Modello sicurezza a bordo e a terra nel settore pesca
Modello operativo per l’identificazione e la gestione dei pericoli lavorativi a bordo e a terra nei settori della pesca
1.1 Parte generale
1.1.1 Pesca
La pesca è l'attività economica organizzata svolta in ambienti marini o salmastri o di acqua dolce, diretta alla ricerca di organismi acquatici viventi, alla cala, alla posa, al traino e al recupero di un attrezzo da pesca, al trasferimento a bordo delle catture, al trasbordo, alla conservazione a bordo, alla trasformazione a bordo, al trasferimento, alla messa in gabbia, all'ingrasso e allo sbarco di pesci e prodotti della pesca. Sono connesse alle attività di pesca professionale, purché non prevalenti rispetto a queste ed effettuate dall'imprenditore ittico mediante l'utilizzo di prodotti provenienti in prevalenza dalla propria attività di pesca ovvero di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'impresa ittica, le seguenti attività:
a) imbarco di persone non facenti parte dell'equipaggio su navi da pesca a scopo turistico-ricreativo, denominata: «pesca turismo»;
b) attività di ospitalità, ricreative, didattiche, culturali e di servizi, finalizzate alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici delle risorse della pesca e alla valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle imprese ittiche esercitate da imprenditori, singoli o associati, attraverso l'utilizzo della propria abitazione o di struttura nella disponibilità dell'imprenditore stesso, denominata: «ittiturismo»;
c) la trasformazione, la distribuzione e la commercializzazione dei prodotti della pesca, nonché le azioni di promozione e valorizzazione;
d) l'attuazione di interventi di gestione attiva, finalizzati alla valorizzazione produttiva, all'uso sostenibile degli ecosistemi acquatici ed alla tutela dell'ambiente costiero.
L'imbarco di persone è autorizzato dall'autorità marittima dell'ufficio di iscrizione della nave da pesca secondo le modalità fissate dalle disposizioni vigenti.
1.2 Struttura della Linea Guida
Questa Linea Guida vuole essere un supporto pratico, per gli operatori della filiera ittica della provincia di Reggio Calabria, all’individuazione dei Pericoli e delle Misure di prevenzione e protezione sul lavoro nel comparto ittico: le indicazioni in essa contenute hanno validità generale e la loro applicazione va modulata sulle caratteristiche complessive dell’impresa che intende seguirle. Sarebbe utile che, ogni realtà realizzi procedure che tengano conto delle specificità, ed entrino nel merito degli aspetti tecnici dell’organizzazione. L’obiettivo di questa pubblicazione, frutto di una ricerca e riorganizzazione di informazioni e fonti varie, senza avere la presupponenza di aver realizzato un’opera “definitiva” o di sostituirsi ai testi di legge che rimangono sempre i soli riferimenti ufficiali, è di fornire una linea guida agli Stakeholder del comparto della pesca. Scopo della presente guida è quello fornire un supporto al comparto della Pesca della provincia di Reggio Calabria nella individuazione dei Pericoli e delle Misure di prevenzione e protezione occupazionali per i lavoratori del settore “mare e terra”.
L’individuazione dei Pericoli è infatti il primo passo nella spirale del miglioramento continuo, necessario per migliorare le condizioni di salute e sicurezza, e favorire la sensibilizzazione degli addetti attraverso azioni informative e formative, nel rispetto della normativa vigente. Per la identificazione dei Pericoli abbiamo considerato:
- pericoli per la sicurezza, o Pericoli di natura infortunistica;
- pericoli per la salute, o Pericoli igienico-ambientali;
- pericoli trasversali o organizzativi.
La Linea guida consta di una parte introduttiva nella quale sono definite le nozioni di base specifiche per l’ambito della “pesca”, con una ampia presentazione delle finalità della guida stessa. Abbiamo illustrato la principale normativa vigente, applicabile alla sicurezza sul lavoro durante la navigazione e per i servizi a terra, con un accenno al complesso sistema delle sanzioni in materia di Sicurezza e Salute sul lavoro, riguardo al diverso grado di responsabilità, delle figure coinvolte nel Servizio di Prevenzione e Protezione.
Tuttavia, la recente normativa sulla sicurezza a bordo delle navi e imbarcazioni, indipendentemente dalla loro grandezza ha rimesso in discussione i problemi della salute e della sicurezza dei lavoratori del settore pesca in senso lato, sia a terra sia a bordo ed evidenzia che tali problemi devono essere affrontati sistematicamente non solo in termini oggettivi di carenza di sicurezze, ma anche in termini di comportamenti errati e di sensibilizzazione degli addetti.
Per una corretta applicazione della normativa abbiamo riportato un flusso per identificare l’applicazione delle unità da pesca marittima che rientrano nel campo di applicazione della legislazione della sicurezza dei lavoratori marittimi. Abbiamo illustrato gli adempimenti ed obblighi sia in materia di Sicurezza nell'attività di pesca in mare, sia adempimenti ed obblighi in materia di Sicurezza nell'attività a terra. Sono stati illustrati gli obblighi formativi nella pesca professionale a bordo e a terra.
Sono state descritte le principali figure professionali coinvolte nelle attività di pesca in navigazione, anche in relazione ai disposti regolamenti del settore marittimo, nonché tutte le necessarie figure professionali specifiche per la gestione e controllo della sicurezza in mare e a terra (Datore di Lavoro, RSPP, RLS, MC, ASPP, APS, AA……).
Un breve riferimento è stato dedicato al Sistema di gestione per la sicurezza in quanto la normativa ha fissato il legame fra la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro ed un modus operandi socialmente responsabile, riproponendo di fatto la necessità di una visione integrata e trasversale di politiche e strategie orientate alla diffusione di una cultura della sicurezza che costituisca uno degli strumenti più efficaci per migliorare la competitività delle imprese e garantire contestualmente condizioni di lavoro più sicure e ambienti di lavoro migliori.
È stato introdotto Il sistema di gestione della salute e sicurezza secondo lo standard BS OHSAS 18001:2007 la cui adozione, pur non essendo obbligo di legge, se è conforme a quanto previsto dall’art.30 del D.Lgs. 81/2008 ha efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni (D.Lgs. 231/2001).
È stata illustrata la documentazione necessaria e le relative procedure previste e sono stati indicati specifici requisiti. Sono stati illustrati i vantaggi nell’adozione del sistema di gestione OHSAS 18001 sia nel miglioramento delle performance aziendali in campo della sicurezza sia i vantaggi economici stabiliti dall’INAIL tramite uno sconto” denominato “oscillazione per prevenzione”, le aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia (D.Lgs. 81/2008).
In questo contesto rientrano le aziende che realizzano un sistema di gestione per la sicurezza, secondo le linee guida INAIL o in riferimento alla norma OHSAS 18001:2007. Inoltre sono stati definiti i benefici offerti dall’impiego di un sistema integrato, anche attraverso l’adozione di sistemi conformi alla ISO 9001/2008 e ISO 14001/2004 Sono stati brevemente illustrati i requisiti della norma per quanto concerne la Politica per la Sicurezza e Salute sul lavoro, l’Analisi dei rischi e pianificazione degli obiettivi di miglioramento, la Formazione e consapevolezza, la Partecipazione, consultazione e comunicazione, il Controllo operativo e risposta alle emergenze, la Misura e controllo delle prestazioni, Analisi degli incidenti e quasi incidenti, Audit e Riesame della Direzione.
E’ stata definito in un specifico capitolo la documentazione obbligatoria da conservare accuratamente sull’imbarcazione, per eventuali richieste da parte delle autorità competenti. Sono state illustrate nel dettaglio le misure di primo soccorso, le attrezzature da utilizzare e avere a disposizione, i contenuti minimi delle cassette di primo soccorso contenenti i presidi medici e il personale idoneo all’impiego di tali misure. Un capitolo è stato dedicato ai Pericoli a cui sono esposti i lavoratori del comparto ittico, rinviando per la completa identificazione e valutazione di tutti i Pericoli a una analisi approfondita di ogni luogo di lavoro, degli impianti, delle attrezzature, dei processi e delle sostanze utilizzate.
È stato illustrato un metodo per individuare i pericoli e valutare i rischi in cinque passi. Nell’ultimo capitolo sono state attentamente analizzate le problematiche tese sia all’individuazione dei Pericoli sia alle Misure di prevenzione e protezione per:
- imbarcazioni;
- magazzini per armamenti;
- distribuzione;
- punti di sbarco;
- magazzini di acquisto e Mercato ittico;
- aziende di trasformazione.
Per ogni attività o area sono stati analizzati i processi e individuati i relativi pericoli le conseguenze correlate e le azioni per migliorare la sicurezza. Per ogni processo sono state predisposte delle Schede Standard per facilitare la lettura e l’identificazione di situazioni simili a quelle del lettore.
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segue in allegato
CCIIA RC
Collegati
Decreto legislativo 27 luglio 1999 n. 271
Convenzione sul lavoro nel settore della pesca del 2007 ILO
Gli infortuni dei lavoratori del mare
Le cadute dall'alto per l'attività di lavoro marittimo
Modello redazione piano di sicurezza lavoratori marittimi
Sicurezza lavoratori marittimi: quadro normativo
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Modello pericoli lavorativi settori pesca.pdf |
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