Progettazione impianti sprinkler | Quadro Normativo EN 12845:2020 / Rev. 2.0 Luglio 2023
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Progettazione impianti sprinkler | Quadro Norm. EN 12845:2020 ID 5644 | Rev. 2.0 del 17.07.2023 / Documento completo allegato Il documento, nella Rev. 2.0, illustra, con il supporto di immagini e di schemi, la progettazione di sistemi automatici a sprinkler, in base a quanto indicato nella norma UNI EN 12845 Ed. 2020 ed in accordo con il DM 20 dicembre 2012 regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio ed il Decreto 1° settembre 2021 Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell'art. 46, co. 3, lett. a), punto 3, del dlgs 9 aprile 2008, n. 81. (GU n.230 del 25.09.2021) UNI EN 12845:2020 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler - Progettazione, installazione e manutenzione Recepisce: EN 12845:2015+A1:2019 Sostituisce: UNI EN 12845:2015 Una delle novità della nuova edizione 2020 riguarda in particolare il punto 21 della norma "Ispezione periodica del sistema". La nuova UNI EN 12845:2020 introduce infatti la figura della Persona Qualificata (PQ) atta a svolgere le ispezioni periodiche - previste almeno una volta all’anno - che ora deve possedere i requisiti specificati nella nuova Appendice Q, che rappresenta la vera modifica tecnica introdotta nel documento (Vedi il Modello di Rapporto di Ispezione della PQ). Quando si svolge l’ispezione periodica, si raccomanda che l’ispezione del sistema sia presa in carica da un Organismo Indipendente, cioè né il proprietario del sistema, né gli occupanti dell’edificio, né l’installatore del sistema (o installatore competente) neppure il fornitore di servizi o manutenzione (o il fornitore relativo competente). La Persona Qualificata è un individuo designato, formato opportunamente, competente sulla base di conoscenze ed esperienze pratiche e con la necessaria istruzione per consentire l’esecuzione delle prove e dei controlli. La presente norma europea specifica i requisiti e fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione di impianti fissi antincendio sprinkler in edifici e in insediamenti industriali, e i requisiti particolari per i sistemi sprinkler, che sono parte integrante delle misure per la protezione della vita. Figura 1 - Fasi progettazione impianto sprinkler 2. Quadro normativo La norma specifica i requisiti e fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione di impianti fissi antincendio sprinkler in edifici e in insediamenti industriali, ed i requisiti particolari per i sistemi sprinkler. Essa tratta la classificazione dei pericoli, le alimentazioni idriche, i componenti da utilizzare, l’installazione, le prove ed il collaudo del sistema, la manutenzione e l’ampliamento dei sistemi esistenti, ed individua, per gli edifici, le indicazioni costruttive necessarie per garantire una prestazione soddisfacente dei sistemi sprinkler. La norma tratta solamente i tipi di erogatori sprinkler specificati nella EN 12259-1: - Sprinkler per applicazioni specifiche di deposito (specific storage application) I requisiti e le raccomandazioni della presente norma europea sono anche applicabili a qualsiasi aggiunta, ampliamento, riparazione o altre modifiche apportate a un sistema sprinkler. Essi non sono applicabili ai sistemi spray ad acqua e ai sistemi a diluvio. Essa tratta la classificazione dei pericoli, la disposizione delle alimentazioni idriche, i componenti da utilizzare, l'installazione, le prove e il collaudo del sistema, la manutenzione e l'ampliamento dei sistemi esistenti, e individua, per gli edifici, le indicazioni costruttive necessarie per garantire una prestazione soddisfacente dei sistemi sprinkler conformemente alia presente norma europea. La norma non riguarda l'alimentazione idrica per sistemi diversi dagli sprinkler. I suoi requisiti possono essere utilizzati come guida per altri sistemi fissi di estinzione incendi, fermo restando il rispetto dei requisiti specifici richiesti per questi altri tipi di impianti. La norma è prevista per essere utilizzata da coloro che si occupano di acquisto, progettazione, installazione, collaudo, ispezione, approvazione, funzionamento e manutenzione di sistemi automatici sprinkler, affinché tali apparecchiature funzionino come previsto nel corso della loro vita operativa. La norma è relativa solamente ai sistemi antincendio fissi sprinkler in edifici e altre strutture terrestri. Anche se i principi generali possono essere applicati ad altri impieghi (per esempio l’uso marittimo), questi richiederebbero ulteriori considerazioni. I requisiti della norma non sono validi per sistemi automatici sprinkler sulle navi, sugli aerei, su veicoli e dispositivi mobili antincendio, oppure per sistemi al di sotto del livello del suolo nell'industria mineraria. Le deroghe ai criteri di progetto di un impianto sprinkler potrebbero essere permesse quando si dimostri che forniscono un livello di protezione almeno equivalente a quello ottenibile con l'applicazione della presente norma europea, per esempio attraverso l'esecuzione di prove di incendio su scala reale, dove appropriato, e dove tali criteri di progetto siano completamente documentati. DM 20 dicembre 2012 2.3. Esercizio e manutenzione L’esercizio e la manutenzione degli impianti oggetto del presente decreto devono essere effettuati secondo la regola dell’arte ed essere condotti in accordo alla regolamentazione vigente ed a quanto indicato nelle norme tecniche pertinenti e nel manuale d’uso e manutenzione dell’impianto. Il manuale d’uso e manutenzione dell’impianto è fornito al responsabile dell’attività, dall’impresa installatrice o, per impianti privi dello stesso manuale, eseguiti prima dell’entrata in vigore del presente decreto, da un professionista antincendio. Le operazioni da effettuare sugli impianti e la loro cadenza temporale sono quelle indicate dalle norme tecniche pertinenti, nonché dal manuale d’uso e manutenzione dell’impianto. La manutenzione sugli impianti e sui componenti che li costituiscono è eseguita da personale esperto in materia, sulla base della regola dell’arte, che garantisce la corretta esecuzione delle operazioni svolte.3.3 Documentazione inerente all’esercizio Le operazioni di controllo, manutenzione ed eventuale verifica periodica, eseguite sugli impianti oggetto del presente decreto, devono essere annotate in apposito registro istituito ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, ovvero, dell'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del Comando provinciale. Le operazioni di controllo, manutenzione ed eventuale verifica periodica, eseguite sugli impianti oggetto del presente decreto, devono essere annotate in apposito registro istituito ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni, ovvero, dell'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del Comando provinciale. 5. Disposizioni per gli impianti sprinkler Per la progettazione, installazione e manutenzione dei sistemi automatici a pioggia, tipo sprinkler, può essere utilizzata la norma UNI EN 12845. A tale norma si potrà fare riferimento, per quanto applicabile, per la definizione dei requisiti minimi da soddisfare nella progettazione, installazione e manutenzione di impianti sprinkler installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. Il ricorso a norme diverse dalla norma UNI EN 12845 è ammesso limitatamente a quelle pubblicate da organismi di standardizzazione, internazionalmente riconosciuti nel settore antincendio. In tal caso, l'adozione dovrà essere integrale, inclusa la tipologia ed il dimensionamento dell'alimentazione idrica e delle eventuali misure accessorie, fatti salvi gli obblighi connessi all'impiego di prodotti soggetti a normativa comunitaria di armonizzazione. 5.1 Impianti sprinkler nelle attività regolamentate da specifiche disposizioni di prevenzione incendi Le regole tecniche di prevenzioni incendi definiscono, relativamente ai sistemi automatici a pioggia, tipo sprinkler, la necessità di prevedere la realizzazione di detta protezione antincendio nonché la caratteristica dell'alimentazione idrica richiesta. La necessità di realizzare un sistema automatico a pioggia può inoltre essere stabilita nell'ambito della valutazione del rischio d'incendio di cui alla normativa vigente. Per le attività indicate in tabella 2, già regolamentate prima della entrata in vigore del presente decreto, si applicano, ad integrazione delle prescrizioni contenute nei predetti provvedimenti, le indicazioni della stessa tabella. Nota DCPREV prot. n. 8879 del 04-07-2012 Sistemi di protezione attiva antincendio a Sprinkler realizzati secondo norme di riferimento diverse dalla EN 12845. In riferimento ai quesiti …, sentite al riguardo le competenti Aree di questa Direzione, tenendo conto dello stato dell'arte concernente la normativa tecnica e di prodotto nonché dei contenuti dell'emanando decreto sui sistemi di protezione attiva antincendio, si fornisce un quadro di sintesi sulle problematiche prospettate. In linea generale, la norma EN 12845, recepita dall'UNI, rappresenta la regola dell'arte in ambito europeo per la progettazione dei sistemi sprinkler. Fatto salvo quanto prescritto per tali sistemi dalle disposizioni di prevenzione incendi che impongano eventuali particolari requisiti prestazionali o vincolino la progettazione a seguire una particolare norma, l'utilizzo, per ragioni che devono essere esplicitate nella documentazione tecnica, di norme di progettazione diverse ma comunque riconosciute valide a livello internazionale ed in grado di assicurare la realizzazione, in relazione allo specifico rischio, dell'impianto a regola d'arte, si ritiene possibile. Una volta effettuata la scelta della norma di progettazione idonea per la protezione del rischio in esame, il professionista è necessariamente tenuto a seguirla integralmente, inclusa la tipologia ed il dimensionamento dell'alimentazione idrica e delle eventuali misure accessorie. Per l'impianto realizzato con la norma prescelta dovrà essere poi prodotta la dichiarazione di conformità prevista dalla normativa vigente, corredata da una specifica attestazione, a firma del tecnico progettista, con l'indicazione della norma internazionalmente riconosciuta, applicata nella realizzazione e della idoneità della stessa ad assicurare la protezione dello specifico rischio, così come conseguito per gli impianti eseguiti secondo la regola dell'arte. Per quanto riguarda i prodotti, è fondamentale considerare congiuntamente tre distinti aspetti: 1. Tutte le norme tecniche di progettazione ed installazione di tali sistemi contengono sempre i riferimenti di tutte le norme di prodotto dei componenti con cui i sistemi devono essere realizzati. Tale requisito è fondamentale affinché siano garantite le prestazioni attese del sistema. 2. Trattandosi di installazioni fisse, tali sistemi ricadono nel campo di applicazione della direttiva 89/106/CEE "prodotti da costruzione" (sostituita Regolamento (UE) 305/2011). Tale direttiva prevede obbligatoriamente la marcatura CE dei prodotti immessi sul mercato dell'Unione Europea e del SEE per i quali siano disponibili norme armonizzate di prodotto e sia terminato il periodo di coesistenza con le disposizioni nazionali previgenti. È questo, attualmente, il caso delle testine sprinkler (EN 12259-1), le valvole di allarme idraulico (EN 12259-2), le valvole di allarme a secco (EN 12259-3), gli allarmi a motore ad acqua (EN 12259-4), gli indicatori di flusso (EN 12259-5). Inoltre per prodotti innovativi o che deviano da norma armonizzata, è possibile su base volontaria richiedere il rilascio di un benestare tecnico europeo (ETA) che rappresenta un percorso alternativo per la marcatura CE dei prodotti. Per i sistemi sprinkler si segnala che tale procedura è stata attivata, per quanto noto, dai fabbricanti per le testine sprinkler di tipo "ESFR" e per quelle di tipo "extended coverage". 3. Per quanto riguarda il gruppo di pompaggio antincendio a servizio di un sistema sprinkler, occorre notare che la norma EN 12845 cita la norma di prodotto EN 12259-12, che non è ancora stata emanata dal CEN. Pertanto, pur essendo anch'esso un prodotto da costruzione, nelle more che la parte 12 della EN 12259 assuma lo status di norma armonizzata e sia pubblicata nella G.U.U.E., il gruppo di pompaggio deve recare la marcatura CE ai sensi delle altre direttive applicabili (ad esempio Macchine, Bassa Tensione e Compatibilità elettromagnetica 2004). Conseguentemente, qualora si ricorra a norme di progettazione diverse dalla EN 12845, è fondamentale che i prodotti ricadenti nel campo di applicazione delle parti da 1 a 5 della norma armonizzata EN 12259 siano in possesso della marcatura CE ovvero, per i prodotti innovativi o che deviano da norma armonizzata, di Benestare Tecnico Europeo, mentre per il gruppo pompa vale quanto indicato al precedente punto 3. Ai prodotti si applicano poi anche le diverse certificazioni di prodotto eventualmente richieste dalla norma di progettazione seguita (ad es. quelle rilasciate da FM Global, UL o altre analoghe). UNI EN 12259-9:2019 UNI EN 12259-13:2023 UNI EN 12259-14:2022 NFPA 13: Standard for the Installation of Sprinkler Systems, 2016 edition 1.1* Scope. Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell'art. 46, co. 3, lett. a), punto 3, del dlgs 9 aprile 2008, n. 81. (GU n.230 del 25.09.2021) Allegato I - Criteri generali per manutenzione, controllo periodico e sorveglianza di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio (Art. 3, comma 1) 1. Manutenzione e controllo periodico 1. Il datore di lavoro deve predisporre un registro dei controlli dove siano annotati i controlli periodici e gli interventi di manutenzione su impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, secondo le cadenze temporali indicate da disposizioni, norme e specifiche tecniche pertinenti, nazionali o internazionali, nonché dal manuale d’uso e manutenzione. Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per gli organi di controllo. 2. La manutenzione e il controllo periodico di impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio devono essere effettuati da tecnici manutentori qualificati, nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, secondo la regola dell’arte, in accordo a norme e specifiche tecniche pertinenti, ed al manuale di uso e manutenzione dell’impianto, dell’attrezzatura o del sistema di sicurezza antincendio. 3. La tabella 1 indica alcune possibili norme e specifiche tecniche di riferimento per la manutenzione ed il controllo di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, che integrano le disposizioni applicabili.
Tabella 1: Possibili norme e specifiche tecniche (TS) per verifica, controllo e manutenzione di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio. … _______ 4. Progettazione e documentazione contrattuale Figura 3 - Fasi progettazione Tabella 1 – Esempio rapporto di ispezione settimanale Segue in allegato Fonti Certifico Srl - IT | Rev. 2.0 del 17.07.2023 Matrice Revisioni
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