Attività soggette Prevenzioni Incendi: dal NOP alla SCIA / Timeline 1965 / 2011
Appunti Prevenzione Incendi | ||
30 Novembre 2024 | ||
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Attività soggette Prevenzioni Incendi: dal NOP alla SCIA ID 17363 | 17.08.2022 / Documento completo in allegato Timeline della legislazione degli elenchi delle attività soggette a prevenzione incendi e regimi autorizzatori intercorsi per l'esercizio delle attività dal NOP alla SCIA (1965 al 2011). Il primo elenco di attività soggette alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi è individuato nel 1965 con il Decreto Ministeriale 27 settembre 1965 di attuazione della Legge 26 luglio 1965 n. 966 che ha stabilito, all'Art. 4. che "I depositi e le industrie pericolose soggetti alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi, nonché la periodicità delle visite, sono determinati con decreto del ministro per l'interno, di concerto con il ministro per l'industria e commercio, in relazione alle esigenze tecniche di sicurezza degli impianti". 1965 Emanato il Decreto Ministeriale 27 settembre 1965 ai sensi della legge 26 luglio 1965 n. 966 che individua l'elenco dei depositi e le industrie pericolose soggetti alle visite ed ai controlli di prevenzione incendi, nonchè la periodicità delle visite. (GU n. 278 del 8 novembre 1965) 1982 Emanato il DM 16 febbraio 1982 Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. (GU n. 98 del 9 aprile 1982) I locali, le attività, i depositi, gli impianti e le industrie pericolose i cui progetti sono soggetti all'esame e parere preventivo dei comandi provinciali dei vigili del fuoco ed il cui esercizio è soggetto a visita e controllo ai fini del rilascio del Certificato di prevenzione incendi, nonché la periodicità delle visite successive, sono determinati come dall'elenco allegato che, controfirmato dal Ministro dell'interno e dal Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, forma parte integrante del presente decreto. 1984 Emanata la legge N. 818 del 7 dicembre 1984 (GU n.338 del 10-12-1984), all'Art. 2 è previsto che I comandi VVF in deroga a quanto previsto al terzo comma dell'articolo 4 della llegge 26 luglio 1965 n. 966, a richiesta dei titolari, rilasciano un nullaosta provvisorio che consenta l'esercizio delle attivita' di cui all'articolo precedente, previo accertamento della rispondenza alle prescrizioni e condizioni imposte dai comandi stessi sulla base di direttive sulle misure piu' urgenti ed essenziali di prevenzione incendi da emanarsi con decreto del Ministro dell'interno entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. I comandi VVF prima del rilascio del nullaosta provvisorio, possono effettuare, a campione, visite-sopralluogo per il controllo dell'osservanza delle prescrizioni e delle condizioni suindicate. Il NOP doveva essere richiesto entro il 31.12.1991. Il rilascio era effettuato a fronte di adeguamenti e certificazioni minime/urgenti come previste dal DM 8 marzo 1985 (Procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818). Le dichiarazioni e le certificazioni potevano essere redatte da Professionisti iscritti in appositi elenchi del ministero dell’interno (cd. Professionisti antincendio) iscitti secondo le Procedure e requisiti del DM 25 marzo 1985. Il NOP era rilasciato dal Comando VVF. Perché un Nullaosta Provvisorio (NOP) Il NOP è un documento introdotto nel 1984 per consentire alle numerose attività che erano sprovviste di Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) di proseguire comunque nel loro esercizio. 1997 Emanato il D.P.R. 12,01.1998 N. 37 (GU n. 57 del 10.03.1998) che prevedeva il mantenimento del regime di validità del NOP. "...Il nulla osta provvisorio consente l'esercizio dell'attività ai soli fini antincendio, salvo l'adempimento agli obblighi previsti dalla normativa in materia di prevenzione incendi, ivi compresi gli obblighi conseguenti alle modifiche degli impianti e costruzioni esistenti nonché quelli previsti nei casi richiamati all'articolo 4, comma 2, della legge 26 luglio 1965 n. 966, nei termini stabiliti dalle specifiche direttive emanate dal Ministero dell'interno per singole attività o gruppi di attività di cui all'allegato al decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982..." Il CPI poteva essere ottenuto, richiedendo il "parere di conformità sul progetto" esame VVF Art. 2 (e procedura del silenzio/diniego) e richiesta di sopralluogo secondo Art. 3, il progetto doveva dimostrare la rispondenza dell’attività alle norme/criteri di prevenzione incendi (anche il DM 10 marzo 1998). Il C.P.I. era rilasciato dal Comando Vigili del Fuoco. 2005 Emanato il D.M. 29 dicembre 2005 (GU n.26 del 01.02.2006) Direttive per il superamento del regime del nulla osta provvisorio, che stabilisce nel 01.06.2009 il termine di validità del NOP. A partire da tale data per l'esercizio dell'attività è necessario il CPI (Dichiarazione Inizio Attività / DIA.). Art. 3. Norme transitorie 2011 Emanato il Decreto Presidente della Repubblica 1° agosto 2011 n. 151 (G.U. n. 221 del 22 settembre 2011) "...semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi..." In sintesi: Emanato il Decreto Presidente della Repubblica 1° agosto 2011 n. 151 (G.U. n. 221 del 22 settembre 2011), per le attività di cui all'Allegato I (80 attività, suddivise in categorie A, B, C, livello di pericolosità crescente) è presentata al Comando VVF, prima dell'esercizio dell'attività, la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Per le attività di cui all'Allegato I presentazione della SCIA VVF - Prima dell'esercizio dell'attività, istanza al Comando VVF mediante segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), corredata dalla documentazione (Art. 4). Titolo autorizzativo che sostituisce CPI (Cat. A e B) Per le attività di cui all'Allegato I categoria C, il Comando, entro sessanta giorni dal ricevimento dell'istanza di cui al comma 1, effettua controlli, attraverso visite tecniche, volti ad accertare il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione degli incendi, nonché la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio. 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