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Il trasporto di animali vivi nell'UE

ID 20278 | | Visite: 1549 | Legislazione chemicals foodPermalink: https://www.certifico.com/id/20278

il trasporto di animali vivi nell UE

Il trasporto di animali vivi nell'UE - Sfide e opportunità /  Corte dei conti europea

ID 20278 | 30.08.2023

La nostra analisi descrive i principali fattori che circondano il trasporto di animali vivi e illustra le tendenze nel trasporto di animali. Ogni anno, miliardi di animali vivi vengono trasportati su strada, mare, ferrovia e aria all'interno dell'UE, da e verso l'UE, per una serie di motivi, tra cui l'allevamento, l'ingrasso o la macellazione. 

L’UE ha adottato una legislazione sulla protezione degli animali durante il trasporto, ma la Commissione Europea e gli studi accademici hanno rilevato dei punti deboli. Le sfide e le opportunità future risiedono nell’identificazione di alternative al trasporto di animali vivi, nel fornire migliori informazioni ai consumatori, nel promuovere cambiamenti strutturali verso una catena di approvvigionamento alimentare più sostenibile, nell’assegnare valore monetario alla sofferenza degli animali e incorporarla nei costi di trasporto e nei prezzi della carne, e nel promuovere l’uso delle nuove tecnologie.
________

I. Ogni anno, miliardi di animali vivi sono trasportati su strada, via mare, per ferrovia o per via area da/verso il territorio dell’UE, per una serie di ragioni diverse, quali allevamento, ingrasso o macellazione. L’UE ha adottato norme in materia di tutela degli animali durante il trasporto. Le debolezze individuate dalla Commissione europea e da studi accademici hanno mostrato che gli attuali standard per il benessere non sono sempre mantenuti e sono sorti dubbi circa la loro adeguatezza.

II. La presente analisi illustra i principali fattori che influenzano il trasporto di animali vivi e descrive le tendenze concernenti il trasporto di animali. Offre una opportunità di contribuire al dibattito sul trasporto degli animali in tempo per la prossima revisione della normativa dell’UE sul benessere degli animali. Non si tratta di una relazione di audit, bensì di un’analisi basata prevalentemente su informazioni di dominio pubblico, su materiale raccolto appositamente a tal fine e su precedenti lavori di audit della Corte.

III. Numerosi fattori interconnessi – principalmente di natura economica e regolamentare – influenzano il trasporto di bestiame all’interno dell’UE e verso paesi non-UE. La normativa dell’UE in materia di trasporto degli animali non è fatta rispettare in modo uniforme da parte degli Stati membri: vi è il rischio che i trasportatori possano sfruttare le scappatoie derivanti dalla diversità dei regimi sanzionatori nazionali. La politica agricola comune ha sostenuto la zootecnia per assicurare forniture stabili di prodotti alimentari dal prezzo accessibile e ha incentivato azioni di promozione di più alti livelli di benessere animale negli allevamenti; tuttavia, finora non è stata incentrata sul benessere degli animali durante il trasporto.

IV. I principali fattori che influenzano le scelte in materia di trasporto degli animali sono quelli economici. In un mercato unico, operatori quali gli allevatori e i produttori di carne mirano a ridurre i costi, massimizzare gli introiti e ottimizzare le economie di scala sfruttando le differenze di costo tra gli Stati membri. L’impatto negativo del trasporto sul benessere degli animali potrebbe essere mitigato riducendo il numero e la lunghezza degli spostamenti, migliorando le condizioni degli animali vivi durante il trasporto e trovando alternative al trasporto degli animali.

V. La qualità del benessere animale durante il trasporto non viene considerata nel costo del trasporto o nel prezzo della carne. Secondo studi accademici e della Commissione europea, la mancanza di dati ostacola lo sviluppo di sistemi di incentivi che possano incoraggiare le imprese di trasporto a impedire problemi relativi al benessere degli animali, nonché a ridurre al minimo gli incentivi economici del mancato rispetto delle norme.

VI. I consumatori possono svolgere un ruolo importante nel guidare il cambiamento. Le persone che hanno risposto ai sondaggi della Commissione hanno affermato di tener conto del benessere degli animali quando acquistano prodotti a base di carne, ma di esser disposti a pagare prezzi più alti solo se informati di buone condizioni per il benessere animale. Tuttavia, il solo numero dei differenti regimi di etichettatura, specie a livello nazionale, e l’assenza di informazioni specifiche, rendono difficile per i consumatori compiere scelte informate.

VII. Il Green Deal europeo e la strategia “Dal produttore al consumatore” promuovono la transizione verso un sistema alimentare più sostenibile. Detta transizione richiederebbe cambiamenti strutturali nella catena di approvvigionamento e nei modelli di consumo alimentare. Da una prospettiva più ampia, vi è una relazione tra il volume di carne consumata ed il numero di animali vivi trasportati. Attraverso campagne promozionali e programmi di finanziamento, la Commissione aiuta gli allevatori dell’UE e l’industria alimentare a vendere i loro prodotti, tra cui carne (fresca, refrigerata e congelata) e preparati a base di carne.

VIII. Gli Stati membri registrano i movimenti degli animali in banche dati nazionali di identificazione e registrazione. I dati relativi ai movimenti di animali tra Stati membri e in ingresso nell’UE sono registrati in una banca dati della Commissione. Dette banche dati sono state create per includere l’identificazione degli animali, la registrazione delle aziende e la certificazione sanitaria a fini di controllo delle malattie e non sono attualmente idonee a fornire alla Commissione dati centralizzati esaustivi sul trasporto degli animali. L’utilizzo di nuove tecnologie potrebbe migliorare il monitoraggio del
trasporto degli animali sia in termini di spostamenti che di benessere degli animali durante il trasporto. Gli strumenti digitali potrebbero ottimizzare la pianificazione e la logistica del trasporto degli animali.

IX. La Corte ha inoltre messo in evidenza numerose sfide per i decisori politici e per i portatori d’interesse dell’UE:
- individuare e adottare alternative al trasporto degli animali;
- migliorare l’informazione per aiutare i consumatori a compiere scelte informate;
- promuovere cambiamenti strutturali verso un sistema alimentare maggiormente sostenibile;
- assegnare un valore monetario alla sofferenza degli animali durante il trasporto e tenerne conto per i costi di trasporto ed il prezzo della carne;
- ottenere una visione d’insieme esaustiva centralizzata del trasporto degli animali, e sfruttare le nuove tecnologie per monitorare il trasporto degli animali, misurare il benessere degli animali durante il trasporto e promuovere l’ottimizzazione logistica.

X. La Corte ha individuato connesse opportunità, delle quali si potrebbe tener conto in vista della prossima revisione della normativa UE:
- promuovere il trasporto di carni invece che di animali vivi, nonché l’utilizzo di impianti di macellazione locali e mobili;
- aumentare la trasparenza e l’armonizzazione dell’etichettatura delle carni, ad esempio tramite un sistema di etichettatura che faccia riferimento al benessere degli animali dell’UE;
- fornire i giusti incentivi a produttori, utenti e consumatori, al fine di incoraggiare comportamenti sostenibili;
- sviluppare una metodologia per contabilizzare la sofferenza degli animali nei costi di trasporto e nel prezzo della carne;
- sfruttare il potenziale delle tecnologie dell’informazione e i miglioramenti tecnologici per tracciare tutti gli spostamenti di animali, inclusi quelli nazionali; utilizzare telecamere e sensori per misurare e monitorare il benessere degli animali durante il trasporto; utilizzare strumenti digitali per ottimizzare la pianificazione e la logistica del trasporto degli animali

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