Quadro di distribuzione di una unità abitativa Conforme CEI 64-8
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Quadro di distribuzione di una unità abitativa Conforme CEI 64-8
ID 11047 | 05.07.2020 - Documento completo allegato
Il(i) quadri di distribuzione di una unità abitativa devono essere conformi alla CEI 64-8 37.4.1 con una determinata configurazione degli interruttori. Note e peculiarità configurazione del(i) quadro(i).
A. Interruttore generale
CEI 64-8
37.4.1 Generalità
Ogni unità abitativa deve essere dotata di uno o più quadri di distribuzione e di un (1 - ndr) interruttore generale, facilmente accessibile all’utente.
L’interruttore generale, qualora sia differenziale, deve essere selettivo (selettività totale differenziale) nei confronti degli interruttori differenziali a valle o dotato di SRD (dispositivo di richiusura automatica).
Al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio, la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno 2 interruttori.
È consigliabile l’impiego di interruttori differenziali di tipo A, per la protezione dei circuiti che alimentano lavatrici e/o condizionatori fissi.
Per permettere successivi ampliamenti, i quadri devono essere dimensionati per il 15 % in più dei moduli installati, con un minimo di due moduli.
NOTA
Si ricorda che gli interruttori dei singoli circuiti devono essere facilmente identificabili, ad esempio, tramite targa (art. 514.1).
Il quadro di arrivo (principale) dell’unità abitativa deve essere raggiunto direttamente dal conduttore di protezione proveniente dall’impianto di terra dell’edificio, al fine di permettere la corretta messa a terra degli eventuali SPD tramite un opportuno mezzo di connessione.
A seguire esempi con linee utenze suddivise Zona giorno/Zona notte.
Quadro di distribuzione con interruttore generale (non differenziale) |
Esempio Configurazione conforme |
Quadro di distribuzione senza interruttore generale |
Esempio Configurazione non conforme |
...
B. Interruttore differenziale
Legge 46/90
Art. 7 c.2
In particolare gli impianti elettrici devono essere dotati di impianti di messa a terra e di interruttori differenziali ad alta sensibilità o di altri sistemi di protezione equivalenti.
DM 37/08
Art. 6 c. 3
Gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto, di protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.
CEI 64-8
La CEI 64-8/4 richiede l’impiego di interruttori differenziali con soglia di intervento non superiore ai 30 mA.
412 Protezione contro i contatti diretti
…
412.5 Protezione addizionale mediante interruttori differenziali
412.5.1 L’uso di interruttori differenziali, con corrente differenziale nominale d’intervento non superiore a 30 mA, è riconosciuto come protezione addizionale contro i contatti diretti in caso di insuccesso delle altre misure di protezione o di incuria da parte degli utilizzatori.
412.5.2 L’uso di tali dispositivi non è riconosciuto quale unico mezzo di protezione contro i contatti diretti e non dispensa dall’applicazione di una delle misure di protezione specificate da 412.1 a 412.4.
412.5.3 La protezione addizionale mediante l’uso di dispositivi di protezione con corrente differenziale nominale d’intervento non superiore a 30 mA è richiesta:
a) nei locali ad uso abitativo per i circuiti che alimentano le prese a spina con corrente nominale non superiore a 20 A; e
b) per i circuiti che alimentano le prese a spina con una corrente nominale non superiore a 32 A destinate ad alimentare apparecchi utilizzatori mobili usati all’esterno.
Una esenzione può essere fatta per specifiche prese a spina previste per la connessione a particolari componenti elettrici
Fig. 1 - Foto esempio quadro di distribuzione con interruttore generale e n. 3 differenziali
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Interruttori differenziali RCD (Residual Current Device)
Gli ultimi sviluppi normativi hanno ampliato il panorama delle protezioni differenziali, previste in ambito residenziale e non.
Gli RCD sono classificati in base alla forma d’onda della corrente differenziale (Norma CEI CEI 64-8 art. 531.3.3) (Tabella 1).
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(*) Differenziale selettivo (es. a protezione montante)
Nel collegamento in serie di interruttori differenziali, per ottenere in caso di guasto una disinserzione selettiva, gli apparecchi devono essere selettivi sia nella corrente differenziale nominale Idn sia nel tempo di sgancio Ts.
1) interruttori differenziali di tipo generale, che intervengono in tempi relativamente rapidi perché la corrente di guasto e il tempo di intervento determinino punti (t,I) che si trovano nelle zone meno pericolose di quelle stabilite dalla CEI 64-8.
2) interruttori differenziali selettivi, che intervengono entro un tempo di ritardo fisso, per essere collegati a monte di altri differenziali del tipo 1) ed assicurare la continuità di servizio delle parti di impianto non interessate dal guasto (selettività).
3) interruttori differenziali ritardati, in cui invece il tempo di ritardo è regolabile, sempre per assicurare la selettività. Questo genere di interruttori può essere utilizato solo in ambito industriale, perché la regolazione deve essere eseguita da persone esperte (PES).
Concetto di selettività - Esempio (Quadro principale e altri Quadri secondari distinti)
A causa di un guasto verso terra nel circuito utilizzatore di una presa, si ha una corrente di dispersione verso terra di 50 mA.
Se l'interruttore generale dell'abitazione (posto in quadro di distribuzione principale) è dotato di un unico interruttore generale differenziale magnetotermico ad alta sensibilità con Idn=30 mA / ts ≤ 30 ms, questo guasto causerà l'interruzione di tutte le linee delle utenze dell'abitazione (luce, prese, riscaldamento, ecc ).
Se invece ogni linea è dotata di un proprio interruttore differenziale (ad esempio posto in quadro a valle - quadro di distribuzione secondario) ad alta sensibilità da 30 mA, mentre è presente un'altro l'interruttore differenziale (ad esempio posto in altro quadro a monte - quadro di distribuzione principale, installato a protezione del(i) montante(i)), selettivo (Idn = 300 mA / Ts = 100 ms), l'interruzione riguarderà la sola linea della presa interessata dal guasto.
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segue in allegato
Certifico Srl - IT Rev. 00 2020
Copia autorizzata Abbonati
Collegati
CEI 64-8/3 Impianti a livelli
CEI 23-98: Guida all’uso corretto di interruttori differenziali
Guida CEI 23-51:2016 Quadri uso domestico
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Quadro di distribuzione di una unità abitativa Conforme CEI 64-8 Rev. 0.0 2020.pdf Certifico S.r.l. Rev. 00 2020 |
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