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Europe, Rome

Stato di severità idrica a scala nazionale

ID 17302 | | Visite: 1373 | News ambientePermalink: https://www.certifico.com/id/17302

Stato severit  idrica a scala nazionale

Lo stato di severità idrica a scala nazionale | Update Giugno 2024

ID 17302 | Update 05.06.2024 / In allegato documento completo

Lo stato di severità idrica a scala nazionale qui riportato è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE. Gli Osservatori si configurano, pertanto, come strumento a supporto del governo integrato dell’acqua e forniscono gli indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica.

Update 05.06.2024
- Stato di severità idrica a scala nazionale al 31.05.2024

A seguito dell'emanazione del c.d. decreto siccità D.L. 39/2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2023) e della sua successiva conversione in legge, con la legge 13 giugno 2023, n. 68 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023), l'Osservatorio diviene organo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ai sensi dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (c.d. T.U. Ambientale), e opera sulla base degli indirizzi adottati ai sensi dell'art. 63, commi 2 e 5 dello stesso decreto legislativo.

Le attività degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici fanno riferimento alle situazioni corrispondenti a diversi scenari di severità idrica così individuati:

- situazione normale ossia scenario non critico, in cui i valori degli indicatori di crisi idrica (portate/livelli/volumi/accumuli) sono tali da prevedere la capacità di soddisfare le esigenze idriche del sistema naturale e antropico, nei periodi di tempo e nelle aree considerate;

- scenario di severità idrica bassa: in cui la domanda idrica è ancora soddisfatta, ma gli indicatori mostrano un trend peggiorativo, le previsioni climatiche mostrano ulteriore assenza di precipitazione e/o temperature eccedenti i valori ordinari per il periodo successivo;

- scenario di severità idrica media: lo stato di criticità si intensifica in quanto le portate in alveo risultano inferiori alla media, la temperatura elevata determina un fabbisogno idrico superiore alla norma, i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili, irrigui, industriali e ambientali con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti reversibili sull'ambiente;

- scenario di severità idrica alta: sono state prese tutte le misure preventive ma prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile, nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema, anche irreversibili. Sussistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di siccità prolungata ai sensi dell'art. 4.6 della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (Water Framework Directive 2000/60/EC) o, in casi più gravi, per l'eventuale richiesta, da parte delle Regioni interessate, della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ai sensi della L. 225/1992, come modificata dalla L. 100/2012, e secondo quanto previsto dalla Dir. PCM 26 ottobre 2012.

Sulla base delle riunioni ultime degli Osservatori e dei successivi aggiornamenti, la situazione sullo stato di severità idrica a scala nazionale al 03/06/2024 è quella riportata nella seguente figura, ottenuta considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico, così come riportata dall'Osservatorio. Trattandosi di situazioni medie a livello distrettuale, si sottolinea la possibilità che ci siano anche aree all'interno dei singoli Distretti idrografici con uno stato di severità idrica differente (inferiore o superiore rispetto a quello del Distretto). Pertanto, è sempre necessario fare riferimento ai Bollettini dei singoli Osservatori e alle sintesi sotto riportate per una panoramica completa della situazione nei singoli Distretti idrografici. È, inoltre, possibile visionare e scaricare le precedenti situazioni di severità idrica consultando l'Archivio posto in calce.

A completamento del quadro delineato dai Bollettini, è riportata la Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e riunitosi in data 20/05/2024.

Le sintesi relative allo stato di severità idrica per ciascun Osservatorio distrettuale sono a cura della corrispondente Autorità di Bacino Distrettuale, che ne coordina le attività. La gestione della pagina web è a cura dell'ISPRA ed è effettuata nell'ambito delle attività del Comitato tecnico di coordinamento nazionale degli Osservatori, istituito, sempre a partire dal 2016, sotto il coordinamento dell'attuale Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Comitato ha il compito di promuovere l’armonizzazione su tutto il territorio nazionale dei criteri da adottare per l’individuazione e la raccolta dei dati necessari alla gestione delle risorse idriche, per il monitoraggio degli eventi di siccità e scarsità idrica e per la determinazione dei livelli di severità idrica, basati su dati ufficiali e valutazioni solide e coerenti con le valutazioni effettuate dagli enti territoriali afferenti agli stessi Osservatori.

Immagine 1 Stato severit  idrica a scala nazionale
Osservatorio del Distretto idrografico delle Alpi Orientali

Stato NORMALITÀ - Notiziario n. 2 del 09/05/2024 e aggiornamento del 31/05/2024

Nella seduta tenutasi in data 7 maggio u.s., l'Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici, istituito presso l'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, ha prodotto un aggiornamento dello stato delle risorse idriche, secondo le diverse componenti idro-meteo-climatiche che lo caratterizzano (indice SPI, altezza del manto nevoso, temperature, portate, invasi montani, falde e derivazioni).

Sulla base di tale analisi, ha ritenuto di mantenere il livello di severità idrica su tutto il territorio distrettuale a "nullo o non significativo", secondo le indicazioni previste dall'art. 3, comma 3, del Protocollo d'intesa.

Aggiornamento del 31/05/2024

L'aggiornamento settimanale conferma la situazione a livello distrettuale di uno stato di NORMALITÀ; è consultabile al link disponibile qui il report completo riportante i dati che si riferiscono:

- alle portate fluenti presso alcune significative stazioni strumentate del territorio distrettuale;

- ai livelli freatimetrici rilevati presso alcune stazioni strumentate del territorio distrettuale;

- ai volumi di risorsa idrica potenzialmente disponibili presso gli invasi strategici del territorio distrettuale.

- ai dati di prelievo delle derivazioni irrigue "strategiche".

Osservatorio del Distretto idrografico del Fiume Po

Stato NORMALITÀ – Bollettino n. 7 del 31/10/2023 e aggiornamento del 30/05/2024

Il mese di ottobre è stato caratterizzato da temperature superiori ai valori di riferimento con precipitazioni inferiori ai valori del periodo; l'ultima decade del mese è stata caratterizzata da condizioni meteo umide e complessivamente in linea con i valori tipici del periodo.

È stata osservata una generale ripresa dei deflussi lungo l'asta del Fiume Po, in linea con i valori tipici del periodo. I volumi invasati nei Grandi Laghi regolati sono in linea con i valori di riferimento per il periodo.

Nei prossimi giorni le temperature subiranno un costante lieve calo con valori prossimi, o localmente inferiori, a quelli tipici del periodo. Le precipitazioni risulteranno diffuse soprattutto sul settore centro-orientale del Distretto idrografico, con accumuli consistenti sull'Appennino e sui rilievi alpini. Lungo l'asta del Fiume Po i valori di portata risulteranno in aumento in tutte le sezioni di riferimento.

Aggiornamento del 30/05/2024

La disponibilità idrica complessiva a scala distrettuale ha registrato una lieve riduzione rispetto al precedente aggiornamento (giovedì 23 maggio). Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da condizioni meteo instabili su gran parte del Distretto idrografico del Fiume Po, con precipitazioni diffuse su tutto il territorio, localmente anche intense.

Dall'ultimo aggiornamento, le temperature sono risultate prossime ai valori tipici del periodo, per i prossimi giorni non sono attese variazioni significative.

Nel complesso, la disponibilità idrica risulta essere in linea con i valori tipici del periodo.

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale

Stato NORMALITÀ – Bollettino n. 2 del 23/04/2024 e aggiornamento del 31/05/2024

In data 23 aprile u.s. si è tenuta una seduta dell'Osservatorio distrettuale sugli utilizzi idrici dell'Appennino Settentrionale nel corso della quale, in relazione allo stato di severità idrica a livello di distretto, è stato confermato una situazione di NORMALITÀ.

In particolare, l'esame del quadro conoscitivo illustrato nel corso della seduta mostra una situazione in termini di disponibilità idriche in media o superiore rispetto a quella attesa per il periodo.

Lo SPI-Standardized Precipitation Index degli ultimi sei mesi (tipicamente quelli di ricarica delle falde) indica una situazione decisamente più umida rispetto al 2022 e al 2023.

I livelli piezometrici confermano un buon livello di immagazzinamento (con le solite eccezioni sulla costa livornese ma una ripresa delle falde del ponente ligure - comunque da attenzionare) come anche i volumi invasati, sostanzialmente pari al volume invasabile (Bilancino oltre 66 Mm3, Montedoglio oltre 120 Mm3, Brugneto oltre 25 Mm3, leggermente al di sotto gli invasi del sistema strategico del Serchio a causa di limitazioni di invaso per realizzazione di lavori, ora completati).

Le temperature del periodo sono state notevolmente superiori alla media stagionale (in particolare le minime) e questo è un indicatore da valutare attentamente per l'impatto che ha sulle disponibilità (in termini di evapotraspirazione) e aumento di consumo in vari settori.

Non sono state evidenziate problematiche di approvvigionamento.

Le previsioni stagionali indicano, fino a luglio, piogge in media stagionale (quindi poche piogge) e temperature, in particolare a giugno e luglio, superiori alle medie.

Aggiornamento del 31/05/2024

L'aggiornamento settimanale conferma una situazione, per quanto riguarda la severità idrica, in linea con quella del precedente aggiornamento. Nella sostanza, un livello di severità idrica NORMALE a livello di distretto.

In considerazione dell'andamento climatico, la prossima riunione di Osservatorio si terrà nella seconda settimana di giugno.

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale

Stato severità BASSA - BIO-Bollettino Informativo Osservatorio, Anno 4 N. 3 del 22/05/2024 (in corso di pubblicazione) e aggiornamento del 31/05/2024

Il 22 maggio u.s. si è tenuto l'Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici. Al riguardo si riporta di seguito l'aggiornamento della severità idrica distrettuale approvato in sede di Osservatorio.

Le precipitazioni del mese di marzo 2024 sono risultate sopra la media del periodo 1991–2020 sulla costa tirrenica (+58%) e sulla dorsale appenninica (+8%) e nella media sulla costa adriatica, mentre quelle di aprile sono risultate significativamente inferiori alla media storica del periodo 1991–2020 su tutto il Distretto idrografico dell'Appennino Centrale (costa tirrenica: -50%; dorsale appenninica: -46%; costa adriatica -18%).

Dall'analisi delle cumulate sul periodo settembre 2023–aprile 2024 si osserva che le precipitazioni sono sotto la media su tutte le regioni del Distretto (-30%): sulle Regioni Lazio e Umbria l'attuale deficit pluviometrico risulta simile a quello dell'omologo periodo 2021/2022, mentre risulta maggiore per le Regioni Marche, Abruzzo.

Per quanto concerne la neve si registrano considerevoli deficit sulle regioni del Distretto. Alla data del 4 maggio u.s., l'indice SWE-Snow Water Equivalent mostrava un deficit del 60% sull'Abruzzo e del 31% sul bacino del Tevere rispetto alla media del periodo 2011–2022.

Le scarse precipitazioni e le temperature elevate (oltre 2 °C rispetto alla media 2020–2023) hanno determinato un progressivo peggioramento dell'umidità dei suoli e delle condizioni idrologiche dei corsi d'acqua superficiali, dei laghi e delle falde.

Negli ultimi sei mesi si osserva un peggioramento delle portate dei corsi d'acqua. Nel Lazio risultano sotto la media la portata di aprile del Tevere (-30%) e dell'Aniene (-23%); la portata della sorgente del Peschiera è diminuita sotto i 17 m3s–1, rimanendo nel 25° percentile della serie storica di riferimento.

Per quanto riguarda i laghi naturali, il livello del lago Trasimeno permane critico a –1,19 m rispetto allo zero idrometrico, valore prossimo al limite minimo vitale (–1,20 m), e più basso rispetto ai livelli di marzo degli ultimi tre anni. Il livello del lago di Bracciano a maggio 2024 risulta pari a 162,04 m s.l.m., livello prossimo a quelli registrati nei mesi di maggio degli ultimi quattro anni (2020–2023). Per quanto riguarda il lago di Albano, dal mese di settembre 2023 all'inizio di marzo di quest'anno il livello del lago è sceso di circa 16 cm.

Riguardo alle grandi dighe, attualmente i volumi invasati in 5 dei 9 principali grandi invasi a uso idropotabile/irriguo di interesse del Distretto risultano lievemente inferiori rispetto del maggio 2023; al momento risultano superiori al 75% dei volumi di regolazione autorizzati, ma si è visto che i volumi stoccati sono spesso insufficienti a far fronte alla richiesta d'acqua nei periodi di prolungata siccità. Desta attenzione la riduzione del volume dell'invaso di Penne (Abruzzo) (–5,22 Mm3 rispetto a maggio 2023).

Per quanto concerne l'approvvigionamento idrico non si rilevano al momento, a livello distrettuale, situazioni di criticità significative. Tuttavia, nonostante le precipitazioni registrate nei mesi di marzo e aprile, si osserva un peggioramento della situazione soprattutto sul versante adriatico. A livello locale permangono criticità che riguardano soprattutto gli ambiti territoriali ottimali che storicamente presentano problematiche strutturali dei sistemi idrici.

Alla luce di quanto sopra si conferma lo scenario di severità idrica BASSA.

L'ormai imminente periodo estivo e il previsto ulteriore innalzamento delle temperature, oltre le medie stagionali, richiede uno stretto monitoraggio della situazione al fine di adottare tempestive misure per contenere il peggioramento della severità idrica.

Il proseguimento delle azioni di sensibilizzazione per un corretto e responsabile uso della risorsa idrica deve perciò essere costante e prioritario. Occorre assicurare che siano attuate in tempo le misure di contrasto programmate nel caso in cui vi sia un peggioramento della situazione; nel contempo, devono proseguire gli interventi e le misure di contrasto in corso di attuazione.

Aggiornamento del 31/05/2024

Il 22 maggio u.s. si è tenuto l'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici. Lo scenario di severità idrica distrettuale approvato in sede di Osservatorio è stato nel complesso di livello BASSO, rilevando, tuttavia, una tendenza complessiva al peggioramento, soprattutto sul versante adriatico.

Dalle ricognizioni effettuate in coordinamento con le Regioni e i Gestori del Sistema Idrico Integrato, finalizzate all'aggiornamento dello scenario di severità idrica distrettuale, emerge una situazione che conferma il trend di peggioramento rilevato il 22 maggio u.s..

Nella Regione Abruzzo, la severità idrica dell'ATO 4 passa da BASSA a MEDIA. Infatti, nel territorio servito dall'ATO 4, si riscontra un aumento delle turnazioni che ora interessano, oltre ai comuni indicati nell'ultima riunione di Osservatorio, anche i comuni di Scafa, Tocco da Casauria e Torre De' Passeri. Lo stato di severità è aggiornato a MEDIO anche in considerazione dell'ulteriore calo della portata di adduzione complessiva in rete a circa 50 l/s.

Nella Regione Marche, la situazione è differenziata nelle varie porzioni del territorio regionale. Si rileva un peggioramento soprattutto nel territorio dell'ATO 5, dove le portate delle sorgenti principali non mostrano rilevanti segni di risalita; la portata complessiva è abbastanza stabile, ma raggiunge valori inferiori rispetto a quelli minimi registrati dal 2010. Quanto evidenziato, con particolare riferimento alla mancata risalita delle portate, desta particolare preoccupazione per i prossimi mesi estivi, considerando l'atteso incremento dei fabbisogni e che, al momento, i campi pozzi integrativi/di soccorso sono già tutti attivi. Nell'ATO 5, dunque, si conferma la severità idrica media ma risulta evidente che l'ulteriore mancanza di precipitazioni significative potrà in breve aggravare lo scenario di severità verso un livello ALTO. Per i restanti ATO si conferma la situazione rappresentata il 22 maggio u.s. in sede di Osservatorio.

Nella Regione Umbria si conferma un livello di severità idrica MEDIO, i livelli delle falde e la portata delle sorgenti risultano in linea a quelli degli anni siccitosi. Infatti, anche se le precipitazioni del mese di maggio sono state intorno alla media del periodo, non sono state sufficienti a recuperare i deficit accumulati nei mesi precedenti. La quota del livello del Lago Trasimeno è pari a –1,20 m, ed è destinata tuttavia a decrescere rapidamente in mancanza di precipitazioni e in concomitanza con la stagione estiva.

Nella Regione Lazio, così come già prospettato in sede di Osservatorio il 22 maggio u.s., si confermano i deficit pluviometrici accumulati a causa degli esigui apporti dei mesi scorsi (si sono registrate anomalie di precipitazione tra le più gravose dal 1990 a oggi). Tale condizione, soprattutto per il bacino ricadente all'interno del territorio dell'ATO 2, si riflette sulla disponibilità idrica delle principali sorgenti dell'ATO. Pertanto, al momento, il livello di severità resta BASSO per i territori delle province di Viterbo, Rieti e Latina, mentre con riguardo al territorio della Città Metropolitana di Roma, lo scenario di severità tende al livello MEDIO, ed è destinato ad aggravarsi con il perdurare della scarsità di precipitazioni utili.

La situazione complessiva, da valutare nel contesto della stagione estiva, e considerate le criticità sinteticamente espresse nel presente report, richiede l'attuazione immediata di preventive misure di contrasto per contenere l'aggravarsi dello scenario di severità idrica.

Il proseguimento delle azioni di sensibilizzazione per un corretto e responsabile uso della risorsa idrica rimane costante e prioritario.

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Meridionale

Stato severità BASSA tendente a MEDIA – Bollettino n. 1 del 05/03/2024 e aggiornamento del 10/05/2024

A oggi, lo scenario di severità idrica è BASSO, con tendenza a MEDIO per tutto il territorio del distretto, tranne per l'area del chietino, dove abbiamo un livello di severità idrica MEDIO.

I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità. In particolare, si è rilevato che:

i) invasi del sistema EIPLI lucano: al momento l'evoluzione della disponibilità evidenzia un grado di severità MEDIO per l'invaso di Monte Cotugno e uno BASSO tendente a MEDIO per l'invado del Pertusillo;

ii) invasi dello schema Ofanto: attualmente si riscontra un deficit di circa 45,1 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, resta comunque da verificare l'impatto delle precipitazioni recenti;

iii) schema Fortore (Occhio): i dati disponibili evidenziano un deficit di circa 89,45 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, rilevando una sostanziale criticità;

iv) schema Sele-Calore: i dati disponibili consento di rilevare un surplus di risorsa disponibile rispetto alla media storica per la sorgente Sanità di Caposele e un sostanziale equilibrio per il gruppo sorgivo di Cassano Irpino;

v) schemi Campania: non si riscontrano situazioni di significativa criticità, a eccezione della rilevante riduzione della portata trasferita dalle sorgenti del Biferno, situazione che sarà oggetto di una riunione tecnica specifica;

vi) schemi Abruzzo: si rileva un grado di severità che risulta essere BASSA per l'area del Fucino (sub-ambito marsicano) e MEDIA per le aree del chietino;

vii) schemi Lazio: in base a quanto comunicato dalla Regione, si rileva una situazione di complessiva tendenza a una severità idrica MEDIA per il territorio dell'ATO 5 FR, pur con impatti più limitati rispetto allo scenario 2017, mentre risulta confermata la severità idrica BASSA per l'ATO 2 RM;

viii) area calabrese: le analisi condotte evidenziano valori di SPI-Standardized Precipitation Index negativi alle diverse scale temporali di analisi;

ix) altri schemi distrettuali: a oggi non risultano situazione di significativa criticità, pur potendosi manifestare criticità localizzate in talune aree.

Per quanto attiene la valutazione dello SPI:

i) per i pluviometri di Caposele, Cassano Irpino e Laurenzana si rilevano tendenze a SPI negativi per le valutazioni a 3 e 6 mesi;

ii) per i pluviometri della Calabria le analisi condotte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi;

iii) per i pluviometri della Puglia le analisi condotte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi;

iv) per i pluviometri dell'Abruzzo le analisi condotte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi.

In sintesi, il livello di severità idrica, in considerazione della regolarità dell'approvvigionamento idrico complessivamente riscontrabile su base distrettuale, risulta BASSO con tendenza a MEDIO per l'intero territorio distrettuale, a eccezione del chietino per il quale si rileva una severità idrica MEDIA.

Aggiornamento del 10/05/2024

A oggi, lo scenario di severità idrica è BASSO, con tendenza a MEDIO per tutto il territorio del distretto, tranne per l'area del chietino, del crotonese e del reggino, dove abbiamo un livello di severità idrica MEDIO.

Osservatorio del Distretto idrografico della Sardegna

Stato severità MEDIA – Bollettino dei serbatoi artificiali del Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna di aprile 2024

Al 30 aprile 2024 il SIMR-Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, attraverso il sistema degli invasi, disponeva di un volume invasato di 1.194 milioni di metri cubi d'acqua, corrispondenti a circa il 65,5% del volume utile di regolazione autorizzato. Il valore del volume idrico invasato al 30 aprile 2024 ha subito un diminuzione di 41 milioni di metri cubi, rispetto al volume invasato al 31 marzo 2024.

Per quanto riguarda l'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità dell'intera Isola relativo al mese di aprile 2024, si registra una condizione di "pericolo" o "allerta", con un valore dell'indicatore sullo stato delle risorse invasate in relazione alla domanda allacciata di 0,22, che, essendo compreso tra 0,15 e 0,3, corrisponde a uno scenario di severità idrica MEDIA.

In merito a situazioni locali, si evidenziano, in particolare, le criticità dei Sistemi Idrici dell'Alto Cixerri, dell'Alto Coghinas, del Nord Occidentale, dell'Ogliastra e del Posada.

In particolare, il sistema Alto Cixerri, al quale appartengono gli invasi di Punta Gennarta e di Medau Zirimilis, al 30 aprile 2024 aveva un volume invasato di circa 3,05 Mm3 corrispondente a circa il 16% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Alto Cixerri al 30 aprile 2024 è stato di 0,13, corrispondente a uno scenario di severità idrica ALTA. Occorre inoltre evidenziare che il valore dell'indicatore è in parte influenzato dai lavori in corso sulla diga di Medau Zirimilis (attività di impermeabilizzazione del paramento di monte finanziate con fondi PNRR) che nel corso dell'anno 2023 hanno reso necessario un progressivo svuotamento del lago conclusosi nel mese di novembre 2023. Successivamente a tale data, il lago ha ripreso a invasare e, compatibilmente con i deflussi che si sono avuti nel periodo novembre 2023–aprile 2024 ha erogato la risorsa idrica per gli usi irrigui e zootecnici. Allo stato attuale, sono in fase di avvio le operazione di totale svuotamento del lago per consentire il termine dei lavori di impermeabilizzazione. Come stabilito dal Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, l'approvvigionamento delle utenze allacciate al suddetto invaso verrà garantito con l'interconnessione Flumendosa-Cixerri.

Con riferimento al sistema Alto Coghinas, al quale appartengono gli invasi di Monte Lerno e di Sos Canales, si evidenzia che al 30 aprile 2024 il volume invasato era pari a 23,5 Mm3 corrispondente a circa il 62% del volume utile di regolazione autorizzato. Occorre segnalare che nell'invaso di Monte Lerno insiste una forte limitazione di invaso, pari a circa il 50% della capacità massima autorizzabile, imposta dall'Ufficio Dighe di Cagliari del MIT. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Alto Coghinas al 30 aprile 2024 è stato pari a 0,19, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Con riferimento al Sistema Nord Occidentale, si osserva che al 30 aprile 2024 si aveva un volume invasato pari a circa 203,5 Mm3 corrispondente a circa il 61% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 333,42 Mm3. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Nord Occidentale al 30 aprile 2024 è stato di 0,20, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Per quanto riguarda il Sistema Ogliastra, al quale appartengono gli invasi di Bau Muggeris e di Santa Lucia, occorre evidenziare che sono state previste, nell'annualità 2023, delle limitazioni temporanee di invaso nel lago di Bau Muggeris a causa di lavori di manutenzione straordinaria programmati da Enel sulla galleria di alimentazione della centrale idroelettrica II salto dell'Alto Flumendosa. Ciò ha determinato alcune modifiche infrastrutturali atte a garantire l'approvvigionamento idropotabile delle utenze allacciate al lago di Bau Muggeris. Le attività di manutenzione di cui sopra sono state costantemente monitorate a garanzia degli approvvigionamenti idropotabili. Le limitazioni sull'invaso in argomento hanno determinato, per il Sistema Ogliastra, al 30 aprile 2024, un volume invasato pari a circa 23,6 Mm3 corrispondente a circa il 39,6% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 59,72 Mm3. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Ogliastra al 30 aprile 2024 è stato pari a 0,16, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA.

Con riferimento al lago di Maccheronis sul fiume Posada, occorre evidenziare che gli scarsi apporti meteorici avutisi nel periodo ottobre 2023–aprile 2024, unitamente alle derivazioni per gli utilizzi potabili e agro-zootecnici, hanno determinato un volume idrico invasato nel lago del Posada al 30 aprile 2024 pari a circa 9,0 Mm3, corrispondente a circa il 39,6% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Posada al 30 aprile 2024 è stato pari a 0,17, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Occorre segnalare, inoltre, che a causa del ridotto volume disponibile nei principali invasi appartenenti al Sistema Idrico del Flumendosa (Flumineddu, Flumendosa a Nuraghe Arrubiu e Mulargia a Monte Su Rei), che alla data del 30 aprile 2024 era pari a circa 259,5 Mm3, a fronte di circa 419,1 Mm3 presenti nella stessa data del 2023, a cui corrisponde pertanto una riduzione pari a circa 159,6 Mm3, l'ente regionale ENAS, gestore del SIMR, ha avviato il trasferimento di risorsa idrica dal Sistema Tirso, avente al 30 aprile 2024 un volume invasato pari a circa 417,7 Mm3, corrispondente al 99,7% del volume utile di regolazione autorizzato, al Sistema Flumendosa, al fine di ridurre il deficit della domanda agro-zootecnica essendo quella idropotabile integralmente soddisfatta.

Si segnala, infine, che il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, con deliberazione n. 6 del 16/02/2024 avente a oggetto "Attività di cui alla deliberazione n. 1 del 21.01.2016 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino: Misure proattive urgenti per la gestione del SIMR per fronteggiare le situazioni di emergenza idrica nel territorio regionale", al fine di salvaguardare gli utilizzi potabili delle utenze allacciate al Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, ha attuato, su alcuni invasi, disposizioni e vincoli di risorsa.

Entro la prima decade del mese di maggio 2024 il citato Comitato Istituzionale dovrà deliberare in merito alle assegnazioni definitive dal SIMR, per l'annualità in corso, sia per l'intero comparto irriguo-zootecnico che per i comparti civile e industriale della regione.

Si precisa, inoltre, che lo stato di consistenza dei volumi invasati, aggiornato al 30 aprile 2024, il confronto di quest'ultimo con gli scenari pregressi (sino a partire dall'anno idrologico 2000–2001), i valori dei citati indicatori ecc., sono informazioni rese disponibili, a passo mensile, nel Sistema Web-GIS raggiungibile al link disponibile qui.

Osservatorio del Distretto idrografico della Sicilia

Stato severità ALTA – Seduta del 22/05/2024 e aggiornamento del 24/05/2024

A conclusione dell'incontro del 22 maggio u.s., l'Osservatorio distrettuale per gli utilizzi idrici del Distretto idrografico della Sicilia ha assegnato all'intero distretto lo stato complessivo di severità idrica ALTA.

Aggiornamento del 24/05/2024

In termini di severità idrica si conferma quanto evidenziato nell'incontro dell'Osservatorio dello scorso 22 maggio.

Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile

Nel periodo fine maggio/inizio giugno 2024 sono attese iniziali condizioni di prevalente instabilità atmosferica in particolare al Centro-Nord a cui seguirà una fase di maggiore stabilità atmosferica o variabilità. Alcune perturbazioni interesseranno anche il Sud. Complessivamente nel periodo esaminato (fine maggio/giugno) avremo un segnale di precipitazioni in media, sopra media al Centro-Nord per la fase instabile di maggio. Temperature prevalentemente sopra le medie del periodo.

Nel periodo giugno-luglio-agosto 2024 sul bacino del Mediterraneo centrale, prevale un segnale di temperature superiore rispetto i riferimenti del periodo e segnali di precipitazione in linea con le medie del periodo. Alcuni modelli indicano un segnale di precipitazione al Nord ed altri mostrano una certa dinamicità dell'estate.

Prossimo aggiornamento è previsto a fine giugno 2024.

[...]

Fonte: ISPRA

Matrice Revisioni

Rev. Data Oggetto Autore
1.0 05.06.2024 Stato severità idrica a scala nazionale 31.05.2024 Certifico Srl
0.0 08.08.2022 --  Certifico Srl

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