Mobility Manager: Obbligo Nomina e Requisiti | Rev. 2.0 Agosto 2021
Appunti Ambiente | |||||||||||||||||
27 Novembre 2024 | |||||||||||||||||
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Mobility Manager: Obbligo Nomina e Requisiti | Rev. 2.0 Ago 2021 ID 12692 | Rev. 2.0 del 05.06.2021 Update Rev. 2.0 del 05.08.2021 Con il Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34 (Decreto Rilancio) convertito Legge 17 luglio 2020 n. 77, al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale, è stato previsto che le imprese e le PA con singole unita' locali con piu' di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, Citta' metropolitana, capoluogo di Provincia o Comune > 50.000 abitanti adottino, entro il 31 dicembre di ogni anno, un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un mobility manager. Con Decreto 12 maggio 2021 sono individuate le modalita' attuative delle disposizioni relative alla figura del mobility manager (GU n. 124 del 26.05.2021). Entrata in vigore: 27.05.2021 Lo smart-working per la gestione dell’emergenza da Covid-19 e la sostenibilità ambientale portano in primo piano i professionisti della mobilità. Al via l’accreditamento per gli organismi che certificano la figura del Mobility Manager. Tra le misure di contenimento del Covid-19 che stanno modificando in maniera sostanziale le nostre abitudini, rientra senza dubbio la cosiddetta nuova mobilità sostenibile, che prevede una riduzione degli spostamenti nelle ore di punta, al fine di consentire una migliore organizzazione degli orari ed evitare i picchi di traffico. Il tema non è nuovo. Già il 15 febbraio 2018, UNI (Ente Italiano di Normazione), in collaborazione con AIAGA (Associazione Italiana Acquirenti e Gestori di Auto Aziendali), ha elaborato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 35:2018, allo scopo di definire i requisiti di conoscenza, abilità e competenza di quattro profili professionali relativi alla mobilità aziendale. Secondo quanto indicato dalla Prassi, le competenze di questa figura professionale dovrebbero spaziare dall’ambito delle tecniche di analisi statistica e ambientale a quello della comunicazione e del marketing, passando per la gestione della logistica e dei trasporti. Le figure delineate sono quelle del Mobility Manager (gestore degli spostamenti casa-lavoro), del Fleet Manager (responsabile della gestione della flotta aziendale), del Travel Manager (gestore delle trasferte di lavoro) e del Corporate Mobility Manager (che coordina le attività dei suddetti manager), dei quali gli organismi accreditati potranno verificare l’aderenza ai requisiti. L’obiettivo è infatti favorire la certificazione volontaria dei professionisti che possa essere richiesta agli organismi accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 “Requisiti generali per gli organismi che eseguono la certificazione delle persone”, in linea con la Legge 4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”. La funzione del Mobility Management è stata promossa in Italia con il Decreto del MATTM del 1998 “Mobilità sostenibile nelle aree urbane” e il successivo Decreto del Servizio dello stesso Ministero, IAR (Inquinamento Atmosferico e Rischi Industriali) del 2020, finalizzato a incentivare i programmi proposti dai Mobility Manager aziendali. Decreto del MATTM del 1998 1. Le imprese e gli enti pubblici con singole unita' locali con più di 300 dipendenti e le imprese con complessivamente piu' di 800 addetti ubicate nei comuni di cui al comma 1 dell'art. 2, adottano il piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente, individuando a tal fine un responsabile della mobilita' aziendale.[/box-info] Dalla Primavera scorsa, dopo la riapertura post-lockdown delle attività produttive, che ha assunto un’importanza strategica per le organizzazioni e la collettività in generale, diventando una figura chiave di una vera e propria “rivoluzione della mobilità”. Il “Decreto Rilancio” (DL 34/2020, convertito in Legge 77/2020), ha infatti introdotto l’obbligo di nominare un Mobility Manager per tutte le aziende o gli Enti pubblici con più di 100 dipendenti (contro i 300 per unità locale/800 complessivi, indicati nel Decreto del 1998). Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Mobility Manager ha il compito di redigere un Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL) che contenga un’analisi delle abitudini di mobilità dei dipendenti e le possibili soluzioni per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro. Un professionista della mobilità in possesso di una certificazione accreditata può offrire maggiori garanzie circa le sue abilità e competenze, ed essere più competitivo su un mercato che sta rapidamente creando nuove opportunità per queste figure professionali. Nell’era dello smart working, infatti, il Governo sta puntando sui Manager della mobilità per affermare e diffondere, anche a livello culturale, nuove abitudini che siano maggiormente funzionali alla gestione dell’emergenza in atto, e, più in generale, al perseguimento di tutti i vantaggi che possono derivare dalla mobilità sostenibile. Gli interventi che i Manager della mobilità contribuiscono a implementare consentono un’ottimizzazione dei costi per le imprese e per la collettività e hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, riducendo l’inquinamento atmosferico, il consumo di energia e le emissioni di gas serra, nonché – in questo particolare momento storico – le occasioni di contagio. Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34 (Decreto Rilancio) convertito Legge 17 luglio 2020 n. 77. Art. 229 Misure per incentivare la mobilita' sostenibile 4. Al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale, le imprese e le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, con singole unita' locali con piu' di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Citta' metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell'uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un mobility manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attivita' di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilita' sostenibile. Il Mobility Manager promuove, anche collaborando all'adozione del piano di mobilita' sostenibile, la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilita' delle persone, al fine di consentire la riduzione strutturale e permanente dell'impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane, tramite l'attuazione di interventi di mobilita' sostenibile. Per le pubbliche amministrazioni tale figura e' scelta tra il personale in ruolo. Con uno o piu' decreti di natura non regolamentare del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono definite le modalita' attuative delle disposizioni di cui al presente comma. Le amministrazioni pubbliche provvedono all'attuazione del presente comma con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente sui propri bilanci, e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Requisiti / competenze Le modalità attuative, con requisiti e competenze del Mobility Manager, sono stabilite dal Decreto 12 maggio 2021 - Modalita' attuative delle disposizioni relative alla figura del mobility manager (in GU n. 124 del 26.05.2021). Entrata in vigore: 27.05.2021. Il decreto definisce le modalità attuative delle disposizioni di cui all’art. 229, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 ed è finalizzato a consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare privato nelle aree urbane e metropolitane, promuovendo la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone che consentano la riduzione dell’uso del veicolo privato individuale a motore negli spostamenti sistematici casa-lavoro e favoriscano il decongestionamento del traffico veicolare. Linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro
Struttura del PSCL
Il PSCL è finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato ed individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all'uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell'analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto presente nel territorio interessato.
Il PSCL definisce, altresì, i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l’impresa o la pubblica amministrazione che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.
Preliminarmente alla redazione del PSCL, al fine di rendere efficace tale piano, l’azienda deve comunicare al proprio mobility manager l’entità delle risorse aziendali disponibili per lo sviluppo delle iniziative.
Un PSCL si compone, in generale, di una parte informativa e di analisi degli spostamenti casa- lavoro ed una parte progettuale contenente le possibili misure da adottare e i benefici conseguibili.
I contenuti minimi di un PSCL sono riportati nell’allegato 1 del Decreto dirigenziale numero 209 del 04 agosto 2021.
Per il successo di un PSCL sono decisivi l’interazione ed il coordinamento di tutti gli attori coinvolti nelle fasi di elaborazione e implementazione: mobility manager aziendale, direttivo aziendale, dipendenti. Infatti, affinché le misure previste nel piano vengano effettivamente realizzate deve esserci un coordinamento costante tra il mobility manager e le strutture interne di gestione delle risorse finanziarie e strumentali. segue in allegato Certifico Srl - IT | Rev. 1.0 2021 Matrice revisioni
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