EN 60079-17: Verifica e manutenzione impianti elettrici ATEX
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25 Novembre 2024 | ||
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EN 60079-17: Verifica e manutenzione impianti elettrici ATEX Il documento allegato, estratto dalla norma EN 60079-17 "Atmosfere esplosive - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici", riporta un sempi di check lit per le verifiche applicabili ad impianti elettrici ATEX, installazioni Ex “d”, Ex “e”, Ex “n”, Ex “t/tD” / Ex “i” / Ex “p” e “pD” e i requisiti del personale addetto alla verifica. - Check list Verifica e manutenzione impianti elettrici ATEX EN 60079-17 Le check list sono: CEI EN 60079-17:2015 (CEI 31-34) Gli impianti elettrici nei luoghi pericolosi possiedono caratteristiche specifiche per renderli adatti a funzionare in tali atmosfere. Per motivi di sicurezza in quelle aree, è essenziale che per tutta la durata di vita di detti impianti sia mantenuta l’integrità di tali caratteristiche specifiche. La presente Norma fornisce i dettagli per la verifica iniziale e per le verifiche che dovranno essere effettuate successivamente come:
a) le verifiche periodiche effettuate con cadenza regolare; oppure b) la supervisione continua effettuata da personale esperto.
Quando necessario, può essere anche richiesta la manutenzione.
Il corretto funzionamento degli impianti nei luoghi pericolosi non significa, e non dovrebbe essere interpretato nel senso che sia preservata l’integrità delle caratteristiche specifiche di sicurezza di cui sopra. Le verifiche sono effettuate in conformità alla presente Norma, ma per le vecchie installazioni i dettagli dei requisiti delle apparecchiature e degli impianti dovrebbero essere riferiti alle Norme applicate alla data di installazione
La presente Parte delle Norme della serie IEC 60079 è destinata agli utilizzatori e copre gli aspetti direttamente connessi con la verifica e la manutenzione dei soli i mpianti elettrici situati entro luoghi pericolosi, dove il pericolo può essere costituito da gas infiammabili, vapori,nebbie, polveri, fibre o particelle combustibili.
3 Termini e definizioni Ai fini del presente documento, si applicano i termini e le definizioni riportate nella IEC 60079-0, così come le seguenti. NOTA Ulteriori definizioni applicabili alle atmosfere esplosive si possono trovare nella IEC 60050-426. 3.1 verifica ravvicinata verifica che implica gli stessi aspetti dell’esame a vista e che, in aggiunta, identifica i difetti, quali bulloni allentati, che possono essere rilevati solo usando mezzi di accesso. ESEMPIO Scale, (ove necessario), ed utensili. NOTA La verifica ravvicinata non richiede, normalmente, che la custodia sia aperta, ne che l’apparecchiatura sia messa fuori-tensione. 3.2 supervisione continua presenza, ispezione, assistenza, cura e manutenzione frequenti dell'impianto elettrico da parte di personale esperto che conosca lo specifico impianto e il suo ambiente, al fine di mantenere le caratteristiche di protezione contro le esplosioni dell'impianto in condizioni soddisfacenti 3.3 verifica approfondita verifica che implica gli aspetti della verifica ravvicinata e, in aggiunta, identifica i difetti, quali connessioni interne allentate, che si possono rilevare solo con l’apertura della custodia e/o usando, ove necessario, utensili ed apparecchi di misura 3.4 luogo pericoloso luogo in cui è o può essere presente un’atmosfera esplosiva in quantità tale da richiedere provvedimenti particolari per la realizzazione, l’installazione e l’impiego delle apparecchiature NOTA Ai fini della presente Norma, un luogo è rappresentato da una regione o uno spazio tridimensionali. 3.5 verifica iniziale verifica di tutte le apparecchiature elettriche, dei sistemi e degli impianti elettrici prima della loro messa in servizio 3.6 verifica azione che implica l’attento esame di un componente dell’impianto, eseguita senza smontarlo, oppure, se necessario, con l’aggiunta di un parziale smontaggio, completata talora da misure, al fine di raggiungere una valida conclusione sullo stato del componente stesso 3.7 manutenzione combinazione delle azioni eseguite per mantenere o riportare un componente dell’impianto nelle condizioni in cui possa soddisfare alle prescrizioni delle relative specifiche ed effettuare le funzioni richieste 3.8 manutenzione sotto tensione attività di manutenzione svolte mentre i circuiti sono sotto tensione 3.9 luogo non pericoloso luogo in cui non si prevede la presenza di un’atmosfera esplosiva in quantità tale da richiedere provvedimenti particolari per la realizzazione, l’installazione e l’impiego delle apparecchiature 3.10 verifica periodica verifica di tutte le apparecchiature elettriche, dei sistemi e degli impianti elettrici effettuata in modo sistematico 3.11 verifica a campione verifica eseguita su una parte rappresentativa delle apparecchiature elettriche, dei sistemi e degli impianti elettrici 3.12 personale esperto persone il cui addestramento abbia incluso istruzioni sui vari modi di protezione, sulle modalità di installazione, sulle prescrizioni della presente Norma, sulle leggi nazionali e sulle norme aziendali pertinenti l’impianto, e sui principi generali della classificazione dei luoghi pericolosi 3.13 personale tecnico con funzioni esecutive personale che provvede alla gestione tecnica del personale esperto, che possiede le adeguate conoscenze nel campo della protezione dalle esplosioni, con familiarità delle condizioni locali, dell’installazione, e che possiede la responsabilità e il controllo complessivi dei sistemi di verifica delle apparecchiature elettriche all’interno dei luoghi pericolosi 3.14 esame a vista verifica che permette di identificare i difetti che sono visibili ad occhio nudo, senza l’uso di mezzi d’accesso o di utensili, quali bulloni mancanti ...
5. Prescrizioni addizionali per i programmi di verifica 5.1 Modo di protezione “d” – Custodie a prova di esplosione (vedere Tab. 1 e IEC 60079-1) Quando si rimontano le custodie di apparecchiature elettriche a prova di esplosione, tutti i giunti devono essere puliti accuratamente e possono essere spalmati leggermente con un grasso, come specificato nella IEC 60079-14, adatto per prevenire la corrosione e contribuire a proteggerli contro le intemperie. I fori ciechi devono restare senza grasso. Per la pulizia dei giunti flangiati devono essere impiegate solamente spazzole non metalliche e liquidi detergenti non corrosivi (vedere IEC 60079-14). Non si considera in genere necessario verificare i giochi diametrali dei giunti ad angolo, degli alberi rotanti, delle aste di comando e dei giunti filettati, salvo nel caso che sia evidente la loro usura, la loro deformazione, la loro o corrosione od altri danni; in questi casi si deve consultare la documentazione del costruttore. Le verifiche di cui in A16 della Tab. 1 dovrebbero essere effettuate quando l’esame a vista delle superfici di una giunzione flangiata suggerisce che le dimensioni possono essere state superate. I giunti che normalmente non si possono smontare non è necessario che siano sottoposti alle verifiche di cui in A13 e A16 della Tab. 1. Bulloni, viti e parti similari, dai quali dipenda il modo di protezione, devono essere sostituiti solo da parti identiche, in accordo con le indicazioni di progetto del fabbricante. 5.2 Modo di protezione “e” - Sicurezza aumentata (vedere Tab. 1 e IEC 60079-7) Gli avvolgimenti dei motori Ex “e” sono protetti da appositi dispositivi realizzati per garantire che la temperatura limite non possa essere superata in servizio (compreso il blocco rotore). È di conseguenza necessario verificare che il dispositivo di protezione venga scelto in maniera tale che il tempo di intervento a freddo, dedotto dalle caratteristiche di ritardo del dispositivo di protezione in funzione del rapporto IA/IN del motore da proteggere, non sia maggiore, con una tolleranza massima del +20 %, del tempo dichiarato tE riportato sulla targa del motore. In caso di motori riparati, il tempo tE può essere ridotto ed il valore cui è regolato il dispositivo di protezione dovrebbe essere verificato (vedere la IEC 60079-19). Il tempo di intervento in servizio dovrebbe essere confrontato con i risultati ottenuti nel corso della verifica iniziale. NOTA Nel corso delle verifiche periodiche, la misurazione dei tempi di intervento può o non può essere necessaria. 5.3 Modo di protezione “i” – Sicurezza intrinseca (vedere Tab. 2 e IEC 60079-11) NOTA Le prescrizioni da 5.3.1 a 5.3.11 sono valide per tutti e tre i livelli di protezione “ia”, “ib” e “ic” della sicurezza intrinseca. 5.3.1 Generalità Quando la logica di funzionamento incorporata nel sistema permette il monitoraggio frequente dello stato del circuito di collegamento di uno strumento, si possono evitare alcune parti della procedura di verifica. Per esempio, se si può avere la certezza che nell’installazione sia presente uno strumento verificandone il numero di serie univoco, non vi é necessità di rileggere periodicamente la targhetta. 5.3.2 Documentazione La documentazione cui ci si riferisce nella Tab. 2 comprende, come minimo, dettagli: a) dei documenti inerenti la sicurezza dei circuiti, ove applicabile; b) nome del fabbricante, tipo di apparecchio e numero del certificato, livello di protezione e, per i gas, gruppo dell’apparecchiatura e classe di temperatura, per le polveri, il gruppo dell’apparecchiatura e la massima temperatura superficiale; c) ove applicabile, parametri elettrici quali capacità ed induttanza dei cavi, loro lunghezza, tipo e percorso; d) prescrizioni particolari contenute nel certificato(i) dell’apparecchiatura elettrica e indicazioni dei metodi coi quali dette prescrizioni sono soddisfatte nel particolare impianto; e) posizione fisica di ciascun componente nell’impianto. 5.3.3 Targhe Le targhe devono essere controllate per verificare che siano leggibili e conformi alle prescrizioni indicate nella relativa documentazione, al fine di assicurare che l’apparecchiatura elettrica installata sia quella specificata. 5.3.4 Modifiche non autorizzate La prescrizione di verificare che non siano state eseguite “modifiche non autorizzate” può presentare alcuni problemi in quanto è difficile rilevare alterazioni, ad esempio, su un circuito stampato. Si dovrebbe comunque prendere in considerazione la possibilità che siano state effettuate alcune modifiche non autorizzate. Può essere utile prendere in considerazione che la saldatura impiegata per diverse riparazioni o modifiche non sia dello stesso tipo o qualità di quella originale. Possono essere utili fotografie del circuito stampato originale, completate dall’elenco dei componenti principali da cui dipende la sicurezza del circuito. 5.3.5 Costruzioni elettriche associate (interfaccia di sicurezza) tra circuiti a sicurezza intrinseca e circuiti non a sicurezza intrinseca Le costruzioni elettriche associate devono essere verificate per essere sicuri che siano del tipo corretto e con caratteristiche nominali conformi alla documentazione descrittiva del sistema. Quando le costruzioni elettriche associate sono costituite da barriere di sicurezza a diodi, si deve verificare la sicurezza delle connessioni di terra relative all’integrità del dispositivo (vedere anche 5.3.9). 5.3.6 Cavi Gli impianti devono essere verificati per assicurare che i cavi impiegati siano conformi alla documentazione. Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano conduttori di riserva in cavi multipolari contenenti più di un circuito a sicurezza intrinseca ed alla protezione realizzata quando cavi contenenti sistemi a sicurezza intrinseca sono posati insieme ad altri cavi negli stessi tubi protettivi, canalette o passerelle. 5.3.7 Schermi dei cavi Gli impianti devono essere verificati per assicurare che gli schermi dei cavi siano stati messi a terra secondo la relativa documentazione. Si deve prestare particolare attenzione agli impianti che utilizzano cavi multipolari contenenti più di un sistema a sicurezza intrinseca. 5.3.8 Connessioni punto a punto Questa verifica è richiesta solo durante la verifica iniziale (vedere la IEC 60079-14). 5.3.9 Continuità della messa a terra dei circuiti non isolati galvanicamente Durante la verifica iniziale, dovrebbe essere misurata la resistenza del conduttore di terra fra i circuiti a sicurezza intrinseca ed il collettore di terra. Quando la misura della resistenza verso terra comporta l’esecuzione di prove elettriche in luoghi pericolosi oppure all’interno di luoghi non pericolosi, che potrebbero danneggiare il circuito intrinsecamente sicuro, l’apparecchiatura di prova impiegata dovrebbe essere specificatamente progettata per l’impiego in circuiti intrinsecamente sicuri a meno che l’effetto sul circuito si abbia solo durante la prova ed il personale responsabile dei luoghi pericolosi possa garantire che, per la durata della prova, nell’area oggetto della prova non sia presente un’atmosfera potenzialmente esplosiva (da gas o polveri). Nel caso in cui le connessioni mostrino evidenti segni di degrado che possono inficiare l’integrità del sistema deve essere eseguita periodicamente una misura su un campione rappresentativo di connessioni, scelto da persona responsabile dell’integrità dell’apparecchiatura, al fine di confermare l’integrità e la continuità delle connessioni medesime ed i risultati dovranno essere confrontati con quelli ottenuti nel corso della verifica iniziale. 5.3.10 Connessioni di terra che assicurano l’integrità della sicurezza intrinseca La resistenza dei conduttori di terra necessari per assicurare l’integrità della sicurezza intrinseca (per esempio schermo a terra di un trasformatore, massa del relè di una barriera di sicurezza) deve essere misurata come in 5.3.9. Non esistono prescrizioni per la misura dell’impedenza dell’anello di guasto di apparecchiature elettriche alimentate dalla rete e collegate a circuiti a sicurezza intrinseca, a parte quelle richieste per la protezione contro i contatti diretti per la normale strumentazione delle sale controllo. Siccome, in alcuni apparecchi, il collegamento a terra dei circuiti a sicurezza intrinseca viene eseguito con la massa situata all’interno dell’apparecchio, tutte le misure dell’impedenza (per esempio fra lo spinotto di terra della presa a spina e la massa della apparecchiatura elettrica, oppure fra la massa della apparecchiatura elettrica ed il quadro di comando) devono essere eseguite utilizzando un dispositivo di prova previsto appositamente per circuiti a sicurezza intrinseca. 5.3.11 Messa a terra e/o isolamento da terra dei circuiti a sicurezza intrinseca La prova d’isolamento dei circuiti a sicurezza intrinseca è necessaria per verificare che essi siano stati messi a terra od isolati completamente da terra, secondo quanto richiesto dal progetto originale. Questa prescrizione può non risultare necessaria per i guasti di terra auto-rilevanti, per esempio se un circuito “si mette in sicurezza” a seguito di un guasto a terra, o quando il circuito utilizza un dispositivo di monitoraggio delle dispersioni verso terra. La prova d’isolamento dei sistemi o dei circuiti a sicurezza intrinseca deve essere eseguita utilizzando soltanto un dispositivo di prova approvato specificatamente per poter essere connesso a tali circuiti. Dove, per poter effettuare queste prove, deve essere scollegato il conduttore di terra comune ad un gruppo di barriere, la prova può essere fatta soltanto se non esiste alcun rischio di pericolo per l’impianto oppure se viene tolta completamente tensione a tutti i circuiti che dipendono dal conduttore di terra comune. Questa prova è richiesta soltanto a campione. 5.3.12 Separazione fra circuiti a sicurezza intrinseca e circuiti non a sicurezza intrinseca Custodie contenenti costruzioni elettriche associate e cassette di derivazione devono essere verificate per essere certi che la segregazione tra circuiti a sicurezza intrinseca e non a sicurezza intrinseca sia mantenuta, e che contengano esclusivamente i conduttori specificati nella documentazione relativa a tutti i sistemi passanti attraverso di esse. Vedere anche la IEC 60079-14. 5.4 Modi di protezione”p” e “pD” – Custodie a sovrapressione interna (vedere Tab. 3 e IEC 60079-2 e IEC 61241-4)
Le apparecchiature protette contro l’esplosione tramite i modi di protezione “p” o “pD” devono essere verificate in conformità alla Tab. 3, e con la IEC 60079-2 per i gas o la IEC 61241-4 per le polveri. Vedere anche la IEC 60079-14.
5.5 Modo di protezione “n” (vedere Tab. 1 o 2 e la IEC 60079-15) 5.5.1 Generalità Le apparecchiature protette contro l’esplosione tramite i modi di protezione “n”, “nC” e “nR” devono essere verificate in conformità alla colonna “n” della Tab. 1. Le apparecchiature protette contro l’esplosione tramite il modo di protezione “nL” devono essere verificate in conformità alla Tab. 2 (vedere 5.3).
5.5.2 Custodie a respirazione limitata Le custodie a respirazione limitata provviste di presa di prova per le verifiche individuali devono essere sottoposte ad una prova periodica di pressione (vedere la IEC 60079-15) ad intervalli almeno semestrali, e in base all’esperienza.
5.6 Modo di protezione “t” e “tD” – Protezione mediante custodia (vedere Tab. 1, IEC 60079-31 e IEC 61241-1)
Le apparecchiature protette contro l’esplosione tramite i modi di protezione “t” e “tD” devono essere verificate in conformità alla Tab. 1.
5.7 Modi di protezione “m” e “mD” (incapsulamento), “o” (immersione in olio), “op” (radiazione ottica) e “q” (riempimento di polvere) Non sono state previste tabelle per illustrare le prescrizioni di verifica per le protezioni di tipo “m”, “mD”, “o”, “op” e “q”. La Tab. 1 dovrebbe essere utilizzata, ove applicabile, per la custodia ed il suo contenuto. NOTA I dettagli per le verifica del modo di protezione "o" sono allo studio nella IEC 60079-6. 6 Schede di verifica Grado della verifica Tab. 1 - Lista delle verifiche per i modi di protezione Ex “d”, Ex “e”, Ex “n” e Ex “t/tD” Tab. 2 – Lista delle verifiche per le installazioni Ex “i”
... Tab. 3 - Lista delle verifiche per le installazioni Ex “p” e “pD”
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