EN ISO 11690-1:2020 | Analisi rumore in ambiente di lavoro con macchine
Appunti Sicurezza lavoro | |||||||||
25 Novembre 2024 | |||||||||
Salve Visitatore | |||||||||
EN ISO 11690-1 Analisi rumore ambiente di lavoro con macchine ID 13030 | 08.03.2021 / Documento di lavoro e scheda raccolta dati allegati Documento di analisi del rumore presente in un ambiente di lavoro con macchine, in accordo alla norma EN ISO 11690-1:2020. La norma EN ISO 11690-1:2020 delinea le strategie da utilizzare per affrontare i problemi di rumore nei luoghi di lavoro esistenti e pianificati, descrivendo i concetti di base nel controllo del rumore (riduzione del rumore, emissione di rumore, immissione del rumore ed esposizione al rumore). È applicabile a tutti i tipi di luoghi di lavoro e a tutti i tipi di sorgenti sonore che si incontrano nei luoghi di lavoro, comprese le attività umane. Comprende quelle importanti strategie da adottare quando si acquista una nuova macchina o attrezzatura. La norma tratta esclusivamente il suono udibile. EN ISO 11690-1:2020 “Acoustics - Recommended practice for the design of low-noise workplaces containing machinery - Part 1: Noise control strategies (ISO 11690-1:2020)” Data entrata in vigore: 18 novembre 2020 (UNI 21 gennaio 2021) La norma è stata recepita in Italia con la UNI EN ISO 11690-1:2021 entrata in vigore 21 gennaio 2021. 1. Obblighi D.lgs. 81/08 Il Datore di Lavoro ha l’obbligo di mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi alle specifiche disposizioni legislative (art. 70 D.lgs.81/08) e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto, nel caso della Direttiva 2006/42/CE Macchine il D.lgs. 17/2010. Articolo 70 - Requisiti di sicurezza 1. Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto. 2. Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari di cui al comma 1, e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all’ALLEGATO V. 3. Si considerano conformi alle disposizioni di cui al comma 2 le attrezzature di lavoro costruite secondo le prescrizioni dei Decreti Ministeriali adottati ai sensi dell’articolo 395 del decreto Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547,ovvero dell’articolo 28 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626. 4. Qualora gli organi di vigilanza, nell’espletamento delle loro funzioni ispettive in materia di salute e sicurezza sul lavoro, constatino che un’attrezzatura di lavoro, messa a disposizione dei lavoratori dopo essere stata immessa sul mercato o messa in servizio conformemente alla legislazione nazionale di recepimento delle direttive comunitarie ad essa applicabili ed utilizzata conformemente alle indicazioni del fabbricante, presenti una situazione di rischio riconducibile al mancato rispetto di uno o più requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle disposizioni legislative e regolamentari di cui al comma 1, ne informano immediatamente l’autorità nazionale di sorveglianza del mercato competente per tipo di prodotto. In tale caso le procedure previste dagli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 758, vengono espletate: a) dall’organo di vigilanza che ha accertato in sede di utilizzo la situazione di rischio, nei confronti del datore di lavoro utilizzatore dell’esemplare di attrezzatura, mediante apposita prescrizione a rimuovere tale situazione nel caso in cui sia stata accertata una contravvenzione, oppure mediante idonea disposizione in ordine alle modalità di uso in sicurezza dell’attrezzatura di lavoro ove non sia stata accertata una contravvenzione; Alcuni macchinari destinati a funzionare all’aperto sono soggetti a specifica certificazione acustica a cura del fabbricante (D.Lgs. 262/02). Il D.Lgs. 262/02 è l’attuazione della Direttiva 2000/14/CE OND concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto. I Datori di Lavoro dovranno, in accordo all’art. 70 del D.lgs 81/2008, valutare l’acquisto e la messa a disposizione di macchinari destinati a funzionare all’aperto conformi alla Direttiva 2000/14/CE OND, se applicabile. 2. Assessment of the noise situation 2.1 Quantities for noise emission, noise immission and noise exposure 2.1.1 Noise emission quantities a) Noise emission; sound radiation of a machine: - machine related Figure 1 — Illustration of the noise emission An important characteristic emission quantity which is normally used is the A-weighted sound power level (LWA) under defined mounting and operating conditions. Another characteristic emission quantity is the A-weighted emission sound pressure level (LpA) at a specified position for defined mounting and operating conditions and due to the machine only. There are further noise emission quantities such as frequency band levels, the C-weighted peak emission sound pressure level at the work station and the time history. Basic methods for measuring and declaring noise emission values are given in the ISO 3740 series, the ISO 9614 series, the ISO 11200 series and ISO 4871. Noise test codes specify, for families of machines and equipment, mounting and operating conditions during the determination of noise emission quantities. 4 How to tackle noise problems in workplaces 4.1 Noise control objectives Objectives should be based on general knowledge on how noise affects people’s health and interferes with their activities. When setting objectives in relation to the acoustical quality of a work station or workroom, the required noise levels, reverberation time and sound propagation parameters should be set. NOTE Details are given in ISO/TR 11690-3. Noise control objectives should be based on the fact that noise should be reduced to the lowest levels feasible, taking into account technical progress, production processes, tasks and noise control measures. The main objectives can be expressed in terms of noise immission and/or noise exposure levels. Commonly considered A-weighted values that should not be exceeded for noise immission and/ or noise exposure are the following:
NOTE 1 The above values are recommended target values. National regulations should be consulted for noise immission and/or exposure limit values. NOTE 2 Impulsive and tonal noise can be more dangerous and annoying than continuous broadband noise. Therefore, the control of such types of noise should have high priority. A convenient way to set noise control objectives for workplaces is to link noise levels to the type of task and the acoustical properties of the workroom. Recommended background noise levels in different workrooms are given in Table 2. Recommended values for reverberation times, equivalent absorption areas and spatial sound pressure decays are given in Table 3. Table 2 - Maximum recommended background noise levels Allegato - Scheda raccolta dati ... Segue in allegato (Documento di lavoro e scheda raccolta dati in allegato) Fonti Matrice Revisioni
|
|||||||||
|
|||||||||
è un sito di INVIO NEWSLETTTER Se vuoi cancellarti dall'invio della newsletter oppure effettua il login al sito ed entra nella Tua Area Riservata, in “Modifica dati” agisci con la spunta sul box di selezione “Newsletter”. L'Elenco completo di tutte le ns newsletter è qui: Archivio newsletter |
|||||||||
Certifico Srl 2000-2024 | VAT IT02442650541 |