Qualità dell'aria indoor e rischio radon in Italia e realtà confrontabili
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Qualità dell'aria indoor e rischio radon in Italia e realtà confrontabili
ID 20612 | 18.10.2023 / In allegato
Il radon, classificato dalla WHO e dalla IARC come cancerogeno umano di gruppo 1, è la seconda causa di morte per cancro ai polmoni dopo il fumo. In particolari condizioni tende ad accumularsi negli ambienti di vita confinati, costituendo un serio rischio per la salute.
La permanenza in edifici inadeguatamente progettati e/o realizzati con materiali non idonei, e nei casi in cui gestione e manutenzione non vengano eseguite in maniera corretta e costante, può determinare effetti dannosi sulla salute, non solo per il rischio radon ma anche per elevati livelli di agenti chimici e microbiologici. Nell’effettuare, quindi, interventi di efficientamento energetico, non devono essere trascurate le conseguenze sulle concentrazioni di inquinanti indoor, tra cui il radon, garantendo un adeguato ricambio di aria (naturale e/o forzato) e in casi specifici implementando sistemi di mitigazione ad hoc per la riduzione dei livelli di radon. La Direttiva Europea 2013/59/Euratom prevede che gli Stati membri sviluppino Piani d'azione del radon.
In attesa della pubblicazione del Piano d’azione italiano, nel mese di ottobre 2021, MASE e ISPRA hanno finalizzato un Accordo di collaborazione per il supporto all’attività di prevenzione e riduzione del rischio di esposizione al radon indoor. Le principali finalità individuate dall’Accordo sono accrescere le conoscenze sulla problematica del rischio del radon indoor e aumentare la consapevolezza della popolazione sui rischi sanitari derivanti dall’esposizione al radon indoor. Nell’ambito di tale Accordo, è stato realizzato il presente quaderno con l’intento di offrire un’analisi della normativa, della documentazione tecnica e scientifica e della documentazione relativa alle certificazioni in materia di efficientamento energetico e gas radon con riferimento alla realtà italiana e ad altre realtà con essa confrontabili. Nelle analisi vengono evidenziate le sinergie e le criticità tra il tema della qualità dell’aria, del radon e dell’efficienza energetica degli edifici, sotto il profilo della metodologia di studio nonché sui risultati ottenuti nelle diverse pubblicazioni.
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Sommario
1 Premessa
2 Normativa e documenti di riferimento
2.1 Introduzione
2.2 La situazione Normativa europea e nazionale
2.3 Norme e leggi europee
2.4 Norme e leggi nazionali
2.5 Norme, leggi e linee guida a livello locale
2.6 Documenti internazionali
2.6.1 Norme ISO
2.7 Documenti nazionali
2.8 Sitografia
2.8.1 Pubblicazioni SNPA e Organizzazioni istituzionali
3 Analisi della letteratura scientifica
3.1 Introduzione
3.2 Metodologia
3.2.1 Mappatura delle aree a rischio radon
3.2.2 Misurazione e concentrazione del radon
3.2.3 Radon ed efficientamento energetico
3.2.4 Misure di mitigazione del radon
3.2.5 Conclusioni generali
4 Certificazioni per l’efficienza energetica in Italia e in realtà confrontabili
4.1 La legislazione europea sull’efficienza energetica degli edifici
4.2 La normativa di riferimento sulla certificazione energetica in Italia
4.3 I protocolli per la certificazione energetico-ambientale
4.3.1 I protocolli internazionali
4.3.2 I protocolli nazionali
5 Conclusioni
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Fonte: ISPRA - Quaderno 27/2023
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