Linee guida prevenzione ed il controllo della legionellosi | Min. Salute 2015
Appunti Sicurezza lavoro | ||
30 Aprile 2025 | ||
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Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi In allegato Lista di controllo per il sopralluogo di valutazione del rischio legionellosi. L'esposizione ad agenti biologici sui luoghi di lavoro è normato dal Titolo X del suddetto D. Lgs 81/2008, la Legionella è classificata al gruppo 2 tra gli agenti patogeni. Il rischio Legionellosi (biologico) può essere presente in tutte le attività con impianti che comportano un moderato riscaldamento dell’acqua (da 25 a 42°C) e la sua nebulizzazione (cioè la formazione di microgocce aventi diametri variabili da 1 a 5 micron) tra cui impianti idrosanitari e di condizionamento (strutture turistico-alberghiere, termali, sanitarie, acque di processo, ecc). Lista di controllo per il sopralluogo di valutazione del rischio legionellosi Nota introduttiva La presente lista di controllo è redatta al fine di mettere a disposizione, dell’Organo di Controllo Pubblico, uno strumento di supporto per redigere una sintetica valutazione del rischio legionellosi, in occasione di controlli nei quali si debba verificare la valutazione del rischio legionellosi della struttura oggetto delle attività ispettive. Linee guida legionellosi Min. Salute. 2015 Approvato in Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 7 maggio 2015, il documento "Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi" (Atto n° 79/CSR/2015), che intende riunire, aggiornare e integrare tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative: 1. Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (G.U. n. 103 del 5 maggio 2000) Le “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” pubblicate nel 2000, sono state il primo documento nazionale finalizzato a fornire agli operatori sanitari informazioni aggiornate sulla legionellosi, sulle diverse fonti di infezione, sui metodi diagnostici e di indagine epidemiologica ed ambientale. In tale documento era compresa la revisione della Circolare 400.2/9/5708 del 29.12.93 "Sorveglianza delle legionellosi" per l'aggiornamento della scheda di sorveglianza. Il 5 febbraio 2005 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.29 un accordo tra il Ministero della Salute e le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, avente ad oggetto "Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attivita' di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi. L'accordo si propone di organizzare e orientare le attivita' dei laboratori nel settore della diagnostica della legionellosi e del controllo ambientale di Legionella; e' rivolto agli operatori di sanita' pubblica, ai microbiologi laboratoristi ed a tutto il personale comunque coinvolto nel controllo della legionellosi in Italia. L‟elaborazione del documento si è basata sulle conoscenze presenti nella letteratura scientifica internazionale e ha tratto spunto anche da quanto riportato nelle linee guida prodotte a livello internazionale (WHO), europeo (EWGLI) e nazionale/regionale (Regione Emilia Romagna). Con il presente documento si intende quindi riunire, aggiornare e integrare in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative, pertanto esso le sostituisce integralmente. La timeline "Linee guida legionellosi Min. Salute":
Come riportato nel D. Lgs 81/2008, il rischio di esposizione a Legionella in qualsiasi ambiente di lavoro richiede l‟attuazione di tutte le misure di sicurezza appropriate per esercitare la più completa attività di prevenzione e protezione nei confronti di tutti i soggetti presenti considerando che al Titolo X del suddetto D. Lgs 81/2008 la Legionella è classificata al gruppo 2 tra gli agenti patogeni. Le linee guida sviluppano diversi aspetti: 1 - Aspetti generali: in cui viene definita la “legionellosi”, le fonti di infezione, le modalità di trasmissione, la frequenza della malattia con relative sintomatologie e le diagnosi di laboratorio per la ricerca di Legionella in campioni di provenienza umana o ambientale. 2 - Sorveglianza e indagine epidemiologica: dove viene esplicitato il sistema di notifica e le relative procedure per il registro nazionale della legionellosi. Il medico che pone la diagnosi deve compilare la scheda di sorveglianza che deve essere inviata alla ASL di competenza, al CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) e al DMIPI (Dipartimento di Malattie Infettive, parassitarie ed Immunomediate). 3 - Protocollo di controllo del rischio legionellosi prevede tre fasi sequenziali e correlate tra loro: 5 - Indicazioni per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti: passa in rassegna gli impianti idrosanitari, gli impianti aeraulici e quelli di rafreddamento a torri evaporative. In sintesi Legionellosi Come ci si ammala Forme cliniche Impianti a rischio
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