Rapporto nazionale pesticidi nelle acque ISPRA 2024 / Dati 2021
Appunti Ambiente | ||
25 Novembre 2024 | ||
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Rapporto nazionale pesticidi nelle acque / Dati 2021 ID 21606 | 02.04.2024 / In allegato Rapporto ISPRA Rapporto SNPA n. 41/2024 - Delibera n. 236/2024 Il Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2021 ha lo scopo di illustrare lo stato di contaminazione delle acque superficiali e sotterranee derivante dall’uso dei pesticidi, sia in termini di diffusione territoriale, sia in termini di evoluzione temporale. Indirettamente il rapporto consente, pertanto, di verificare il conseguimento degli obiettivi delle politiche in materia di acque, sia a livello nazionale sia regionale, e fornisce elementi utili per l’impostazione di piani e programmi volti alla tutela dell’ambiente. Il Rapporto viene realizzato nel rispetto dei compiti stabiliti dal Piano di Azione Nazionale (PAN, DM 35/2014), ai sensi dalla Direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi (Dir. 2009/128/CE), che definisce i ruoli delle amministrazioni coinvolte e le scadenze operative. I dati e le informazioni di base del Rapporto derivano dai monitoraggi programmati dalle Regioni e dalle Provincie Autonome e svolti dalle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente, realizzati ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i Con l’entrata in vigore della Legge 132/2016 e la conseguente istituzione del Sistema Nazionale a rete per la Protezione Ambientale (SNPA), ISPRA e le Agenzie ambientali concorrono al raggiungimento di livelli omogenei di tutela ambientale (LEPTA), anche attraverso l’armonizzazione del monitoraggio e della valutazione ambientale. Il Rapporto, pertanto, è il risultato di un complesso lavoro per la cui realizzazione hanno collaborato esperti delle amministrazioni del SNPA, riuniti all’interno della Rete di Referenti tematica RR-TEM20. I pesticidi, da un punto di vista normativo, comprendono i prodotti fitosanitari (Reg. CE 1107/2009), utilizzati per la protezione delle piante e per la conservazione dei prodotti vegetali, e i biocidi (Reg. UE 528/2012), impiegati in vari campi di attività (disinfettanti, preservanti, pesticidi per uso non agricolo, ecc.). Spesso i due tipi di prodotti utilizzano gli stessi principi attivi. In Italia, in agricoltura si utilizzano circa 116.000 tonnellate all’anno di prodotti fitosanitari1, che contengono circa 300 sostanze diverse. Per i biocidi non si hanno informazioni analoghe sulle quantità e manca un’adeguata conoscenza degli scenari d’uso e della loro distribuzione geografica. Il Rapporto presenta i risultati delle indagini svolte nell’anno 2021, in termini di frequenza di ritrovamento dei pesticidi, dei loro livelli di concentrazione e della relativa diffusione territoriale. Inoltre, è riportato anche l’andamento dell’efficacia del monitoraggio negli ultimi 10 anni, prendendo come indicatori il numero dei punti di monitoraggio, il numero dei campionamenti e il numero delle sostanze cercate. Le concentrazioni misurate sono confrontate con i limiti stabiliti a livello europeo e nazionale: gli Standard di Qualità Ambientale (SQA) per le acque superficiali (Dir. 2008/105/CE e s.m.i, D.Lgs. 152/2006) e le norme di qualità ambientale per la protezione delle acque sotterranee (Dir. 2006/118/CE, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i). Lo studio dell’evoluzione dei ritrovamenti evidenzia il costante miglioramento delle attività di monitoraggio che negli anni restituiscono livelli di conoscenza sempre più approfonditi. Un dato consolidato, frutto degli sforzi di armonizzazione fatti negli anni che evidentemente tiene conto delle disomogeneità presenti nei monitoraggi regionali, dovute a diversità morfologiche territoriali (diversa estensione e tipologia della Superficie Agricola Utilizzata – SAU e diversa estensione dei corpi idrici sotterranei e superficiali) che necessariamente comportano differenze nella rete di campionamento e nei protocolli analitici. Questa consapevolezza impone che vi sia particolare attenzione nell'interpretazione degli indicatori individuati dal PAN per la tutela dell’ambiente acquatico e a supporto dei quali, in coda al presente rapporto, sono state inserite le Sezioni Regionali. I risultati delle determinazioni analitiche del monitoraggio sono stati rappresentati utilizzando tre classi di concentrazioni, definite per confronto delle concentrazioni rilevate (concentrazioni medie annue e concentrazioni massime ammissibili) con i limiti ambientali stabiliti a livello europeo e nazionale (Standard di Qualità Ambientali – SQA). Le classi individuate sono: superamenti (concentrazioni >SQA), presenze (concentrazioni comprese tra 30%SQA e SQA) e concentrazioni < 30% SQA. L’evoluzione del monitoraggio negli ultimi 10 anni è stata analizzata mediante l’applicazione degli indicatori del Piano di Azione Nazionale (PAN) della Direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi. Si è analizzata, inoltre, l’evoluzione della frequenza di superamento degli SQA, che meglio descrive il rischio per l’ambiente acquatico. Il capitolo finale riporta le vendite dei prodotti fitosanitari in Italia, forniti dall’ISTAT. I dati, aggregati per tipologia di sostanza (fungicidi, insetticidi, erbicidi, etc.), sono relativi al periodo 2012-2021. Inoltre, sono illustrati degli indicatori sviluppati nell’ambito della Strategia europea “Farm to fork”2, relativi all’uso dei pesticidi chimici, in generale, e all’uso di quelli più pericolosi, in particolare. Il presente rapporto vuole essere una riflessione critica a beneficio da un lato degli esperti, per i necessari approfondimenti scientifici, dall’altro del legislatore e degli amministratori per arrivare a una gestione dell’ambiente sempre più sostenibile. Le informazioni fornite in questo documento sono disponibili anche sul portale pesticidi dell’ISPRA, dove è possibile eseguire delle interrogazioni per la consultazione dei dati, visualizzare le mappe territoriali dei ritrovamenti e scaricare i dati (Portale di monitoraggio dei Pesticidi (isprambiente.it)). SOMMARIO I. PUBBLICAZIONI Fonte: ISPRA Collegati |
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