l’applicazione dei contenuti delle norme tecniche e di legge.
In questa dispensa viene trattato il rischio di esplosione connesso con la presenza di atmosfera esplosiva, così come definita all’interno delle Direttive Europee ATEX 94/9/CE e 99/92/CE cioè “miscela, in condizioni atmosferiche, di aria con sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri nella quale, dopo l'innesco, la combustione si propaga all'insieme della miscela non bruciata”.
Non si prendono in considerazione le sostanze esplosive o instabili il cui utilizzo è regolamentato dal Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, Regio Decreto 18/06/1931 n. 773.
A scopo informativo e come spunto per ulteriori approfondimenti vengono dati alcuni cenni sintetici sulla procedura di classificazione delle aree, mentre per informazioni più dettagliate si rimanda alle pubblicazioni del CEI (Comitato Elettrotecnico italiano) o ad altre raccomandazioni del settore.
Il presente documento è il risultato di un’attività di ricerca che raccoglie i contenuti delle disposizioni di legge vigenti e della normativa tecnica di base per la protezione contro le esplosioni e come tale può essere considerato un’introduzione alle problematiche relative ad ambienti ove possa verificarsi la presenza di sostanze infiammabili e combustibili in forma di gas, vapori, liquidi e polveri.
Capitolo 1
Miscele a rischio di esplosione e atmosfere potenzialmente esplosive
Capitolo 2
La Direttiva 94/9/CE
Capitolo 3
La Direttiva 99/92/CE
Capitolo 4
Sistemi di protezione dalle esplosioni
Capitolo 5
Caratterizzazione qualitativa e quantitativa delle sorgenti di emissione
Capitolo 6
Protezione dalle esplosioni: criteri di valutazione
La normativa di riferimento
Bibliografia
INAIL 2013
ISPESL - Quinta Raccolta Sicurezza Lavoro

ISPESL - Quinta Raccolta Sicurezza Lavoro
L'ISPESL ha realizzato e reso disponibile un raccolta di pubblicazioni sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro "RACCOLTA DI CONTRIBUTI TECNICI, NORMATIVI E DI ATTUALITÀ SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO".
Fonte: ISPESL
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ISPESL - Quinta Raccolta Sicurezza Lavoro.pdf ISPESL |
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