Livelli concentrazione benzene (C6H6) in aria: Normativa e valori
Appunti Ambiente | |||||||||||||||||||||||||
30 Novembre 2024 | |||||||||||||||||||||||||
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Livelli concentrazione benzene (C6H6) in aria: Normativa e valori ID 8020 | Rev. 00 2019 Documento completo in allegato DESCRIZIONE Il benzene (C6H6) è il più comune e largamente utilizzato degli idrocarburi aromatici, in quanto è un tipico costituente delle benzine. I veicoli a motore rappresentano infatti la principale fonte di emissione per questo inquinante che viene immesso nell'aria con i gas di scarico. Un’altra sorgente di benzene è rappresentata dalle emissioni di solventi prodotte da attività artigianali ed industriali in genere. LE SOGLIE La soglia di concentrazione in aria del benzene è stabilita dal D.Lgs. 155/2010 e calcolata su base temporale annuale. Il Valore Limite (VL) di concentrazione in aria di C6H6 annuale per la protezione della salute umana è pari a 5 μg/m3. DATI NAZIONALI 2016 A livello nazionale, gli ultimi dati disponibili si riferiscono all’anno 2016 (Qualità dell’ambiente urbano – XIII Rapporto (2017) ISPRA Stato dell’Ambiente 74/17 ISBN 978-88-448-0858-7). I dati disponibili di benzene (Fig. 1) per il 2016 sono relativi a 87 aree urbane. Il valore limite è rispettato in tutte le aree urbane. Valori particolarmente bassi, non superiori a 1,0 μg/m3 si riscontrano in 44 aree urbane (50% del totale). Fig. 1 - Valore limite benzene aree urbane 2016 L’aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2018 è previsto per luglio 2019. D.Lgs. 155/2010 3. MATERIALE PARTICOLATO (PM10 PM2,5)
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Allegato XVI (art. 18, comma 1) Informazione al pubblico 3. Ai fini previsti dall'articolo 18, le informazioni sulle concentrazioni nell'aria ambiente di biossido di zolfo, biossido di azoto, particolato (almeno con riferimento al PM10), ozono e monossido di carbonio devono essere aggiornate almeno ogni giorno e, se fattibile, anche su base oraria. Le informazioni sulle concentrazioni nell'aria ambiente di piombo e benzene, presentate come valore medio degli ultimi 12 mesi, devono essere aggiornate almeno su base trimestrale e, se fattibile, su base mensile. Es: Dati Arpa Veneto 2002-2017 VALUTAZIONE Dall'analisi dei dati delle 12 stazioni attive nel 2017 si desume un quadro positivo per l’indicatore in quanto né le stazioni di Traffico (TU) né quelle di Background (BU e BR) sono state interessate dal superamento del VL annuale.
LEGISLAZIONE La valutazione della qualità dell’aria si effettua mediante la verifica del rispetto dei valori limite degli inquinanti, ma anche attraverso la conoscenza delle sorgenti di emissione e della loro dislocazione sul territorio, tenendo conto dell’orografia, delle condizioni meteoclimatiche, della distribuzione della popolazione, degli insediamenti produttivi. La valutazione della distribuzione spaziale delle fonti di pressione fornisce elementi utili ai fini dell’individuazione delle zone del territorio regionale con regime di qualità dell’aria omogeneo per stato e pressione. D.Lgs. 13 agosto 2010 n. 155 La legislazione italiana, costruita sulla base della direttiva europea Direttiva 2008/50/CE recepita dal D.Lgs. 155/2010 stabilisce che le Regioni sono l’autorità competente in questo campo, e prevede la suddivisione del territorio in zone e agglomerati sui quali valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite. La zonizzazione deve essere rivista almeno ogni 5 anni. Il D.Lgs. 155/2010 ha rivisto i precedenti criteri attraverso i quali realizzare la zonizzazione ai fini della valutazione della qualità dell’aria. Il D.Lgs. 155/2010 introduce importanti novità anche nella metodologia di riferimento per la caratterizzazione delle zone, zonizzazione che rimane, comunque, presupposto di riferimento e passaggio decisivo per le successive attività di valutazione e pianificazione. L’Appendice I del D.Lgs. 155/2010 fornisce i criteri per la zonizzazione del territorio. Per prima cosa devono essere individuati gli agglomerati e quindi le altre zone omogenee. Il processo di zonizzazione si fonda sull’analisi del carico emissivo e del grado di urbanizzazione del territorio, oltre alle caratteristiche orografiche e meteo-climatiche. Sono previsti tempi di attuazione ed una valutazione sovra-ordinata (Ministero Ambiente) dei progetti regionali. Il D.Lgs. 13 agosto 2010 n. 155 introduce importanti novità nell’ambito del complesso e stratificato quadro normativo in materia di qualità dell’aria in ambiente, introducendo nuovi strumenti che si pongono come obiettivo di contrastare più efficacemente l'inquinamento atmosferico. Oltre a fornire una metodologia di riferimento per la caratterizzazione delle zone (zonizzazione), definisce i valori di riferimento che permettono una valutazione della qualità dell’aria, su base annuale, in relazione alle concentrazioni dei diversi inquinanti. Certifico Srl - IT | 2019
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