Lavoratori isolati: Sicurezza
Appunti Sicurezza lavoro | ||
27 Novembre 2024 | ||
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Lavoratori isolati: Sicurezza Il Documento allegato affronta il quadro normativo generale della Sicurezza dei "Lavoratori isolati", con riferimento all'uso dei dispositivi con funzionalità uomo a terra e immobilità o isolato (man down). Non è definita dalla legislazione la figura del "lavoratore isolato", (salvo alcuni riferimenti di cui in seguito) malgrado molti lavoratori eseguono attività lavorative che possono essere ricondotte a tale figura in considerazione del concetto. A riferimento, la norma UNI EN ISO 15743 Ergonomia dell’ambiente termico – Posti di lavoro al freddo – Valutazione e gestione del rischio, per la gestione organizzativa per i lavori in ambienti a basse temperature es. lavori in celle frigo, che sono molte volte riconducibili a lavoro isolati/lavori in condizioni particolari. I “lavoratori isolati” sono le persone che sono tenute a lavorare da sole, senza una sorveglianza diretta e senza la presenza di altri soggetti vicini che possano prestare soccorso immediato in caso di infortunio o incidente. Un lavoratore o lavoratrice che svolge la propria attività in solitudine, opera senza un contatto visivo o vocale diretto con gli altri dipendenti dell’azienda e tale condizione potrebbe interessare tutte le categorie di lavoratori che, ad esempio, hanno necessità di continuare a lavorare oltre l’orario normale, oppure nei casi in cui sia richiesta la loro presenza durante i giorni festivi, la sera o la notte. Sono considerati lavoratori isolati anche coloro che non operano realmente in solitudine, ma che si trovano in un contesto che presenti difficoltà nella comunicazione, nel movimento o di impedimento fisico, oltre alle persone che lavorano in luoghi remoti, di difficile accesso, in condizioni ambientali sconosciute o avverse.Di seguito alcune specifiche categorie di lavoratori isolati, (anche nella tipologia di lavoro notturno): - Guardie giurate - Operatori agricoli - Autostrasportatori - Addetti celle frigo - Lavoratori in altezza (gruisti) - Lavoratori in profondità (cave, miniere) - Addetti alle guardianie sia notturne, sia diurne - Tecnici di pronto intervento per servizi di pubblica utilità (energia elettrica, gas, acqua, ecc.) - Addetti alle pulizie - Addetti al controllo impianti a ciclo continuo - Addetti ai servizi di vigilanza - Addetti al telelavoro Normativa Relativamente al lavoro solitario o isolato (attività lavorativa in cui il lavoratore si trova ad operare da solo, senza alcuna collega accanto e senza nessun contatto diretto con altri lavoratori), sia diurno che notturno, la vigente normativa non prevede obblighi particolari, con eccezione di quanto stabilito per lavorazioni in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti (articoli 66 e 121 del D.Lgs.81/08 e D.P.R.177/11). Si ricorda che l’articolo 17, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 81/08 e s.m.i., pone a carico del Datore di Lavoro l’obbligo di valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, compresi quindi anche quelli derivanti da particolari condizioni lavorative, come appunto quelli dei lavoratori isolati. A seguito di tale valutazione il Datore di Lavoro deve adottare le necessarie misure di prevenzione e protezione e le relative procedure per eliminare o ridurre le conseguenze dei rischi individuati. D'interese sono inoltre gli Art. 43 e 45 del D.Lgs. 81/2008: D.M. 15/7/2003 n° 388 ... Art. 2, comma 5 Nelle aziende o unità produttive che hanno lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati, diversi dalla sede aziendale o unità produttiva, il Datore di Lavoro é tenuto a fornire loro il pacchetto di medicazione di cui all’allegato 2, che fa parte del presente decreto, ed un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l’azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.” Inail modulo OT/24 ANNO 2018: Interventi lavoro isolato E’ disponibile on-line il modello OT/24 2018, necessario ai fini della riduzione del tasso medio di tariffa Inail. Il punteggio attribuito alla dotazione di sistemi di rilevamento “uomo a terra“ ai proprio lavoratori isolati è rilevante: da 20 a 50 punti con un punteggio minimo di 100 punti per ottenere la riduzione. La sezione da compilare relativa ai sistema di rilevamento uomo a terra è il quadro E8 “INTERVENTI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO LA LAVORO IN SOLITARIO“, e come documentazione probante sono necessario solamente le fatture di acquisto o contratto di noleggio dei dispositivi di rilevamento uomo a terra. Obblighi lavoro notturno Il lavoro notturno all’interno, spesso rientrante nel "lavoro isolato" è definito all'interno del D.Lgs. 66/03 e s.m.i. Attuazione delle Direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro. D.Lgs. 66/03 e s.m.i. Art. 1 comma 1 ... d) "periodo notturno": periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino; e) "lavoratore notturno": 1) qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale; 2) qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro. In difetto di disciplina collettiva e' considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga ((per almeno tre ore)) lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno; il suddetto limite minimo e' riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale; Fattori di rischio Nel caso di lavoratori isolati il fattore di rischio principale (da valutare e per il quale adottare misure e procedure di prevenzione e protezione) è relativo all’organizzazione dei soccorsi in caso di malore o infortunio del lavoratore. In tal circostanza i fattori addizionali di rischio sono i seguenti: - impossibilità o limitata capacità, da parte del lavoratore stesso, di allertare i soccorsi all’esterno del luogo di lavoro; ... Tutela lavoratore isolato in caso di lavoro notturno e/o isolato Gli obblighi a carico del datore di lavoro per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nell’ambito di lavoro notturno e/o lavoro solitario o isolato possono essere così raggruppati: - Obblighi di carattere generale; - Obblighi relativi al lavoro notturno; - Obblighi relativi al lavoro isolato. Obblighi di carattere generale La legislazione vigente sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori è il D.Lgs. 81/08 art.43 / 45 e leggi correlate. Tale Decreto, anche se non entra nello specifico dei rischio da lavoro notturno e/o isolato, pone dei principi fondamentali di tutela della sicurezza dei lavoratori notturni e/o che operano in ambienti isolati. Dispositivi con funzionalità uomo a terra e immobilità o isolato (man down) Il dispositivo di segnalazione a uomo a terra (man down) è un dispositivo deve essere in grado di inviare un allarme in modo automatico ogni qualvolta il lavoratore si debba trovare per più di un tempo prestabilito in posizione orizzontale o in una situazione di non In caso di permanenza in stato orizzontale dell’operatore, viene avvisato il soccorritore tramite ad esempio una chiamata telefonica GSM, un SMS oppure tramite chiamata web ad un sistema aziendale di gestione allarmi. Tutti e tre i canali di comunicazione dall’allarme sono attivabili contemporaneamente (vedi anche GPS per la localizzazione). ... Privacy e siatemi di geolocalizzazione In previsione dell'uso di tali dispositivi per la gestione del lavoro isolato, occorre adottare misure di formalizzazione all'uso della geolocalizzazione: - Formalizzare un accordo di utilizzo con il Sindacato o altre Autorità preposte - Formalizzare privacy interna aziendale (D.lgs. n. 196 del 2003) all'uso dei sistemi di trattamento dei relativi dati. Sicurezza lavoro isolato celle frigorifero. Un operatore che lavora da solo in un cella frigorifera è considerato a tutti gli effetti un lavoratore isolato e quindi necessita ad esempio di un dispositivo uomo a terra per la salvaguardia e sicurezza dei lavoratori isolati. Il problema principale della cella frigorifera, oltre alla temperatura, è spesso la mancanza di copertura all'interno del segnale GSM/GPS/WI-FI, dovuta alla coibentazione ed alle strutture metalliche presenti. Per ovviare a tale problematica, e garantire la segnalazione degli allarmi uomo a terra, si posso installare dei ripetitori di segnale GSM/GPS/WI-FI all’interno delle celle frigorifere.E’ possibile dotare la cella frigo di sensori di lettura che identifichino il lavoratore che sta per accedere all’ambiente confinato e identificare se quest’ultimo stia indossando il proprio dispositivo di allertamento e i dpi necessari per operare in questo tipo di area. Disposizioni che regolano la sicurezza del lavoro nelle celle frigorifere (FAQ Ministeriale) Il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche o integrazioni, anche noto come "Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro", elaborato nel pieno rispetto delle direttive comunitarie e delle convenzioni internazionali in materia, al Titolo II, rubricato "luoghi di lavoro", ha previsto numerosi adempimenti a carico del datore di lavoro al fine di assicurare condizioni di lavoro idonee onde ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali.In particolare, l'art. 63 del T.U., comma 1, rinvia all'allegato IV per le disposizioni di dettaglio inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedendo al punto 1.9.2.5., in relazione all'argomento in esame, che "quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione ". ... Giurisprudenza Sentenza Cassazione penale, sez. IV n. 12775 del 7 dicembre 2000. .... Sentenza Cassazione Sezione,sez. IV n. 4917 del 4 febbraio 2010. ... Sentenza Cassazione penale, sez. IV n. 114/86 del 6 maggio 1985. .... Norme tecniche UNI EN ISO 12894 UNI EN ISO 15265 UNI EN ISO 8996 UNI EN ISO 11079 UNI EN ISO 15743 UNI EN ISO 9920 UNI EN ISO 13732-3 .... Info e download |
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