Modello Relazione Rilievo illuminotecnico luoghi di lavoro | Rev. 1.0 Marzo 2024
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24 Novembre 2024 | |||||||||||||
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Modello Relazione Rilievo illuminotecnico EN 12464-1:2021 ID 7015 | Rev. 1.0 del 04.03.2024 Allegato formato .pdf, in Store il Documento singolo formato .docx Documento esempio di Modello di Relazione di Rilievo Illuminotecnico sui posti di lavoro in interno elaborato in accordo alla norma UNI EN 12464-1:2021 “Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni”, capitolo 7 estratto prospetto 34 “Uffici”. UNI EN 12464-1:2021 Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni Data entrata in vigore: 23 settembre 2021 Per tutte le Tabelle di riferimento del capitolo 7 “Elenco dei requisiti illuminotecnici - Prospetti” della UNI EN 12464-1:2021 vedi il Documento: Illuminazione dei posti di lavoro in interni. [...] Premessa Generalmente, soprattutto nell’applicazione dei livelli prescritti dalle vigenti normative, quando si parla di illuminamento si intende un livello di illuminamento mantenuto Ēm, cioè il valore sotto il quale non deve scendere l’illuminamento medio su una superficie specificata, riferito ad uno stato medio di invecchiamento e durante l’esercizio ordinario delle apparecchiature illuminanti, mentre nella generalità delle misure si tende a rilevare una serie di illuminamenti puntiformi che non hanno alcun collegamento con l’effettivo illuminamento mantenuto di un determinato ambiente. Per poter ottenere l’illuminamento mantenuto è necessario rilevare almeno un numero minimo di illuminamenti puntiformi sufficienti per una elaborazione al fine di risalire ad un valore medio accettabile; in relazione alle dimensioni del locale, all’altezza del piano di lavoro e all’altezza degli apparecchi illuminanti. Il termine illuminamento, misurato in lux, riguarda una grandezza fotometrica che rappresenta il rapporto tra il flusso luminoso Φ ricevuto da una superficie e l’area S della superficie stessa, cioè la quantità di luce presente su una determinata superficie definita piano di lavoro (superficie posta a 0,8 m dal pavimento negli ambienti di lavoro e a 0,2 m dal pavimento nelle zone di transito) e non la quantità di luce che investe un eventuale osservatore. E = ∅ / S Figura 1 - Illuminamento [...] UNI EN 12464-1:2021 […] 5. Criteri di progettazione illuminotecnica 5.1 Ambiente luminoso Pera buona pratica di illuminazione, è essenziale che, oltre agli illuminamenti richiesti, siano soddisfatte ulteriori esigenze qualitative e quantitative. I requisiti di illuminazione sono determinati dalla soddisfazione di tre esigenze umane fondamentali: - comfort visivo, quando i lavoratori hanno una sensazione di benessere; indirettamente questo contribuisce anche a ottenere alti livelli di produttività e una più alta qualità del lavoro; I principali criteri che determinano l'ambiente luminoso in relazione all'illuminazione elettrica e all'illuminazione mediante luce diurna sono: - distribuzione della luminanza; Questi criteri sono esposti maggiormente in dettaglio nei punti 5 e 6, i requisiti e le raccomandazioni sono indicati nel punto 7. Nota Oltre all'illuminazione, vi sono altri parametri ergonomici visivi che influenzano la prestazione visiva, come: - le proprietà intrinseche del compito (dimensioni, forma, posizione, colore e riflettanza di dettaglio e sfondo), [...] 5.4 Griglia di illuminamento Devono essere creati sistemi a griglia per indicare i punti in corrispondenza dei quali sono calcolati e verificati i valori di illuminamento per l'area (o le aree) del compito e di attività, l'area immediatamente circostante (o le aree immediatamente circostanti) e l'area (o le aree) di sfondo. Sono preferite celle di griglia che approssimano un quadrato, il rapporto tra lunghezza e larghezza di una cella di griglia deve essere mantenuto tra 0,5 e 2 (vedere anche EN 12193 e EN 12464-2). Le dimensioni massime della griglia devono essere: p = 0,2 x 5log10(d) (1) dove: p ≤ 10 m d è la dimensione più lunga dell'area di calcolo (m), tuttavia se il rapporto tra il lato più lungo e il lato più corto è uguale o maggiore di 2, allora d diventa la dimensione più corta dell'area, e p è la dimensione massima della cella della griglia (m). Il numero di punti nella dimensione pertinente è dato dal numero intero più vicino a d/p. L'interdistanza risultante tra i punti di griglia si utilizza per calcolare il numero intero più prossimo di punti di griglia nell'altra dimensione. Ciò da un rapporto tra lunghezza e larghezza di una cella di griglia prossimo a 1. Nota 1 Formula (1) (tratta da CIE x005-1992) è stata ricavata partendo dal presupposto che p sia proporzionale a log(d), dove: p = 0,2 m per d = 1 m; I valori di illuminamento sono calcolati e misurati in corrispondenza del punto centrale dei rettangoli della griglia. Una tipica griglia è illustrata nella figura 2. Legenda a Dimensione del lato più lungo dell'area di calcolo/dell'area di verifica Figura 2 - Tipica griglia [...] Illustrazione grandezze UNI EN 12464-1:2021 “Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni” capitolo 7 estratto prospetto 34 “Uffici”. 1 lux = illuminamento prodotto dal flusso di un lumen distribuito in modo uniforme su di una superficie di un metro quadrato Nella tabella seguente estratta dalla UNI EN 12464-1:2021 è presa in considerazione l’illuminazione dei posti di lavoro di cui al capitolo 7 estratto prospetto 34 “Uffici”. [...] Tabella 1 - Illuminazione dei posti di lavoro UNI EN 12464-1:2021 capitolo 7 estratto prospetto 34 “Uffici” Criterio valutazione Per applicare i criteri di progettazione illuminotecnica il progetto illuminotecnico si dovrebbe tenere conto dei seguenti aspetti: - requisiti di illuminamento raccomandati; Nella scelta dei criteri illuminotecnici appropriati per l'area del compito o per l'area di attività e l'area immediatamente circostante si devono rispettare i seguenti passaggi: 1. Definire l'area del compito e le aree di attività nello spazio. Si noti che l'area del compito o l'area di attività può essere orizzontale, verticale o inclinata e che nella medesima area possono svolgersi più compiti o attività. 3. Scegliere i "requisiti relativi al compito o all'attività" dai prospetti di cui al capitolo 7 della norma UNI EN 12464-1:2021 (Ēm, Uo, Ra, RUGL). Per le aree di attività con più compiti, per il progetto si devono adottare i requisiti più gravosi. 4. Scegliere l'illuminamento mantenuto, Ēm , adeguato a gradini servendosi della scala di illuminamento di cui al punto 5.3.2 partendo dal valore richiesto per la condizione di lavoro effettiva secondo gli specifici modificatori di contesto come specificato nel punto 5.3.3 (prospetto 1 e prospetto 2). Si raccomanda di progettare illuminamenti di massimo di due gradini maggiori del valore mantenuto richiesto (minimo) sull'area del compito o sull'area di attività (Ēm ) per permettere l'adeguamento dell'illuminamento sul compito per soddisfare l'esigenza di una migliore prestazione visiva. Per garantire la soddisfazione in orari di funzionamento diversi si può utilizzare un'illuminazione regolabile. Quando il compito o l'attività non sono svolti o è svolta un'attività di minore difficoltà visiva, si possono impiegare livelli di luce minori mediante la regolazione o la commutazione se appropriato. Ulteriori informazioni sono contenute in CIE 222 e in CIE 227. 5. Scegliere i requisiti di illuminamento appropriati per l'area immediatamente circostante e per l'area di sfondo in base alla scelta di Ēm nel passaggio 3 e nel prospetto 3 (vedere punti 5.3.4 e 5.3.5). [...] Prospetto C.1 Requisiti di base tratti dal prospetto 34 [...] Tuttavia, poiché l'illuminamento del compito è stato innalzato di un gradino, anche l'illuminamento cilindrico, Ēm,z, l'illuminamento delle pareti, Ēm,wall, e l'illuminamento del soffitto, Ēm,ceiling, dovrebbero essere innalzati di un gradino sulla scala di illuminamento, dando luogo ai requisiti: Prospetto C.4 Requisiti finali per l'ufficio Dal prospetto 3 della norma (punto 5.3.4) ciò richiederebbe un illuminamento sull'area immediatamente circostante di 500 lx e un illuminamento sull'area di sfondo di 500 lx/3 = 167 lx. Ovviamente, per la massima flessibilità, il valore modificato per di 1000 lx (vedere prospetto C.2) potrebbe essere utilizzato con idonei dispositivi di controllo dell'illuminazione per soddisfare i requisiti di base ma tenere conto della variabilità dell'ambiente visivo nel corso dell'intera giornata. [...] Direzionalità della luce Nell'area del compito o nell'area di attività, l'uniformità di illuminamento (Uo) non deve essere minore dei valori di uniformità minimi indicati nei prospetti di cui al punto 7.3. L'uniformità nell'area immediatamente circostante deve essere Uo ≥ 0,40. Sull'area di sfondo, sulle pareti e sul soffitto, l'uniformità deve essere Uo ≥ 0,10. Tali livelli di uniformità devono essere applicati soltanto con l'illuminazione elettrica. I livelli di uniformità di illuminamento quando è disponibile la luce diurna non sono applicabili in quanto l'intensità e la distribuzione della luce varia continuamente a causa delle condizioni meteorologiche e del contesto esterno. Gli ulteriori benefici della luce diurna possono compensare la carenza di uniformità. Figura 4 – Esempio individuazione Area del compito Calcolo e misura dell’illuminamento medio (UNI EN 12464-1:2021) Caso Studio 1: ufficio tipo “open space” Consideriamo che il nostro open space misuri 10x10x3 m, Le dimensioni massime della griglia devono essere: p = 0,2 x 5log10(d) = 0,2 x 5log10(10) = 1 dove: p ≤ 10 m d è la dimensione più lunga dell'area di calcolo (m), tuttavia se il rapporto tra il lato più lungo e il lato più corto è uguale o maggiore di 2, allora d diventa la dimensione più corta dell'area, e p è la dimensione massima della cella della griglia (m). Il numero di punti nella dimensione pertinente è dato dal numero intero più vicino a d/p. Numero di punti = 10 L'interdistanza risultante tra i punti di griglia si utilizza per calcolare il numero intero più prossimo di punti di griglia nell'altra dimensione. Ciò da un rapporto tra lunghezza e larghezza di una cella di griglia prossimo a 1. [...] segue in allegato Fonti Certifico Srl - IT | Rev. 1.0 2024 Matrice revisioni
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