Illuminazione dei posti di lavoro in interni
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Illuminazione dei posti di lavoro in interni / Update Novembre 2023
ID 5082 | Scheda Rev. 1.0 del 15.11.2023
L’illuminazione dei posti di lavoro è importante per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori. Le norme che trattano tale argomento riguardano l’illuminazione dei posti di lavoro in ambienti interni e ambienti esterni. Norme principali Illuminazione posti di lavoro:
- UNI EN 1837:2021 “Sicurezza del macchinario - Illuminazione integrata alle macchine”,
- UNI EN 12464-1:2011 “Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni”,
- UNI EN 12464-2:2014 "Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 2: Posti di lavoro in esterno",
- UNI EN 12193:2008 "Luce e illuminazione - Illuminazione di installazioni sportive".
- UNI 11165:2005 “Valutazione dell’abbagliamento molesto con il metodo UGR”.
Nel documento sono considerati i soli posti di lavoro interni e sono prese in esame le norme UNI EN 1837, UNI EN 12464-1 e UNI 11665.
La UNI EN 1837 illustra, attraverso disegni esplicativi, come disporre le sorgenti luminose così da garantire una buona illuminazione delle aree di lavoro in macchine operatrici.
La norma UNI EN 12464-1, specifica i requisiti illuminotecnici per i posti di lavoro interni con lo scopo di garantire il confort e la prestazione visiva delle persone con normali capacità visuali. Non specifica i requisiti illuminotecnici riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Sebbene il rispetto dei requisiti illuminotecnici della presente norma, soddisfi generalmente i requisiti di sicurezza, è necessario fare riferimento anche a quanto riportato nei regolamenti europei o nazionali e leggi specifiche dei singoli paesi.
All’interno di un locale possono essere presenti compiti visivi(1) diversi che richiedono, ovviamente, diversi livelli d’illuminamento nella specifica area dove essi vengono svolti. Il valore dell’illuminamento prescritto è riportato in apposite tabelle nel punto 5 della norma.
Oltre all’illuminamento dell’area del compito visivo, la norma dà prescrizioni per altre due aree: l’area immediatamente circostante e l’area di sfondo.
Figura 1 - Area del compito visivo, area immediatamente circostante, area di sfondo.
Gli illuminamenti di queste due aree sono legate al valore prescritto per l’area del compito visivo. I valori di illuminamento dell’area immediatamente circostante sono quelli della tabella 1 qui sotto riportata, mentre l’illuminamento medio dell’area di sfondo deve essere ≥1/3 di quello dell’area immediatamente circostante:
Le uniformità di illuminamento U0(2) sono definite nelle tabelle al punto 5, per le aree dei compiti visivi, è ≥0,4 per le aree immediatamente circostanti e ≥0,1 per le aree di sfondo. Le interdistanze tra i punti all’interno delle griglie di calcolo sono esattamente definiti usando la procedura descritta nella norma. Per avere un ambiente luminoso equilibrato, è necessaria una corretta illuminazione delle pareti e del soffitto, la norma da prescrizioni per il livello minimo dell’illuminamento medio del soffitto e pareti e le loro relative uniformità U0.
Altri due parametri vanno considerati per l’illuminazione dei posti di lavoro in interni: l’illuminamento cilindrico(3) e il modellato(4). L’illuminamento cilindrico (figura 2) garantisce il riconoscimento visuale, la norma prevede un valore di almeno 150 lx cilindrici medi per ambienti che richiedono un buon riconoscimento visuale come scuole, uffici, sale riunioni ecc. e 50 lx cilindrici medi per gli altri ambienti. Esso è calcolato per tutta l’area del locale in piani ad altezze dal pavimento di 1,2 m per persone sedute, e 1,6 m per persone in piedi. L’uniformità dell’illuminamento cilindrico deve essere ≥0,1.
Figura 2 - Illuminamento cilindrico.
Il modellato invece è un equilibrato rapporto tra la luce direzionale e diffusa. Un valore equilibrato di modellato esalta le caratteristiche strutturali di persone e oggetti presenti nel locale. I valori da 0,2 a 0,6 sono buoni indicatori di modellato.
L’abbagliamento è un parametro molto importante per garantire un buon ambiente luminoso. L’indice unificato di abbagliamento (UGR) è un numero variabile da 0 a 30 che definisce la sensazione di fastidio prodotto dall’abbagliamento. I valori limite dell’abbagliamento sono inseriti nelle tabelle al punto 5 della norma per ogni singolo compito visivo.
La norma UNI 11665 derivata dalla pubblicazione CIE 117 [1] illustra i criteri per la valutazione dell’abbagliamento molesto UGR. I valori di illuminamento prescritti per i vari compiti visivi sono "illuminamenti medi mantenuti", cioè valori degli illuminamenti medi di sotto ai quali non si deve mai scendere.
Il fattore di manutenzione MF considera i parametri che riducono l’illuminamento medio a impianto nuovo ed è calcolato come descritto dalla UNI EN 12464-1 e pubblicazione CIE 97 [2].
Quando nel locale illuminato sono presenti attrezzature munite di videoterminali, la norma prescrive i limiti della luminanza(5) degli apparecchi di illuminazione, quando posizionati alle spalle dell’osservatore, con angoli di elevazione, tra l’asse verticale e la linea che congiunge l’occhio dell’osservatore con il centro del videoterminale che variano da 65° a 85°.
Per mancanza di spazio, i seguenti punti della norma: requisiti dell’efficienza energetica, integrazione tra luce naturale e luce artificiale, variabilità della luce e per finire le procedure di verifica dell’impianto di illuminazione, non vengono illustrati.
(1) Il compito visivo è l’insieme degli elementi dell’attività svolta
(2) L’uniformità di illuminamento U0 è il rapporto tra l’illuminamento minimo e l’illuminamento medio di tutti i punti della griglia di calcolo.
(3) L’illuminamento cilindrico è la media degli illuminamenti nei piani verticali che ruotano attorno al punto considerato.
(4) Il modellato è il rapporto tra l’illuminamento cilindrico e l’illuminamento orizzontale nello stesso punto di calcolo.
(5) La luminanza è il rapporto tra l’intensità luminosa nella direzione dell’osservatore e la proiezione dell’area luminosa dell’apparecchio sempre nella direzione di osservazione.
Valori di illuminamento
La EN 12464-1:2011 “Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”, riporta i seguenti livelli riferimento per le principali tipologie lavorative. Nella tabella seguente viene riportata una sintesi dei parametri di riferimento per alcune delle tipologie lavorative riportate nel capitolo 5 della norma.
Segue la tabella con la raccolta di tutti i livelli di riferimento riportati nel capitolo 5 della EN 12464-1:2011.
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Misura illuminamento/ROA/analisi spettrale
Figura 3 - Misurazione dell'illuminamento con Luxmetro
I Luxmetri sono strumenti portatili professionali per la misura dell’illuminamento e dell’intensita’ della luce. Il Luxmetro è costituito dallo strumento, che puo’ essere solo lettore del dato di misura, oppure datalogger per memorizzare le misure effettuate, ed un sensore esterno che può essere un sensore per:
- Illuminamento (LUX) normalmente utilizzato negli ambienti e sui luoghi di lavoro,
- Irradiamento (Watt/m2) anche nel campo spettrale per bande UVA, UVB e UVC,
- Luminanza (cd/m2) grandezza indicativa dell'abbagliamento che può indurre una sorgente.
l Fotoradiometri ROA sono utilizzati per la misura delle Radiazioni ottiche Artificiali (non coerenti) in ottemperanza alle normative di sicurezza nei luoghi di lavoro secondo D.L. 81 del 2008, che obbliga i datori di lavoro a monitorare l’esposizione dei lavoratori a queste radiazioni, e valutare strumentalmente sul campo i rischi associati.
Gli Spettroradiometri invece sono utilizzati per l’analisi spettrale delle sorgenti luminose nel campo del visibile e dell’infrarosso, e sono molto utili nel campo illuminotecnico a LED, per verificare sia la luminosità in LUX che la resa cromatica e la temperatura di colore.
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Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni
La presente norma e' la versione ufficiale della norma europea EN 12464-1 (edizione giugno 2011). La norma specifica i requisiti di illuminazione per persone, in posti di lavoro in interni, che corrispondono alle esigenze di comfort visivo e di prestazione visiva di persone aventi normale capacita' oftalmica (visiva). Sono considerati tutti i compiti visivi abituali, inclusi quelli che comportano l'utilizzo di attrezzature munite di videoterminali.
D.Lgs. 81/2008
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Allegato IV Luoghi di lavoro
1.4.15. I segnali indicanti condizioni di pericolo nelle zone di transito e quelli regolanti il traffico dei trasporti meccanici su strada o su rotaia devono essere convenientemente illuminati durante il servizio notturno.
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1.5.11. Le vie e le uscite di emergenza che richiedono un'illuminazione devono essere dotate di un'illuminazione di sicurezza di intensità sufficiente, che entri in funzione in caso di guasto dell'impianto elettrico.
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1.8.6. I luoghi di lavoro all'aperto devono essere opportunamente illuminati con luce artificiale quando la luce del giorno non è sufficiente.
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1.10. Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro
1.10.1. A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un'illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori.
1.10.2. Gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo d'illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori.
1.10.3. I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell'illuminazione artificiale, devono disporre di un'illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità.
1.10.4. Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza.
1.10.5. Gli ambienti, i posti di lavoro ed i passaggi devono essere illuminati con luce naturale o artificiale in modo da assicurare una sufficiente visibilità.
1.10.6. Nei casi in cui, per le esigenze tecniche di particolari lavorazioni o procedimenti, non sia possibile illuminare adeguatamente gli ambienti, i luoghi ed i posti indicati al punto 1.10.5, si devono adottare adeguate misure dirette ad eliminare i rischi derivanti dalla mancanza e dalla insufficienza della illuminazione.
1.10.7. Illuminazione sussidiaria
1.10.7.1. Negli stabilimenti e negli altri luoghi di lavoro devono esistere mezzi di illuminazione sussidiaria da impiegare in caso di necessità.
1.10.7.2. Detti mezzi devono essere tenuti in posti noti al personale, conservati in costante efficienza ed essere adeguati alle condizioni ed alle necessità del loro impiego.
1.10.7.3. Quando siano presenti più di 100 lavoratori e la loro uscita all'aperto in condizioni di oscurità non sia sicura ed agevole; quando l'abbandono imprevedibile ed immediato del governo delle macchine o degli apparecchi sia di pregiudizio per la sicurezza delle persone o degli impianti; quando si lavorino o siano depositate materie esplodenti o infiammabili, l'illuminazione sussidiaria deve essere fornita con mezzi di sicurezza atti ad entrare immediatamente in funzione in caso di necessità e a garantire una illuminazione sufficiente per intensità, durata, per numero e distribuzione delle sorgenti luminose, nei luoghi nei quali la mancanza di illuminazione costituirebbe pericolo. Se detti mezzi non sono costruiti in modo da entrare automaticamente in funzione, i dispositivi di accensione devono essere a facile portata di mano e le istruzioni sull'uso dei mezzi stessi devono essere rese manifeste al personale mediante appositi avvisi.
1.10.7.4. L'abbandono dei posti di lavoro e l'uscita all'aperto del personale deve, qualora sia necessario ai fini della sicurezza, essere disposto prima dell'esaurimento delle fonti della illuminazione sussidiaria.
1.10.8. Ove sia prestabilita la continuazione del lavoro anche in caso di mancanza dell'illuminazione artificiale normale, quella sussidiaria deve essere fornita da un impianto fisso atto a consentire la prosecuzione del lavoro in condizioni di sufficiente visibilità.
1.11.2.2. I refettori devono essere ben illuminati, aerati e riscaldati nella stagione fredda. Il pavimento non deve essere polveroso e le pareti devono essere intonacate ed imbiancate.
1.12.3. I locali destinati a spogliatoio devono avere una capacità sufficiente, essere possibilmente vicini ai locali di lavoro aerati, illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili.
Le costruzioni per dormitorio devono rispondere alle seguenti condizioni:
…
1.14.4.2.5. essere fornite di lampade per l'illuminazione notturna.
...
Modello Relazione Rilievo illuminotecnico luoghi di lavoro EN 12464-1
segue in allegato
Certifico Srl - IT | Rev. 1.0 2023
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Matrice revisioni
Rev. | Data | Oggetto | Autore |
1.0 | 15.11.2023 | ISO/CIE DIS 8995-1:2023 UNI EN 1837:2021 | Illuminazione integrata macchine Aggiunte note varie |
Certifico Srl |
0.0 | 15.10.2018 | --- | Certifico Srl |
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D.Lgs. 81/2008 Testo Unico Salute e Sicurezza Lavoro
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Illuminazione posti di lavoro in interni Rev. 00 2019.pdf Certifico Srl - Rev. 0.0 2018 |
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