Slide background

Linee guida per l'analisi delle pressioni Direttiva 2000/60/CE

ID 5981 | | Visite: 6334 | Documenti Ambiente ISPRAPermalink: https://www.certifico.com/id/5981

Delibera 26 2018 SNPA

Linee guida per l'analisi delle pressioni ai sensi della Direttiva 2000/60/CE

Delibera 26/2018 Consiglio SNPA 

Il presente documento, ha lo scopo di fornire indicazioni metodologiche e criteri tecnici per effettuare l’Analisi delle Pressioni (AP) in accordo con quanto previsto dalla DQA.

La Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (DQA) prevede all’art. 5 che venga effettuata un’analisi delle caratteristiche del Distretto Idrografico e un esame dell’impatto delle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sotterranee.

Il Distretto Idrografico rappresenta la principale unità per la gestione dei bacini idrografici ai sensi dell’art. 3 della DQA. Nell’ambito di ogni Distretto Idrografico vanno raccolte le informazioni relative a tipologia ed entità di pressioni antropiche che insistono sui corpi idrici al fine di valutare il rischio di non raggiungimento o mantenimento degli obiettivi di qualità di cui all’art. 4 della DQA a causa di una o più pressioni antropiche. I risultati dell’analisi delle pressioni e degli impatti fanno parte integrante dei Piani di Gestione Distrettuali redatti ai sensi della DQA.

Obiettivo di questo documento è quello di favorire l’armonizzazione delle metodologie di analisi a scala nazionale, viste le ricadute sulla progettazione delle reti e dei programmi di monitoraggio e sull’adozione delle misure di tutela e di risanamento ai sensi della DQA.

Il presente documento è stato predisposto nell’ambito del Gruppo di Lavoro n. 6 del SNPA “Criteri di analisi delle pressioni sui corpi idrici ai fini dell'omogeneizzazione delle reti regionali di monitoraggio acque”, di seguito denominato GdL.

Il documento, oltre alla Premessa e all’Introduzione, è strutturato in capitoli:

Capitolo 1 - Inquadramento normativo
Capitolo 2 - Principi metodologici
Capitolo 3 - Indicatori di pressione e soglie di significatività
Capitolo 4 - Analisi di Rischio
Capitolo 5 - Livello di confidenza dell’Analisi delle Pressioni.

Estratto delibera

Il Consiglio SNPA

Delibera:

1. Di approvare il documento "Linee guida per l'analisi delle pressioni ai sensi della Direttiva 2000/60/CE" che è parte integrante della presente delibera.

2. Di ritenere il presente atto, ai sensi dell'art. 8 del predetto Regolamento di funzionamento, immediatamente esecutivo; per il territorio delle Province Autonome di Trento e Bolzano è applicato nel rispetto della sentenza 212/2017 della Corte Costituzionale.

3. Di dare mandato ad ISPRA e alle Agenzie di pubblicare il predetto atto sui relativi siti istituzionali.

4. Di dare altresì mandato ad ISPRA di trasmetterlo al Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nonché al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

...

L’analisi delle pressioni ha molti risvolti applicativi nell’ottica di una visione integrata tra monitoraggi, controlli ambientali e misure di tutela, quali ad esempio:

- la predisposizione di piani di controllo degli scarichi di impianti urbani e produttivi sulla base di criteri di priorità che tengano conto della significatività dello scarico in relazione alla portata del corpo idrico e allo stato di qualità, in particolare per ciò che concerne la potenziale emissione di sostanze pericolose
- la definizione di programmi di monitoraggio sempre più sito specifici, anche di indagine, volti alla ricerca di sostanze di interesse (sostanze della “Watch List”, contaminanti emergenti o emergenze ambientali), sulla base di criteri di priorità che tengano conto della significatività delle diverse fonti di pressione
- il rilascio di autorizzazioni allo scarico, o ai prelievi, che tengano conto del contributo in termini di significatività della nuova pressione sul corpo idrico in aggiunta a quelle eventualmente già esistenti in termini di aumento sia della significatività della pressione, che del rischio di non raggiungimento degli obiettivi ambientali
- congiuntamente ai dati di monitoraggio degli elementi idromorfologici per la definizione delle misure di riabilitazione delle condizioni idromorfologiche.

La valutazione integrata dell’analisi delle pressioni e dei dati di monitoraggio, nell’ottica di individuare i corpi idrici più a rischio di raggiungimento o mantenimento dell’obiettivo di qualità, può quindi essere utilizzata per orientare le attività di controllo ambientale in base a criteri di priorità.

Questo tipo di approccio consente di integrare i risultati dei controlli ambientali ad esempio sia nella pianificazione dei monitoraggi, sia nella definizione delle misure di tutela.

I risvolti applicativi dell’analisi delle pressioni possono essere ricondotti ad uno schema metodologico che si fonda sui seguenti presupposti:

- i processi autorizzativi (scarichi, prelievi, etc..), le valutazioni di impatto ambientale (VIA), i codici di buona prassi, ad esempio in agricoltura, etc rientrano nel campo delle misure finalizzate al raggiungimento/mantenimento degli obiettivi di qualità di un corpo idrico ai sensi della DQA
- un nuovo scarico o prelievo, una opera su un corpo idrico (direttamente o indirettamente) può influire sul rischio di non raggiungimento/mantenimento dell’obiettivo di qualità, incidendo sulla significatività di una pressione (cambiandola o aumentandola).
- nel caso di una nuova opera, nell’ambito di una procedura di VIA, lo studio di impatto ambientale deve essere contestualizzato alla luce dei dettami della DQA e dei contenuti dei Piani di Gestione Distrettuali, al fine di valutare se gli impatti attesi interferiscono con gli obiettivi ambientali e con le misure previsti.


Si tratta quindi in sintesi di valutare il rischio che una nuova pressione su un corpo idrico possa influire sul raggiungimento/mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale, attraverso una valutazione integrata stato, pressioni, impatti.

L’analisi delle pressioni, e quindi la valutazione quali-quantitativa delle pressioni, può essere utilizzata ad esempio per valutare se un nuovo scarico determina la significatività (o ne aumenta la magnitudo) della pressione specifica (indicatori relativi alle tipologie di pressione 1.1, 1.3, 1.4, etc…) sul CI o nel caso di scarichi esistenti, invece, per la selezione di quelli più rilevanti per il CI applicando, in entrambi i casi, al singolo scarico e/o alla somma di quelli presenti, la soglia di significatività prevista per l’indicatore di pressione correlato alla tipologia specifica.

Dalla valutazione integrata dei dati relativi alla significatività della pressione, ai dati di stato e di impatto, agli obiettivi ambientali, è possibile definire criteri guida nel rilascio delle autorizzazioni e nella individuazione di eventuali prescrizioni.

Un approccio analogo può essere adottato nel definire piani di controllo ambientali sulla base di un criterio di priorità che consenta di orientare le attività nell’ambito del quadro delineato nei Piani di Gestione. Nell’ottica di una integrazione tra le attività di monitoraggio e di controllo e l’adozione delle misure, i piani di controllo potrebbero anche essere definiti su base sessennale, coerentemente con la durata del ciclo di pianificazione di un Piano di Gestione, al quale sarebbe opportuno allineare le diverse attività correlate.

____________

INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
1 CONTESTO NORMATIVO
1.1 A cosa serve l’analisi delle pressioni? Possibili campi di applicazione
2 PRINCIPI METODOLOGICI
2.1 Tipologie di pressione
2.2 Ambiti territoriali
2.3 Tipologie di indicatori
2.4 Soglie di significatività
3 INDICATORI DI PRESSIONE E SOGLIE DI SIGNIFICATIVITA’
4 ANALISI DI RISCHIO
5 LIVELLO DI CONFIDENZA DELL’ANALISI DELLE PRESSIONI
6 BIBLIOGRAFIA

Fonte: ISPRA

Collegati:

DescrizioneLinguaDimensioneDownloads
Scarica questo file (Linee guida per l'analisi delle pressioni ai sensi della Direttiva 2000 60 CE.pdf)Linee guida per l\\\'analisi delle pressioni ai sensi della Direttiva 2000/6
Delibera 26/2018 Consiglio SNPA
IT4030 kB1075

Tags: Ambiente Acque Guida ISPRA

Più lette Guide ISPRA

Feb 05, 2022 18255

Rapporto rifiuti Urbani 2013

Rapporto rifiuti urbani 2013 Il presente Rapporto è stato elaborato dal Servizio Rifiuti, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il Rapporto conferma l’impegno dell’ISPRA affinché le informazioni e le conoscenze relative ad un importante settore, quale quello dei… Leggi tutto

Ultime Guide ISPRA

Efficiency and decarbonization indicators in Italy   Edition 2024
Set 18, 2024 300

Efficiency and decarbonization indicators in Italy - Edition 2024

Efficiency and decarbonization indicators in Italy - Edition 2024 ID 22571 | 18.09.2024 / In allegato Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European Countries - Edition 2024 Nel rapporto sono stati esaminati gli andamenti degli indicatori energetici ed economici in… Leggi tutto
L inserimento paesaggistico delle infrastrutture stradali   ISPRA
Lug 21, 2024 413

L’inserimento paesaggistico delle infrastrutture stradali

L’inserimento paesaggistico delle infrastrutture stradali: strumenti metodologici e buone pratiche di progetto ID 22301 | 21.07.2024 / In allegato Guida ISPRA 65.5/2010 Il presente documento è stato redatto al fine di supportare progettisti, valutatori e tecnici responsabili del governo del… Leggi tutto
Linee guida analisi climatica e valutazione vulnerabilit  regionale e locale
Lug 18, 2024 513

Linee guida analisi climatica e valutazione vulnerabilità regionale e locale

Linee guida, principi e procedure standardizzate per l’analisi climatica e la valutazione della vulnerabilità a livello regionale e locale ID 22284 | 18.07.2024 / In allegato Integrare l’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici nelle politiche regionali e locali Le “Linee Guida, principi… Leggi tutto
Specie aliene nei nostri mari 2024
Lug 15, 2024 275

Specie aliene nei nostri mari

Specie aliene nei nostri mari / Opuscolo ISPRA 2024 ID 22261 | 15.07.2024 / In allegato La biodiversità del Mar Mediterraneo è in continua evoluzione, colonizzato da specie in espansione di areale che arrivano attraverso corridoi naturali, come lo Stretto di Gibilterra, e da specie non indigene o… Leggi tutto
Ecosistemi terrestri ed incendi boschivi in Italia Anno 2023
Lug 01, 2024 365

Ecosistemi terrestri ed incendi boschivi in Italia: Anno 2023

Ecosistemi terrestri ed incendi boschivi in Italia: Anno 2023 ID 22151 | 01.07.2024 / In allegato Durante il 2023 l’Italia è stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 1073 km2 (quasi un terzo della Val D’Aosta). Di questi, circa 157 km2 (una superficie confrontabile con… Leggi tutto