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Guida redazione Manuale Istruzioni

ID 322 | | Visite: 12060 | Documenti Riservati Marcatura CE

Guida per la redazione del Manuale di Istruzioni Uso e Manutenzione

ID 322 | 18.06.2014

Focus tecnico

Direttiva macchine 2006/42/CE
UNI 10653 Documentazione tecnica di prodotto - Qualità

Il presente FOCUS, estrapola, in accordo con il punto 1.7.4 dell'All I della Direttiva macchine 2006/42/CE, quanto riportato in:

- Guida UE all'applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE 2a Ed. Giugno 2010
- Norma tecnica UNI 10653 Documentazione tecnica - Qualità della documentazione tecnica di prodotto.

La UNI 10653 definisce i criteri essenziali per assicurare la qualità dell'informazione che il produttore deve fornire ai destinatari, attraverso la documentazione tecnica di prodotto.
Si applica alla documentazione tecnica di prodotto per la comunicazione fra il produttore e il destinatario del prodotto stesso.

Rev. 01.2012

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Allegato riservato Focus Tecnico - Guida redazione Manuale Istruzioni Uso e Manutenzione.pdf
Certifico
360 kB 159

ISO/TR 14121-2:2012 Hybrid Tool

ID 308 | | Visite: 8511 | Documenti Riservati Marcatura CE


ISO/TR 14121-2:2012 Hybrid Tool

Safety of machinery - Risk assessment - Part 2: Practical guidance and examples of methods

Edizione ISO 2012 (UNI 2013)

Il Rapporto Tecnico ISO/TR 14121-1:2007, (Ed. UNI 2010) è stato ritirato e sostituito dell’Edizione ISO 2012 ed UNI 2013.

Questa seconda Edizione ISO 2012 (UNI 2013) che annulla e sostituisce la prima Edizione (ISO/TR 14121-2:2007), è stata notevolmente ristrutturata e revisionata, in particolare:

1. Gli esempi in precedenza di cui all'allegato A, nonché la descrizione della stima del rischio quantificato, sono stati soppressi;

2. Le spiegazioni dei metodi o strumenti, tratti dall'elenco di cui all'allegato A, sono ora presentati in 5.3.5per il pericolo di identificazione e 5.4.4.1 per la valutazione del rischio;

3. La terminologia ed i criteri sono stati rivisti; di conseguenza, le informazioni vengono fornite in modo più chiaro e completo ed in linea con la ISO 12100.

In particolare, per quanto riguarda il metodo Ibrido di Stima dei Rischi (Rif. A7 Ed 2007), che non è più contemplato negli Allegati, ma nella parte normativa al punto 6.5, è stato corretto nella descrizione dell’intervallo di frequenza, il valore 6 con il valore 5, in quanto questo valore in precedenza creava incongruenze ed in taluni casi valori non tabellati nel calcolo della Stima del Rischio.

Vedi periodo:
“5 interval less than or equal to an hour - this value is not to be decreased at any time”

Il Nuovo Rapporto Tecnico, preparato dal Comitato tecnico ISO/TC 199, Safety of machinery. è acquistabile:

- al sito di ISO a questo link:

http://www.iso.org/iso/home/store/catalogue_tc/catalogue_detail.htm?csnumber=57180

- al sito di UNI a questo link:

http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-iso-tr-14121-2-2013.html


ISO/TR 14121-2:2012
Safety of machinery
Risk assessment
Part 2: Practical guidance and examples of methods

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Allegato riservato ISO TR 14121-2-2012 - Hybrid Tool p. 6.5.zip
Certifico
340 kB 13

Gli Organismi Notificati nel commercio UE extra UE

ID 301 | | Visite: 9452 | Documenti Riservati Marcatura CE


Gli Organismi Notificati nel commercio tra UE e gli altri paesi in reciproco accordo

MRAs
Mutual Recognition Agreements (MRAs)

MRAs lay down the conditions under which the EU and the third country concerned will accept test reports, certificates and marks of conformity issued by the conformity assessment bodies (CABs) of the other party to the agreement, in conformity with the legislation of the other party.

MRAs include the finalisation of relevant lists of designated laboratories, inspection bodies and conformity assessment bodies in both the EU and the third country.

Australia
Canada
Israel
Japan
New Zealand
Switzerland
United States

Check norme Direttiva macchine Rev. 2.0 2014

ID 283 | | Visite: 12930 | Documenti Riservati Marcatura CE

Check norme Direttiva macchine

Rev. 2.0 Agg. Febbraio 2014

Semplice Check di controllo principali norme tecniche Direttiva macchine

Con la Check che presentiamo, puoi verificare la correttezza delle norme tecniche riportate nei tuoi documenti previsti dalla Direttiva macchine, in particolare:

1. Fascicolo Tecnico.
2. Valutazione dei Rischi. 
3. Dichiarazione CE di Conformità.

Le norme riportate in check, sono di tipo A/B/C e sono quelle che generalmente riscontriamo non correttamente riportate nei Documenti.

La check non ha carattere di esaustività e può non contemplare altre norme specifiche per la macchina in oggetto riportate/da riportare nei Documenti previsti dalla Direttiva macchine.

Vedi Check aggiornata e ristrutturata

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Allegato riservato 20140211-m-CheckNorme.pdf
Rev. 2.0 2014
252 kB 170

Sostanze chimiche nei giocattoli: metodologia per la valutazione

ID 230 | | Visite: 11328 | Documenti Marcatura CE ENTI


Sostanze chimiche nei giocattoli: metodologia per la valutazione
Safety of Toys

Sostanze chimiche nei giocattoli: metodologia generale per la valutazione della sicurezza delle sostanze chimiche presenti nei giocattoli, con particolare attenzione per gli elementi

Chemicals in Toys:
a general methodology for assessment of chemical safety of toys with a focus on elements

Raccomandazioni dell'istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l'ambiente (RIVM), contenute nella relazione del 2008.

Le raccomandazioni del RIVM si basano sul presupposto che l'esposizione dei bambini alle sostanze chimiche nei giocattoli non possa superare un determinato livello, denominato "dose giornaliera ammissibile".

Poiché i bambini sono esposti alle sostanze chimiche provenienti anche da fonti diverse dai giocattoli, solo una percentuale della dose giornaliera ammissibile va attribuita ai giocattoli. Nella sua relazione del 2004, il Comitato scientifico della tossicità, dell'ecotossicità e dell'ambiente (CSTEE) ha raccomandato di attribuire non più del 10% della dose giornaliera ammissibile ai giocattoli.

RIVM report 320003001/2008

RIVM
National Institute for Public Health and the Environment
P.O. Box 13720 BA Bilthoven
The Netherlands
www.rivm.nl

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Allegato riservato RIVM Report 320003001_2008.pdf
RIVM
1075 kB 105

A Practical Guide of CPR

ID 228 | | Visite: 10280 | Documenti Marcatura CE ENTI


A Practical Guide of CPR - Orgalime

CPR (EU) 305/2011

Regulation (EU) no 305/2011 of the European Parliament and of the Council of 9 March 2011 laying down harmonised conditions for the marketing of construction products and repealing Council Directive 89/106/EEC

Regulation (EU) No 305/2011 lays down the conditions for the placing or making available on the market of construction products (see annex I) by establishing harmonised rules for declaring their performance in relation to their essential characteristics and for CE marking those products.

The old Construction Products Directive (CPD) was revised because it was not applied in a harmonised way throughout the EU (in some member states, for example, the CE marking was not compulsory).

Whereas a Regulation applies directly without need for national transpositions, from which such discrepancies can arise.

So this revision was deemed necessary to remove remaining technical barriers to trade, and also to align with the principles of the New Legislative Framework.

On 26 May 2008, the European Commission tabled the proposal for a new regulation and after years of discussion between the three institutions, the Regulation was finally adopted on 9 March 2011 and published in the Official Journal of the EU on 4 April 2011.

The Regulation entered into force 20 days later, and becomes fully applicable from 1 July 2013.

The purpose of this Orgalime guide is to explain the main changes and obligations for all economic operators arising from this Regulation, and to help Orgalime industries prepare to meet the new requirements, where necessary.

This guide reflects the best knowledge of industry experts across Europe and the state of the art at the time of writing.

It represents our best understanding; a binding interpretation of Community legislation, however, remains the exclusive competence of the European Court of Justice.

Orgalime, the European Engineering Industries Association, speaks for 38 trade federations representing some 130,000 companies in the mechanical, electrical, electronic, metalworking & metal articles industries of 23 European countries.

The industry employs some 10.3 million people in the EU and in 2012 accounted for some € 1,840 billion of annual output.

The industry not only represents some 28% of the output of manufactured products but also a third of the manufactured exports of the European Union.

LIST OF CONTENTS

FOREWORD
INTRODUCTION
CHAPTER 1 - MAIN CONCEPTS
DECLARATION OF PERFORMANCE
Key facts to know about the Declaration of Performance
Derogations from drawing up a Declaration of Performance
How to supply the Declaration of Performance
In which language should the manufacturer supply the Declaration of Performance
Which performances should the manufacturer declare on the Declaration of Performance
Declaration of Performance and Hazardous Substances
Declaration of Performance, what does it look like?
THE CE MARKING
Key facts to know about CE marking for the CPR
What does it look like?
Derogations to use the CE mark
BASIC REQUIREMENTS FOR CONSTRUCTION WORKS
Sustainable use of natural resources
Basic requirements: 7 requirements under the CPR
SYSTEM OF ASSESSMENT AND CONSTANCY OF PERFORMANCE
How does it work?
CHAPTER 2 - THE APPLICATION OF CPR AT A GLANCE
CHAPTER 3 - ECONOMIC OPERATORS
MANUFACTURER
DISTRIBUTOR
IMPORTER
AUTHORISED REPRESENTATIVE
THE CONDITIONS UNDER WHICH AN IMPORTER/DISTRIBUTOR BECOMES A MANUFACTURER
CHAPTER 4 - HARMONISED STANDARDS AND EUROPEAN ASSESSMENT DOCUMENTS
HARMONISED STANDARDS
EUROPEAN TECHNICAL ASSESSMENT
CHAPTER 5 - SIMPLIFIED PROCEDURES
How does it work?
Who can be defined as a micro-enterprise?
CHAPTER 6 - ADDITIONAL POINTS
VOLUNTARY MARKS
PRODUCT CONTACT POINTS
SERVICE PROVIDERS TECHNICAL ASSESSMENT BODIES
NOTIFIED BODIES
TRANSITIONAL ARRANGEMENTS SUMMARISED
GLOSSARY
USEFUL LINKS
ANNEX I - PRODUCT AREAS
ANNEX II - ORGALIME MEMBERS
ANNEX III - LIST OF EUROPEAN SECTOR ASSOCIATIONS AND OTHER CONTRIBUTORS PARTICIPATING IN THE DRAFTING OF THIS GUIDE

Orgalime

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Allegato riservato Orgalime_CPR_Guide.pdf
Orgalime
1285 kB 52

Validità e utilizzo Norme Armonizzate per le Direttive CE

ID 225 | | Visite: 8928 | Documenti Marcatura CE ENTI

Validità  e utilizzo Norme Armonizzate per le Direttive CE

La Commissione Europea intende continuare a mantenere fede ai principi su cui si fonda la normazione europea nel settore armonizzato. Nel quadro della revisione del Nuovo Approccio, tuttavia, gli iter di normazione dovranno oraessere supportati da un corrispondente quadro giuridico. In questo contesto la Commissione intende fissare una definizione unitaria per i concetti di “norma armonizzata” e “presunzione di conformità”.

Fonte: KAN

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Allegato riservato Caratteristiche norme armonizzate.pdf
KAN
23 kB 52

Direttiva 94/25/CE Imbarcazioni diporto

ID 220 | | Visite: 22260 | Direttiva Imbarcazioni

Direttiva 94/25/CE Imbarcazioni diporto

Direttiva 94/25/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 giugno 1994 sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri riguardanti le imbarcazioni da diporto

M1 Direttiva 2003/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 giugno 2003
M2 Regolamento (CE) n. 1882/2003 del Parlamento europeo e del Consi­glio del 29 settembre 2003
M3 Regolamento (CE) n. 1137/2008 del Parlamento europeo e del Consi­glio del 22 ottobre 2008
M4 Regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consi­glio del 25 ottobre 2012

Rettificato da:
C1 Rettifica, GU L 127 del 10.6.1995, pag. 27 (94/25/CE)

[box-warning]Abrogazione

Abrogata da: Direttiva 2013/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativa alle imbarcazioni da diporto e alle moto d’acqua e che abroga la direttiva 94/25/CE (GU L 354/90 del 28.12.2013)[/box-warning]

Collegati
[box-note]Direttiva 2013/53/UE Imbarcazioni da diporto
Decreto Legislativo n. 5 del 11 gennaio 2016[/box-note]

Direttiva 89/686/CEE DPI

ID 218 | | Visite: 43333 | Regolamento DPI

Direttiva 89 6865 CEE

Direttiva 89/686/CEE DPI

Direttiva del Consiglio del 21 dicembre 1989 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale (89/686/CEE)

GUUE n. L399/18 del 30.12.89

________

Modificata da:

- Direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22 luglio 1993 L 220 1 30.8.1993
- Direttiva 93/95/CEE del Consiglio del 29 ottobre 1993 L 276 11 9.11.1993
- Direttiva 96/58/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del  3 settembre 1996
- Regolamento (CE) n. 1882/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio  del 29 settembre 2003
- Regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012

Attenzione, la direttiva 89/686/CEE è abrogata a decorrere dal 21 aprile 2018, sostituita dal Regolamento (UE) 2016/425:

Nuovo Regolamento DPI: Regolamento (UE) 2016/425

[box-note]D.M. 2 maggio 2001
Regolamento (UE) 475/2016
D.Lgs. 81/2008
Decreto Legislativo n. 475 del 4 dicembre 1992[/box-note]

Direttiva 2006/95/CE Bassa Tensione

ID 216 | | Visite: 25916 | Direttiva BT/LV

Direttiva 2006/95/CE Bassa Tensione

Direttiva 2006/95/CE Del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione.

(GU L 374 del 27.12.2006)

Abrogata da: Nuova Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE

Collegati
[box-note]Nuova Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE[/box-note]

KANde3-04-01

ID 207 | | Visite: 7923 | Documenti Marcatura CE ENTI

Dall’articolo 95 del Trattato CE risulta l’obbligo degli stati membri di garantire, in ambito del libero scambio di merci, un alto livello di sicurezza e salute. A tal proposito le direttive basate sui principi del Nuovo Approccio fissano, in forma generale, dei requisiti di sicurezza essenziali che vengono concretizzati nelle norme europee armo-nizzate mediante indicazioni tecniche.

Fonte KAN

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Allegato riservato KANde3-04-01.pdf
KAN
139 kB 35

KAN06-3i

ID 205 | | Visite: 8155 | Documenti Marcatura CE ENTI

In Europa esistono 25 direttive fondate sui principi del Nuovo Approccio, le quali contribuiscono in maniera sostanziale al buon funzionamento del mercato interno. 

Esse, tuttavia, presentano ancora oggi delle cospicue differenze originate da diversi sviluppi storici e necessitano, in alcuni ambiti, di un ravvicinamento. Dopo ampie discussioni iniziate già nel 2002 la Commissione Europea ha avanzato le prime proposte relative ad un atto giuridico orizzontale (regolamento o direttiva) inteso a riassumere, unificare e migliorare, sulla base dell'esperienza finora maturata, tutti gli elementi fra loro affini e ricorrenti in ciascuna direttiva. 

Ciò riguarda soprattutto le procedure di valutazione della conformità, i requisiti che gli enti notificati sono chiamati a rispettare, l'accreditamento, la sorveglianza del mercato e la funzione della normazione. 

Nonostante finora non sia stata presentata alcuna proposta concertata dalla Commissione e non sia pertanto possibile formulare una valutazione conclusiva né per quanto attiene ai contenuti, né per quanto riguarda la forma giuridica, l’iniziativa va, in linea di principio, accolta con favore. 

Dall’armonizzazione degli aspetti orizzontali la KAN si aspetta nasca un impulso in grado di contribuire ad un atteggiamento di maggiore fiducia nell'efficienza del mercato interno.


Fonte KAN

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KAN
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Obiezione formale pubblicazione norme

ID 203 | | Visite: 10979 | Documenti Marcatura CE ENTI

Il numero delle obiezioni formali ovvero delle comunicazioni, da parte degli Stati membri, dell’intenzione di presentare delle obiezioni formali contro norme europee armonizzate va crescendo. Se nel periodo compreso fra il1998 e il 2004 il numero delle procedure di questo tipo avviate in relazione al settore della Direttiva macchine era ancora esiguo, nel solo 2005 le norme sottoposte a discussione sono state ben sette. Nel 2006 il numero delle norme discusse in seno ai comitati della Commissione competenti era pari a nove, mentre al termine del primo trimestre del 2007 era già passato a sei.

Fonte: KAN

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Allegato riservato Obiezione formale pubblicazione norme (1).pdf
KAN
29 kB 35

Staubexplosionsschutz an Maschinen und Apparaten

ID 200 | | Visite: 9771 | Documenti Marcatura CE ENTI


Beispielsammlung

Staubexplosionsschutz an Maschinen und Apparaten

Teil 2: Stetigförderer, Übergabestellen und Empfangsbehälter

Die Internationale Vereinigung für Soziale Sicherheit (IVSS) hat sich zum Ziel gesetzt, durch fachlich orientierte Sektionen die Risiken, die in den verschiedenen Arbeitsbereichen wahrgenommen werden durch Informationsaustausch, Veröffentlichungen und Kolloquien aufzuzeigen, zu bewerten und Maßnahmen vorzuschlagen, durch die die Risiken und damit Arbeitsunfälle und Berufskrankeiten auf ein tragbares Maß reduziert werden können.

Die Vorstände der Sektionen „Prävention in der chemischen Industrie“ und „Maschinen - und Systemsicherheit“ der IVSS haben eine „Arbeitsgruppe Explosionsschutz“ eingesetzt, um den internationalen Erfahrungsaustausch unter Fachleuten zu fördern und für bestimmte Probleme gemeinsame Lösungen zu erarbeiten. Sie wollen auf diesem Weg einen Beitrag zu einem hohen und unter Industrieländern vergleichbaren Stand der Technik auf dem Gebiet leisten. Sie sind gewillt, ihr Wissen den industriell noch weniger entwickelten Ländern weiterzugeben.

Das Thema „Explosionssicherheit“ von Maschinen wird z. B. in der Europäischen Union in zwei Richtlinien behandelt, in der Maschinenrichtlinie (2006/42/EG) und in der Explosionsschutzrichtlinie ATEX (94/9/EG). In beiden Richtlinien werden grundlegende Anforderungen (ESR) festgelegt.

Eine wesentliche Forderung beider Richtlinien ist es, Risikobeurteilungen durchzuführen. Sie sind die Grundlage für den Einsatz der Maschinen in den Betrieben. Dieser ist in einer weiteren Richtlinie geregelt, der ATEX 137

Richtlinie (1999/92/EG). Auch hier wird eine Risikobeurteilung gefordert. Das Kompendium soll es den Verantwortlichen in den Betrieben erleichtern, das Explosionsrisiko bei der Auswahl und dem Betrieb, der in dieser

Broschüre beschriebenen Anlagen und Maschinen in explosionsgefährdeten Bereichen abzuschätzen und die auf Grund der Risikobewertung abzuleitenden Schutzmaßnahmen zu treffen. Das Kompendium setzt sich aus mehreren Teilen zusammen. Der erste Teil befasst sich mit Mühlen, Brechern, Abscheidern und Siebmaschinen. Der hier vorliegende zweite Teil beschäftigt sich mit Stetigförderern, Übergabestellen und Empfangsbehältern.

Die Sektionen „Maschinen- und Systemsicherheit“ und „Prävention in der chemischen Industrie“ leisten so einen Beitrag zur Erhaltung und Weiterentwicklung eines hohen und vergleichbaren Standes der Technik. Dies wird auch über die aktive Mitarbeit von Mitgliedern ihrer Arbeitskreise in Ausschüssen der EU unterstützt.

ISSA Prevention Series No. 2057 (G)

Download

IFA: Software SISTEMA EN ISO 13849-1

ID 195 | | Visite: 20574 | Documenti Marcatura CE ENTI


SISTEMA EN ISO 13849-1

Safety Integrity Software Tool for the Evaluation of Machine Applications 

Agg. 02.2013

Il software SISTEMA fornisce a chi sviluppa e verifica sistemi di controllo relativi alla sicurezza per le macchine un supporto completo per la valutazione della sicurezza nel contesto della norma EN ISO 13849-1. 

Lo strumento consente di creare un modello della struttura realizzata con i componenti per il sistema di controllo relativo alla sicurezza sulla base delle architetture designate, permettendo in tal modo di calcolare automaticamente con diverso livello di dettaglio i parametri di affidabilità, compreso quello del Performance Level ottenuto (PL).

IFA - Istituto per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro dell'Assicurazione per gli Incidenti sul Lavoro in Germania

The SISTEMA software utility provides developers and testers of safety-related machine controls with comprehensive support in the evaluation of safety in the context of ISO 13849-1. The tool enables you to model the structure of the safety-related control components based upon the designated architectures, thereby permitting automated calculation of the reliability values with various levels of detail, including that of the attained Performance Level (PL).

Relevant parameters such as the risk parameters for determining the required performance level (PLr), the category of the SRP/CS, measures against common-cause failures (CCF) on multi-channel systems, the average component quality (MTTFd) and the average test quality (DCavg) of components and blocks, are entered step by step in input dialogs. Each parameter change is reflected immediately on the user interface with its impact upon the entire system. Users are spared time-consuming consultation of tables and calculation of formulae, since these tasks are performed by the software. The final results can be printed out in a summary document.

 

Software Rev. 1.1.4

Esempi

Librerie 

ASTEEL SENSOR

Banner Engineering

BBH Products GmbH

Bernecker & Rainer Industrie-Elektronik Ges.m.b.H.

Bihl Wiedemann GmbH

Bosch Rexroth AG

Danfoss Drives A/S

DATALOGIC AUTOMATION

Eaton Electrical Sector EMEA, Moeller GmbH

EUCHNER GmbH Co. KG

Fiessler Elektronik GmbH 

Gunnebo Troax AB

ifm electronic gmbh

ABB AB Jokab Safety

Kollmorgen Europe GmbH

Kübler GmbH

Lenze Automation GmbH

Leuze electronic GmbH Co. KG

OMRON

Panasonic Electric Works Europe AG

Parker Hannifin GmbH (follow link to product name)

Pepperl Fuchs GmbH

PHOENIX CONTACT ELECTRONICS GmbH

Pilz GmbH & Co. KG

Pizzato Elettrica S.r.l.

REER S.p.a.

riese electronic gmbh

Rockwell Automation, Inc 

ROSS EUROPA GmbH

Schmersal GmbH

Schneider Electric Automation GmbH

SEW EURODRIVE

SICK AG

Sigmatek GmbH & Co. KG

TR-Electronic GmbH

wenglor sensoric gmbh

WERMA Signaltechnik GmbH(direct download)

Wieland Electric GmbH

Norme CIG

ID 187 | | Visite: 8887 | Documenti Marcatura CE ENTI


Elenco norme CIG Aprile 2011

NORME  UNI  CIG
1‐ Norme UNI CIG in vigore
2‐ Linee Guida CIG
3‐ Norme UNI CIG in corso di pubblicazione
4‐ Progetti di Norma CIG ad Inchiesta Pubblica  o all'esame Dopo Inchiesta pubblica

NORME UNI EN
1‐ Norme UNI EN pubblicate
2‐ Progetti di Norma EN già sottoposti a Voto Formale o a UAP
3‐ Progetti di Norma EN a Voto Formale o ad UAP
4‐ Progetti di Norma EN all'esame dopo Inchiesta Pubblica
5‐ Progetti di Norma EN ad Inchiesta Pubblica
6‐ Norme EN Armonizzate ai sensi della Direttiva 2009/142/CE (Ex 90/396/CEE)

NORME UNI EN ISO
1‐ Norme UNI EN ISO pubblicate

Aggiornamenti

Raccolta Linee Guida CIG Agosto 2017

 

Raccolta Linee Guida CIG Marzo 2017

Raccolta Linee Guida CIG Luglio 2016

Raccolta Linee Guida CIG Luglio 2015

Raccolta Linee Guida CIG Dicembre 2014

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Allegato riservato Elenco_Norme_CIG_04.2011.pdf
CIG
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Linee guida segatrici a nastro CECIMO

ID 184 | | Visite: 10796 | Documenti Marcatura CE ENTI


Linee guida per la marcatura CE delle segatrici a nastro per la lavorazione del metallo

I macchinari e i dispositivi che sono vincolati da specifiche direttive europee non possono essere immessi sul mercato unico a meno che non siano marcati CE. 

La marcatura CE affissa su un prodotto indica che il prodotto è conforme a tutti i requisiti fondamentali (per esempio, i requisiti di salute e sicurezza) della Direttiva/e applicabile/i.

Tuttavia, la sorveglianza del mercato nell'Unione Europea spesso non riesce a impedire l'ingresso nel mercato interno di macchinari importati non conformi e/o la circolazione in Europa di macchinari europei non conformi.

Le macchine che non soddisfano le norme essenziali di salute e sicurezza minacciano la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro e mettono in pericolo le vite dei lavoratori.

Inoltre, i costruttori e i fornitori che non sono conformi ai regolamenti europei beneficiano di costi di produzione ridotti acquisendo, ingiustamente, un relativo vantaggio sul mercato. 

Questo distorce la concorrenza e mina la competitività dei costruttori europei che investono una quantità significativa delle loro risorse nello sviluppo di prodotti con norme di alta sicurezza che soddisfano i regolamenti europei.

Possono verificarsi casi di non conformità a causa di mancanza di informazione (o di disinformazione) da parte dei costruttori che non riescono a soddisfare la norme pertinenti, o a causa di infrazioni da parte dei costruttori che vogliono tagliare, scorrettamente, i loro costi di produzione.

I punti deboli del sistema devono essere affrontati con urgenza. In primo luogo è necessaria una migliore divulgazione, verso gli operatori, dei regolamenti dell’Unione Europea, delle norme e delle procedure relative alla valutazione di conformità; questo per migliorare i meccanismi ex-ante volti a garantire la conformità con la legge dell’Unione Europea. In secondo luogo, i meccanismi ex-post (sorveglianza del mercato) dovrebbero essere rafforzati.

CECIMO ritiene che una sorveglianza del mercato efficace richieda una stretta collaborazione tra gli operatori economici, le autorità doganali e gli organi di vigilanza.

In linea con questa visione, la guida si propone di contribuire al lavoro in fase di sviluppo e guidato dalla Commissione Europea, volto a migliorare la sorveglianza di mercato nel mercato interno, secondo il New Legislative Framework.

Ci auguriamo che questa guida possa essere una preziosa fonte di informazione per i costruttori, i venditori e gli utilizzatori di macchine utensili, così come per le autorità doganali, al fine di poter rilevare nel mercato interno i prodotti non conformi. Una sorveglianza di mercato che funziona meglio contribuirà alla creazione di un ambiente di lavoro più sicuro per i lavoratori e di un’industria europea più competitiva.


CECIMO
The European Association of the Machine Tool Industries

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Allegato riservato Linee guida segatrici a nastro ITA.pdf
CECIMO
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Electric Vehicles Standards Panel

ID 178 | | Visite: 22515 | Documenti Marcatura CE ENTI


EVSP

Electric Vehicles Standards Panel

ANSI

American National Standards Institute

Electric vehicles (“EVs,” a/k/a electric drive vehicles) offer the potential to significantly reduce the United States’ (U.S.) use of imported oil, create a multitude of well paying jobs through the establishment of a broad, domestic EV industry, and reduce on-road vehicular emissions. In order to achieve this potential, and broadly penetrate the consumer market, EVs must be undeniably safe, becomemore cost competitive, and otherwise satisfy user expectations and needs.

While there are many types of EVs, including those powered by fuel cells and other technologies, this roadmap’s primary focusis on light duty, on road plugin electric vehicles(PEVs)that are recharged via a connection to the electrical grid, as well as the supporting charging infrastructure needed to power them. PEVsinclude full battery electric vehicles(BEVs) and plugin hybrid electric vehicles(PHEVs). 

Some Plug-in models are also extended range electric vehicles(EREVs) that function as a full BEV, plus have a feature to extend vehicle range beyond the battery (e.g., via a gasoline generator and other possibilities). Conventional hybrid EVs(HEVs) which are recharged by an internal combustion engine are yet another type of EV and, while not the focus of this roadmap, are noted where there are relevant safety and other considerations.

Given the current range limitations of plug-in EVs on battery power alone, a critical need is the establishment of a supporting charging infrastructure to enable vehicle recharging at home, at work, and in public locations. Thisinfrastructure must be reliable and broadly interoperable regardless of the type of EV or charging systemutilized.

Equally important is the establishment of a comprehensive and robust support services sector that includes training of emergency first responders, vehicle technicians, electrical installers and inspectors, as well as education of authorities having jurisdiction, building owners, and consumers.

Standards, code provisions, and regulations, as well as conformance and training programs, cross over all these areas and are a critical enabler of the large-scale introduction of EVs and the permanent establishment of a broad, domestic EV and infrastructure industry and supportservices environment.

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Allegato riservato ANSI_EVSP_Roadmap_April_2012.pdf
ANSI
1929 kB 34

7° Rapporto Direttiva macchine: Analisi dati Non Confomità XLS

ID 310 | | Visite: 10365 | Documenti Riservati Marcatura CE


7° Rapporto Direttiva macchine - Dati NC xls

Attività di sorveglianza del mercato ai sensi del D.Lgs. 17/2010 per i prodotti rientranti nel campo di applicazione della Direttiva Macchine

Rielaborazione analitica in formato excel dei dati relativi alle Non Conformità

A. Tutte le Non conformità per RESS
B. Tutte le Non conformità per Numero

1. Non conformità riferite al gruppo di RES Comandi
2. Non conformità riferite al gruppo di RES Rischi meccanici - Protezioni e dispositivi di protezione
3. Non conformità riferite al gruppo di RES Rischi meccanici - Stabilità e resistenza
4. Non conformità riferite al gruppo di RES Posto di lavoro
5. Non conformità riferite al gruppo di RES Rischi meccanici - Altri rischi
6. Non conformità riferite al gruppo di RES Altri rischi
7. Non conformità riferite al gruppo di RES Rischi elettrici
8. Non conformità riferite al gruppo di RES Manutenzione
9. Non conformità riferite al gruppo di RES Segnalazioni, Marcature ed Istruzioni

Formato: xls
Elaborato: Certifico S.r.l.
Riservato: Clienti+ o Abbonati

Dati INAIL 2013

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Allegato riservato Analisi RESS 7 Rapporto INAIL Sorveglianza Direttiva macchine.zip
Certifico
297 kB 24

Direttiva macchine - Il Manuale di Istruzioni

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FOCUS Tecnico
Direttiva macchine - Il Manuale di Istruzioni

Redazione e validazione

La redazione del Manuale di Istruzioni di una macchina è un obbligo che il Fabbricante deve assolvere secondo le indicazioni del RESS punto 1.7.4 dell’Allegato I, Requisiti Essenziali di Sicurezza e Salute, della Direttiva macchine 2006/42/CE e delle norme tecniche applicabili, tra le quali la norma orizzontale (type A) EN ISO 12100.

La corretta redazione del Manuale di Istruzioni, sviluppata a livello progettuale della stessa è un aspetto di base per la Sicurezza e la Salute degli operatori che ne faranno uso.

Con la redazione del Manuale, la validazione dello stesso sui requisiti richiesti consentirà di predisporre un “Documento” conforme alla Direttiva macchine e adeguato agli operatori.

Con il lavoro presente, oltre ai requisiti richiesti per la redazione del manuale di Istruzioni, sono proposte delle schede per la sua Validazione che ne daranno evidenza documentale del “corretto processo” di elaborazione in termini di struttura e contenuti.

Il Focus raccoglie:

1. Focus Tecnico [pdf]
2. File .CEM importabile in CM4 PRO Requisiti Manuale Istruzioni [cem]
3. Modello Check list Validazione Manuale Istruzioni [doc]

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Allegato riservato Focus Certifico - Direttiva macchine Il Manuale di Istruzioni.zip
Certifico
3751 kB 64

Check List Safety CE

ID 284 | | Visite: 10407 | Documenti Riservati Marcatura CE


Check List Safety CE
Direttiva Macchine

Modello esempio di Check List per la verifica della corretta applicazione della Direttiva Macchine di piccole attrezzature destinate a pressopiegatura di lamiere e manufatti tubolari.

La Check List proposta è stata redatta per la verifica della corretta applicazione della Direttiva Macchine, il file relativo .CEM è importabile in Certifico Macchineattraverso la funzione "Importa Norme da file".

Dopo l'importazione è possibile effettuare la Valutazione dei Rischi e/o stabilire la Conformità ai requisiti richiesti.

Con Certifico Macchine puoi costruire da solo Check List di controllo per le tue macchine.

Allegato file CEM e procedura di importazione della check list in CEM4

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Allegato riservato Check List CL001 Direttiva Macchine.zip
Certifico
329 kB 66

Safeguarding Equipment and Protecting Employees from Amputations - OSHA

ID 229 | | Visite: 7419 | Documenti Marcatura CE ENTI


Safeguarding Equipment and Protecting Employees from Amputations - OSHA

OSHA

Safeguarding Equipment and Protecting Employees from Amputations

Small Business Safety and Health Management Series
OSHA 3170-02R 2007
Occupational Safety and Health Administration
U.S. Department of Labor

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Allegato riservato OSHA_Guide.pdf
OSHA
578 kB 53

2004-3-1 KAN DE

ID 226 | | Visite: 8062 | Documenti Marcatura CE ENTI

2004-3-1

Nel realizzare un prodotto il costruttore deve osservare i requisiti essenziali di sicurezza e salute RESS di una o più direttive CE applicabili relativamente al prodotto specifico.
Le norme devono devono essere di aiuto nel concretizzare, in base allo stato dell’arte, i requisiti che nelle direttive vengono definiti in maniera generale. L'appendice ZA di una norma tecncica indica quali RESS delle Direttive CE la norma soddisfa.

Fonte KAN

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Allegato riservato 2004-3-1.pdf
KAN
60 kB 38

Norme armonizzate per le direttive europee Kan Brief 02-2007

ID 223 | | Visite: 8161 | Documenti Marcatura CE ENTI

Norme armonizzate per le direttive europee Kan Brief 02-2007

Nonostante l’incompletezza che talvolta le distingue, le norme europee armonizzate hanno contribuito in maniera sostanziale ad un progresso sul fronte della sicurezza delle macchine e di altri prodotti immessi sul mercato europeo.

Sono tuttavia da considerare dei miglioramenti volti ad incrementare la "solidità" giuridica e tecnica delle norme.

Fonte KAN

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Allegato riservato Norme armonizzate per le direttive europee Kan Brief 02-2007.pdf
KAN
26 kB 40

Direttiva 94/9/CE ATEX

ID 219 | | Visite: 30916 | Direttiva ATEX

Direttiva 94/9/CE ATEX

ID 219 | 15.06.2014

Direttiva 94/9/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 marzo 1994 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva

(GUUE L 100/1 DEL 19.04.1994)

[box-info]Recepimento

Decreto del Presidente della Repubblica 23 Marzo 1998 n. 126

Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 94/9/CE in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva. (GU n.101 del 04.05.1998) [/box-info]

_________

Modificata da:
Regolamento (CE) n. 1882/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 settembre 2003
Regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012

Rettificato da:
- Rettifica, GU L 21 del 26.1.2000, pag. 42 (94/9/CE)
_________

[box-warning]Abrogazione 

Nuova Direttiva ATEX Prodotti 2014/34/UE (Articolo 43)

La direttiva 94/9/CE, modificata dal regolamento di cui all’allegato XI, parte A, è abrogata con effetto decorrente dal 20 aprile 2016, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto interno e le date di applicazione della direttiva indicati nell’allegato XI, parte B.

I riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla presente direttiva e vanno letti secondo la tavola di concordanza di cui all’allegato XII.[/box-warning]

Collegati
[box-note]Nuova Direttiva ATEX Prodotti 2014/34/UE
Decreto Legislativo 85/2016 ATEX
D.P.R. n. 126 del 23 Marzo 1998[/box-note]

Direttiva 95/16/CE Ascensori

ID 217 | | Visite: 38628 | Direttiva ascensori

Direttiva 95/16/CE Ascensori

Direttiva 95/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 giugno 1995, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative agli ascensori.

(GU L 213 del 7.9.1995)

______

Modificata da:
Regolamento (CE) n. 1882/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 settembre 2003
Direttiva 2006/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006

[box-warning]Abrogata da: Nuova Direttiva Ascensori: Direttiva 2014/33/UE (Articolo 47)

La direttiva 95/16/CE, come modificata dagli atti elencati nell’allegato XIII, parte A, è abrogata a decorrere dal 20 aprile 2016, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto interno e di applicazione della direttiva indicati nell’allegato XIII, parte B.

I riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla presente direttiva e vanno letti secondo la tavola di concordanza di cui all’allegato XIV.[/box-warning]

Collegati
[box-note]Nuova Direttiva Ascensori: Direttiva 2014/33/UE[/box-note]

Direttiva 97/23/CE PED

ID 215 | | Visite: 53858 | Direttiva PED

Direttiva 97 23 CE   PED

Direttiva 97/23/CE / Direttiva attrezzature a pressione PED

Direttiva Parlamento Europeo e Consiglio 29 maggio 1997, n. 97/23 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di attrezzature a pressione.

GU L 191/1 del 09.07.1997

Attuata con ilD.Lgs. 25 febbraio 2000 n. 93 (GU n. 91 del 18 aprile 2000 - SO n. 62)

Abrogata e sostituita da: Nuova Direttiva PED 2014/68/UE

Collegati
[box-note]Decreto Legislativo N. 93 del 25 Febbraio 2000
Nuova Direttiva PED 2014/68/UE
Nuova Direttiva PED 2014/68/UE: file CEM
Decreto 93/2000 PED Coordinato 2016: Nuova Direttiva PED 2014/68/UE
D.Lgs 15 febbraio 2016, n. 26: Attuazione nuova Direttiva PED 2014/68/UE[/box-note]

KANde3-04-02

ID 206 | | Visite: 6362 | Documenti Marcatura CE ENTI

Nell'opinione pubblica viene talvolta destata impressione che le norme europee sulla sicurezza delle macchine non soddisfino le condizioni fissate dalla Commissione Europea nel mandato assegnato agli organismi europei di normazione, obbietta però che, tra il 1992 e il 2004, con 475 norme europee elaborate sulla base della direttiva macchine, solo circa 20 di esse sono state contestate. Il documento difende in particolare, dalle critiche della Francia, di cui ad allegato ZA nel quale viene indicato il rapporto esistente tra ciascuna norma e i requisiti essenziali della rispettiva direttiva. Viene inoltre spiegato che una maggiore dovizia di particolari, più che chiarire molti punti, causerebbe piuttosto una maggiore confusione e infine viene spiegato perchè i dubbi espressi a proposito della internazionalizzazione della normazione risultino ingiustificati.

Fonte KAN

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Allegato riservato KANde3-04-02.pdf
KAN
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Elaborazione norma ISO

ID 204 | | Visite: 8997 | Documenti Marcatura CE ENTI

La politica praticata dagli organismi europei di normazione, nonché dalla Commissione Europea prevede dichiaratamente che alla base delle norme europee vengano poste, per quanto possibile, delle norme internazionali e che queste ultime siano preferibilmente recepite senza subire modifiche. L'elaborazione delle norme ISO si svolge in maniera simile a quella delle norme EN1, anche se con alcune peculiarità.

Fonte KAN - Werner Sterk

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89 kB 48

Il concetto di Presunzione di Conformità

ID 202 | | Visite: 22479 | Documenti Marcatura CE ENTI

Il concetto di Presunzione di Conformità - KAN.de

L’applicazione di una norma dà luogo alla presunzione di conformità laddove il titolo della norma in questione sia stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE.

Ciò vale naturalmente soltanto per quanto riguarda quei requisiti essenziali delle direttive di riferimento che risultano coperti dalle disposizioni della norma. Oltre a provvedere all’analisi – in via di principio necessaria – del campo di applicazione e dell’allegato ZA/ZB, ciascuno dovrebbe pertanto verificare regolarmente all’interno della Gazzetta Ufficiale se una norma sia stata eventualmente sostituita, se la presunzione di conformità cui essa dà luogo sia stata limitata o se, addirittura, il suo titolo sia stato rimosso.

Gli utilizzatori delle norme armonizzate dovrebbero sapere con esattezza quali dei requisiti delle direttive di riferimento siano in esse concretizzati e quali no. 

Chi fa affidamento solo sulla parte normativa delle norme armonizzate credendo di tener così presenti tutti i requisiti delle direttive si muove su un terreno insidioso. 

È perciò consigliabile verificare con cura in che misura sia effettivamente data la presunzione di conformità.

[box-note]Cos'è la Presunzione di Conformità

La presunzione di conformità altro non è se non un’inversione dell’onere della prova. Ciò significa che un prodotto conforme a norma può essere contestato – p. es. dalle autorità di sorveglianza del mercato – solo ove la violazione dei requisiti della direttiva di riferimento da parte del costruttore venga concretamente provata, il che, in alcuni casi specifici, è senz'altro possibile.
La presunzione di conformità vale inoltre esclusivamente per quei requisiti delle direttive effettivamente coperti da norme armonizzate i cui titoli sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE.[/box-note]

Macchine: particolarità

Per le norme facenti capo alla Direttiva macchine vale inoltre la guida CEN 414 5 . Ai punti 5.3 e 6.4.2.2 quest’ultima stabilisce che l’indicazione – per l’utilizzatore così importante – dei requisiti della direttiva trattati e non all’interno della norma debba essere riportata in modo inequivocabile anche nel campo di applicazione. Data la ristrettezza dei tempi ad oggi molte norme hanno potuto essere adeguate alla nuova Direttiva macchine 2006/42/CE solo formalmente. Anche per questo nell’allegato Z di alcune norme, i cui titoli sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE in relazione alla nuova Direttiva macchine, viene fatto presente che parte considerevole dei requisiti essenziali non è coperta. Ne consegue che l’applicazione di queste norme dà luogo alla presunzione di conformità solo in misura molto limitata, ragion per cui il costruttore deve anche poter dimostrare in che modo soddisfa i suddetti requisiti della direttiva. Sono purtroppo rarissimi i casi in cui agli utilizzatori di tali norme queste lacune vengono fatte presenti anche nel campo di applicazione, in linea con quanto previsto dalla guida CEN 414. È dunque da temersi che molti non siano affatto al corrente di questo deficit. Poiché le macchine prodotte unicamente secondo queste norme potrebbero presentare delle carenze di sicurezza occorre che a questa situazione venga al più presto posto rimedio

Fonte: KAN.de

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Allegato riservato PresunzioneConformità.pdf
KAN
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Machine Safety Prevention of mechanical hazards

ID 199 | | Visite: 11956 | Documenti Marcatura CE ENTI


Machine Safety

Prevention of mechanical hazards

Fixed guards and safety distances

This guide mainly discusses the prevention of mechanical hazards. 

It describes methods for  eliminating hazards at source or for reducing them, as well as ways to protect against them by  using fixed guards.

The risk reduction or distance protection principles presented in the guide are general and are  appropriate for the majority of machines.

For some machines (for example, conveyors, metal  presses, drills, rubber machines, etc.), before applying the generic solutions proposed in this  guide, one should consult Québec regulations, standards relating to these machines (ISO, CSA, ANSI, etc.), or the technical guides published by the CSST (such as the guide Sécurité des convoyeurs à courroie), or by other organizations (ASP, INRS, IRSST, etc.), which  can provide details on how to ensure the safety of these machines.

This guide is not an exhaustive collection of solutions, but it covers some of the currently  known protection principles. 

For more information on machine safety, refer to the  bibliography at the end of the document, or consult the Web site: www.centredoc.csst.qc.ca.

 1. General information 

1.1 Plan of the guide

1.2 Current laws and regulations

1.3 Definitions of the terms used in this guide

2. General risk-management principles

2.1 Risk  assessment

2.1.1 Risk analysis

2.1.2 Risk evaluation

2.2 Risk  reduction

2.2.1 Hazard elimination and risk reduction

2.2.2 Guards and protective devices

2.2.3 Warnings, work methods and personal protective equipment

2.2.4 Training and information

2.2.5 Verification of the final result

3. Guards 

3.1 Fixed guards

3.2 Choice of type of guards 

4. Protection against crushing hazards 

4.1 Protection using a minimum gap between the moving components

4.2 Protection by reducing the forces and energy levels of moving components

5. Safeguarding by distance

5.1 Access by reaching upwards

5.2 Access by reaching over a fixed distance guard

5.3 Access by reaching through an opening in  a guard

5.3.1 Openings in the guard

5.3.2 Tunnel guards

5.3.3 Limiting movement

5.4 Access by reaching under a guard

5.4.1 Lower and upper limbs

5.4.2 Lower limbs only

5.4.3 Limiting movement

6 Protection of in-running nips

6.1 Creation of in-running nips 

6.2 Delimiting the drawing-in zone

6.3 General information on the use of fixed nip guards

6.3.1 Protection of two cylinders in contact

6.3.2 Protection of two cylinders not in contact

6.3.3 Protection of a cylinder close to a stationary component

6.3.4 Protection of a cylinder in contact with a stationary flat surface

6.3.5 Protection of a cylinder in contact with a belt or a flat moving component

Appendix

Appendix A Quick reference: Hazards 

Appendix B Annex B of ISO 14120:2002

Appendix C Figure 1 of ISO 12100-2:2003

Appendix D Examples of use

 
IRSST 

Institut de recherche Robert-Sauvé en santé et en sécurité du travail (IRSST) et Commission de la santé et de la sécurité du travail du Québec (CSST)

Legal deposit - Bibliothèque et Archives nationales du Québec, 2009

ISBN 978-2-550 (French version)

ISBN 978-2-89631-341-9

Download 

Guida alla Direttiva Macchine 2006/42/CE

ID 189 | | Visite: 7566 | Documenti Marcatura CE ENTI

Guida alla Direttiva Macchine 2006/42/CE

Sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea n. L157 del 9 giugno 2006 è stata pubblicata la Direttiva 2006/42/CE che sostituirà la Direttiva Macchine 98/37/CE.

La Direttiva 2006/42/CE contiene diverse novità che è opportuno i fabbricanti di macchine conoscano e valutino con attenzione per predisporre le opportune misure di adeguamento entro la data di applicazione obbligatoria.


Fonte: Federmacchine

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Allegato riservato Guida Federmacchine.pdf
Federmacchine
3593 kB 99

Linee guida marcatura CE segatrici a nastro per metallo

ID 185 | | Visite: 19548 | Documenti Marcatura CE ENTI


Linee guida per la  marcatura CE  delle segatrici a nastro per la lavorazione del metallo

Come definito nella norma EN 13898:2003 le segatrici a nastro sono dotate di utensili dentati da taglio.

Dividiamo questi tipi di macchine in macchine manuali, a ciclo semiautomatico e automatiche. 

Queste macchine sono utilizzate per tagliare pezzi di metallo. Le segatrici a nastro svolgono un'azione di taglio uniforme, come risultato di un carico distribuito uniformemente sui denti della sega.

I macchinari e i dispositivi che sono vincolati da specifiche direttive europee non possono essere immessi sul mercato  unico a meno che non siano marcati CE. 

La marcatura CE affissa su un prodotto indica che il prodotto è conforme a tutti i  requisiti fondamentali (per esempio, i requisiti di salute e sicurezza) della Direttiva/e applicabile/i. Tuttavia, la sorveglianza del mercato nell'Unione Europea spesso non riesce a  impedire l'ingresso nel mercato interno di  macchinari importati non conformi e/o la  circolazione in Europa di macchinari europei non conformi. Le macchine che non soddisfano le norme essenziali di salute e sicurezza minacciano la salute e  la sicurezza sul luogo di lavoro e mettono  in pericolo le vite dei lavoratori.

Inoltre, i costruttori e i fornitori che non sono conformi ai regolamenti europei beneficiano di costi di produzione ridotti  acquisendo, ingiustamente, un relativo vantaggio sul mercato. Questo distorce la  concorrenza e mina la competitività dei costruttori europei che investono una quantità significativa delle loro risorse nello sviluppo di prodotti con norme di alta sicurezza che soddisfano i regolamenti europei.

Possono verificarsi casi di non conformità a causa di mancanza di informazione (o di disinformazione) da parte dei costruttori che non riescono a soddisfare la norme pertinenti, o a causa  di infrazioni da parte dei costruttori che vogliono tagliare, scorrettamente, i loro costi di produzione.

I punti deboli del sistema devono essere  affrontati con urgenza. In primo luogo è  necessaria una migliore divulgazione, verso gli operatori, dei regolamenti dell’Unione Europea, delle norme e delle  procedure relative alla valutazione di conformità; questo per migliorare i meccanismi ex-ante volti a garantire la conformità con la legge dell’Unione Europea. In secondo luogo, i meccanismi ex-post (sorveglianza del mercato) dovrebbero essere rafforzati.

CECIMO ritiene che una sorveglianza del mercato efficace richieda una stretta collaborazione tra gli operatori economici, le autorità doganali e gli organi di vigilanza.

In linea con questa visione, la guida si propone di contribuire al lavoro in fase di  sviluppo e guidato dalla Commissione

Europea, volto a migliorare la sorveglianza di mercato nel mercato interno, secondo il New Legislative Framework.

Ci auguriamo che questa guida possa essere una preziosa fonte di informazione per i costruttori, i venditori e gli utilizzatori di macchine utensili, così  come per le autorità doganali, al fine di poter rilevare nel mercato interno i prodotti non conformi. 

Una sorveglianza di mercato che funziona meglio contribuirà alla creazione di un ambiente  di lavoro più sicuro per i lavoratori e di un’industria europea più competitiva.


CECIMO
The European Association of the Machine Tool Industries

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Allegato riservato CECIMO marcatura CE segatrici a nastro metalli ITA.pdf
CECIMO
766 kB 305

Guida pale caricatrici non conformi

ID 181 | | Visite: 7946 | Documenti Marcatura CE ENTI


Guida per l’identificazione delle pale caricatrici non conformi

Questa pala caricatrice è conforme alle direttive CE?

Gli elementi principali di non conformità con le direttive europee sono:

› marcatura,

› documenti,

› istruzioni,

› emissioni dei motori diesel,

› emissioni sonore,

› strutture di protezione contro il ribaltamento (ROPS) e contro la caduta di oggetti (FOPS),

› avvertenze e targhe di sicurezza,

› sistemi di accesso,

› blocco del telaio articolato

Il Cece, come associazione riconosciuta dei produttori di macchine da cantiere, sollecita le autorità competenti e tutti gli operatori del settore a collaborare strettamente per eliminare dal mercato dell’unione europea le macchine non conformi.

CECE

Associazione europea dei produttori di macchine per costruzioni

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Allegato riservato Pala caricatrice Conforme Sicurezza CECE.pdf
CECE
686 kB 66

Unione europea. Istruzioni per l’uso

ID 177 | | Visite: 14946 | Documenti Marcatura CE ENTI

Unione europea. Istruzioni per l’uso

Sicurezza dei prodotti e marcatura CE
Il passaporto dei prodotti per il mercato comunitario

La collana Unione europea. Istruzioni per l’uso nasce dalla volontà delle Camere di commercio piemontesi di fornire alle imprese operanti nella regione strumenti utili e di facile consultazione in cui trovare informazioni aggiornate sulle principali normative e finanziamenti di origine comunitaria. 

Queste pubblicazioni vogliono essere di stimolo per adeguare la propria attività e i propri prodotti ai requisiti richiesti dall’UE, e anche uno spunto per trovare nuovi strumenti operativi e nuove soluzioni per la propria attività imprenditoriale. 

Obiettivo della collana è infatti quello di avvicinare e informare le imprese piemontesi sulle tematiche comunitarie: dal contenuto dell’etichetta all’obbligo di apposizione della marcatura CE, dal marchio comunitario ai programmi europei di finanziamento. La Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte fanno parte del consorzio Alps, il nodo per il Nord Ovest Italia della rete Enterprise Europe Network, creata dalla Commissione europea per supportare l’attività imprenditoriale e la crescita delle imprese europee. 

Inoltre, Unioncamere Piemonte coordina la rete regionale degli  Sportelli Europa presso le Camere di commercio di tutte le altre province piemontesi. Nell’ambito dell’Alps Enterprise Europe Network e degli Sportelli Europa, il sistema camerale piemontese fornisce gratuitamente informazioni operative su:

- finanziamenti, programmi e gare d’appalto comunitarie
- normativa comunitaria e degli altri Paesi europei relativa alle attività d’impresa
- cooperazione fra imprese e ricerca di partner commerciali o produttivi all’estero.

Vengono organizzati, inoltre, corsi e seminari sulle più importanti novità in ambito comunitario e viene offerto alle imprese piemontesi un servizio gratuito di aggiornamento via e-mail sulle principali novità normative e sulle opportunità di collaborazione con altre imprese europee.

Unioncamere Piemonte

Alps - Enterprise Europe Network
Via Cavour, 1710123 Torino
www.pie.camcom.it
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Allegato riservato Sicurezza dei prodotti e marcatura CE - Unioncamere Piemonte.pdf
UE
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