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Impianto di terra: le definizioni e caratteristiche CEI 64-8

ID 6891 | | Visite: 139726 | Documenti impianti riservatiPermalink: https://www.certifico.com/id/6891

Scheda 27 09 2018

Impianto di terra: le definizioni e caratteristiche previste da CEI 64-8/2/, CEI 64-8/4 4 e CEI 64-8/5

Scheda 27.09.2018

In allegato un documento quadro sull'impianto elettrico di terra: le definizioni e le caratteristiche di installazione degli elementi principali in accordo con CEI 64-8/2 (2012-06), CEI 64-8/4 (2012-06) e CEI 64-8/5 (2012-06), commenti riportati dalle norme in grigio.

Consulto ed estratto:

CEI 64-8/2 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 2: Definizioni

CEI 64-8/4 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua§
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza

CEI 64-8/5 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici

Impianto di terra   Definizioni caratteristiche CEI 64 8

CEI 64-8/2 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
Parte 2: Definizioni
 
23.2 Massa
Parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto.

NOTA Una parte conduttrice che può andare in tensione solo perché è in contatto con una massa non è da considerare una massa.
 
23.2 Massa
Il termine massa designa essenzialmente le parti conduttrici accessibili facenti parte dell’impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori separate dalle parti attive solo con isolamento principale.
Il guasto si riferisce pertanto all’isolamento principale.
Una parte metallica è considerata accessibile non solo quando è a portata di mano, ma anche quando può venire toccata nel servizio ordinario.
Una parte conduttrice che può andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale, posta dietro un involucro o una barriera non saldamente fissati o rimovibili senza l’uso di un attrezzo, è da considerare una massa se diviene accessibile dopo la rimozione dell’involucro o della barriera; se invece l’involucro o la barriera sono saldamente fissati o sono rimovibili solo con l’uso di un attrezzo, le parti retrostanti non sono da considerare masse, se non è necessario rimuovere l’involucro o la barriera nell’esercizio ordinario.

Una parte metallica non accessibile, che non è in tensione nel servizio ordinario, ma che può andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale, viene denominata parte intermedia.
 
23.3 Massa estranea
Parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra.
 
23.3 Massa estranea
Generalmente una massa estranea è suscettibile di introdurre il potenziale di terra; solo in casi particolari si considerano masse estranee le parti conduttrici su scettibili di introdurre altripotenziali.

Esempi di masse estranee sono:
- elementi metallici facenti parte di strutture di edifici;
- condutture metalliche di gas, acqua e per riscaldamento.
Sono da considerare masse estranee (che possono introdurre il potenziale di terra) le parti metalliche non facenti parte dell’impianto elettrico (tubazioni, infissi, ecc.) che presentano verso terra un valore di resistenza inferiore a 1 000 Ω in tutti gli ambienti ai quali si applica la Norma CEI 64-8.
Tuttavia nei cantieri di costruzione, nei locali ad uso zootecnico, previsti per la custodia del bestiame, nei locali ad uso medico di gruppo 2 (Sezione 710 della Parte 7), senza pericolo di microshock e nei locali di gruppo 1, in cui si ha UL = 25 V, sono da considerare masse estranee le parti metalliche non facenti parte dell’impianto elettrico che presentano un valore di resistenza verso terra inferiore a 200 Ω
.
Nei locali medici di gruppo 2, con pericolo di microshock, per massa estranea si intende una parte metallica che presenta una resistenza verso terra minore di 0,5 MΩ.
 
Sia la massa che la massa estranea vanno protette contro i contatti indiretti (ndr) 
 
24.2 Dispersore
Corpo conduttore o gruppo di corpi conduttori in contatto elettrico con il terreno e che realizza un collegamento elettrico con la terra.
 
24.2 Dispersore
Una parte conduttrice annegata nel calcestruzzo di una fondazione è considerata in contatto elettrico con la terra.
Il dispersore è intenzionale quando è installato unicamente per scopi inerenti alla messa a terra di impianti elettrici.
Il dispersore è di fatto quando è installato per scopi non inerenti alla messa a terra di impianti elettrici. 
 
24.5 Conduttore di protezione
Conduttore prescritto per alcune misure di protezione, per esempio contro i contatti indiretti per il collegamento di alcune delle seguenti parti:
- masse;
- masse estranee;
- collettore (o nodo) principale di terra;
- dispersore;
- punto di terra della sorgente o neutro artificiale.
 
24.6 Conduttore PEN
Conduttore che svolge insieme le funzioni sia di conduttore di protezione sia di conduttore di neutro.

NOTA Il simbolo PEN risulta dalla combinazione del simbolo PE per il conduttore di protezione e del simbolo N per il conduttore di neutro.
 
24.7 Conduttore di terra
Conduttore di protezione che collega il collettore (o nodo) principale di terra al dispersore o i dispersori tra loro.
 
24.7 Conduttore di terra
Le parti non isolate dei conduttori di terra interrati sono considerate come facenti parte del dispersore. 
 
24.8 Collettore (o nodo) principale di terra
Elemento previsto per il collegamento al dispersore dei conduttori di protezione, inclusi i conduttori equipotenziali e di terra, nonché i conduttori per la terra
funzionale, se esistente.

24.9 Collegamento equipotenziale
Collegamento elettrico che mette diverse masse e masse estranee al medesimo potenziale.
 
24.10 Conduttore equipotenziale
Conduttore di protezione destinato ad assicurare il collegamento equipotenziale.
 
CEI 64-8/4 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua§
Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
 
413.1.1.2 Messa a terra

Le masse devono essere collegate ad un conduttore di protezione nelle condizioni specifiche di ciascun modo di collegamento a terra.Le masse simultaneamente accessibili devono essere collegate allo stesso impianto di terra.

NOTA Per le disposizioni di messa a terra e per i conduttori di protezione, vedere il Capitolo 54.

413.1.2 Collegamenti equipotenziali

413.1.2.1 Collegamento equipotenziale principale
In ogni edificio il conduttore di protezione, il conduttore di terra, il collettore principale di terra e le seguenti masse estranee e/o parti conduttrici devono essere connesse al collegamento equipotenziali principale:

- i tubi alimentanti servizi dell’edificio, per es. acqua e gas;
- le parti strutturali metalliche dell’edificio e canalizzazioni del riscaldamento centrale e del condizionamento d’aria;
- le armature principali del cemento armato utilizzate nella costruzione degli edifici, se praticamente possibile.Quando tali parti conduttrici provengano dall’esterno dell’edificio, esse devono essere collegate il più vicino possibile al loro punto di entrata nell’edificio.

I conduttori equipotenziali principali devono rispondere alle prescrizioni del Capitolo 54.

Il collegamento equipotenziale principale deve essere collegato a qualsiasi schermo metallico dei cavi di telecomunicazione: deve tuttavia essere ottenuto il consenso dei proprietari o degli utilizzatori di questi cavi.

NOTA Se il consenso non può essere ottenuto, è responsabilità dei proprietari o degli operatori evitare ogni pericolo dovuto all’esclusione di quei cavi dalla connessione al collegamento equipotenziale principale
 
413.1.2.1 Collegamento equipotenziale principale
Per la definizione di massa estranea, vedere articolo 23.3 e relativo Commento
 
413.1.2.2 Collegamento equipotenziale supplementare

413.1.2.2.1 Se le condizioni per l’interruzione automatica  indicate in 413.1.1.1 non possono essere soddisfatte in un impianto o in una sua parte, si deve realizzare un collegamento equipotenziale supplementare che comprenda tutte le masse simultaneamente accessibili di componenti fissi dell’impianto e tutte le masse estranee, comprese le armature principali del cemento armato utilizzato nella costruzione degli edifici, se praticamente possibile.
Il collegamento equipotenziale deve essere connesso ai conduttori di protezione di tutti i componenti dell’impianto, compresi quelli delle prese a spina.

NOTA 1 Il pavimento non isolante (413.3.4) deve essere considerato una massa estranea. Pertanto se non è metallico necessita di una rete metallica sottostante collegata al citato collegamento equipotenziale supplementare.

NOTA 2 L’uso del collegamento equipotenziale supplementare non dispensa dalla necessità di interrompere l’alimentazione per altre ragioni, per esempio per la protezione contro l’incendio, contro le sollecitazioni termiche in componenti elettrici, ecc.
 
413.1.2.2.1
Mentre il collegamento equipotenziale supplementare permette di evitare i pericoli dal punto di vista della protezione contro i contatti indiretti se, in caso di guasto, il circuito non viene interrotto in tempi sufficientemente rapidi, si possono tuttavia manifestare altri fenomeni pregiudizievoli, come per es. il riscaldamento del conduttore equipotenziale o l’aumento della resistenza della messa a terra in seguito all’essiccamento del suolo.
Si raccomanda di collegare le armature principali del cemento armato durante la costruzione dell’edificio.
Ci si deve anche assicurare che la realizzazione di un collegamento equipotenziale tra due masse appartenenti a due circuiti aventi sezioni molto diverse non possa provocare nel conduttore di minore sezione il passaggio di una corrente di guasto tale da provocare una sollecitazione termica superiore a quella ammissibile in questo conduttore
 
CEI 64-8/5 (2012-06)
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici
 
54 Messa a terra e conduttori di protezione

Le definizioni di PEM e terra di fondazione sono riportate negli articoli 24.12 e 24.13 della Parte 2 della presente Norma.
541 Generalità
 
541.1 Le caratteristiche dell’impianto di terra devono soddisfare leprescrizioni di sicurezza e funzionali dell’impianto elettrico.
 
54 Messa a terra e conduttori di protezione
541 Generalità
Si raccomanda che in ogni impianto utilizzatore la messa a terra di protezione di tutte le parti dell’impianto e tutte le messe a terra di funzionamento dei circuiti e degli apparecchi utilizzatori (compresi il centro stella trasformatori, gli scaricatori, i sistemi contro le scariche atmosferiche ed elettrostatiche ed i sistemi antidisturbo) siano effettuate collegando le parti interessate ad unimpianto di terra unico.

Nell’Allegato 54A ai Commenti a questo Capitolo 54 è riportato un esempio di un impianto di terra, avente lo scopo di mostrare i vari componenti dell’impianto di terra descritti in questo Capitolo.
Raccomandazioni per l’esecuzione degli impianti di terra negli edifici per uso residenziale e terziario sono riportate nella Guida CEI 64-12.
Raccomandazioni per l’esecuzione degli impianti di terra negli stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria sono riportate nella Guida CEI 11-37. 
 
542 Collegamenti a terra
542.1.1 L’impianto di terra può essere utilizzato congiuntamente, o separatamente, per scopi di protezione e funzionali in accordo con i requisiti dell’impianto.

542.1.2 La scelta e l’installazione dei componenti dell’impianto di terra devono essere tali che:
- il valore della resistenza di terra sia in accordo con le esigenze di protezione e di funzionamento dell’impianto elettrico;
- l’efficienza dell’impianto di terra si mantenga nel tempo;
- le correnti di guasto e di dispersione a terra possano essere sopportate senza danni, in particolare dal punto di vista delle sollecitazioni di natura termica, termomeccanica ed elettromeccanica;
- i materiali abbiano adeguata solidità o adeguata protezione meccanica, tenuto conto delle influenze esterne.

542.1.3 Devono essere inoltre prese precauzioni per ridurre i danni che, per effetto elettrolitico, l’impianto di terra possa arrecare ad altre parti metalliche prossime al dispersore.
 
542.1.4 Quando l’alimentazione di un impianto è derivata da sistemidi II e III categoria, la protezione contro i guasti tra questi sistemi e la terra deve soddisfare le prescrizioni della Norma CEI 11-1
 
542 Collegamenti a terra
542.1.1 Si precisa che gli eventuali involucri e supporti metallici, chenon sono da considerare masse, contenenti i cavi citati in 413.2.4 della Parte 4, possono essere collegati a terra.
542.1.2 I componenti elettrici dell’impianto di terra realizzati in accordo con le prescrizioni di questo Capitolo sono considerati tali da presentare adeguata solidità. 
...
542.2 Dispersori
542.2.1 Il dispersore può essere costituito da:
- tondi, profilati, tubi;
- nastri, corde;
- piastre;
- conduttori posti nello scavo di fondazione;
- ferri di armatura nel calcestruzzo incorporato nel terreno;
- tubazioni metalliche dell’acqua, purché siano soddisfatte le condizioni di 542.2.5;
- altre strutture interrate adatte allo scopo (vedere anche 542.2.6).

NOTA L’efficacia di qualsiasi dispersore dipende dalle condizioni locali del terreno; si devono scegliere uno o più dispersori adatti alle condizioni del terreno ed al valore della resistenza di terra richiesto.
Il valore della resistenza di terra del dispersore può essere calcolato o misurato.

542.2.2 Il tipo e la profondità di messa in opera dei dispersori de vono essere tali che fenomeni di essiccamento o di congelamento del terreno non aumentino la resistenza di terra del dispersore al di sopra del valore richiesto.

542.2.3 I materiali utilizzati e la costruzione dei dispersori devono essere tali da sopportare i danni meccanici dovuti alla corrosione.
Le dimensioni minime per i dispersori intenzionali realizzati con i materiali comunemente usati, dal punto di vista della resistenza meccanica e della corrosione, sono indicate nella Tabella 54.1.
Per gli edifici nuovi, si raccomanda di prevedere una terra di fondazione.

542.2.4 Nel progettare un impianto di terra si deve tenere conto del possibile aumento, dovuto alla corrosione, della resistenza dell’impianto di terra.
 
Tab1
Tabella 54.1 - Materiale e dimensioni minime dei dispersori per garantire la resistenza meccanica e alla corrosione

542.2.5 I tubi metallici di un acquedotto possono essere usati come dispersori soltanto con il consenso dell’esercente dell’acquedotto e se vengono date adeguate disposizioni in base alle quali il responsabile degli impianti elettrici venga informato di ogni modifica che si intende apportare alle tubazioni dell’acquedotto.

NOTA Si raccomanda che l’affidabilità dell’impianto di terra non dipenda da responsabili di altri servizi.

542.2.6 Le tubazioni metalliche per liquidi o gas infiammabili non devono essere usate come dispersori.

NOTA Questa disposizione non esclude il collegamento equipotenziale dell’impianto di terra con le parti metalliche di altri servizi eseguita in accordo con quanto stabilito per la protezione contro i contatti indiretti (Cap. 41).

542.2.7 La guaina di piombo, le armature e gli altri rivestimenti metallici di cavi non soggetti a danneggiamento per corrosione possono essere usati come dispersori soltanto con il consenso del proprietario delle condutture e se vengono date adeguate disposizioni in base alle quali il responsabile degli impianti elettrici venga informato di ogni modifica che si intenda apportare alle condutture stesse e che possa influenzare il loro corretto uso come dispersori.

542.2.8 I conduttori posti nello scavo di fondazione che sono usaticome dispersori devono essere collegati in modo appropriato. La connessione del conduttore di terra al dispersore deve essere realizzata mediante saldatura o con connettori meccanici appropriati.
Il punto di connessione del conduttore di terra al collettore principale di terra deve essere accessibile.
 
542.2.9 Il dispersore non deve essere posizionato direttamente nelle acque di fiumi, di canali, di laghi o del mare. Quando però ciò risultasse necessario, si raccomanda di installare il dispersore a non meno di 5 m di profondità sotto il livello dell’acqua, oppure di vietare l’accesso alla zona che risultasse pericolosa.
NOTA I dispersori posti direttamente in acqua possono comportare i seguenti rischi:
- variazioni significative della resistenza di terra in caso di prosciugamento del luogo;
- contatto delle persone con l’acqua durante un guasto elettrico.
 
542.2 Dispersori
Si raccomanda che ciascun conduttore connesso al collettore principale di terra sia separabile individualmente. Questa connessione deve essere affidabile e tale da essere disconnessa solo per mezzo di un attrezzo.

542.2.1 L’efficacia del dispersore dipende dalle condizioni locali del terreno.
Una delle migliori soluzioni consiste nel disporre conduttori, che assicurino una buona aderenza con il terreno, nello scavo di fondazione degli edifici e nel collegare all’insieme dispersore-conduttori di protezione le masse estranee ed i ferri di armatura del cemento armato (terra di fondazione).

542.2.3 In genere devono essere prese precauzioni per ridurre i danni ad altre parti metalliche che siano interrate nelle vicinanze del dispersore.
Per il dispersore è conveniente l’impiego di rame, di acciaio rivestito di rame e di materiali ferrosi zincati. Si possono usare anche materiali ferrosi non zincati ed altri materiali metallici, purché compatibili con la natura del terreno.
I valori minimi indicati nella Tabella 54.1 sono riferiti a terreni non particolarmente aggressivi. 
 
542.3 Conduttori di terra
542.3.1 I conduttori di terra devono essere conformi a quanto indicato in 543.1 e la loro sezione deve essere in accordo con la Tab. 54A.
 
Tab2
Tab. 54A - Sezioni convenzionali minime dei conduttori di terra
 
542.3 Conduttori di terra
542.3.1 È ammesso l’uso, come conduttori di terra, di elementi strutturali metallici, purché rispondenti alle prescrizioni di questo Capitolo e comunque i namovibili.
In ambienti non particolarmente aggressivi dal punto di vista chimico il rame e il ferro zincato, non provvisti di guaina, si considerano protetti contro la corrosione. 
 
542.3.2 Il collegamento di un conduttore di terra ad un dispersore deve essere effettuato in modo accurato ed elettricamente soddisfacente.
Quando si usano raccordi, essi non devono danneggiare né i dispersori (per es. i tubi) né i conduttori di terra.
 
542.3.2 Si raccomanda che i conduttori di terra abbiano un percorso breve e non siano sottoposti a sforzi meccanici.
Anche le giunzioni con il dispersore non devono danneggiare né i conduttori di terra né gli elementi del dispersore (per es. tubi); si raccomanda che esse siano eseguite con saldatura forte o autogena o con appositi terminali o manicotti che assicurino un contatto equivalente a quello della saldatura. Esse possono essere direttamente interrate e non ispezionabili. 
 
542.4 Collettore (o nodo) principale di terra
542.4.1 In ogni impianto deve essere usato un terminale od una sbarra per costituire un collettore principale di terra al quale si devono collegare i seguenti conduttori:
-  i conduttori di terra;
- i conduttori di protezione;
- i conduttori equipotenziali principali;
- i conduttori di terra funzionale, se richiesti.
 
542.4.2 Sul conduttore di terra, in posizione accessibile, deve essere pre visto un dispositivo di apertura che permetta di misurare la resistenza di terra: tale dispositivo può essere convenientemente combinato con il collettore principale di terra. Questo dispositivo deve essere apribile solo mediante attrezzo, deve essere meccanicamente robusto e deve assicurare il mantenimento della continuità elettrica
 
542.4 Collettore (o nodo) principale di terra
542.4.1 In uno stesso impianto possono essere usati due o più collettori principali di terra.
Uno stesso conduttore di protezione, od uno stesso conduttore PEN, può essere collegato all’impianto di terra in più punti.
 
542.4.2 Si raccomanda che il dispositivo di apertura sia combinato con il collettore principale di terra 
 
543.2 Tipi di conduttori di protezione

NOTA Per la scelta e la messa in opera dei diversi tipi di conduttori di protezione, si deve tener conto delle prescrizioni di entrambi i Capitoli 52 e 54.

543.2.1 Possono essere usati come conduttori di protezione:

- anime di cavi multipolari;
- conduttori nudi o cavi unipolari (anche senza guaina) facenti parte, con i conduttori attivi, di una stessa conduttura;
- conduttori nudi o cavi unipolari (anche senza guaina) non facenti parte, con i conduttori attivi, della stessa conduttura;
- involucri metallici, per es. guaine, schermi e armature di alcuni cavi (ulteriori prescrizioni sono allo studio);
- tubi protettivi e canali metallici od altri involucri metallici per conduttori (quali rivestimenti metallici ed armature di cavi) (ulteriori prescrizioni sono allo studio);
- masse estranee di adeguate caratteristiche.

543.2.2 Se l’impianto contiene involucri o strutture metalliche di quadri, di condutture costruite in fabbrica o di altre apparecchiature costruite in fabbrica, questi involucri o strutture possono essere usati come conduttori di protezione se soddisfano le tre seguenti condizioni:

a)  la loro continuità elettrica sia realizzata in modo da assicurare la protezione contro il danneggiamento meccanico, chimico o elettrochimico;
b)  la conduttanza sia almeno uguale a quella risultante dall’applicazione di quanto indicato in 543.1;
c)  sia possibile la connessione di altri conduttori di protezione nei punti predisposti per la derivazione.

543.2.3 I rivestimenti metallici, comprese le guaine (nude od isolate) di alcune condutture, in particolare le guaine dei cavi con isolamento minerale, ed alcuni tubi protettivi e canali metallici (tipi allo studio) possono essere utilizzati come conduttori di protezione per i circuiti corrispondenti se soddisfano entrambe le prescrizioni a) e b) di 543.2.2. Se non soddisfano tali condizioni non devono essere utilizzati come conduttori di protezione
 
543.2.4 Le masse estranee possono essere usate come conduttori di protezione se soddisfano tutte e quattro le seguenti condizioni:

a) la loro continuità elettrica sia realizzata, per costruzione o mediante adatte connessioni, in modo che sia assicurata la protezione contro i danneggiamenti meccanici, chimici ed elettrochimici;

b) la loro conduttanza sia almeno uguale a quella risultante dall’applicazione di quanto indicato in 543.1;

c) non possano venire rimosse se non sono previsti, in caso di rimozione, provvedimenti sostitutivi;d)  siano state appositamente previste per uso come conduttori di protezione o, se necessario, siano state rese idonee a tale uso.

NOTA L’uso delle tubazioni metalliche dell’acqua è consentito a condizione che si ottenga l’autorizzazione di chi è responsabile dell’impianto idraulico.I tubi contenenti gas non devono essere usati come conduttori di protezione.

543.2.5 Le masse estranee non devono essere usate come conduttori PEN.
 
543.2.2 L’involucro delle condutture prefabbricate deve presentare su tutta la sua lunghezza, tenuto conto delle giunzioni, una conduttanza almeno uguale a quella determinata in accordo con 543.1.1 per i conduttori di protezione.

Le prescrizioni di questo paragrafo sono applicabili anche a parti di involucri di insiemi di apparecchiature prefabbricate, se utilizzate per la messa a terra di altre parti dell’involucro dello stesso insieme o di apparecchi contenuti nello stesso insieme.

543.2.3 Anche se non devono essere usati come conduttori di protezione i rivestimenti metallici che non rispondono alle condizioni citate in questo paragrafo, devono tuttavia essere messi a terra se ricorrono le condizioni specificate nel Capitolo 41 della Parte 4.I cavi ad isolamento minerale, conformi alla serie di Norme CEI EN 60702 (CEI 20-39), soddisfano le prescrizioni a) e b) di 543.2.2.

543.2.4 Le masse estranee che non soddisfano le condizioni citate non devono essere usate come conduttori di protezione. Esse devono tuttavia essere messe a terra se ricorrono le condizioni specificate nel Capitolo 41.

Il responsabile dell’impianto idrico deve informare i responsabili degli impianti elettrici delle modifiche che si intendono apportare alle tubazioni metalliche dell’acqua.A questi fini anche altre parti metalliche che presentino le caratteristiche indicate in 543.2.4 possono essere utilizzate come conduttori di protezione.
 
543.3 Affidabilità della continuità elettrica dei conduttori di protezione

543.3.1 I conduttori di protezione devono essere adeguatamente protetti contro il danneggiamento meccanico e chimico e contro le sollecitazioni elettrodinamiche.Ogni connessione fra conduttori di protezione o fra un conduttore di protezione e altre parti deve garantire la continuità elettrica e avere un’adeguata resistenza meccanica. Le viti per la connessione dei conduttori di protezione non devono servire per altri scopi.

543.3.2 Le connessioni dei conduttori di protezione devono essere accessibili per ispezioni e per prove, ad eccezione delle giunzioni di tipo miscelato o incapsulato.

543.3.3 Sui conduttori di protezione non devono essere inseriti apparecchi di interruzione, ma possono esserlo dispositivi apribili mediante attrezzo ai fini delle prove.543.3.4 Se si usano dispositivi di controllo della continuità della messa a terra, i loro avvolgimenti non devono venire inseriti nei conduttori di protezione.

543.3.5 La masse dei componenti non devono costituire tratti del conduttore di protezione di altri componenti, a meno che non siano verificate le condizioni indicate in 543.2.2 (e 543.2.3).

543.4 Installazione dei conduttori di protezione
Quando dispositivi di protezione contro le sovracorrenti sono usati per la protezione contro i contatti indiretti, si raccomanda di incorporare il conduttore di protezione nella stessa conduttura dei conduttori di fase, oppure di installarlo nelle loro immediate vicinanze.

543.5 Conduttori di protezione rinforzati per correnti di dispersione superiori a 10 mA
Per apparecchi utilizzatori fissi aventi una corrente di dispersione superiore a 10 mA, i conduttori di protezione rinforzati devono essere dimensionati come segue:

- il conduttore di protezione deve avere una sezione di almeno 10 mm2 in rame o 16 mm2 in alluminio, per tutta la sua lunghezza;
NOTA 1 Il conduttore PEN conforme a 546.2 soddisfa questa prescrizione.

- oppure un secondo conduttore di protezione avente almeno la stessa sezione richiesta per la protezione contro i contatti indiretti deve essere installato nel tratto in cui il conduttore di protezione abbia una sezione inferiore a 10 mm2 in rame o 16 mm2 in alluminio. Ciò richiede che l’apparecchio utilizzatore abbia un morsetto separato per un secondo conduttore di protezione.
NOTA 2 Nei sistemi TN-C dove i conduttori di neutro e di protezione sono combinati in un singolo conduttore (conduttore PEN) fino ai morsetti dell’apparecchiatura, la corrente del conduttore di protezione può essere trattata come corrente di carico. 

NOTA 3 L’apparecchio utilizzatore che ha in genere una corrente di dispersione elevata può non essere compatibile con i dispositivi di protezione a corrente differenziale. In proposito si veda la Norma CEI EN 61140 (CEI 0-13) articolo 7.5.2.
 
543.3 Affidabilità della continuità elettrica dei conduttori di protezione
Le prescrizioni di questo articolo si applicano sia ai conduttori di protezione sia ai conduttori equipotenziali principali e supplementari.
 
Allegato 54A (informativo)
Esempio di collegamenti di un impianto di terra
 
Impianto di terra 3
 
Tab3
 
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Energivori: condizionalità green - Linee guida ISPRA ID 22771 | 21.10.2024 / In allegato Linee guida per l’adempimento alla condizionalità green “investimento per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra” (articolo 6 del DM n.256 del 10 luglio 2024).________ Energivori: comunicazione… Leggi tutto
Lug 28, 2024 1569

Decreto MASE del 23 luglio 2024 n. 268

Decreto MASE del 23 luglio 2024 n. 268 / Decreto per imprese energivore ID 22335 | 28.07.2024 / In allegato Decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica del 23 luglio 2024 n. 268 recante disciplina del meccanismo di sviluppo di nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili… Leggi tutto