Slide background




Microclima ambienti moderati: EN ISO 7730

ID 5561 | | Visite: 46648 | Documenti Riservati SicurezzaPermalink: https://www.certifico.com/id/5561

Microclima mmbienti moderati EN ISO 7730

Microclima ambienti moderati EN ISO 7730:2006 - Dlgs 81/08 Rev. 1.0 Ottobre 2024

ID 5561 | Update Rev. 1.0 dell'11.10.2024 / Documento completo allegato

Il presente elaborato illustra la valutazione delle condizioni microclimatiche ambientali in ambienti c.d. moderati, in base a quanto disposto nel TUS (D.lgs n. 81 del 2008) e rielaborando i contenuti della Norma UNI EN ISO 7730:2006 Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale.

Update Rev. 1.0 dell'11 Ottobre 2024

- Estratto Sezione D ed E Parte 3: Microclima  Indicazioni operative per la prevenzione del rischio da Agenti Fisici ai sensi del Decreto Legislativo 81/08 - Parte 3: Microclima / Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome - 08.06.2021
- Inserimento link normativi / www.tussl.it
- Miglioramenti grafici

Excursus

Si definisce microclima l’insieme dei parametri fisici ambientali che caratterizzano l’ambiente locale e che, assieme a parametri individuali quali l’attività metabolica e l’abbigliamento, determinano gli scambi termici fra l’ambiente stesso e gli individui che vi operano.

È importante valutare il rischio microclima nei luoghi di lavoro per verificare se l’ambiente termico in cui il lavoratore opera sia adeguato alla attività lavorativa che deve svolgere oppure possa comprometterne la sicurezza e lo stato di salute.

Premesso che nella generalità dei luoghi di lavoro l’attività metabolica è di fatto così strettamente associata al compito lavorativo da non potersi considerare una variabile, si definiscono moderati tutti i luoghi di lavoro nei quali non esistono specifiche esigenze produttive che, vincolando uno o più degli altri principali parametri microclimatici (principalmente temperatura dell’aria, ma anche umidità relativa, velocità dell’aria, temperatura radiante e resistenza termica del vestiario), impediscano il raggiungimento del comfort.

Un microclima confortevole è quello che suscita nella maggioranza degli individui presenti una sensazione di soddisfazione per l’ambiente, da un punto di vista termo - igrometrico, convenzionalmente identificata col termine “benessere termoigrometrico”, ma più spesso indicata per brevità come “benessere termico” o semplicemente “benessere” o “comfort”.

A tal fine risulta necessario che si verifichino condizioni appropriate a produrre sia comfort di tipo globale, ovvero relativo al corpo umano nel suo complesso, sia comfort di tipo locale, ovvero relativo a specifiche aree corporee.

- Il comfort globale è strettamente legato al mantenimento della neutralità termica del corpo umano attraverso una fisiologica risposta del sistema di termoregolazione. Quest’ultimo ha il compito di mantenere la temperatura del nucleo corporeo costante o comunque di contenerne le oscillazioni entro un intervallo molto ristretto compatibile con l'espletamento ottimale delle funzioni vitali.

- Il discomfort locale è invece legato alla limitazione degli scambi termici localizzati in specifiche aree, ovviamente superficiali, del corpo umano. La situazione ottimale si raggiunge annullando ogni possibile causa che possa indurre nel soggetto sensazioni di discomfort.

Ambienti moderati EN ISO 7730   Dlgs 81 08   Figura 1

Figura 1 - Parametri che caratterizzano il microclima

Valutazione delle condizioni microclimatiche ambientali D.Lgs 81/2008

L’Allegato IV Requisiti dei luoghi di lavoro -1.9 Microclima - al D.Lgs 81/2008 fornisce indicazioni di carattere generale in relazione alla aerazione, temperatura e umidità dei luoghi di lavoro.

Nel Titolo VIII, Capo I, art. 180 classifica il microclima tra gli agenti fisici e ai sensi dell’art. 181 ne rende obbligatoria la valutazione del rischio.

Non esiste, nel Titolo VIII, un capo specifico dedicato al microclima così come avviene, invece, per altri agenti fisici ma l’art. 181 dispone di far riferimento alle norme di buona tecnica (UNI, ISO ecc.) ed alle buone prassi per valutare il rischio in modo da identificare ed adottare le opportune misure di prevenzione e protezione.

Ambienti moderati EN ISO 7730   Dlgs 81 08   Figura 2

Figura 2 - Microclima nel Dlgs 81/08

D.Lgs 81/2008

Allegato IV

1.9 Microclima

1.9.1. Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi

1.9.1.1. Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di areazione.

1.9.1.2. Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo, quando ciò è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori.

1.9.1.3. Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell'aria o di ventilazione meccanica, essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d'aria fastidiosa.

1.9.1.4. Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.

1.9.1.5. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all'inquinamento dell'aria respirata deve essere eliminato rapidamente.

1.9.2. Temperatura dei locali

1.9.2.1. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.

1.9.2.2. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell'aria concomitanti.

1.9.2.3. La temperatura dei locali di riposo, dei locali per il personale di sorveglianza, dei servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali.

1.9.2.4. Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro.

1.9.2.5. Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.

1.9.2.6. Gli apparecchi a fuoco diretto destinati al riscaldamento dell'ambiente nei locali chiusi di lavoro di cui al precedente articolo, devono essere muniti di condotti del fumo privi di valvole regolatrici ed avere tiraggio sufficiente per evitare la corruzione dell'aria con i prodotti della combustione, ad eccezione dei casi in cui, per l'ampiezza del locale, tale impianto non sia necessario.

1.9.3 Umidità

1.9.3.1 Nei locali chiusi di lavoro delle aziende industriali nei quali l'aria è soggetta ad inumidirsi notevolmente per ragioni di lavoro, si deve evitare, per quanto è possibile, la formazione della nebbia, mantenendo la temperatura e l'umidità nei limiti compatibili con le esigenze tecniche.

[...]

PMV (voto medio previsto)

II PMV è un indice che prevede il valore medio dei voti di un consistente gruppo di persone sulla scala di sensazione termica a 7 punti, basato sul bilancio di energia termica del corpo umano, che è verificato quando la produzione interna di energia termica uguaglia la quantità di energia termica ceduta all'ambiente.

In un ambiente moderato, il sistema di termoregolazione del corpo umano provvede automaticamente a modificare la temperatura della pelle e la secrezione di sudore per mantenere l'equilibrio termico.

PMV = CT (0,303 e -0,036 M + 0,0275)

CT = carico termico (differenza tra la potenza termica ceduta da un individuo all’ambiente e quella scambiata dallo stesso in condizioni omeoterme)

L’indice PMV può essere determinato quando sono stimati:

- Attività (energia metabolica)
- Abbigliamento (resistenza termica) e misurati i seguenti parametri ambientali:
- Temperatura dell’aria
- Temperatura media radiante
- Velocità relativa dell’aria
- Pressione parziale del vapore d’acqua.

[...]

Impedenze termica del vestiario (Icl)

L’impedenza termica del vestiario è misurata in CLO.

1 CLO = gradiente termico di 0.18 °C su un’area di 1 m2 attraversata da un flusso termico di 1 Kcal/h

Focus microclima | Ambienti moderati

Tabella 4 – Impedenza termica del vestiario UNI EN ISO 9920/2004

Maggiore è il valore dell’indice CLO, più è accentuata la sensazione di “caldo” e meno è sentita la sensazione di “freddo”.

...

Scala di sensazione termica

Il valore dell’indice PMV esprime lo scostamento della situazione reale dell’ambiente termico rispetto a quella di benessere (anche detta comfort, cioè “la condizione mentale in cui viene espressa soddisfazione per l’ambiente termico”) e rappresenta differenti livelli di accettabilità di un dato ambiente termico. Nella tabella n. 1 è rappresentato il campo di variabilità dell’indice PMV.

Focus microclima | Ambienti moderati

Tabella n. 5 -  Scala di sensazione termica a sette punti

[...]

Indicazioni operative rischio agenti fisici ISS INAIL / Microclima

Indicazioni operative per la prevenzione del rischio da Agenti Fisici ai sensi del Decreto Legislativo 81/08 - Parte 3: Microclima / Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome - 08.06.2021

Estratto Sezione D ed E

SEZIONE D GESTIONE DEL RISCHIO

D.1 Come comportarsi all’esito della valutazione?
D.2 Come deve essere strutturato e che cosa deve riportare la Relazione Tecnica di supporto al Documento di Valutazione del rischio microclima?
D.3 Esistono dispositivi di protezione individuali o dispositivi ausiliari indossabili?
D.4 Informazione e formazione: quando e con quali contenuti? In quali casi è necessario effettuare specifica informazione/formazione?
D.5 Come gestire il rischio microclima per lavoratori outdoor?
D.6 Come gestire il rischio per lavoratori in regime di auto restrizione idrica?
D.7 Quali criteri per gestire l'acclimatamento?
D.8 Quali indicazioni operative in relazione all' insorgenza di malattie da calore sul luogo di lavoro?

SEZIONE E VIGILANZA

E.1 Nell’ambito del D.Lgs. 81/2008, in ottemperanza a quali riferimenti deve essere effettuata la valutazione del microclima?
E.2 In quali casi è appropriato richiedere da O.V. che la valutazione va eseguita in riferimento al Titolo VIII, ed in quali in riferimento all’Allegato IV del D.Lgs. 81/2008?
E.3 Esistono ambienti nei quali i valori limite di accettabilità delle quantità microclimatiche sono stabiliti da legislazione specifica?
E.4 Esistono dei limiti di riferimento per le situazioni in cui i lavoratori passano da ambienti freddi ad ambienti caldi o viceversa?
E.5 Come deve essere gestito il rischio microclima nell’ambito della valutazione dei rischi all’interno dei cantieri (POS e PSC) e dei rischi interferenti (DUVRI)?

[...] Segue in allegato

Fonti
Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81

UNI EN ISO 7730 - Ergonomia degli ambienti termici – Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale
Indicazioni operative per la prevenzione del rischio da Agenti Fisici ai sensi del Decreto Legislativo 81/08
www.tussl.it

Certifico Srl - IT | Rev. 1.0 2024
Elaborazione copia/stampa autorizzata Abbonati su PDF Sicurezza/2X/3X/4X/Full/Full Plus

Matrice Revisioni

Rev. Data Oggetto Autore
1.0 11.10.2024 - Estratto Sezione D ed E Parte 3: Microclima  Indicazioni operative per la prevenzione del rischio da Agenti Fisici ai sensi del Decreto Legislativo 81/08 - Parte 3: Microclima / Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome - 08.06.2021
- Inserimento link normativi / www.tussl.it
- Miglioramenti grafici
Certifico Srl
0.0 2018 --  Certifico Srl

Collegati:

Descrizione Livello Dimensione Downloads
Allegato riservato Microclima ambienti moderati EN ISO 7730 Rev. 1.0 2024.pdf
Certifico Srl - Rev. 1.0 2024
762 kB 187
Allegato riservato Microclima ambienti moderati EN ISO 7730 Rev. 0.0 2018.pdf
Certifico Srl - Rev 00 2018
571 kB 1216

Tags: Sicurezza lavoro Abbonati Sicurezza Rischio microclima

Articoli correlati

Ultimi archiviati Sicurezza

Nov 20, 2024 52

Decreto n. 1654 del 21 ottobre 2024

Decreto n. 1654 del 21 ottobre 2024 ID 22971 | 20.11.2024 Decreto n. 1654 del 21 ottobre 2024 del Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, relativo alle «Modifiche alla composizione del corpo istruttori per i corsi di addestramento per il personale marittimo»… Leggi tutto
Nov 20, 2024 52

Decreto n. 1652 del 21 ottobre 2024

Decreto n. 1652 del 21 ottobre 2024 ID 22970 | 20.11.2024 Decreto n. 1652 del 21 ottobre 2024 Modifiche ai decreti 1° aprile 2016, recanti l'istituzione dei corsi di addestramento avanzato per le operazioni del carico delle navi cisterna adibite al trasporto di prodotti petroliferi, chimici e gas… Leggi tutto
DM n  170 del 20 novembre 2024   Implementazione del Portale nazionale del sommerso
Nov 20, 2024 115

Decreto Ministeriale n. 170 del 20 novembre 2024

DM n. 170 del 20 novembre 2024 / Implementazione del Portale nazionale del sommerso ID 22968 | 20.11.2024 Decreto Ministeriale n. 170 del 20 novembre 2024 - Implementazione del Portale nazionale del sommerso ... Articolo 1 (Implementazione del Portale nazionale del sommerso) 1. Al fine di… Leggi tutto
Ruolo del RSL e UNI EN ISO 4001
Nov 19, 2024 178

Il ruolo degli RLS nei SGSSL UNI EN ISO 45001

Il ruolo degli RLS nei Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro alla luce della UNI EN ISO 45001:2018 ID 22959 | 19.11.2024 / In allegato Una cultura di impresa che guardi alla salute e sicurezza non soltanto come adempimento normativo, ma anche come parte integrante dei processi… Leggi tutto
Infor MO   Integrazione dei sistemi Infor Mo e Pre Vi
Nov 18, 2024 107

Infor.MO - Integrazione dei sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S

Infor.MO - Integrazione dei sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S ID 22956 | 18.11.2024 / In allegato L’integrazione dei sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S per il monitoraggio dei fattori di rischio (Scheda n. 25/2024) La scheda illustra l’integrazione tra i sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S che permette di avere a… Leggi tutto
Infor MO   organizzazione degli spazi e viabilit
Nov 18, 2024 119

Infor.MO - organizzazione degli spazi e viabilità

Infor.MO - organizzazione degli spazi e viabilità / INAIL n. 24/2024 ID 22955 | 18.11.2024 / In allegato Infor.MO, Rischio infortunistico negli ambienti lavorativi: organizzazione degli spazi e viabilità (Scheda n. 24/2024) La scheda presenta un approfondimento sulle dinamiche infortunistiche… Leggi tutto

Più letti Sicurezza