Linee guida calcolo percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani
Decreto 26 maggio 2016
Le presenti linee guida forniscono indirizzi e criteri per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifi uti urbani e assimilati raggiunta in ciascun comune, al fi ne di uniformare, sull’intero territorio nazionale, il metodo di calcolo della stessa.
I contenuti delle linee guida sono da intendersi come disposizioni alle quali le singole regioni si attengono nella formulazione del proprio metodo per calcolare e verificare le percentuali di raccolta differenziata ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla norma nazionale vigente.
Il principio alla base del documento risiede anche nella necessità di creare un complesso di raccomandazioni tecniche, da applicarsi in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, al fi ne di rendere confrontabili, sia a livello temporale che spaziale, i dati afferenti a diversi contesti territoriali.
Per raccolta differenziata ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, art. 183, comma 1, lettera p) , si intende «La raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separatamente in base al tipo ed alla natura al fine di facilitarne il trattamento specifico».
La raccolta differenziata rappresenta lo strumento cardine dell’economia circolare, perché raccogliendo le singole frazioni in modo separato si contribuisce alla riduzione della pericolosità dei rifi uti, si favorisce il trattamento specifico e la valorizzazione dei rifiuti che diventano risorse e, quindi, un’opportunità di sviluppo economico per il Paese, riducendo al contempo l’impatto complessivo sulla salute e sull’ambiente.
In questo modo, la raccolta differenziata diventa un’attività propedeutica e necessaria alle operazioni di preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti, che permettono e favoriscono il risparmio di risorse vergini.
GU n° 146 del 24 Giugno 2016
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