Rischi esposizione CEM: Indicazioni operative
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Prevenzione e protezione rischi esposizione CEM: Indicazioni operative
20.06.2019 - Rev. 1.0 2019
Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome
Decreto Legislativo 81/2008 Titolo VIII, Capo IV e s.m.i. sulla prevenzione e protezione dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici: Indicazioni operative.
In collaborazione con INAIL e ISTITUTO SUPERIORE di SANITA' - Documento approvato dall'Area Prevenzione e Sanità Pubblica della Commissione Salute il 20/06/2019
Il Decreto Legislativo n.159/2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2016, ha modificato il Capo IV del Titolo VIII del D.lgs. 81/2008 in attuazione della Direttiva 2013/35/UE sulla protezione dei lavoratori dall’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM), ha introdotto importanti novità e richiede un necessario adeguamento sotto il profilo organizzativo e culturale da parte di tutti gli attori della sicurezza aziendale.
Il presente documento ha l’obiettivo di fornire una serie di indicazioni operative che orientino gli attori aziendali della sicurezza ad una adeguata e corretta applicazione del provvedimento legislativo.
A seguito dei positivi riscontri sulle indicazioni operative del Coordinamento Tecnico delle Regioni e Province Autonome - INAIL - ISS per l’applicazione del Titolo VIII Agenti Fisici del D.lgs 81/08 (ultima revisione 2014), si è ritenuto opportuno aggiornarne i contenuti e risolvere i più comuni quesiti che vengono proposti ai tecnici del settore, in relazione all’entrata in vigore del Titolo VIII Capo IV così come modificato dal Decreto Legislativo n.159/2016.
Pertanto, il presente documento sostituisce integralmente il capitolo dedicato al Titolo VIII Capo IV, contenuto nelle Indicazioni Operative approvate dal Coordinamento Tecnico Interregionale per la Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di Lavoro nel 2014.
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INDICE
SEZIONE A EFFETTI SULLA SALUTE E SORVEGLIANZA SANITARIA
Coordinatore Alessandro Polichetti
A.1 Quali sono gli effetti sulla salute e sulla sicurezza che si vogliono prevenire?
A.2 Quali sono i soggetti particolarmente sensibili al rischio/esposti a rischi particolari?
A.3 Cosa si intende per eventuali effetti a lungo termine dei CEM e perché questi sono esclusi dall’ambito di applicazione del D.lgs 81/08 e s.m.i.?
A.4 E’ possibile verificare la sussistenza di controindicazioni specifiche all’esposizione da parte del RSPP/Datore di Lavoro senza ricorrere al Medico Competente?
A.5 Quali misure di tutela specifiche possono essere applicate per la donna in gravidanza esposta per motivi professionali e per altri soggetti particolarmente sensibili, esclusi i portatori di Dispositivi Medici?
A.6 Come si valuta il rischio per portatori di di protesi, altri dispositivi medici impiantati passivi, inclusi metallici es. schegge, piercing etc.?
A.7 Come si valuta il rischio per portatori di pacemaker ed altri dispositivi medici impiantati attivi (DMIA)?
A.8 Come si valuta il rischio per lavoratori con dispositivi medici portati sul corpo
A.9 In quali casi attivare la sorveglianza sanitaria?
SEZIONE B METODICHE E STRUMENTAZIONE PER LA MISURA DEI CEM
Coordinatrice Rosaria Falsaperla
B.1 Quali requisiti deve avere la strumentazione di misura?
B.2 Con quale periodicità deve essere tarata la strumentazione di misura?
B.3 Come si tiene conto della variabilità spaziale dell’intensità del campo? In quante e quali posizioni va verificato il rispetto dei valori di azione?
B.4 Come si tiene conto della variabilità temporale dell’intensità di campo? Quale deve essere la durata delle misure ai fini del confronto con i valori di azione?
B.5 Quali indicazioni si possono dare per le esposizioni in presenza di segnali complessi?
B.6 Che cosa sono gli indici di esposizione e perché sono forniti spesso come valori percentuali?
B.7 Quando e come valutare le correnti di contatto?
B.8 Si possono utilizzare i misuratori personali?
B.9 Come si stima l’incertezza di misura?
B.10 Come tenere conto dell’incertezza di misura nel confronto con i differenti valori limite?
SEZIONE C VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Coordinatrice Sandra Bernardelli
C.1 Quali fonti sono utilizzabili per la valutazione del rischio?
C.2 Quali sono le condizioni nelle quali la valutazione del rischio può concludersi con la “giustificazione” secondo cui la natura e l’entità dei rischi non rendono necessaria una valutazione più dettagliata?
C.3 È disponibile un elenco di situazioni lavorative per le quali è necessario procedere sempre ad una valutazione dettagliata (situazioni non “giustificabili”)?
C.4 Quali sono le esposizioni di carattere professionale?
C.5.1 Come comportarsi nel caso di esposizioni non professionali a sorgenti gestite dal datore di lavoro?
C.5.2 Come comportarsi nel caso di esposizioni non professionali a sorgenti non gestite dal datore di lavoro?
C.6 È sempre necessario effettuare misurazioni specifiche di esposizione ai fini della valutazione del rischio CEM?
C.7 Le attrezzature per le quali esiste una certificazione di compatibilità elettromagnetica possono essere “giustificate”?
C.8 Quali metodi numerici utilizzare per l’eventuale confronto con i VLE?
C.9 Con quali valori confrontarsi per gli effetti diretti e indiretti del campo magnetico statico?
C.10 Come confrontarsi con la valutazione rischio incendi / esplosioni dovuti a scintille prodotte da campi indotti, correnti di contatto o scariche elettriche?
C.11 In quali situazioni il rischio di campo elettrico statico può essere rilevante? Come confrontarsi con i pertinenti VA?
SEZIONE D GESTIONE DEL RISCHIO
Coordinatrice Silvia Goldoni
D.1 Cosa si intende per “personale qualificato” e quali requisiti deve avere ai fini della valutazione del rischio CEM ?
D.2 Come deve essere strutturata e che cosa deve riportare la Relazione Tecnica di supporto al documento di valutazione del rischio CEM?
D.3.1 In quali casi è necessario effettuare specifica informazione / formazione ?
D.3.2 Quali sono i contenuti della informazione / formazione?
D.4 Quali misure di tutela è necessario attuare se si rispettano i valori di azione?
D.5 Come comportarsi all’esito della valutazione ?
D.6 Come e quando effettuare la zonizzazione con l’uso della segnaletica?
D.7 Esistono Dispositivi di Protezione Individuale per i CEM?
SEZIONE E VIGILANZA
Coordinatore Oscar Argentero
E.1 In quali casi sussiste l’obbligo di comunicare all’organo di vigilanza territorialmente competente il superamento del VA inferiori o dei VLE relativi agli effetti sensoriali?
E.2 Quali dati e informazioni utili ai fini della valutazione dei rischi derivanti da esposizione a CEM i fabbricanti sono obbligati a fornire?
E.3 Come deve essere gestito il rischio derivante da “campi elettromagnetici” nell’ambito della valutazione dei rischi all’interno dei cantieri (POS e PSC) e dei rischi interferenti (DUVRI)?
E.4 Quali informazioni deve chiedere il datore di lavoro in fase di acquisto di nuovi macchinari – attrezzature che emettono CEM?
Fonte: PAF
Collegati:
D. Lgs 159/2016 EMC lavoro
Direttiva 2013/35/UE: EMC lavoro
Valutazione del rischio EMC per i lavoratori portatori di pacemaker
CODICE UNICO SICUREZZA
D.Lgs. 81/2008 Testo Unico Salute e Sicurezza Lavoro
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Prevenzione e protezione rischi esposizione CEM Indicazioni operative.pdf Rev. 1.0 2019 |
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