UNI EN 1838 Illuminazione di emergenza: Norma e note / Ed. 2022
Appunti Sicurezza lavoro | |||||||||||||
30 Novembre 2024 | |||||||||||||
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UNI EN 1838 Illuminazione di emergenza: Norma e note / Ed. 2022 ID 14561 | Rev. 1.0 del 18.10.2022 / Documento completo allegato Documento illustrato sulla norma UNI EN 1838:2013, norma di riferimento europea sull’illuminazione di emergenza. Il Documento è sviluppato per i luoghi di lavoro di cui al D.Lgs. 81/2008 ed al DM 10 Marzo 1998. Allegato IV - Requisiti dei luoghi di lavoro Decreto 3 settembre 2021 (Minicodice) 5. Il sistema d’esodo (es. vie d’esodo, luoghi sicuri, spazi calmi, …) deve essere facilmente riconosciuto ed impiegato dagli occupanti grazie ad apposita segnaletica di sicurezza. Nota DM 3 agosto 2015 (Codice Prevenzione Incendi) 1. Lungo le vie d’esodo deve essere installato impianto di illuminazione di sicurezza, qualora l’illuminazione possa risultare anche occasionalmente insufficiente a consentire l’esodo degli occupanti. Nota Ad esempio: attività esercite in orari pomeridiani e notturni, locali con scarsa illuminazione naturale, … 2. Durante l’esodo, l’impianto di illuminazione di sicurezza deve assicurare un illuminamento orizzontale al suolo sufficiente a consentire l’esodo degli occupanti, in conformità alle indicazioni della norma UNI EN 1838 e comunque ≥ 1 lx lungo la linea centrale della via d’esodo. Nota 3. Negli ambiti ove l’attività sia svolta con assente o ridotta illuminazione ordinaria (es. sale cinematografiche, sale teatrali, …) eventuali gradini lungo le vie d’esodo devono essere provvisti di illuminazione segnapasso. UNI EN 1838:2013 La norma definisce i requisiti illuminotecnici dei sistemi di illuminazione di emergenza, installati in edifici o locali in cui tali sistemi sono richiesti. Essa si applica, principalmente, ai luoghi destinati al pubblico o ai lavoratori. Alimentazione da sorgente di energia indipendente Nell'ambito della presente norma il termine illuminazione di emergenza ha un significato generico, di cui esistono numerose applicazioni specifiche, come illustrato nella figura 1. Fig.1 - Forme specifiche di illuminazione di emergenza Lo scopo generale dell'illuminazione di sicurezza è consentire l'esodo sicuro da un luogo in caso di mancanza della normale alimentazione. Lo scopo di ciascuna forma all'interno della categoria è descritto di seguito. - Scopo dell'illuminazione di sicurezza per l’esodo è facilitare l'esodo sicuro da un luogo per gli occupanti, fornendo appropriate condizioni di visibilità e indicazioni adeguate sulle vie di esodo ed in luoghi particolari, nonché di assicurare l'agevole localizzazione e/o l'impiego dei dispositivi di sicurezza e antincendio. - Lo scopo dell'illuminazione di emergenza dei segnali di sicurezza delle vie di esodo è fornire le condizioni visuali e le indicazioni adeguate per individuare ed utilizzare tempestivamente le vie di esodo. - Scopo dell'illuminazione antipanico è ridurre la probabilità di insorgenza del panico e consentire agli occupanti di raggiungere in sicurezza le vie di esodo, fornendo condizioni di visibilità idonee all'individuazione della direzione di uscita. Il flusso di luce per l'illuminazione delle vie di esodo dovrebbe essere diretto dall'alto verso il piano di riferimento, e dovrebbe illuminare inoltre ogni ostacolo fino a 2 m di altezza al di sopra del piano. - Scopo dell'illuminazione di area del compito ad alto rischio è quello di contribuire alla sicurezza delle persone impegnate in situazioni o processi potenzialmente pericolosi, nonché di consentire l'effettuazione di corrette procedure di terminazione dei processi, in funzione della sicurezza di altri occupanti del luogo. 4 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA 4.1 Generalità 4.1.1 Requisiti di installazione Per assicurare che l'illuminazione di sicurezza funzioni all'occorrenza in osservanza alle prescrizioni di legge, deve essere installata, sottoposta a prova e mantenuta in conformità alla EN 60598-2-22, EN 50172 e EN 62034. Le prescrizioni della presente norma sono valori minimi e sono calcolati sull’intero periodo di autonomia e fino alla condizione di fine vita delle apparecchiature; il contributo luminoso derivante dalle interriflessioni deve essere ignorato. La progettazione dello schema di illuminazione di emergenza dovrebbe essere basata sulle condizioni peggiori (per esempio, emissione minima di luce e limiti massimi di abbagliamento) degli apparecchi luminosi durante la vita operativa e dovrebbe essere basata solo sulla luce diretta proveniente dagli apparecchi di illuminazione. Si dovrebbero ignorare i componenti di luce interriflessa dalla superficie dell'ambiente. Tuttavia, nei sistemi di illuminazione quali gli apparecchi di illuminazione indiretti o diretti verso l'alto (utilizzati come apparecchi di illuminazione di emergenza in modalità mantenuta) dove l'apparecchio funziona in combinazione ad una superficie riflettente, la prima riflessione (basata sulla riflettanza mantenuta) può essere presa come luce diretta prodotta dal sistema, mentre si devono ignorare le riflessioni successive. Per fornire visibilità ai fini di evacuazione l'illuminazione è richiesta nello spazio volumetrico. I segnali forniti a tutte le uscite destinati ad essere utilizzati in una emergenza e lungo le vie di esodo devono essere illuminati in modo da indicare inequivocabilmente la via di fuga verso un luogo sicuro. Nella presente norma il requisito è osservato installando gli apparecchi di illuminazione e i segnali di sicurezza della via di esodo ad almeno 2 m dal suolo.
Dove praticabile, ai fini della visibilità, il segnale di sicurezza dovrebbe essere installato a non più di 20° sopra la vista orizzontale, in funzione della distanza di visualizzazione massima del segnale. Fig. 4 - Angolo installazione segnali sicurezza della via di esodo (a dmin / dmax: 0 < α ≤ 20°) (*) in funzione della distanza di visualizzazione massima del segnale (5.5) Per assicurare che l'illuminazione di emergenza funzioni quando richiesto in osservanza ai requisiti legali, deve essere installata, sottoposta a prova e mantenuta in conformità alla EN 50172, e se installate, le attrezzature automatiche di prova devono essere in conformità alla EN 62034. Dove non è possibile la visuale diretta di una uscita di emergenza, si deve fornire un segnale direzionale illuminato (o una serie di segnali) che agevolino l'avanzamento verso l'uscita di emergenza. Un apparecchio di illuminazione di sicurezza conforme alla EN 60598-2-22 deve essere collocato in modo da fornire illuminamento ad ogni uscita e nei punti in cui sia necessario evidenziare pericoli potenziali o apparecchi di sicurezza. I punti da evidenziare devono comprendere i seguenti. 4.1.2 Punti da evidenziare I punti da evidenziare nella collocazione dei dispositivi di illuminazione sono i seguenti: Nota 1 Nota 2 4.2 Illuminazione della via di esodo 4.2.1 Per le vie di esodo di larghezza fino a 2 m, l'illuminamento orizzontale al suolo lungo la linea centrale della via di esodo non deve essere minore di 1 lx. La banda centrale, di larghezza pari ad almeno la metà di quella della via di esodo, deve avere un illuminamento non minore del 50% del precedente valore. Vie di esodo di larghezza maggiore devono essere considerate come insieme di percorsi di larghezza pari a 2 m, oppure essere fornite di illuminazione antipanico.
4.2.2 Il rapporto di diversità "Ud" tra il valore minimo e il valore massimo di illuminamento (in conformità alla EN 12665) non deve essere minore di 1:40 sulla linea centrale della via di esodo. 4.2.3 L'abbagliamento debilitante deve essere contenuto limitando l'intensità luminosa degli apparecchi di illuminazione all'interno del campo visivo. Per vie di esodo situate su uno stesso livello orizzontale, l'intensità luminosa degli apparecchi di illuminazione nell'area compresa tra 60° e 90° rispetto alla verticale per qualunque angolo di osservazione, non deve essere maggiore dei valori del prospetto 1 (vedere figura 6). Fig. 6 - Vie di esodo livello orizzontale Legenda Prospetto 1. Limiti dell'abbagliamento debilitante 4.3 Illuminazione antipanico di aree estese 4.3.1 L'illuminamento orizzontale al suolo non deve essere minore di 0,5 lx sull'intera area, con esclusione di una fascia di 0,5 m sul perimetro dell'area stessa. Fig. 8 - Illuminamento orizzontale al suolo antipanico 5 SEGNALI DI SICUREZZA 5.1 Generalità Tutti i segnali di sicurezza e simboli freccia supplementari richiesti durante l'evacuazione di emergenza devono soddisfare i requisiti della ISO 3864-1, ISO 3864-4 (fotometrica) e della EN ISO 7010 (progettazione). Tutti i segnali e le indicazioni richiedono illuminazione tale da assicurarne la leggibilità e la visibilità. Esistono diverse opzioni per ottenere questo scopo, tra le quali: - illuminazione esterna; e È importante assicurare che, nelle condizioni di illuminazione di emergenza il segnale sia sufficientemente illuminato da essere visibile e che il colore di sicurezza verde si mantenga verde e il colore di contrasto bianco si mantenga bianco, nei limiti dei colori specificati nella ISO 3864-4. Nota 5.5 Distanza di osservazione Poiché un segnale illuminato internamente è distinguibile a distanza maggiore rispetto ad un segnale illuminato esternamente avente la stessa dimensione, la massima distanza di visibilità (vedere figura 10) deve essere determinata utilizzando la formula seguente: dove: l è la distanza di osservazione; Le unità dimensionali di h e l devono essere le stesse. Esempio: Un cartello illuminato internamente di altezza 16cm sarà visibile ad una distanza pari a 200 h = 32 m Certifico Srl - IT | Rev. 1.0 2022 Matrice revisioni
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