Traumi da sforzi ripetuti in edilizia
Traumi da sforzi ripetuti in edilizia
Nel testo in consultazione sono disponibili le metodiche e la modulistica utilizzata per l'analisi, la valutazione del rischio e l'indagine sanitaria.
Il progetto è disponibile sia in formato cartaceo, sia su cdrom.
INAIL
2010
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Traumi da sforzi ripetuti in edilizia.pdf INAIL 2010 |
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Le alterazioni cutanee e l’assicurazione contro gli infortuni
Le alterazioni cutanee e l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali
Il presente manuale è di rilevante interesse per l'aggiornamento del medico legale e del medico del lavoro in tema di trattazione delle affezioni cutanee di origine professionale ma è anche uno strumento utile per informare e sensibilizzare i medici di base e i dermatologi nel far emergere patologie ricollegabili al lavoro attraverso specifici adempimenti certificativi.
Tutto ciò assume notevole importanza anche alla luce dell'emanazione delle nuove tabelle delle malattie professionali nell'industria e nell'agricoltura e dell'elenco delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi dell'articolo 139 del D.P.R. 30 giugno 1965 (D.M. dell'11 dicembre 2009).
E da queste modifiche legislative nasce l'idea di rifare il punto sul rapporto patologie cutanee - lavoro, con riferimento alla figura giuridica dell'infortunio e della malattia professionale e alla valutazione del danno biologico.
INAIL 2010
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Le alterazioni cutanee l'assicuirazione contro gli infortuni.pdf INAIL 2019 |
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Formazione Specifica Lavoratori: Documento riepilogativo obblighi e validità
![](/images/Formazione_specifica_sicurezza_lavoratori.jpg)
Formazione Specifica lavoratori: Documento riepilogativo
INDICE
1. ATTREZZATURE DI LAVORO PER LE QUALI È RICHIESTA UNA SPECIFICA ABILLITAZIONE DEGLI OPERATORI (ARTICOLO 73, COMMA 5 DEL D.LGS. N. 81/2008)
2. REQUISITI MINIMI DEL CORSO DI FORMAZIONE
3. SOGGETTI FORMATORI
4. NOTE
Accordo ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano concernente l'individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione, in attuazione dell’ articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 e successive modifiche e integrazioni.
Repertorio atti n.53/CSR del 22 febbraio 2012
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Atti N. 53-CSR 22-02-2012.pdf Documento riepilogativo - Rev. 1.0 2015 |
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Prevenzione incendi attività ricettive turistico alberghiere posti letto da 25 e fino a 50 - Draft
Prevenzione incendi attività ricettive turistico alberghiere posti letto da 25 e fino a 50 - Draft
In GU n.170 del 24 luglio 2015 pubblicato il Decreto 14 Luglio 2015 "Disposizioni di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico - alberghiere con numero di posti letto superiore a 25 e fino a 50".
Entrata in vigore: 23 agosto 2015
Schema di decreto ministeriale recante: "Aggiornamento delle disposizioni di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico alberghiere con numero di posti letto superiore a 25 e fino a 50, esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto."
Numero di notifica: 2015/151/I
Data di ricezione: 27/03/2015
Termine dello status quo: 29/06/2015
Le scale portatili - INAIL
Le scale portatili
Le scale portatili sono attrezzature largamente diffuse e usate in ambienti di lavoro e di vita.
Le tipologie di incidenti riguardano principalmente la stabilità nell'uso e la resistenza strutturale nei riguardi del comportamento alle sollecitazioni cicliche.
Tali caratteristiche non sono verificate con idonee prove dalla normativa di prodotto europea vigente, in quanto vengono parzialmente e indirettamente valutate con considerazioni geometriche per quanto concerne la stabilità, e con prove di carattere esclusivamente statico per la resistenza strutturale.
L’individuazione delle misure progettuali e di sperimentazione - tema del report, argomento della pubblicazione edita dal DIT - per ridurre al minimo i rischi connessi con le attività effettuate è in diretta relazione con la possibilità di verificare le caratteristiche di resistenza e di stabilità delle scale portatili attraverso prove sperimentali.
INAIL 2015
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Le scale portatili - INAIL.pdf INAIL 2015 |
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Sicurezza e benessere nelle scuole
![](/images/Sicurezza_benessere_nelle_scuole.jpg)
Sicurezza e benessere nelle scuole
In particolare, sono stati presi in esame aspetti specifici di notevole rilevanza e influenza sulla qualità dell’aria (fattori di rischio chimico e biologico) e dell’ambiente (microclima, acustica ed ergonomia degli arredi).
Lo studio è stato condotto in collaborazione con un RSPP di alcuni istituti di scuola superiore di Roma e provincia, che ha curato l’osservazione dello stato degli edifici scolastici dal punto di vista delle strutture e degli impianti. Il volume contiene, infine, i risultati di una serie di questionari somministrati agli studenti, al fine di comprendere la loro percezione dei rischi individuati nelle scuole oggetto di indagine.
INAIL 2015
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Sicurezza e benessere nelle scuole INAIL.pdf INAIL 2015 |
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Atti del 2nd International Workshop Investigating The Causes Of Fire
Atti del 2nd International Workshop Investigating The Causes Of Fire
An overview of the Arson phenomena in Italian Malls and Stores
The role of the statistics in the fire investigation
The new investigating paradigm on the scene of the crime
The importance of the certification of testing laboratories that perform technical assessments for the investigation (ISO 17025)
The evidence on the scene of an arson: Italian and International legislation
European Cooperation and Collaboration to support Fire Investigation: the roles of the ENFIP Network and the EUFOFINET Project
Fire Ignition Analysis on Photovoltaic Roof and Related buildings
Can computer models be used in fire investigation?
An LPG explosion scenario reconstruction based on CFD simulations
The Italian investigating approach in forest fires
Industrial accidents and fires involving chemical reactors: some case studies
Causes and dynamics of the multiple explosion occurred in the tank park of a plant that processed raw pomace oil to get edible olive oil
Roma Maggio 2015
Fonte: VVF
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International Workshop Investigating The Causes Of Fire - 2nd 2015.zip Atti - 2nd Edition 2015 |
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Solaio sicuro INAIL
Solaio sicuro
Questo opuscolo, realizzato in collaborazione con le Scuole Edili provinciali delle Marche, riporta i risultati di un progetto sperimentale, avviato nel 2009, riguardante l'allestimento di un "cantiere-laboratorio" da parte della scuola edile di Pesaro, per la realizzazione delle seguenti tipologie di strutture:
- Solai in calcestruzzo armato.
- Solai in calcestruzzo armato precompresso.
Nella prima parte del volume, vengono riportate le procedure seguite durante la sperimentazione, con particolare riferimento ai sistemi per la protezione dal rischio di caduta dall'alto verso l'interno (protezioni collettive e DPI anticaduta. La seconda parte prende in considerazione i costi sostenuti per la realizzazione del progetto.
In Appendice, sono presenti le schede riassuntive delle procedure seguite. Infine, gli Allegati alle procedure contengono riferimenti normativi (legislazione nazionale e Norme tecniche) relativi all'attività di costruzione dei solai.
INAIL 2009
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Solaio sicuro INAIL.pdf INAIL 2009 |
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Il comparto vinicolo e oleario: Guide
Il comparto vinicolo e oleario
La pubblicazione si compone di 3 volumi dedicati ai rischi professionali presenti nei comparti della produzione del vino e dell'olio, che , nonostante la notevole rilevanza socio-economica e culturale che rivestono nel contesto produttivo italiano, risultano poco esplorati dal punto di vista della tutela della sicurezza del lavoro.
Il primo volume è dedicato alla descrizione dei cicli produttivi di cantine e frantoi e dei rischi professionali ad essi associati.
Gli altri due volumi, dedicati rispettivamente alle cantine e ai frantoi oleari, riportano i risultati dei monitoraggi svolti nell'ambito del progetto per definire i rischi presenti negli ambienti di lavoro e presentano le misure preliminari di prevenzione e protezione utili al contenimento di tali rischi.
Il progetto si è avvalso del finanziamento del Ministero del Lavoro e ha visto la collaborazione di aziende di dimensioni medio-piccole, dislocate nell'Italia Centrale.
![](/images/Comparto_vinicolo_oleario_Cicli_produttivi.PNG)
Il comparto vinicolo e oleario
Cicli produttivi e Rischi professionali
Il comparto vinicolo e oleario
Il comparto vinicolo e oleario
I frantoi
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Comparto vinicolo oleario - Frantoi.pdf INAIL 2012 |
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Comparto vinicolo oleario - Cantine.pdf INAIL 2012 |
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Comparto vinicolo oleario - Cicli Produttivi.pdf INAIL 2012 |
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Criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico REACH/CLP/SDS
Criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico alla luce del REACH/CLP/SDS
Il 1° Giugno 2015 entra in vigore il Regolamento CLP, importanti sono le implicazioni sulla Valutazione del Rischio chimico
Il presente documento è focalizzato sull’esame degli aspetti per i quali la normativa di prodotto, con i Regolamenti REACH, CLP e SDS va ad incidere su obblighi e procedure nell’ambito del sistema prevenzionistico e si prefigge di fornire un indirizzo tecnico necessario per la lettura delle norme nell’ambito della valutazione del rischio derivante da agenti chimici pericolosi, e cancerogeni e mutageni.
In tale contesto, il documento fornisce indicazioni sulle modifiche che tali Regolamenti hanno apportato ai processi di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi e cancerogeni e mutageni, indicando, inoltre, metodi e strumenti volti a garantire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (Titolo IX, Capo I “Protezione da Agenti Chimici” e Capo II “Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni”), alla luce delle ricadute del:
- Regolamento (CE) n. 1907/2006 (Registration Evaluation Authorisation Restriction of Chemicals - REACH),
- Regolamento (CE) n. 1272/2008 (Classification Labelling Packaging - CLP)
- Regolamento (UE) n. 453/2010 (recante modifiche all’Allegato II del Regolamento CE 1907/2006 e concernente le disposizioni sulle schede di dati di sicurezza).
MLPS
Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro Comitato 9
Sottogruppo “Agenti Chimici”
Collegati
Regolamento (CE) n. 1907/2006 REACH
Regolamento (CE) n. 1272/2008 CLP
La lavorazione dei profilati in alluminio
La lavorazione dei profilati in alluminio
Nei capitoli dal secondo al quinto, per ciascuna fase del ciclo produttivo, sono presi in esame i principali rischi e le modalità per prevenirli e proteggersi (dispositivi di protezione individuale (DPI) procedure corrette di lavoro), esplicate da immagini grafiche (SI/NO).
Negli ultimi due capitoli, si accenna al primo soccorso, alla sorveglianza sanitaria e alla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro. I fattori di rischio considerati sono molteplici; tra questi: rumore, luoghi e ambienti di lavoro, microclima, macchine e attrezzature di lavoro, incendio, elettricità, movimentazione manuale dei carichi, uso di carrelli elevatori.
INAIL 2008
I ponteggi metallici fissi di facciata
I ponteggi metallici fissi di facciata
La pubblicazione, realizzata dal DIT nell'ambito del programma di ricerca "La sicurezza nel settore delle costruzioni", presenta uno studio per l'analisi del comportamento strutturale dei dispositivi di collegamento montante-traverso nei ponteggi metallici fissi di facciata realizzati con sistemi modulari.
In particolare, se ne vuole determinare il valore nominale della resistenza caratteristica facendo riferimento alla Norma tecnica UNI EN 12811-3:2005.
Dopo un’attenta analisi della norma, viene proposta nel presente lavoro una procedura di prova per la valutazione del dispositivo di collegamento montante-traverso.
Lo studio comprende, inoltre, una fase sperimentale che ha avuto lo scopo di acquisire elementi utili per la messa a punto della procedura stessa.
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I Ponteggi metallici fissi di facciata.pdf INAIL 2015 |
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Asfaltatori - I profili di rischio
Asfaltatori - I profili di rischio nei comparti produttivi dell’artigianato, delle piccole e medie industrie e pubblici esercizi
I lavoratori del comparto preso in esame sono potenzialmente esposti a una serie di fattori di rischio infortunistico e per la salute, tra i quali: infortuni dovuti a macchine e attrezzature di lavoro, movimentazione manuale di carichi, rumore e vibrazioni, incendi ed esplosioni, esposizione a sostanze chimiche (es. Idrocarburi Policiclici Aromatici, fumi di asfalto).
Il documento consente un approfondimento delle conoscenze sui rischi identificati e sulle misure di prevenzione e/o protezione (compresi i DPI).
INAIL 2014
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Asfaltatori - I profili di rischio nei comparti produttivi dell’artigianato, delle piccole e medie industrie e pubblici esercizi.pdf INAIL 2014 |
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Piano ispettivo 2015 MLPS
![](/images/Piano_programmazione_vigilanza_2015.PNG)
Documento di programmazione della vigilanza per il 2015
La programmazione dell’attività di vigilanza per l’anno 2015, oggetto del presente Documento, conferma l’esigenza di garantire una costante ed efficace presenza del personale ispettivo sul territorio nazionale e di orientare la relativa azione di controllo verso ambiti e fenomeni attentamente selezionati, con l’obiettivo di contrastare illeciti sostanziali, realizzando una effettiva tutela delle condizioni dei lavoratori.
DIREZIONI REGIONALI | NUMERO AZIENDE DA ISPEZIONARE |
ABRUZZO | 5.300 |
BASILICATA | 3.860 |
CALABRIA | 7.200 |
CAMPANIA | 12.000 |
EMILIA ROMAGNA | 11.300 |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 3.020 |
LAZIO | 12.600 |
LIGURIA | 4.740 |
LOMBARDIA | 13.800 |
MARCHE | 4.900 |
MOLISE | 2.000 |
PIEMONTE | 9.200 |
PUGLIA | 13.880 |
SARDEGNA | 6.600 |
TOSCANA | 10.000 |
UMBRIA | 3.850 |
VALLE D’AOSTA | 350 |
VENETO | 7.900 |
TOTALE | 132.500 |
Segheria sicura - INAIL
![](/images/Segheria_sicura.jpg)
Segheria sicura
Opuscolo dal taglio sintetico e immediato, destinato ai lavoratori delle aziende di prima lavorazione del legno (segherie). Vengono descritte le modalità per svolgere l'attività in tutta sicurezza; in particolare, l'attenzione è focalizzata sulle principali macchine presenti in una segheria (segatronchi, scortecciatrice, intestatrice, refendino, multilame e refilatrice), nonchè su un rischio trasversale a tutto il ciclo produttivo: l'esposizione a polveri di legno duro.
INAIL 2011
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Segheria_sicura_INAIL.pdf INAIL 2011 |
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Esplosioni da polveri nei processi di finitura di manufatti in alluminio e leghe
![](/images/INAIL_Esplosioni-polveri-processi-finitura-Spresal.PNG)
Esplosioni da polveri nei processi di finitura di manufatti in alluminio e leghe
Analisi del rischio e misure di prevenzione
La realtà industriale locale: aziende di pulitura alluminio nel VCO
Il rischio di esplosione di polveri è un problema presente in un grande numero di attività lavorative e coinvolge una ingente varietà di materiali e prodotti.
Esso infatti può essere riscontrato in modo significativo nell’ambito di molte tipologie industriali.
Il presente studio è volto ad esaminare in modo approfondito il problema, per consentire l’adozione di misure di prevenzione e protezione sempre più efficaci a tutela dei lavoratori e dell’ambiente circostante.
In un’ampia zona del nord Italia è dislocato un grande numero di piccole e medie industrie, che svolgono generalmente attività di finitura nel settore metalmeccanico.
Nella maggior parte dei casi queste unità produttive hanno un unico cliente, in genere una grossa azienda manifatturiera, nei confronti del quale ricoprono il ruolo di terzisti.
La dimensione tipica di queste piccole e medie imprese è assai ridotta e si tratta, per lo più, di stabilimenti che non dispongono di figure tecniche e/o di uno staff interno dotato di conoscenze adeguate per elaborare un documento di sicurezza aziendale e supportare nella gestione del rischio il piccolo imprenditore.
ASL 14 VCO
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INAIL_Esplosioni-polveri-processi-finitura-Spresal.pdf INAIL 2014 |
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La Sicurezza sul lavoro viaggia con le donne
La Sicurezza sul lavoro viaggia con le donne
Donne e lavoro: stress, videoterminali, movimentazioni e cadute
Una pubblicazione affronta le problematiche per le donne lavoratrici correlate all’esposizione a diversi rischi lavorativi. Focus su stress lavoro-correlato, uso del videoterminale, patologie muscolo-scheletriche, cadute e vibrazioni.
Sono diversi i rischi lavorativi che necessitano una riflessione attenta sulle differenze di genere per mettere in atto misure efficaci di tutela della salute e sicurezza delle donne lavoratrici. Su questo tema recentemente l’Inail ha prodotto diverse pubblicazioni in cui la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro sono analizzate in ottica di genere sia sul piano della prevenzione che della ricerca.
Una di queste pubblicazioni, dal titolo “La sicurezza sul lavoro viaggia con le donne”, è stata realizzata dall’Inail con le Ferrovie dello Stato italiane e affronta i principali rischi presenti negli ambiti di vita e di lavoro, i loro più significativi effetti e, specialmente, le problematiche specifiche per le lavoratrici.
INAIL
2013
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La Sicurezza sul lavoro viaggia con le donne.pdf INAIL 2013 |
3515 kB | 39 |
Trabattelli - Quaderni Tecnici INAIL
Trabattelli
Forniscono informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.
Questo Quaderno ha come oggetto i trabattelli, attrezzature utilizzate quando ci sia la necessità di spostarsi rapidamente nel luogo di lavoro e di effettuare lavori ad altezze non elevate. In generale, i Quaderni sono rivolti a coloro che operano nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili, rappresentando un agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei lavoratori sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese.
INAIL
2015
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
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Trabattelli Quaderni Tecnici INAIL.pdf Quaderni Tecnici INAIL 2015 |
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Valutazione dello scivolamento e ribaltamento delle scale portatili
Scale portatili EN 131-1
Nuovi strumenti per la valutazione dello scivolamento e ribaltamento delle scale portatili
Le scale portatili, attrezzature largamente diffuse e usate in ambiente di lavoro e di vita, vengono impiegate da milioni di persone e comportano rischi elevati di incidenti connessi alla stabilità nell'uso e alla resistenza strutturale rispetto al comportamento nelle sollecitazioni cicliche.
Queste, non sono verificate con idonee prove dalla normativa di prodotto europea vigente ma parzialmente e indirettamente valutate con considerazioni geometriche sulla stabilità e con prove di carattere esclusivamente statico per quanto riguarda la resistenza strutturale.
La ricerca sulle caratteristiche di resistenza e di stabilità delle scale portatili - argomento trattato nel Quaderno - è quindi indispensabile per l’individuazione delle misure progettuali e di sperimentazione, atte a ridurre al minimo i rischi connessi alle attività con esse praticate.
INAIL 2015
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Valutazione dello scivolamento e ribaltamento delle scale portatili INAIL.pdf INAIL 2015 |
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Agenti cancerogeni e mutageni - INAIL
Agenti cancerogeni e mutageni
ID 1608 | 27.07.2005
L’opuscolo, redatto dalla Contarp, vuol essere uno strumento di ausilio nell’utilizzo e nella gestione degli agenti cancerogeni e/o mutageni sul luogo di lavoro.
Destinato a lavoratori, datori di lavoro e Rspp, fornisce informazioni sulla gestione dei rischi connessi alla presenza di detti agenti nei luoghi di lavoro.
Dopo una panoramica su classificazione ed etichettatura di cancerogenicità e mutagenicità secondo la normativa vigente – aggiornata al Regolamento UE n.1272/2008 (CLP) – e sui meccanismi di cancerogenesi e mutagenesi, vengono descritte le principali misure da intraprendere per il controllo dell’esposizione degli addetti.
Segue una serie di Schede di facile consultazione, dedicate ai principali agenti cancerogeni e/o mutageni in ambito lavorativo, compresi i chemioterapici antiblastici, indi sono riportate le procedure basilari per lavorare in sicurezza. Completano l'opera due appendici, di cui una normativa e l'altra vertente sugli enti nazionali e internazionali che si occupano di classificazione di cancerogenicità.
INAIL 2015
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Vedi Ed. 2024
Collegati
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Agenti cancerogeni e mutageni INAIL.pdf INAIL 2015 |
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Esposizione lavorativa a polveri di legno
![](/images/Esposizione_lavorativa_polveri_legno.jpg)
Esposizione lavorativa a polveri di legno
Tale settore, costituito da oltre 50 mila aziende, rappresenta uno dei comparti a maggior rischio di infortuni: è collocato, infatti, al terzo posto delle attività più rischiose. Al rischio infortunistico occorre aggiungere il rischio di sviluppo di malattie professionali quali neoplasie delle cavità nasali, dovute all'inalazione di polveri generate durante la lavorazione.
Si può ridurre al minimo il livello di esposizione mediante la definizione e programmazione di idonei interventi di tipo tecnico, organizzativo e procedurale. La pubblicazione intende contribuire all'informazione e formazione di quanti operano nel settore allo scopo di rendere gli ambienti di lavoro sempre più salubri e sicuri. Gli argomenti trattati sono così suddivisi:
- Cos'è la polvere di legno, quali sono i legni duri e quelli teneri
- Normativa di riferimento
- Modalità di campionamento della polvere
- Mansioni e lavorazioni a rischio
- Misure di prevenzione e protezione (DPI)
INAIL 2012
Segheria sicura - Opuscolo informativo per Lavoratori delle aziende di prima lavorazione del legno
Impresa Sicura - Sicurezza Lavorazione del legno
Applicabilità della direttiva ATEX 94/9/CE: Unità Filtro e Sili
Check List Testo Unico Sicurezza D.Lgs. 81/2008
![](/images/Check_list_TUS.jpg)
Check List Testo Unico Sicurezza D.Lgs. 81/2008
Modello Audit Ispettivo
Linea Guida di Verifica della capacità di gestione della conformità Legislativa secondo il Testo Unico Sicurezza D.Lgs 81/2008 del 9 aprile 2008.
Il presente documento vuol essere una lista di riscontro utile per il Team di Audit dell’organizzazione, durante le Visite Ispettive, ai fini dell’autovalutazione della conformità legislativa interna sulla sicurezza in conformità del Testo Unico D.Lgs 81/2008.
All’interno della Check List sono formulate delle domande utili da utilizzare al momento dell’Audit, ci teniamo a puntualizzare che le risposte non devono limitarsi nel barrare la casella di risposta corrispondente (vedere “Istruzioni per la compilazione della Linea Guida”) ma per ogni quesito posto, si deve dare l’evidenza oggettiva (attraverso le opportune verifiche effettuate dal Team di Audit).
Tale Linea Guida, costituisce un orientamento per eventuali verifiche nei confronti di quegli adempimenti, prescrizioni, procedure e controlli che interessano le aree ritenute prioritarie per identificare (sulla base della valutazione dell’analisi preliminare e di altre informazioni pertinenti): criticità dei rischi (es.: produzione/gestione di sostanze tossiche, elevato rischio d’incendio, apparecchiature contenente sostanze tossiche) e tipologia del rischio in relazione all’attività dell’Organizzazione (es.: esposizione a cancerogeni).
In ogni caso tale documento costituisce una guida e non è limitativa.
Aggiornamento 2012
Pag. 39 - Formato .doc
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Linee guida Check List Sicurezza 2012.doc Sicurezza |
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Documento di linee guida per la valutazione dell’esposizione professionale a “silice libera cristallina”
![](/images/Esposizione_silice_cristallina.PNG)
Valutazione del Rischio Silice
Documento di linee guida per la valutazione dell’esposizione professionale a “silice libera cristallina”.
Il problema dell’esposizione a Silice Libera Cristallina (SLC) nei luoghi di lavoro è particolarmente rilevante, essendo questo agente di rischio presente in numerose attività lavorative. La SLC è infatti estremamente comune in natura e utilizzata in una vasta gamma di prodotti a uso civile e industriale
La pericolosità di tale agente, già nota da tempo, è stata recentemente rivalutata dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC 1997), che ha classificato quarzo e cristobalite nel gruppo 1 (l’agente è cancerogeno per l’uomo) nel caso dell’esposizione negli ambienti di lavoro.
Nonostante l’Unione Europea non abbia ancora preso in considerazione la classificazione di cancerogenicità della SLC, alcuni paesi l’hanno già introdotta nella lista nazionale dei cancerogeni, applicando in tal modo a questa sostanza i principi della specifica Direttiva europea e stabilendo un Valore Limite di soglia (VLE). La classificazione di cancerogenicità della IARC è stata adottata dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale (CCTN), ma tale decisione ancora non è stata pubblicata formalmente. La classificazione IARC ed il dettato normativo, a livello comunitario e nazionale, inducono comunque a raccomandare che tale sostanza sia trattata e valutata, all’interno degli ambienti di lavoro, con la massima attenzione e scrupolosità.
Gruppo di lavoro “Igiene Industriale “ del Network Italiano Silice (NIS)
Valutazione esposizione professionale a silice libera cristallina
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Linee Guida NIS gruppo Igiene Industriale V. 09.2007.pdf V. 09.2007 |
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Sicurezza Antincendio: Valutazione del rischio incendio
Valutazione del rischio incendio
Il Manuale, realizzato anch'esso dal RSPP del Dpo (Settore Ricerca), si propone come prosieguo del precedente volume “Formazione antincendio”, edizione 2012.
Si occupa degli aspetti più prettamente progettuali dell’ingegneria antincendio, spaziando dalla valutazione del rischio d’incendio all'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio (Fire Safety Engineering).
Ognuno degli argomenti trattati è stato affrontato anche dal punto di vista operativo, mediante l’esemplificazione di alcuni casi di studio (ad esempio la valutazione del rischio di incendio e le procedure di evacuazione in una scuola), che si è inteso riportare al fine di far meglio comprendere le tematiche oggetto della pubblicazione e fornire ai professionisti uno strumento di pratica utilità.
Inoltre, la parte finale del documento è dedicata alla nuova modulistica antincendio predisposta dal Ministero dell'Interno.
Pubblicato il 12 Agosto 2014
INAIL 2014
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Valutazione Rischio Incendio.pdf INAIL 2014 |
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ISO/CD 45001 Occupational health and safety management systems - Annex A
![](/images/ISO_CD_45001_Annex_A.JPG)
ISO/CD 45001
Occupational health and safety management systems - Requirements with guidance for use
Annex A
Guidance on the use of this International Standard
A.1.1 Scope of this Annex
This International Standard outlines the requirements of a robust, credible and reliable OH&S management system. The additional text given in this Annex is strictly informative and is intended to prevent misinterpretation of the requirements contained in this International Standard. While the information in this Annex addresses and is consistent with these requirements, it is not intended to add to, subtract from, or in any way modify them.
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ISO CD 45001 EN Annex A.pdf Guidance on the use of this International Standard |
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Impianti di produzione dei conglomerati bituminosi
Impianti di produzione dei conglomerati bituminosi
Dalle sinergie tra AUSL RM C e l'INAIL deriva questa monografia dedicata alla identificazione e valutazione dei diversi fattori di rischio collegati agli impianti di produzione dei conglomerati bituminosi. Vengono inoltre suggerite possibili misure di prevenzione e protezione per la salute dei lavoratori di questo comparto, ancora poco studiato sia a livello nazionale che internazionale.
I fattori di rischio presi in esame sono:
- lavori in quota e conseguenti cadute
- esposizione a fumi di asfalto contenenti composti cancerogeni (Idrocarburi Policiclici Aromatici)
- incendio ed esplosione
- investimenti da parte di mezzi meccanici
INAIL 2010
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Impianti produzione conglomerati bituminosi.pdf INAIL 2010 |
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Guida requisiti sicurezza antincendio facciate edifici civili - VFF
![](/images/Guida_Tecnica_Facciate_Edifici_Civili_VVF.JPG)
Guida Tecnica requisiti sicurezza antincendio facciate edifici civili
Guida per la determinazione dei "requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili"
La presente guida tecnica ha i seguenti obiettivi:
- limitare la probabilità di propagazione di un incendio originate all'interno dell'edificio, a causa di fiamme o fumi caldi che fuoriescono da vani,aperture, cavità verticali della facciata, interstizi eventualmente presenti tra la testa del solaio e la facciata o tra la testa di una parete di separazione antincendio e la Facciata, col conseguente coinvolgimento di altri compartimenti sia che essi si sviluppino in senso orizzontale che verticale, all'interno della costruzione e inizialmente non interessati dall'incendio;
- limitare la probabilità di incendio di una facciata e la sua successiva propagazione, a causa dl un fuoco avente origine esterna (incendio in edificio adiacente oppure incendio a livello stradale o alla base dell'edificio);
-evitare o limitare in caso d'incendio la caduta oi parti di facciata (frammenti dl vetri o dl altre parti comunque disgregate o incendiate)che possono compromettere l'esodo in sicurezza degli occupanti l'edificioe l'intervento delle squadre di soccorso.
VVF
Aprile 2013
Collegati
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Guida Tecnica Facciate Edifici Civili VVF.pdf VVF 2013 |
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Rischio chimico all'entrata in vigore del Regolamento CLP
Rischio chimico negli ambienti di lavoro ed il Regolamento CLP
Dal 1° Giugno l'armonizzazione
A partire dal 1 Giugno 2015 il Regolamento (CE) 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio (CLP) sarà la sola normativa vigente per la classificazione e l’etichettatura delle sostanze chimiche e delle miscele.
Le valutazioni dei rischi dovranno essere aggiornate sulla base dei pericoli e degli scenari previsti dalla nuova Scheda Dati di Sicurezza (SDS alias MSDS), recependo il cambiamento adeguandosi ai nuovi standard di classificazione delle sostanze e miscele.
Le schede di dati di sicurezza sono un metodo efficace e bene accettato per fornire ai destinatari informazioni su sostanze e miscele all’interno dell’UE e sono diventate parte integrante del sistema di cui al regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH).
Le prescrizioni iniziali del REACH relative alle schede di dati di sicurezza sono state ulteriormente adeguate affinché tengano conto delle norme per le schede di dati di sicurezza stabilite dal Sistema globale armonizzato (GHS) e dell’attuazione di altri elementi del GHS nella normativa della UE introdotti dal regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) mediante un aggiornamento dell’allegato II del REACH (in appresso ”Revisione dell’allegato II”).
Regolamento (CE) n. 1272/2008 CLP
Regolamento (CE) n. 1907/2006 REACH
Il Prodotto Certifico per redigere adeguatamente una SDS, con illustrazioni di tutte le Sezioni previste:
Download Demo e acquisto
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Certifico SDS 1.0 2015 - Info.pdf Rev. 1.0 2015 |
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Prevenzione e sicurezza in agricoltura...nde faeddamus peri in sardu
![](/images/Prevenzione_sicurezza_agricolturande_faeddamus_peri_in_sardu.png)
Prevenzione e sicurezza in agricoltura...nde faeddamus peri in sardu
INAIL 2012
Apparecchi di sollevamento mobile: Gru su autocarro
![](/images/Gru_autocarro_apparecchi_sollevamento_mobili_INAIL.PNG)
Apparecchi di sollevamento mobile: Gru su autocarro
Il documento, redatto dal DIT, ha la finalità di supportare i tecnici verificatori Inail nella conduzione della prima verifica periodica delle gru su autocarro.
Nello specifico, l'elaborato, dopo una prima sezione di supporto al datore di lavoro negli adempimenti relativi a comunicazione di messa in servizio dell’attrezzatura di lavoro e successiva richiesta di prima verifica periodica, descrive la procedura di verifica.
In particolare, è illustrata sinteticamente ciascuna voce della scheda e sono riportate, in base agli aspetti che il D.M. 11 aprile 2011 riconosce come fondamentali per la verifica sul campo dell'attrezzatura e l'individuazione degli organi principali dell'attrezzatura di lavoro, alcune possibili prove da condursi e una pratica raccolta di documentazione di riferimento sulla materia.
INAIL 2014
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Apparecchi di sollevamento Gru su autocarro - INAIL.pdf INAIL 2014 |
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Linee di indirizzo per l’attuazione del D. Lgs 19 febbraio 2014, n. 19 in materia di prevenzione ferite nel settore sanitario
![](/images/Linee_indirizzo_attuazione_DLgs_19_febbraio_2014_n._19_RL.PNG)
Prevenzione rischio ospedaliero
Linee di indirizzo per l’attuazione del D. Lgs 19 febbraio 2014, n. 19 recepimento della Direttiva Europea 2010/32/UE in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario
Il Decreto Legislativo 81/08 prescrive l’adozione di misure tecniche, organizzative e procedurali atte a prevenire il rischio biologico, anche attraverso l’uso di dispositivi orientati a proteggere dall'esposizione
accidentale ad agenti biologici. L’innovazione tecnologica con finalità prevenzionali deve essere ricercata e adottata, se disponibile e efficace secondo evidenze scientifiche.
Il documento è stato redatto al fine di consegnare, alle organizzazioni ospedaliere e sanitarie, criteri utili alla gestione del rischio biologico derivante dall'utilizzo professionale di dispositivi medici taglienti o acuminati.
Il documento intende fornire indicazioni operative per l’attuazione del D. Lgs 19 febbraio 2014 n. 19 di recepimento della Direttiva Europea 2010/32/UE in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario.
Regione Lombardia, 10 Aprile 2015
Collegati
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Linee indirizzo attuazione D. Lgs 19 febbraio 2014 n. 19 RL.pdf Regione Lombardia 2015 |
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