PEGI: Il Codice di condotta per i videogiochi
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PEGI: Pan-European Game Information - Informazioni paneuropee sui giochi
Che cos'è il PEGI?
È stato lanciato nella primavera del 2003 e ha sostituito le classificazioni in base all’età esistenti in alcuni paesi con un sistema unico usato ora in 30 Paesi europei (Austria, Danimarca, Ungheria, Lettonia, Norvegia, Slovenia, Belgio, Estonia, Islanda, Lituania, Polonia, Spagna, Bulgaria, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Svezia, Cipro, Francia, Israele, Malta, Romania, Svizzera, Repubblica ceca, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Repubblica slovacca e Regno Unito).
Il sistema riceve il supporto dei principali produttori di console, tra cui Sony, Microsoft e Nintendo, oltre che degli editori e degli sviluppatori di giochi interattivi di tutta Europa. Il sistema di classificazione in base all’età è stato creato dall'ISFE (International Software Federation of Europe - Federazione europea del software interattivo).
Il sistema PEGI si basa su un Codice di condotta, cioè un insieme di regole alle quali ogni editore che usa il sistema PEGI deve attenersi per contratto.
Il Codice riguarda l’etichettatura per età, la promozione e la pubblicità di prodotti interattivi e riflette l’impegno preso dall’industria videoludica di fornire informazioni ai consumatori in modo responsabile. Per soddisfare tali obiettivi sono stati creati vari comitati e commissioni.
Linguaggio scurrile Gioco che contiene espressioni volgari |
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Discriminazione Gioco che contiene scene di discriminazione o materiale che possa incoraggiarla |
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Droghe Gioco che fa riferimento a o rappresenta l’uso di droghe |
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Paura Gioco che può allarmare o spaventare i bambini |
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Gioco d’azzardo Gioco che incoraggia o insegna a giocare d’azzardo |
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Sesso Gioco che contiene scene di nudo e/o comportamenti sessuali o riferimenti sessuali |
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Violenza Gioco che contiene scene di violenza |
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Online Game can be played online |
PEGI 3 Il contenuto dei giochi a cui è assegnata questa classificazione è ritenuto adatto a tutti i gruppi di età. Essi possono contenere violenza se inserita in un contesto comico (come le forme di violenza da cartoni animati tipiche di Bugs Bunny o Tom & Jerry). Il bambino non deve associare i personaggi presenti sullo schermo a personaggi della vita reale; essi devono essere totalmente di fantasia. Il gioco non deve contenere rumori o immagini che possano spaventare o impaurire i bambini piccoli. Non devono essere presenti espressioni volgari. |
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PEGI 7 I giochi che sarebbero classificati come 3 ma che contengono scene o rumori che potrebbero spaventare, possono essere considerati adatti per questa categoria. |
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PEGI 12 In questo gruppo di età rientrano i videogiochi che mostrano violenza leggermente più esplicita rivolta a personaggi di fantasia e/o violenza non esplicita rivolta a personaggi dall’aspetto umano o ad animali riconoscibili nonché i videogiochi che mostrano scene di nudo leggermente più esplicite. Le espressioni volgari non devono essere forti e non devono contenere imprecazioni a sfondo sessuale. |
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PEGI 16 Questa classificazione si applica quando la violenza (o l’attività sessuale) descritta raggiunge un livello simile a quello presente nella vita reale. I ragazzi di questo gruppo di età devono essere anche in grado di gestire un linguaggio molto più scurrile, il concetto dell’uso del tabacco e delle droghe e la descrizione di attività criminali. |
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PEGI 18 La classificazione per soli adulti si applica quando la violenza raggiunge un livello tale da diventare rappresentazione di violenza grave e/o da includere elementi di tipi specifici di violenza. La violenza grave è molto difficile da definire in quanto può spesso essere molto soggettiva, ma in termini generali la si può classificare come la rappresentazione di un tipo di violenza che farebbe provare a chi la vede un sentimento di repulsione. |
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