Documento di indirizzo per la promozione della salute nei luoghi di lavoro della PA
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Documento di indirizzo per la promozione della salute nei luoghi di lavoro della PA
ID 16695 | 23.05.2022 / Documento in allegato
Documento di indirizzo redatto dal Ministero della Salute per la promozione della salute nei luoghi di lavoro della Pa con tutte le azioni e iniziative per perseguire obiettivi e condizioni ambientali per favorire la salute del 18 maggio 2022.
Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera b), e 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra ii Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sol "Documento di indirizzo per la promozione della salute nei luoghi di lavoro della Pubblica Amministrazione".
Il documento evidenzia che “le Malattie Croniche Non Trasmissibili (MCNT) sono responsabili della maggior parte dei decessi e assorbono una quota preponderante della spesa sanitaria. Tali malattie hanno origine spesso in età giovanile, colpiscono prevalentemente le classi economicamente e socialmente svantaggiate, sono altamente invalidanti e richiedono un’assistenza a lungo termine, con gravi e sottovalutati effetti economici negativi”.
Ma le malattie croniche “rappresentano una sfida anche per il mondo del lavoro in relazione agli aspetti di valorizzazione del capitale umano, di impatto economico e sociale. Il contrasto ai fattori di rischio modificabili può, infatti, passare solo attraverso azioni complessive e integrate, che intervengano sui comportamenti individuali e sui determinanti sociali, economici e ambientali degli stili di vita”.
Per questo “il miglioramento, sia dell’ambiente sia dell’organizzazione del lavoro, può incidere efficacemente sui processi di invecchiamento attivo, creando condizioni di supporto e inclusione dei lavoratori più anziani e di quelli con malattie croniche o disabilità”.
Nel documento inoltre indica che per “promuovere sicurezza, salute e benessere fisico, mentale e sociale dei lavoratori, è necessario tener conto contemporaneamente di diversi aspetti tra loro correlati: l’ambiente di lavoro fisico, gli aspetti psicosociali dell’ambiente di lavoro (organizzazione e gestione del lavoro, valori, atteggiamenti, pratiche quotidiane), le risorse di salute personali, l’interazione tra luogo di lavoro e comunità per migliorare anche la salute delle famiglie dei lavoratori e degli altri membri della comunità stessa”.
Fasi di un modello di intervento di PromoSaLL (STRATEGIE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO)
1a fase: Pianificazione
La prima parte della pianificazione di un modello di intervento di PromoSaLL consiste nella costituzione di un Gruppo di Lavoro (GdL), che abbia il mandato specifico di definire il Piano Operativo, realizzarlo e monitorarlo. Ciascun componente del GdL deve avere un ruolo specifico, al fine di garantire l’efficacia delle iniziative. I componenti principali del GdL, in merito alle rispettive competenze e funzioni, sono: il DL o suo delegato, le figure della prevenzione (paragrafo 2.b. e Tab. II) e i rappresentanti delle Direzioni, Uffici e Strutture coinvolti a vari livelli (prevenzione, risorse umane, comunicazione, acquisti, patrimonio, personale, statistica, ecc.) per la condivisione delle necessarie future autorizzazioni e collaborazioni. Nell’ambito del GdL dovrà essere identificato un referente, punto di riferimento per l’implementazione della strategia e di collegamento tra il gruppo stesso e la Direzione Aziendale. A seconda dei casi possono essere coinvolti altri esperti anche esterni.
Una volta formalizzato, il GdL procederà a valutare le caratteristiche della popolazione lavorativa coinvolta attraverso l’analisi oggettiva dei dati statistici a disposizione (aspetti demografici della forza lavoro, assenteismo, tassi di ricambio del personale, controlli sanitari, screening volontari, ecc.).
Tali elementi potranno essere successivamente integrati dalle informazioni raccolte tramite la somministrazione di questionari ai dipendenti, per valutare il livello di conoscenza e le abitudini, le opinioni e gli atteggiamenti, le esigenze, le aspettative e le intenzioni dei lavoratori; queste informazioni potranno suggerire modifiche organizzative e/o strutturali nelle aree di intervento scelte, funzionali al Piano Operativo.
La seconda parte della I fase consiste nella predisposizione, da parte del GdL, del Piano Operativo completo, da elaborare anche in forma schematizzata con le fasi attuative, la relativa tempistica di realizzazione (cronoprogramma, All.1) e un prospetto delle risorse umane, strumentali ed economiche necessarie (All. 2).
Nell’ambito del processo di redazione del Piano Operativo è necessario:
- verificare il rispetto degli obblighi normativi per quanto attiene le tematiche da sviluppare. Se possibile, gli interventi devono essere collegati alle attività di prevenzione a tutela dei rischi lavorativi;
- valutare la situazione logistica e organizzativa esistente (presenza o meno di cartelli per il divieto di fumare, aree fumatori, mensa, distributori automatici, ecc., inserendo all’interno del programma le attività di successo già intraprese (gruppi di cammino, laboratori teatrali) e prevedendo un coordinamento di eventuali iniziative separate;
- verificare la possibilità che l’Amministrazione metta a disposizione risorse (incentivi finanziari e contributi per coprire i costi, spazi aziendali in cui svolgere le attività previste, ecc.);
- individuare gli interventi da proporre ed eventuali modifiche organizzative e strutturali da apportare;
- definire gli obiettivi, le priorità, i risultati attesi del progetto, anche tenendo conto delle risorse umane, finanziarie, strumentali e strutturali a disposizione;
- prevedere gli strumenti per la valutazione dei risultati prima di avviare il processo, tramite la scelta di appositi indicatori (tasso di assenteismo, ricorso ai servizi sanitari, turn-over).
Il GdL provvede, inoltre, alla pianificazione delle attività di comunicazione interna ai dipendenti e al monitoraggio dell’attuazione del Piano Operativo (All. 3).
Ai fini della riuscita dell’iniziativa è indispensabile porre in essere una serie di azioni, quali:
1. ottenere un sostegno attivo e visibile da parte della dirigenza, dei quadri intermedi e subalterni;
2. coinvolgere tutti i lavoratori evitando disuguaglianze (età, genere, orari e sedi di lavoro, difficoltà linguistiche, livello culturale, disabilità psico-fisiche) per esempio, adeguando il grado di complessità e la difficoltà di lettura dei documenti e degli altri strumenti di indagine;
3. coinvolgere organizzazioni intermediarie, se necessario, e approfittare di ogni offerta, materiale o iniziativa (premi assicurativi ridotti per le Amministrazioni/Enti che attuano programmi di PromoSaLL; rimborso da parte di assicurazioni sanitarie per assicurati che si iscrivono a corsi o circoli sportivi).
2a fase: Realizzazione
La seconda fase di un modello di intervento di PromoSaLL consiste nella realizzazione del Piano Operativo utilizzando gli strumenti individuati nella fase precedente di pianificazione:
- informazione di tutti i lavoratori sul programma di interventi, attraverso mezzi di comunicazione diversificati (manifesti, poster, avvisi, totem, intranet, incontri);
- acquisizione delle conoscenze, delle esigenze e delle aspettative dei lavoratori, attraverso:
-- indagini mediante questionari/interviste/check-list;
-- organizzazione di incontri individuali o di gruppo;
- elaborazione statistica dei dati e analisi dei risultati;
- elaborazione di proposte all’Amministrazione di modifiche ambientali/organizzative, progettate a seguito delle conoscenze acquisite con l’analisi dei risultati;
- messa in atto delle modifiche ambientali/organizzative proposte all’Amministrazione e da essa autorizzate;
- creazione di reti con altri stakeholder del territorio.
3a fase: Monitoraggio e valutazione degli interventi
La terza fase di un modello di intervento di PromoSaLL consiste in:
- analizzare l’impatto del programma di intervento realizzato con il Piano Operativo, valutando:
-- grado di benessere generale;
-- eventuale modifica di comportamenti non salutari;
-- livello di soddisfacimento per le modifiche ambientali e organizzative approntate dai vertici aziendali;
-- gradimento delle iniziative da parte del personale;
-- ricadute su fattori economici (es. ricambio del personale, produttività, tassi di assenteismo);
- comunicare i risultati della valutazione restituendo, al Management aziendale, ai lavoratori e a tutte le figure coinvolte, i risultati degli interventi attuati e comunicando eventuali ulteriori modifiche previste per il futuro;
- realizzare un processo continuo di attuazione, in cui tutte le iniziative poste in essere vengono sostenute e migliorate nel tempo, in base alla valutazione dei risultati ottenuti.
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Sommario
1 RAZIONALE
2 STRATEGIE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
2.1 Contesto internazionale
2.2 Contesto italiano
2.3 La promozione della salute nei luoghi di lavoro della Pubblica Amministrazione - Approccio intersettoriale
3 MODELLO DI INTERVENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO (PromoSaLL)
3.1 Programmazione, pianificazione e attuazione dell’intervento di PromoSaLL
3.2 Coinvolgimento delle diverse figure presenti nel luogo di lavoro
3.3 Comunicazione interna
3.4 Azioni e strumenti operativi per attuare un programma di PromoSaLL
3.5 Raccolta ed elaborazione dati
3.6 Valutazione di un intervento di PromoSaLL
4 MODULI SPECIFICI
4.1 Alimentazione
4.2 Attività fisica
4.3 Tabagismo
4.4 Alcol
4.5 Altri Moduli
4.5.1 Promozione degli screening oncologici
4.5.2 Promozione delle vaccinazioni
5 BENESSERE DEI LAVORATORI
5.1 Stress lavoro-correlato
5.2 Recupero psicofisico
5.3 Lavoro a distanza
Appendice A Iniziativa per la promozione di uno stile di vita attivo “Ministero in forma”
Appendice B Descrizione del progetto Inail di “Promozione della corretta alimentazione al lavoro”
Appendice C 1 Stress lavoro correlato: Modello Management Standard
Allegato 1 1 Progetto annuale/biennale/triennale: “La Promozione della salute e del benessere organizzativo sul lavoro”: cronogramma
Allegato 2 1 Progetto annuale/biennale/triennale: “La Promozione della salute e del benessere organizzativo sul lavoro”: previsione dei costi
Allegato 3 1 Esempi di lettere di trasmissione della proposta progettuale
Allegato 4 1 Check list per la gestione della salute in Azienda
Allegato 5 1 Questionario in moduli
Allegato 6 1 Informativa resa ai sensi dell’articolo 13 del Gdpr 679/2016 (Regolamento dell'Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy)
Allegato 7 1 Suggerimenti sui principali determinanti delle malattie croniche non trasmissibili e per la promozione della salute
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Fonte: Ministero della Salute
Collegati
FAQ valutazione stress lavoro correlato
Linee di Indirizzo alcol e stupefacenti lavoro-correlati 2019
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