Siti contaminati: Normativa, Guide e Strumenti / Rev. Maggio 2022
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29 Novembre 2024 | ||
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Siti contaminati: Normativa, Guide e Strumenti / Rev. Maggio 2022 ID 16586 | 08.05.20222 / Documento allegato Documento quadro tecnico/normativo siti contaminati strutturato nelle sezioni: 1. Siti di interesse nazionale (SIN) Con il termine “sito contaminato” ci si riferisce a tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane pregresse o in corso, è stata accertata un'alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque sotterranee tale da rappresentare un rischio per la salute umana. 1. Siti di interesse nazionale (SIN) I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (Art. 252, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.). Vedi documento dedicato 2. Anagrafe dei siti oggetto di procedimento di bonifica L'anagrafe dei siti oggetto di procedimento di bonifica è uno strumento, previsto dalle norme sui siti contaminati (articolo 251 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.) e predisposto dalle Regioni e dalle Province Autonome. Contiene: l'elenco dei siti sottoposti ad intervento di bonifica e ripristino ambientale nonché degli interventi realizzati nei siti medesimi; l’individuazione dei soggetti cui compete la bonifica; gli enti pubblici di cui la regione intende avvalersi in caso d’inadempienza dei soggetti obbligati, ai fini dell’esecuzione d’ufficio.I contenuti e la struttura dei dati essenziali dell'Anagrafe dei siti da bonificare, sono stati definiti dall’APAT (ora ISPRA) in collaborazione con le Regioni e le ARPA. La prima versione di questi criteri è stata pubblicata nel corso del 2001.Una ricognizione effettuata nel 2015 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora MiTE – Ministero della Transizione Ecologica) ha evidenziato che lo stato di attuazione ed aggiornamento delle anagrafi è estremamente disomogeneo sul territorio nazionale così come la struttura ed i contenuti di ciascuna anagrafe.Nel 2016 è stata attivata all’interno del SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) una Rete dei Referenti con l’obiettivo di addivenire ad una struttura condivisa dei dati che consenta di costruire un quadro completo a livello nazionale sui siti contaminati a prescindere da struttura e contenuti delle singole anagrafi e/o banche dati regionali. Una volta definita una struttura condivisa, la banca dati sarà realizzata nel sistema informativo nazionale.Nel 2020 è stata realizzata MOSAICO, la Banca dati nazionale per i siti contaminati, costituita da un database, da un’applicazione web per il caricamento e controllo dei dati e da applicazioni WEB GIS per la visualizzazione dei dati con differenti livelli di accesso e funzionalità (https://mosaicositicontaminati.isprambiente.it/).
Nel 2021 è stato avviato il primo popolamento. Criteri per la predisposizione dell’Anagrafe dei Siti da Bonificare, ex D.M. Ambiente n. 471, del 25.10.1999. Contenuti e struttura dati. ANPA ottobre 2001 ARGIA: Analisi del rischio per la gerarchizzazione dei siti inquinati 3. Caratterizzazione ambientale La caratterizzazione ambientale di un sito è identificabile con l’insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito. (Allegato 2 al Titolo V, Parte Quarta del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.)
... Documenti Protocollo operativo valori di fondo di metalli e metalloidi acque sotterranee Vedi documento dedicato
4. Monitoraggio delle matrici aeriformi Il monitoraggio delle matrici aeriformi (soil gas survey, misure di flusso, monitoraggio dell’aria ambiente) è sempre più utilizzato nell’ambito dei procedimenti di bonifica dei siti contaminati ai sensi della Parte Quarta del Titolo V del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. sia in fase di caratterizzazione ambientale, sia per l’esecuzione dell’analisi di rischio sito-specifica, sia per la progettazione degli interventi. ISPRA e le ARPA, all’interno delle attività del Gruppo di Lavoro 9 bis del Sistema Nazionale Protezione Ambiente (SNPA), hanno elaborato una serie di documenti tecnici finalizzati a definire una procedura per la validazione da parte degli Enti di Controllo dei dati derivanti dalle misure dirette di aeriformi effettuate nei siti sottoposti a procedimento di bonifica e del loro corretto utilizzo nell’ambito del procedimento stesso. Nell’ambito delle attività del GdL è stato sviluppato il software Rome Plus che rappresenta lo strumento ufficiale validato da SNPA per l’applicazione delle indicazioni tecniche dei documenti.I documenti prodotti dal GdL 9 bis sono quindi da considerarsi come supporto tecnico a disposizione delle Agenzie e degli operatori pubblici e privati del settore con le seguenti finalità:- fornire indicazioni tecniche condivise a livello nazionale per la progettazione delle indagini sperimentali su aeriformi (soil gas survey, misure di flusso) nell’ambito dei procedimenti di bonifica ai sensi della Parte Quarta del Titolo V del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e per la conduzione dei relativi campionamenti e misure in campo;- definire una procedura operativa condivisa a livello nazionale per l’utilizzo dei dati derivanti dalle misure sperimentali di aeriformi all’interno dell’Analisi di Rischio (AdR) dei siti contaminati basata su un approccio graduale di valutazione dei dati, in analogia a quanto indicato dai documenti USEPA (USEPA, 1996) e ASTM (ASTM, 2001), nonché dalla normativa di riferimento, D.Lgs. 152/06, Parte IV, Titolo V e s.m.i. Il software Rome Plus - Info Documentazione Linee Guida sul monitoraggio degli aeriformi siti contaminati 1. Progettazione del monitoraggio di vapori nei siti contaminati e relative Appendici (Linee Guida SNPA 15/2018) 5. Tecnologie di bonifica Protocolli Nell’ambito delle attività di supporto al MATTM per i Siti di interesse nazionale (SIN), ISPRA ha predisposto, talvolta congiuntamente con l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), protocolli e procedure per l’applicazione di alcune tecniche di bonifica in sito. Tali procedure, pur essendo state specificatamente preparate per un SIN specifico, sono prese a riferimento dal Ministero anche per progetti presentati negli altri siti d’interesse nazionale. Documenti correlati Rimozione delle Note APAT dal titolo “Protocollo per l'applicazione dell'ossidazione chimica in situ” e “Applicazione di tecnologie in situ per la bonifica delle acque sotterranee mediante l'iniezione di composti e reagenti chimici”. Si comunica che le Note APAT prot. n. 28220 del 20/07/2005 e prot. n. 33360 del 09/09/2005 sono state rimosse dal sito web di ISPRA, in considerazione del fatto che esse sono antecedenti a numerose normative ambientali riguardanti la valutazione e gestione dell’inquinamento delle acque sotterranee ed in particolare le stesse non tengono conto di quanto indicato nel D.Lgs.152/06 e ss.mm.ii. Tale decisione è stata condivisa con l’Istituto Superiore di Sanità. Criteri per la definizione e la verifica delle aree di non intervento Protocollo per la verifica di fondo-scavo e pareti 6. Analisi di rischio Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio I documenti “Criteri metodologici per l'applicazione dell'analisi assoluta di rischio ai siti contaminati” e “Criteri metodologici per l’applicazione dell’analisi assoluta di rischio alle discariche” sono stati elaborati dal gruppo di lavoro ARPA/APPA, ISS, ISPESL, ICRAM istituito e coordinato dall’ISPRA. L'obiettivo è l’elaborazione e la revisione di documenti tecnici contenenti le indicazioni teoriche ed applicative per tecnici delle Pubbliche Amministrazioni, ricercatori, professionisti ed operatori del settore che redigono e/o valutano progetti di bonifica dei siti contaminati contenenti elaborazioni di analisi di rischio sanitario-ambientale. L’approccio utilizzato nei manuali fa riferimento allo standard RBCA dell’ASTM (E 1739-95, E 2081-00). Le appendici ai criteri metodologici descrivono nel dettaglio i criteri adottati e le analisi effettuate per l’individuazione e la selezione delle equazioni. Vedi documento Certifico Srl - IT | Rev. 00 2022 Collegati
TUA | Testo Unico Ambiente Siti di interesse nazionale (SIN): Quadro normativo Caratterizzazione ambientale siti contaminati Linee Guida sul monitoraggio degli aeriformi siti contaminati Software Rome plus siti contaminati Nota tecnica SNPA utilizzo software analisi di rischio siti contaminati Criteri metodologici analisi assoluta di rischio siti contaminati Criteri metodologici analisi assoluta di rischio discariche |
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