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Manuale valutazione del rischio chimico attività portuale

ID 7067 | | Visite: 4692 | Guide Sicurezza lavoro INAILPermalink: https://www.certifico.com/id/7067

Manuale rischio chimico porto

Manuale per la valutazione del rischio chimico correlato alle merci sbarcate in ambito portuale

INAIL 2018

Il manuale ha le sue premesse nel progetto cofinaziato dall’Inail e l’Autorità Portuale di Ravenna e realizzato con la collaborazione dell’Università di Bologna, dello SPSAL di Ravenna, di tutte le aziende portuali, del Coordinamento RSPP e degli RLS di sito e dei Chimici del Porto di Ravenna.

L’intendimento è stato quello di fornire un significativo contributo alla conoscenza del rischio chimico, attraverso una migliore valutazione dei rischi associati alle operazioni di sbarco delle merci, in modo da prevenire gli incidenti che in questi casi possono essere molto pericolosi. Con la pubblicazione si intende mettere il modello a disposizione delle realtà portuali che svolgono attività analoghe, nella convinzione che la diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro anche in queste ambito possa contribuire all’incremento dei livelli di salute e sicurezza a garanzia dei lavoratori.

Il manuale si propone di fornire un supporto a quanti si trovano a dover operare o gestire la sicurezza in ambito portuale (in primis datori di lavoro e lavoratori e loro rappresentanti e collaboratori, per esempio RLS, RSPP ecc.) con particolare riferimento alla valutazione del rischio chimico derivante dalle operazioni di sbarco delle merci di rinfusa solide.

Le proprietà delle merci movimentate, eventualmente modificate e/o combinate con le diverse condizioni microclimatiche possibili e con l’effetto degli agenti atmosferici durante il trasporto in mare e prima delle fasi di sbarco, possono modificare e ampliare il pericolo di intossicazione, di asfissia o esplosione, la cui sottovalutazione può essere causa di infortuni, anche mortali.

A fronte di quanto detto, appare molto importante effettuare un’analisi delle cause e delle dinamiche di tali incidenti. Pertanto, l’obiettivo del manuale è quello di approfondire il rischio chimico e indicare le eventuali misure da predisporre per la sua prevenzione, in relazione alle operazioni di sbarco e imbarco delle merci e pulizia delle stive effettuate dagli operatori portuali. Ciò in modo da poter prevenire tali incidenti e promuovere la diffusione di una cultura della prevenzione tra gli addetti del settore portuale, che possa anche essere da riferimento ed essere esportabile anche per altre realtà diverse da quelle qui considerate.

Dopo aver presentato un quadro generale sugli aspetti normativi e sulla letteratura scientifica relativa ai rischi per la salute e sicurezza nel lavoro portuale, si entra nel merito della valutazione del rischio, legata alle caratteristiche di pericolosità legate sia alle merci, sia alle condizioni ambientali in cui tali merci sono conservate nelle stive, proponendo per ogni situazione studiata anche le misure di prevenzione e protezione più appropriate. Infine, vengono proposte alcune indicazioni più specifiche e raccomandazioni volte a prevenire le intossicazioni legate alla presenza di due degli inquinanti più pericolosi potenzialmente presenti nelle merci solide movimentate, cioè la fosfina e l’arsina.

____________

Indice:

Premessa
Scopo
Introduzione 9
1. Quadro di riferimento 
1.1 Aspetti generali 
1.2 Stive come ambienti confinati? 
2. Revisione della letteratura scientifica: “I rischi per la salute e la sicurezza nel lavoro portuale: revisione meta-narrativa secondo lo standard Rameses” 
2.1 Aspetti metodologici 
2.2 Salute e sicurezza nel lavoro portuale
2.3 Rischi connessi alla movimentazione di merci 
2.4 Considerazioni generali 
3. VALUTAZIONE DEI RISCHI 
3.1 Definizione del sistema di classificazione delle merci
3.2 Censimento delle merci 
4. CREAZIONE DELLA MATRICE MERCI-RISCHI E DISCUSSIONE DEI RISULTATI 
4.1 Matrice merci-rischi 
4.2 Rischi professionali 
4.2.1 Rischi di asfissia e di intossicazione
4.2.1.1 Anidride Carbonica (CO2) 
4.2.1.2 Monossido di Carbonio (CO) 
4.2.1.3 Acido solfidrico (H2S) 
4.2.1.4 Anidride Solforosa (SO2) 
4.2.1.5 Fosfina (PH3) 
4.2.1.6 Arsina (AsH3) 
4.2.2 Rischi di incendio e di esplosione 
5. APPROFONDIMENTI PER LA FOSFINA E L’ARSINA 
5.1 Premessa 
5.2 Procedure di sicurezza per la fosfina
5.3 Procedure di sicurezza per l’arsina 
CONCLUSIONI 
RINGRAZIAMENTI 
6. APPENDICI 
6.1 Inquadramento normativo 
6.1.1 Norme riguardanti la sicurezza delle operazioni portuali
relative alle merci solide alla rinfusa 
6.1.2 Norme riguardanti gli ambienti confinati 
6.2 Documento sui criteri minimi ex Comitato art. 7 d.lgs. 272/99 (cosiddetto documento CMVP)
6.3 Aggiornamento sulla fosfina del documento sui criteri minimi ex Comitato art. 7 d.lgs. 272/99
6.4 Aggiornamento sull’arsina del documento sui criteri minimi ex Comitato art. 7 d.lgs. 272/99
7. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E NOTE

Fonte: INAIL

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