Impianto di terra: le definizioni e caratteristiche previste da CEI 64-8/2/, CEI 64-8/4 4 e CEI 64-8/5
Scheda 27.09.2018
In allegato un documento quadro sull'impianto elettrico di terra: le definizioni e le caratteristiche di installazione degli elementi principali in accordo con CEI 64-8/2 (2012-06), CEI 64-8/4 (2012-06) e CEI 64-8/5 (2012-06), commenti riportati dalle norme in grigio.
Consulto ed estratto:
CEI 64-8/2 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 2: Definizioni
CEI 64-8/4 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua§
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
CEI 64-8/5 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici

CEI 64-8/2 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 2: Definizioni
23.2 Massa
Parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto.
NOTA Una parte conduttrice che può andare in tensione solo perché è in contatto con una massa non è da considerare una massa.
23.2 Massa
Il termine massa designa essenzialmente le parti conduttrici accessibili facenti parte dell’impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori separate dalle parti attive solo con isolamento principale.
Il guasto si riferisce pertanto all’isolamento principale.
Una parte metallica è considerata accessibile non solo quando è a portata di mano, ma anche quando può venire toccata nel servizio ordinario.
Una parte conduttrice che può andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale, posta dietro un involucro o una barriera non saldamente fissati o rimovibili senza l’uso di un attrezzo, è da considerare una massa se diviene accessibile dopo la rimozione dell’involucro o della barriera; se invece l’involucro o la barriera sono saldamente fissati o sono rimovibili solo con l’uso di un attrezzo, le parti retrostanti non sono da considerare masse, se non è necessario rimuovere l’involucro o la barriera nell’esercizio ordinario.
Una parte metallica non accessibile, che non è in tensione nel servizio ordinario, ma che può andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale, viene denominata parte intermedia.
23.3 Massa estranea
Parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra.
23.3 Massa estranea
Generalmente una massa estranea è suscettibile di introdurre il potenziale di terra; solo in casi particolari si considerano masse estranee le parti conduttrici su scettibili di introdurre altripotenziali.
Esempi di masse estranee sono:
- elementi metallici facenti parte di strutture di edifici;
- condutture metalliche di gas, acqua e per riscaldamento.
Sono da considerare masse estranee (che possono introdurre il potenziale di terra) le parti metalliche non facenti parte dell’impianto elettrico (tubazioni, infissi, ecc.) che presentano verso terra un valore di resistenza inferiore a 1 000 Ω in tutti gli ambienti ai quali si applica la Norma CEI 64-8.
Tuttavia nei cantieri di costruzione, nei locali ad uso zootecnico, previsti per la custodia del bestiame, nei locali ad uso medico di gruppo 2 (Sezione 710 della Parte 7), senza pericolo di microshock e nei locali di gruppo 1, in cui si ha UL = 25 V, sono da considerare masse estranee le parti metalliche non facenti parte dell’impianto elettrico che presentano un valore di resistenza verso terra inferiore a 200 Ω
.
Nei locali medici di gruppo 2, con pericolo di microshock, per massa estranea si intende una parte metallica che presenta una resistenza verso terra minore di 0,5 MΩ.
Sia la massa che la massa estranea vanno protette contro i contatti indiretti (ndr)
24.2 Dispersore
Corpo conduttore o gruppo di corpi conduttori in contatto elettrico con il terreno e che realizza un collegamento elettrico con la terra.
24.2 Dispersore
Una parte conduttrice annegata nel calcestruzzo di una fondazione è considerata in contatto elettrico con la terra.
Il dispersore è intenzionale quando è installato unicamente per scopi inerenti alla messa a terra di impianti elettrici.
Il dispersore è di fatto quando è installato per scopi non inerenti alla messa a terra di impianti elettrici.
24.5 Conduttore di protezione
Conduttore prescritto per alcune misure di protezione, per esempio contro i contatti indiretti per il collegamento di alcune delle seguenti parti:
- masse;
- masse estranee;
- collettore (o nodo) principale di terra;
- dispersore;
- punto di terra della sorgente o neutro artificiale.
24.6 Conduttore PEN
Conduttore che svolge insieme le funzioni sia di conduttore di protezione sia di conduttore di neutro.
NOTA Il simbolo PEN risulta dalla combinazione del simbolo PE per il conduttore di protezione e del simbolo N per il conduttore di neutro.
24.7 Conduttore di terra
Conduttore di protezione che collega il collettore (o nodo) principale di terra al dispersore o i dispersori tra loro.
24.7 Conduttore di terra
Le parti non isolate dei conduttori di terra interrati sono considerate come facenti parte del dispersore.
24.8 Collettore (o nodo) principale di terra
Elemento previsto per il collegamento al dispersore dei conduttori di protezione, inclusi i conduttori equipotenziali e di terra, nonché i conduttori per la terra
funzionale, se esistente.
24.9 Collegamento equipotenziale
Collegamento elettrico che mette diverse masse e masse estranee al medesimo potenziale.
24.10 Conduttore equipotenziale
Conduttore di protezione destinato ad assicurare il collegamento equipotenziale.
CEI 64-8/4 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua§
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
413.1.1.2 Messa a terra
Le masse devono essere collegate ad un conduttore di protezione nelle condizioni specifiche di ciascun modo di collegamento a terra.Le masse simultaneamente accessibili devono essere collegate allo stesso impianto di terra.
NOTA Per le disposizioni di messa a terra e per i conduttori di protezione, vedere il Capitolo 54.
413.1.2 Collegamenti equipotenziali
413.1.2.1 Collegamento equipotenziale principale
In ogni edificio il conduttore di protezione, il conduttore di terra, il collettore principale di terra e le seguenti masse estranee e/o parti conduttrici devono essere connesse al collegamento equipotenziali principale:
- i tubi alimentanti servizi dell’edificio, per es. acqua e gas;
- le parti strutturali metalliche dell’edificio e canalizzazioni del riscaldamento centrale e del condizionamento d’aria;
- le armature principali del cemento armato utilizzate nella costruzione degli edifici, se praticamente possibile.Quando tali parti conduttrici provengano dall’esterno dell’edificio, esse devono essere collegate il più vicino possibile al loro punto di entrata nell’edificio.
I conduttori equipotenziali principali devono rispondere alle prescrizioni del Capitolo 54.
Il collegamento equipotenziale principale deve essere collegato a qualsiasi schermo metallico dei cavi di telecomunicazione: deve tuttavia essere ottenuto il consenso dei proprietari o degli utilizzatori di questi cavi.
NOTA Se il consenso non può essere ottenuto, è responsabilità dei proprietari o degli operatori evitare ogni pericolo dovuto all’esclusione di quei cavi dalla connessione al collegamento equipotenziale principale
413.1.2.1 Collegamento equipotenziale principale
Per la definizione di massa estranea, vedere articolo 23.3 e relativo Commento
413.1.2.2 Collegamento equipotenziale supplementare
413.1.2.2.1 Se le condizioni per l’interruzione automatica indicate in 413.1.1.1 non possono essere soddisfatte in un impianto o in una sua parte, si deve realizzare un collegamento equipotenziale supplementare che comprenda tutte le masse simultaneamente accessibili di componenti fissi dell’impianto e tutte le masse estranee, comprese le armature principali del cemento armato utilizzato nella costruzione degli edifici, se praticamente possibile.
Il collegamento equipotenziale deve essere connesso ai conduttori di protezione di tutti i componenti dell’impianto, compresi quelli delle prese a spina.
NOTA 1 Il pavimento non isolante (413.3.4) deve essere considerato una massa estranea. Pertanto se non è metallico necessita di una rete metallica sottostante collegata al citato collegamento equipotenziale supplementare.NOTA 2 L’uso del collegamento equipotenziale supplementare non dispensa dalla necessità di interrompere l’alimentazione per altre ragioni, per esempio per la protezione contro l’incendio, contro le sollecitazioni termiche in componenti elettrici, ecc.
413.1.2.2.1
Mentre il collegamento equipotenziale supplementare permette di evitare i pericoli dal punto di vista della protezione contro i contatti indiretti se, in caso di guasto, il circuito non viene interrotto in tempi sufficientemente rapidi, si possono tuttavia manifestare altri fenomeni pregiudizievoli, come per es. il riscaldamento del conduttore equipotenziale o l’aumento della resistenza della messa a terra in seguito all’essiccamento del suolo.
Si raccomanda di collegare le armature principali del cemento armato durante la costruzione dell’edificio.
Ci si deve anche assicurare che la realizzazione di un collegamento equipotenziale tra due masse appartenenti a due circuiti aventi sezioni molto diverse non possa provocare nel conduttore di minore sezione il passaggio di una corrente di guasto tale da provocare una sollecitazione termica superiore a quella ammissibile in questo conduttore
CEI 64-8/5 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continuaParte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici 54 Messa a terra e conduttori di protezione
Le definizioni di PEM e terra di fondazione sono riportate negli articoli 24.12 e 24.13 della Parte 2 della presente Norma.
541 Generalità
541.1 Le caratteristiche dell’impianto di terra devono soddisfare leprescrizioni di sicurezza e funzionali dell’impianto elettrico.
54 Messa a terra e conduttori di protezione
541 Generalità
Si raccomanda che in ogni impianto utilizzatore la messa a terra di protezione di tutte le parti dell’impianto e tutte le messe a terra di funzionamento dei circuiti e degli apparecchi utilizzatori (compresi il centro stella trasformatori, gli scaricatori, i sistemi contro le scariche atmosferiche ed elettrostatiche ed i sistemi antidisturbo) siano effettuate collegando le parti interessate ad unimpianto di terra unico.
Nell’Allegato 54A ai Commenti a questo Capitolo 54 è riportato un esempio di un impianto di terra, avente lo scopo di mostrare i vari componenti dell’impianto di terra descritti in questo Capitolo.
Raccomandazioni per l’esecuzione degli impianti di terra negli edifici per uso residenziale e terziario sono riportate nella Guida CEI 64-12.
Raccomandazioni per l’esecuzione degli impianti di terra negli stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria sono riportate nella Guida CEI 11-37.
542 Collegamenti a terra
542.1.1 L’impianto di terra può essere utilizzato congiuntamente, o separatamente, per scopi di protezione e funzionali in accordo con i requisiti dell’impianto.
542.1.2 La scelta e l’installazione dei componenti dell’impianto di terra devono essere tali che:
- il valore della resistenza di terra sia in accordo con le esigenze di protezione e di funzionamento dell’impianto elettrico;
- l’efficienza dell’impianto di terra si mantenga nel tempo;
- le correnti di guasto e di dispersione a terra possano essere sopportate senza danni, in particolare dal punto di vista delle sollecitazioni di natura termica, termomeccanica ed elettromeccanica;
- i materiali abbiano adeguata solidità o adeguata protezione meccanica, tenuto conto delle influenze esterne.
542.1.3 Devono essere inoltre prese precauzioni per ridurre i danni che, per effetto elettrolitico, l’impianto di terra possa arrecare ad altre parti metalliche prossime al dispersore.
542.1.4 Quando l’alimentazione di un impianto è derivata da sistemidi II e III categoria, la protezione contro i guasti tra questi sistemi e la terra deve soddisfare le prescrizioni della Norma CEI 11-1
542 Collegamenti a terra
542.1.1 Si precisa che gli eventuali involucri e supporti metallici, chenon sono da considerare masse, contenenti i cavi citati in 413.2.4 della Parte 4, possono essere collegati a terra.
542.1.2 I componenti elettrici dell’impianto di terra realizzati in accordo con le prescrizioni di questo Capitolo sono considerati tali da presentare adeguata solidità.
...
542.2 Dispersori
542.2.1 Il dispersore può essere costituito da:
- tondi, profilati, tubi;
- nastri, corde;
- piastre;
- conduttori posti nello scavo di fondazione;
- ferri di armatura nel calcestruzzo incorporato nel terreno;
- tubazioni metalliche dell’acqua, purché siano soddisfatte le condizioni di 542.2.5;
- altre strutture interrate adatte allo scopo (vedere anche 542.2.6).
NOTA L’efficacia di qualsiasi dispersore dipende dalle condizioni locali del terreno; si devono scegliere uno o più dispersori adatti alle condizioni del terreno ed al valore della resistenza di terra richiesto.
Il valore della resistenza di terra del dispersore può essere calcolato o misurato.
542.2.2 Il tipo e la profondità di messa in opera dei dispersori de vono essere tali che fenomeni di essiccamento o di congelamento del terreno non aumentino la resistenza di terra del dispersore al di sopra del valore richiesto.
542.2.3 I materiali utilizzati e la costruzione dei dispersori devono essere tali da sopportare i danni meccanici dovuti alla corrosione.
Le dimensioni minime per i dispersori intenzionali realizzati con i materiali comunemente usati, dal punto di vista della resistenza meccanica e della corrosione, sono indicate nella Tabella 54.1.
Per gli edifici nuovi, si raccomanda di prevedere una terra di fondazione.
542.2.4 Nel progettare un impianto di terra si deve tenere conto del possibile aumento, dovuto alla corrosione, della resistenza dell’impianto di terra.