Impresa sicura impiantistica elettrica di cantiere
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Impresa sicura impiantistica elettrica di cantiere
ID 4898 | 05.11.2017
Documento sull’impiantistica elettrica di cantiere correlato al progetto Impresa Sicura, progetto multimediale - elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail - che è stato validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013.
In tutti i cantieri edili è presente un impianto elettrico per l’alimentazione degli apparecchi utilizzatori fissi e/o mobili necessari per lo svolgimento delle varie lavorazioni.
Generalmente tale impianto ha carattere provvisorio, evolve parallelamente allo stato di avanzamento dei lavori, ed è sottoposto a severe sollecitazioni climatiche e meccaniche che ne possono compromettere l’integrità.
Il tipo di ambiente in cui è installato l’impianto, la sua continua evoluzione e, in particolare, l’utilizzo anche da parte di personale non addestrato, determinano rischi di natura elettrica sicuramente non trascurabili, per cui devono essere adottate specifiche misure di sicurezza.
I locali di servizio al cantiere, quali uffici, spogliatoi, servizi igienici, mense, ecc., si considerano, invece, luoghi ordinari e, pertanto, il relativo impianto elettrico deve rispettare le norme di sicurezza generali.
Nei cantieri, inoltre, è presente e deve essere valutato anche il rischio di fulminazione, in particolare se si utilizzano strutture metalliche di notevoli dimensioni, quali, ad esempio, gru a torre e ponteggi.
Infine, occorre prendere in considerazione, ove esistente, il rischio di contatto con linee elettriche aeree o interrate indipendenti dal cantiere.
La presente pubblicazione si pone pertanto l’obiettivo di fornire informazioni che possano essere utili sia agli installatori degli impianti sia alle imprese utilizzatrici. Nei capitoli 6 “Igiene industriale”, 7 “Dispositivi di Protezione Individuale” e 8 “Aspetti sanitari” troverete delle informazioni generali che valgono per tutti i tipi di lavori e di lavoratori.
Capitolo 1 Introduzione
1.1 L’Impianto elettrico a servizio dei cantieri edili
1.2 Obblighi dell’installatore e dell’utilizzatore e riferimenti normativi
1.2.1 Legge 1-3-1968 n. 186 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparechiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici
1.2.2 DM 22/1/08 n. 37 - art. 6 - Realizzazione e installazione degli impianti
1.3 Formazione e informazione
Capitolo 2 Sicurezza elettrica in cantiere
2.1 Principali definizioni
2.2 Effetti della corrente elettrica nel corpo umano
2.3 Metodi di protezione contro i contatti diretti
2.4 Metodi di protezione contro i contatti indiretti
2.4.1 Protezione con interruzione automatica dell’alimentazione
2.4.2 Protezione senza interruzione del guasto
2.5 Metodi di protezione contro il sovraccarico
2.6 Metodi di protezione contro il corto–circuito
2.7 Esempi di alimentazione degli impianti elettrici di cantiere (guida CEI 64-17)
Capitolo 3 Criteri di installazione e utilizzo
3.1 Tipologia dei cavi elettrici e condizioni di posa
3.2 Punto di consegna dell’energia elettrica in bassa tensione
3.3 Altri tipi di alimentazione elettrica
3.4 Quadro elettrico principale di tipo ASC
3.5 Collegamenti al nodo di terra delle masse estranee e del dispersore
3.6 Apparecchi/quadri installati a valle del quadro generale
3.7 Rischio elettrico nei luoghi conduttori ristretti
3.7.1 Rischio elettrico nei luoghi conduttori ristretti
3.7.2 Misure di protezione per circuiti che alimentano utensili portatili e apparecchi di misura o altri componenti trasportabili o mobili
3.7.3 Misure di protezione per circuiti che alimentano lampade portatili
3.7.4 Misure di protezione per circuiti che alimentano componenti elettrici fissi
3.8 Realizzazione dell’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche
Capitolo 4 Gestione dell’impianto elettrico del cantiere
4.1 Introduzione
4.2 Supervisione giornaliera
4.3 Verifiche periodiche semestrali
Capitolo 5 Documentazione necessaria in cantiere
5.1 Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico e dell’eventuale impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (art. 7 del DM 37/08)
5.1.1 Allegati obbligatori
5.1.2 Allegati facoltativi
5.2 Denuncia dell’impianto di messa a terra e/o di protezione contro le scariche atmosferiche (art. 2 D.P.R. 462/01)
5.3 Valutazione del rischio di fulminazione
5.3.1 Parametri da considerare per l’uso dei grafici
5.4 Verbali di verifica periodica dell’impianto di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche (art. 4 D.P.R. 462/01)
5.5 Registro dei controlli
Capitolo 6 Igiene industriale
6.1 Rumore
6.1.1 Introduzione
6.1.1.1 Suono/rumore
6.1.1.2 Rappresentazione schematica dell’orecchio umano
6.1.2 Effetti nocivi del rumore
6.1.3 Normativa vigente
6.1.3.1 Altra normativa di riferimento
6.1.4 Il rischio rumore nell’impiantistica elettrica
6.1.5 Obblighi del datore di lavoro
6.1.5.1 Rapporto tecnico
6.1.5.2 Metodologie per la valutazione delle esposizioni lavorative
6.1.5.3 Strumentazioni di misura
6.1.6 Valori limite di esposizione e valori d’azione
6.1.7 Iniziative di riduzione e misure di controllo per la riduzione dell’esposizione al rumore
6.1.8 Dispositivi di protezione individuali
6.1.9 Informazione e formazione
6.1.10 Sorveglianza sanitaria
6.1.11 Coinvolgimento dei lavoratori
6.1.12 Obblighi dei lavoratori
6.1.13 Obblighi dei progettisti e fabbricanti
6.1.14 Appalto od opera
6.1.15 Sintesi schematica obblighi Capo II Titolo VIII D. Lgs. 81/2008
6.2 Vibrazioni
6.2.1 Introduzione 78
6.2.1.1 Vibrazioni: il fenomeno fisico
6.2.2 Effetti nocivi delle vibrazioni
6.2.2.1 Il sistema mano–braccio (HAV)
6.2.2.2 Il sistema corpo intero (WBV)
6.2.3 Legislazione vigente
6.2.3.1 Normative internazionali
6.2.4 Obblighi del datore di lavoro
6.2.4.1 Rapporto tecnico
6.2.4.2 Metodologie per la valutazione delle esposizioni lavorative
6.2.4.3 Strumentazioni di misura
6.2.5 Valori limite di esposizione e valori d’azione
6.2.6 Iniziative e misure di prevenzione e protezione per la riduzione dell’esposizione a vibrazioni
6.2.7 Dispositivi di protezione individuali (DPI)
6.2.8 Informazione e formazione
6.2.9 Sorveglianza sanitaria
6.2.10 Coinvolgimento dei lavoratori
6.2.11 Obblighi dei lavoratori
6.2.12 Sintesi schematica obblighi Capo III Titolo VIII D. Lgs. 81/08
6.3 Rischio chimico e cancerogeno
6.3.1 Introduzione
6.3.2 Scheda di sicurezza
6.3.3 Regolamento CLP
6.3.3.1 Pittogrammi di pericolo
6.3.3.2 Avvertenza
6.3.3.3 Indicazioni di pericolo
6.3.3.4 Consigli di prudenza
6.3.4 Rischio chimico basso per la sicurezza e irrilevante per la salute
6.3.5 Misure di prevenzione e protezione da adottare
6.3.5.1 Misure tecniche di prevenzione e protezione
6.3.5.2 Misure organizzative e procedurali di prevenzione e protezione
6.3.5.3 Formazione/informazione dei lavoratori
6.3.5.4 Sorveglianza sanitaria
6.3.6 Regolamento REACH
6.4 Movimentazione manuale dei carichi (MMC)
6.4.1 Introduzione
6.4.2 Effetti sulla salute
6.4.2.1 Principali patologie della colonna vertebrale
6.4.3 Normativa di riferimento
6.4.4 Valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico al rachide
6.4.4.1 Il metodo NIOSH
6.4.4.2 Tabelle di Snook e Ciriello per le valutazioni delle azioni di traino e di trasporto in piano di carichi
6.4.5 Prevenzione
6.4.5.1 Posture incongrue
6.4.5.2 Prevenzione primaria
6.4.5.3 Prevenzione secondaria
6.4.5.3.1 La sorveglianza sanitaria
6.4.5.3.2 Patologie di interesse
6.4.5.3.3 Protocollo di sorveglianza sanitario
6.4.5.3.4 Dati collettivi degli screening periodici
6.5 Sovraccarico biomeccanico arti superiori
6.5.1 Introduzione
6.5.2 Effetti sulla salute
6.5.2.1 Alterazioni più comuni dell’arto superiore
6.5.3 Normativa di riferimento
Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all’interno delle imprese.
6.5.4 Valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore
6.5.4.1 Fattori di rischio lavorativo
6.5.4.2 Metodi di valutazione
6.5.4.2.1 Indicatori di rischio
6.5.5 Prevenzione
6.5.5.1 Prevenzione prmaria
6.5.5.1.1 Interventi strutturali
6.5.5.1.2 Interventi organizzativi
6.5.5.1.3 Interventi formativi
6.5.5.2 Prevenzione secondaria
6.5.5.2.1 Sorveglianza sanitaria
Appendice 1 Scheda di sicurezza
Appendice 2 Pittogrammi di pericolo
Appendice 3 Indicazioni di pericolo e consigli di prudenza
Appendice 4 RULA – Employee Assessment Worksheet
Appendice 5 Check–list OSHA
Appendice 6 Moore–Garg Strain Index (SI)
Appendice 7 Check–list OCRA
Capitolo 7 DPI
7.1 Introduzione
7.2 Dispositivi di protezione
7.2.1 Dal Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008)
7.2.2 Schema indicativo per l’inventario dei rischi ai fini dell’impiego di attrezzature di protezione individuale
7.3 Attribuzione e uso appropriato dei DPI
7.4 Quando sono necessari i DPI
7.4.1 Allegato VIII D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.
7.5 Non costituiscono DPI
7.6 La scelta dei DPI
7.7 Definizione
7.8 Obbligo di uso
7.8.1 Segnale
7.9 Requisiti
7.9.1 Principi di progettazione
7.9.2 Innocuitá dei DPI
7.9.3 Fattori di comfort e di efficacia
7.10 Scelta
7.10.1 D. Lgs. 81/2008
7.10.2 Ambito generale
7.10.3 Nota informativa del fabbricante
7.11 Regole interne di approvvigionamento
7.12 Informazione, formazione, addestramento
Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all’interno delle imprese.
7.13 Consegna
7.14 Utilizzo e vigilanza
7.15 Pulizia e manutenzione
7.16 Normativa di riferimento
7.17 Dispositivi di protezione individuale nel settore “Impiantistica Elettrica”
Appendice 1 D. Lgs. 81/08, articoli 74-79
Appendice 2 D. Lgs. 81/08 - All. VIII
Appendice 3 D. Lgs. 475/92 Disposiivi di protezione individuale
Appendice 4 D. Lgs. 2 gennaio 1997, n. 10 Attuazione delle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 96/58/CE relative ai dispositivi di protezione individuale. (Gazzetta Ufficiale n. 24 del 30/1/1997)
Appendice 5 D.M. 2 Maggio 2001 (individuazione e uso dei dispositivi di protezione individuale)
Capitolo 8 Aspetti sanitari
8.1 Sorveglianza Sanitaria
8.1.1 Sorveglianza Sanitaria: casi previsti dalla normativa vigente (elenco non esaustivo)
8.2 Primo soccorso
8.2.1 Classificazione delle aziende
8.2.2 Organizzazione del primo soccorso
8.2.3 Attrezzature minime per gli interventi di primo soccorso
8.2.3.1 Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso (allegato 1 - D.M. 388/2003)
8.2.3.2 Contenuto minimo del pacchetto di medicazione (allegato 2 - D.M. 388/2003)
8.2.4 Nomine addetti al primo soccorso
8.2.5 Requisiti e formazione degli addetti al primo soccorso
8.2.5.1 Obiettivi didattici e contenuti minimi della formazione dei lavoratori designati al pronto soccorso per le aziende di gruppo A (allegato 3 – D.M. 388/2003)
8.2.5.2 Obiettivi didattici e contenuti minimi della formazione dei lavoratori designati al pronto soccorso per le aziende di gruppo B e C (allegato 4 – D.M. 388/2003)
8.3 Lavoratori minorenni
8.3.1 Tutela della salute dei minori
8.3.1.1 Lavori vietati ai minori di 18 anni
8.4 Lavoratrici madri
8.4.1 Tutela delle lavoratrici madri
8.4.1.1 D. Lgs. 151/01: elenco dei lavori faticosi, pericolosi e insalubri
8.4.1.2 D. Lgs. 151/01: elenco non esauriente di agenti e condizioni di lavoro potenzialmente presenti in lavori faticosi, pericolosi e insalubri
8.4.1.3 Elenco non esauriente di agenti, processi e condizioni di lavoro da considerare per la valutazione dei rischi
8.5 Aspetti sanitari nel settore dell’impiantistica elettrica
8.5.1 Sorveglianza Sanitaria
8.5.1.1 Protocollo per la Sorveglianza Sanitaria
8.5.2 Primo soccorso (vedi anche 8.2)
8.5.2.1 In caso di elettrocuzione o folgorazione
8.5.2.2 Organizzazione del primo soccorso (vedi anche 8.2.2)
Appendice 1 Nota prot. 9799 del 20 luglio 2007, Ministero del Lavoro
Fonte: Impresa Sicura
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