Manutenzione: UNI 11063:2017 e norme riferimento | Ed.2019
ID 3135 | Update Rev. 2.0 del 02 Aprile 2019
Scheda allegata sui termini e definizioni della nuova UNI 11063:2017 (precedente UNI 11063:2003), norma rilevante sia per quanto riguarda attività in aspetti di sicurezza che per politiche di manutenzione, disponibile elenco delle principali norme per la manutenzione. L'Ed. 2017 della 11063, ha modificato diverse definizioni dalla Ed. 2003.
La norma è d'interesse trasversale per tutti i settori di attività che prevedono una attività di manutenzione.
Le norme riguardanti la Manutenzione, aspetti tecnici, contrattuali, politiche, sono le seguenti principali (elencate in dettaglio nell'allegato):
UNI 11063:2017 UNI 10147:2013 UNI EN 13306:2018 (New Rev. 2.0) UNI EN 15341:2007 UNI 10144:2006 UNI 10146:2007 UNI 10148:2007 UNI EN 17007:2018 UNI 10366:2007 UNI 10652:2009 UNI 10685:2007 UNI 10749-1:2017 UNI 10749-2:2017 UNI 10749-3:2017 UNI 10749-4:2017 UNI 10749-5:2017 UNI 10749-6:2017 UNI 10992:2002 UNI EN 13269:2016 UNI EN 13306:2018 (New Rev. 2.0) UNI EN 13460:2009 UNI 11414:2011 UNI EN 15628:2014 UNI 11454:2012 UNI EN 16646:2015
La UNI 11063 (integrata da UNI 10147) è nata dall'espressa esigenza della classificazione delle attività di manutenzione, di definire in modo univoco i termini manutenzione "ordinaria" e "straordinaria" comunemente usati nel mondo industriale e dei servizi e nella gestione del patrimonio immobiliare, in particolare nell’ambito della pianificazione (budget) e del controllo dei costi nella gestione dei beni.
Excursus
Introduzione
I termini manutenzione "ordinaria" e “straordinaria”, comunemente usati nel mondo industriale e dei servizi e nella gestione del patrimonio immobiliare, in particolare nell'ambito della pianificazione (budget) e del controllo dei costi nella gestione dei beni non definiscono politiche di manutenzione conseguenti alla valutazione del comportamento dei beni da mantenere.
Nota Le definizioni delle politiche di manutenzione:
- correttiva o a guasto (vedere 7.5 della UNI EN 13306:2018); - preventiva: ciclica (vedere 7.2 della UNI EN 13306:2018); - secondo condizione (vedere 7.3 della UNI EN 13306:2018); - predittiva (vedere 7.4 della UNI EN 13306:2018); - migliorativa (vedere 7.4 della UNI 10147:2013)
sono ripetute in 4.
Le diversità organizzative nella gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria sono rilevanti. Nella contrattualistica, in particolare nei contratti di "global service" (vedere UNI 10685:2007 e UNI 11136:2004), la separazione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è molto importante perché determina un confine di responsabilità tecnica ed economica.
In questi casi è necessario che i contraenti definiscano i limiti di quanto definito in questa norma, in funzione dell'oggetto del contratto e della responsabilità e della spesa che intendono assumersi.
La presente norma definisce questi due termini e chiarisce, in appendice A, alcuni aspetti di contabilità, utili per disciplinare l'uso degli stessi termini nella classificazione delle attività di manutenzione. Tra le classi omogenee, in cui sono messi in evidenza i costi sostenuti dalla manutenzione:
- insorgenza, - composizione, - destinazione, - intenzione e, - imputazione,
identificate in A2 dell'appendice A, l'unica non ancora codificata nelle sue componenti è la "destinazione".
La presente norma ha lo scopo di colmare anche questa lacuna.
Il budget di manutenzione comprende la manutenzione ordinaria e la manutenzione straordinaria. La quantità dell'una e dell'altra sono determinate dalle strategie aziendali, dall'evoluzione tecnologica e dall'obsolescenza dei beni, dal regime fiscale vigente.
questa norma sono contemplati gli aspetti tecnico-gestionali delle sole attività di manutenzione.
Essa vuole dare una risposta ad esigenze di tipo amministrativo, contrattuale, gestionale, lasciando alle leggi e regolamenti fiscali le definizioni di loro competenza. La manutenzione è definita nella EN 13306:2018. ...
Termini e definizioni
Affidabilità (vedere UNI 13306:2018 p. 4.1) Attitudine di un’entità a svolgere una funzione richiesta in date condizioni durante un intervallo di tempo stabilito. Nota 1 L’affidabilità di un’entità potrebbe essere calcolata a partire dai guasti osservati per essa e/o per una serie di entità confrontabili durante un intervallo di tempo stabilito. Nota 2 L’affidabilità prevista di un’entità esprime il livello di fiducia riposto in essa, stimato dall’affidabilità osservata di entità confrontabili e dalla conoscenza del suo stato effettivo.
Disponibilità (vedere UNI 13306:2018 p. 4.7) Attitudine di un’entità ad essere in uno stato atto a funzionare come e quando richiesto, in determinate condizioni, partendo dal presupposto che siano fornite le risorse esterne necessarie. Nota 1 Le risorse esterne richieste, diverse da quelle di manutenzione, non incidono sulla disponibilità dell’entità anche se quest’ultima può essere disponibile dal punto di vista dell’utilizzatore. Nota 2 Questa attitudine dipende dagli aspetti combinati di affidabilità, manutenibilità dell’entità, dal supporto logistico della manutenzione e dalle azioni di manutenzione eseguite sull’entità. Nota 3 La disponibilità può essere quantificata utilizzando misure o indicatori appropriati ed è pertanto definita come prestazione di disponibilità (vedere def. 4.9).
Efficienza (definizione della UNI EN ISO 9000:2015 p. 3.7.10) Rapporto tra il risultato conseguito e le risorse utilizzate.
Elemento, Entità, Bene (vedere UNI 13306:2018 p. 3.1) Parte, componente, dispositivo, sottosistema, unità funzionale, apparecchiatura o sistema che possa essere descritto e considerata individualmente. Nota 1 Un numero di entità, per esempio una popolazione di elementi, o un campione, possono essere considerati essi stessi come un’entità. Nota 2 Un’entità può essere composta da hardware, software o entrambi. Nota 3 Un software è composto da programmi, procedure, regole, documentazione e dati di un sistema di elaborazione delle informazioni.
Manutenibilità (vedere UNI 13306:2018 p. 4.5) Attitudine di una entità, in certe condizioni d’utilizzo, ad essere mantenuta o ripristinata in uno stato in cui essa possa eseguire la funzione richiesta, quando la manutenzione è effettuata in date condizioni e sono adottate le procedure e le risorse prescritte. Nota 1 La manutenibilità può essere quantificata utilizzando misure o indicatori appropriati ed è pertanto definita come prestazione di manutenibilità.
Manutenzione (vedere UNI 13306:2018 p. 2.1) Combinazione di tute le azioni tecniche, amministrative e gestionali, durante il ciclo di vita di un’entità, destinate a mantenere o a riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta. Nota 1 Le azioni di manutenzione tecnica comprendono osservazione e analisi dello stato dell’entità (per esempio ispezione, monitoraggio, collaudo, diagnosi, prognosi, ecc.) e azioni di manutenzione attiva (per esempio riparazione, ricondizionamento) Nota 2 Vedere inoltre le definizioni di miglioria e di modifica. Nota 3 Vedere Appendice A.
Manutenzione a guasto o correttiva (vedere UNI 13306:2018 p. 7.9) Manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un'avaria e volta a riportare un'entità in uno stato in cui essa possa eseguire una funzione richiesta.
Manutenzione ciclica (vedere UNI 13306:2010 p. 7.2) Manutenzione preventiva effettuata in conformità a intervalli di tempo stabiliti o un numero di unità di misura di utilizzo, ma senza una precedente indagine sulle condizioni dell’entità. Nota 1 Gli intervallo di tempo o il numero di unità di misura di utilizzo possono essere stabiliti a partire della conoscenza dei meccanismi di guasto dell’entità.
Manutenzione migliorativa (vedere UNI 10147:2013 p. 7.4) Insieme delle azioni di miglioramento o piccola modifica che non incrementano il valore patrimoniale del bene.
Manutenzione predittiva (vedere UNI 13306:20108. 7.4) Manutenzione su condizione eseguita in seguito a una previsione derivata dall’analisi ripetuta o da caratteristiche note e dalla valutazione dei parametri significativi afferenti il degrado dell’entità.
Manutenzione preventiva (vedere UNI 13306:2018 p. 7.1) Manutenzione eseguita, destinata a valutare e/o a mitigare il degrado e a ridurre la probabilità di guasto di un’entità.
Manutenzione secondo condizione (vedere UNI 13306:2010 p. 7.3) Manutenzione preventiva che comprende la valutazione delle condizioni fisiche, l’analisi e le possibili azioni di manutenzione conseguenti. Nota 1 La valutazione delle condizioni può essere effettuata mediante osservazione dell’operatore e/o ispezione e/o collaudo e/o monitoraggio delle condizioni dei parametri del sistema, ecc., svolte secondo un programma, su richiesta o in continuo.
Valore di rimpiazzo (vedere UNI 10147:2013 p. 11.6) Costo necessario per sostituire gli impianti attuali con impianti a nuovo aventi caratteristiche tecnologiche e potenzialità analoghe agli impianti attuali.
Vita tecnico-economica del bene Tempo previsto di utilizzazione del bene, che corrisponde ad un'ottimizzazione dei costi di investimento, di gestione (compresa la manutenzione) e di alienazione, in relazione alla funzione che deve svolgere il bene stesso. Nota La vita tecnico-economica corrisponde generalmente al periodo di ammortamento e può coincidere con la vita utile. In questo caso il costo del ciclo di vita è minimo.
Vita utile (vedere UNI 13306:2010 p. 4.11) Intervallo di tempo da un dato istante fino all’istante in cui è raggiunto uno stato limite. Nota (vedere UNI 13306:2010 p. 4.11) Lo stato limite può essere in funzione del tasso di guasto, di un requisito della logistica di manutenzione, di una condizione fisica, di aspetti economici, dell’età, dell’obsolescenza, di variazioni nei requisiti dell’utilizzatore o di altri fattori pertinenti.
Classificazione della manutenzione: (ordinaria e straordinaria)
La manutenzione si ripartisce, in funzione del contenuto dei lavori e della loro finalità, nelle seguenti destinazioni (o categorie di spesa):
- Manutenzione ordinaria;
- Manutenzione straordinaria;
Manutenzione ordinaria Tipologia d'interventi manutentivi (progettuali, organizzativi ed operativi) durante il ciclo di vita, atti a:
- mantenere lo stato di integrità e le caratteristiche funzionali originarie/in essere del bene; - mantenere o ripristinare l'efficienza dei beni; - contrastare il normale degrado; - assicurare la vita utile del bene; - ripristinare la disponibilità del bene a seguito di guasti e/o anomalie. Generalmente gli interventi sono richiesti a seguito di: - rilevazione di guasti o avarie (manutenzione a guasto o correttiva); - attuazione di politiche manutentive (manutenzione preventiva, ciclica, predittiva secondo condizione); - esigenza di ottimizzare la disponibilità del bene e migliorarne l'efficienza (interventi di miglioramento o di piccola modifica che non comportano incremento del valore patrimoniale del bene).
I suddetti interventi non modificano le caratteristiche originarie (dati di targa, dimensionamento, specifiche costruttive, ecc.) del bene stesso e non ne modificano la struttura essenziale e la loro destinazione d'uso.
I costi relativi sono previsti (anche su base statistica) nel budget di manutenzione e riferiti al conto economico dell'anno in cui le attività sono svolte (vedere UNI 10992). I costi di manutenzione ordinaria sono sempre attribuiti ai centri di costo e/o alle commesse di competenza.
Manutenzione straordinaria ...
Segue in allegato
Fonti
UNI 11063:2017 Manutenzione - Definizioni di manutenzione ordinaria e straordinaria La presente norma definisce i criteri di classificazione delle attività di Manutenzione distinguendoli in Ordinaria e Straordinaria, al fine di fornire un quadro di riferimento che consenta di uniformare i comportamenti degli utenti nella gestione e contabilizzazione delle risorse utilizzate, secondo i criteri della Contabilità Industriale (analitica) e Generale, in modo coerente e significativo anche sul piano organizzativo e operativo. Si applica a tutti i settori in cui è prevista un'attività di manutenzione. http://store.uni.com/catalogo/index.php/uni-11063-2017.html
UNI 10147:2013 Manutenzione - Termini aggiuntivi alla UNI EN 13306 e definizioni La norma fornisce i termini più usati nel settore Manutenzione che vanno letti unitamente a quelli utilizzati nella UNI EN 13306. http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-10147-2013.html
UNI EN 13306:2018 Manutenzione - Terminologia di manutenzione La norma specifica i termini generici e le loro definizioni per le aree tecniche, amministrative e gestionali della manutenzione. La sua applicazione non è prevista per i termini utilizzati esclusivamente per la manutenzione di programmi di informatica. http://store.uni.com/catalogo/index.php/uni-en-13306-2018.html
UNI EN 15341:2007 Manutenzione - Indicatori di prestazione della manutenzione (KPI) La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 15341 (edizione marzo 2007). La norma descrive un sistema per la gestione degli indicatori di manutenzione atti a misurarne le prestazioni nel quadro di fattori d'influenza quali gli aspetti economici, tecnici ed organizzativi, per valutare e migliorare la sua efficienza ed efficacia al fine di raggiungere l'eccellenza nella manutenzione dei beni tecnici. http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-15341-2007.html
Tutte le norme principali di riferimento sulla manutenzione
Certifico Srl - IT | Rev. 00 2019 ©Copia autorizzata Abbonati
Matrice Revisioni
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Data |
Oggetto |
Autore |
2.0 |
2019 |
UNI EN 13306:2018 |
Certifico Srl |
1.0 |
2018 |
UNI 11063:2017 |
Certifico Srl |
0.0 |
2016 |
UNI 11063:2003 |
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Collegati: UNI - Norme generali sulla manutenzione Linee guida per la qualificazione del sistema di manutenzione
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