Comprendere il GHS | New 2020 Rev. 0.0 2020
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24 Novembre 2024 | ||
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Comprendere il GHS | New 2020 Global Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals ID 9962 | 11.02.2020 GHS è l'acronimo di Global Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals, è un sistema di classificazione delle sostanze chimiche per tipo di pericolo e propone elementi di comunicazione di pericolo armonizzati, comprese etichette e schede di dati di sicurezza. Mira a garantire la disponibilità di informazioni sui pericoli fisici e sulla tossicità delle sostanze chimiche al fine di migliorare la protezione della salute umana e dell'ambiente durante la manipolazione, il trasporto e l'uso di tali sostanze chimiche. Il GHS (Globally Harmonized System of classification and labelling of chemicals), detto anche “Purple Book”, è sistema internazionale di classificazione ed etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose raccomandato dall’ONU che ha come obiettivo quello di armonizzare i vari sistemi in modo che abbiano una base comune e coerente per la classificazione dei prodotti chimici e la comunicazione del loro pericolo chimico senza ridurre i livelli di protezione per la salute umana e ambiente. Si può applicare a tutte le sostanze chimiche e miscele compresi i biocidi e antiparassitari, senza limiti di quantità prodotte anno. I sistemi di classificazione, etichettatura che sono stati presi come riferimento per la realizzazione del GHS sono le Raccomandazioni ONU sul trasporto, le Direttive Europee sulle sostanze e sui preparati e le normative Canadese e USA su ambienti di lavoro, consumatori e pesticidi. L’armonizzazione proposta dal GHS stabilisce i criteri di classificazione e gli strumenti di comunicazione del pericolo. Il “Libro Porpora” del “GHS” si affianca perciò al “Libro Arancio” del “Trasporto” ispirandone i criteri di classificazione che, in virtù di una logica armonizzata, sono adottati dalla normativa del trasporto merci pericolose e ne delimitano, in relazione alle classi ONU, il campo di applicazione. Il GHS rappresenta pertanto un sistema di classificazione armonizzato che può essere recepito negli accordi internazionali sul trasporto di merci pericolose sia dalle normative nazionali per l’uso di sostanze, miscele e articoli pericolosi. Ultima edizione GHS: Ottava edizione rivista del GHS (GHS Rev.8) pubblicata nel 2019. Il recepimento del sistema GHS da parte delle singole nazioni è su base volontaria; tuttavia, visti i vantaggi economici che la sua adozione comporta si prevede che sarà progressivamente accolto nella maggioranza delle regolamentazioni nazionali e negli accordi internazionali sul trasporto. Il GHS è stato implementato attraverso la legislazione Comunitaria mediante il Reg. (CE) N. 1272/2008 sulla classificazione, etichettatura ed imballaggio di sostanze e miscele (Reg. CLP) che è giuridicamente vincolante e direttamente applicabile negli Stati Membri della UE, mentre il GHS non è giuridicamente vincolante. Il GHS e il CLP non sono identici in quanto il CLP si basa anche sulla vecchia legislazione in materia di classificazione ed etichettatura, come la Direttiva sulle sostanze pericolose 67/548/CEE (DSP) e la Direttiva sui preparati pericolosi 1999/45/CE(DPP). Inoltre, e sulla base del cosiddetto UN GHS “building block approach”, il CLP non include tutte le categorie di pericolo per una determinata classe di pericolo in quanto queste potrebbero non far parte della scheda di sicurezza, come ad es. la categoria 4 della classe di pericolo per i liquidi infiammabili, o la categoria 3 (lievemente irritante) della classe di pericolo irritazione/corrosione della pelle. Il CLP include anche regole specifiche di classificazione ed etichettatura che non fanno parte dell'UN GHS ma che derivano dalla DSP e dalla DPP, come ad es. le disposizioni per gli imballaggi di ridotte dimensioni (CLP Articolo 29), le disposizioni sulle informazioni supplementari per alcune miscele (CLP Allegato II Parte II) o le disposizioni riguardanti le chiusure di sicurezza a prova di bambino o avvertimenti tattili. Inoltre il CLP, include anche regole per i casi di sostanze soggette sia al CLP sia alla legislazione in materia di trasporto (CLP Articolo 33). Infine a differenza dell'UN GHS, il CLP non include le disposizioni alle schede di sicurezza in quanto già soggette alla normativa REACH (REACH Articolo 31 e Allegato II). Nell’immagine 2 è rappresentata la mappa mondiale (*) raffigurante lo stato di implementazione per paesi/regioni del GHS. (*) Fonte immagine DHI Blocchi predefiniti GHS Il GHS è strutturato in blocchi che corrispondono alle diverse classi e categorie di pericolo utilizzate per descrivere la natura dei pericoli di sostanze/miscele pericolose. L'approccio basato su blocchi predefiniti consente a ciascun Paese / Regione di scegliere le classi e le categorie di pericolo (blocchi predefiniti) da attuare nella legislazione locale. Ciò può comportare differenze nella classificazione per una determinata sostanza / miscela, anche se i criteri di classificazione utilizzati sono gli stessi (una volta scelto un blocco predefinito, non è possibile modificare i relativi criteri). [...segue in allegato] Di seguito viene proposta una tabella raffrontativa in relazione all’implementazione o meno dei blocchi GHS nell’Unione Europea (EU), Canada (CA), USA (US) e Cina (CN). Legenda [...segue in allegato] Classificazione e etichettatura GHS La classificazione del GHS si basa principalmente sui pericoli intrinseci delle sostanze. Le classi identificano la natura del pericolo e le categorie indicano differenti livelli di pericolosità nell’ambito di una medesima classe. E’ opportuno ricordare che il termine pericolo indica il potenziale di una sostanza o una miscela di provocare effetti avversi in base alle proprietà intrinseche e va distinto dal rischio che è funzione, oltre che dell’entità del danno, della probabilità che si verifichi l’effetto avverso considerato. La classificazione GHS distingue le classi in pericoli fisici, pericoli per la salute e pericoli per l’ambiente. Nei pericoli fisici la classificazione è basata sulla misura sperimentale di proprietà chimico-fisiche valutate secondo il “Manual of test and criteria” dell’ONU. Nei pericoli per la salute, la classificazione si basa su dati epidemiologici sull’uomo, sperimentazione in-vitro o su animali e sull’impiego di relazioni quantitative struttura-attività (QSAR - Quantitative structure-activity relationship), le quali esprimono quantitativamente l'attività biologica di un componente in funzione di determinate caratteristiche chimico-fisiche o strutturali della molecola. Nel caso dei pericoli per l’ambiente, la classificazione fa riferimento a informazioni derivanti dalla sperimentazione o da QSAR. Le classi e le altre tipologie di raggruppamenti impiegati dal sistema di classificazione GSH sono riportati nella tabella 5. Come si può osservare dalla tabella, nonostante il sistema di classificazione si basi principalmente sulla suddivisione in classi e categorie con un’eventuale differenziazione in sottocategorie, il GHS utilizza anche altri tipi di raggruppamenti denominati “divisione” per gli esplosivi, “tipo” per le sostanze/miscele autoreattive e i perossidi organici, e “gruppo” per i gas sotto pressione. Questi termini provengono dalle raccomandazioni dell’ONU per il trasporto di merci pericolose; in questi casi i criteri di classificazione non fanno riferimento al solo pericolo derivante dalle proprietà intrinseche del materiale. Gli esplosivi sono distinti in “esplosivi instabili” e in sei divisioni (1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5 e 1.6). La classificazione si basa essenzialmente sul rischio che queste sostanze, miscele o articoli comportano. Un “esplosivo instabile” ha una così un’alta probabilità di esplodere da non poter essere trasportato. Nelle prime quattro divisioni risultano decrescenti sia il rischio che il livello di pericolosità (1.1 esplosione di massa, 1.2 esplosione con proiezione di schegge, 1.3 incendio con minimo spostamento d’aria, 1.4 pericolo di esplosione non significativo); tuttavia, il pericolo di esplosione di massa è anche considerato nelle ultime due divisioni (1.5 sostanze poco sensibili all’esplosione di massa, 1.6 articoli estremamente poco sensibili all’esplosione di massa) che considerano casi in cui il rischio di esplosione è molto basso. E’ bene ricordare che le raccomandazioni ONU per il trasporto di merci pericolose prevedono per gli esplosivi un ulteriore livello di classificazione con tredici gruppi di compatibilità identificati da delle lettere non considerato nel sistema GHS. La suddivisione in tipi (A, B, C, D, E, F e G), utilizzata per le sostanze/miscele autoreattive e i perossidi organici, considera, oltre alle proprietà intrinseche del materiale, anche il comportamento del prodotto imballato. Un materiale di tipo A non può essere trasportato, un materiale di tipo G non comporta praticamente alcun rischio durante il trasporto. La quantità massima consentita in ciascun collo cresce progressivamente da B a F. La distinzione in quattro gruppi della classe “gas sotto pressione” fa riferimento alle condizioni in cui si trova il gas imballato: gas compresso, gas liquefatto, gas liquefatto refrigerato e gas disciolto in un solvente. ... Elementi dell’etichetta Una sostanza o miscela classificata come pericolosa e contenuta in un imballaggio è provvista di un'etichetta in cui figurano i seguenti elementi: - nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori; Gli identificatori del prodotto sono le informazioni che permettono di identificare la sostanza o miscela. Nell’Unione Europea, se una sostanza compare nell' inventario delle classificazioni e delle etichettature, si riportano il numero di identificazione e la denominazione che le sono stati assegnati. In caso contrario, si riportano il numero CAS (se disponibile) e la denominazione IUPAC o altre denominazioni riconosciute a livello internazionale. Nel caso di una miscela si riportano il nome commerciale o la designazione della miscela e l'identità di tutte le sostanze componenti la miscela che contribuiscono alla sua classificazione rispetto alla tossicità acuta, alla corrosione della pelle o a lesioni oculari gravi, alla mutagenicità sulle cellule germinali, alla cancerogenicità, alla tossicità per la riproduzione, alla sensibilizzazione delle vie respiratorie o della pelle, alla tossicità specifica per organi bersaglio o al pericolo in caso di aspirazione. Ci si può limitare a un massimo di quattro denominazioni, a meno che un numero maggiore sia necessario in ragione della natura e della gravità dei pericoli. Un pittogramma è una composizione grafica che comprende un simbolo e altri elementi grafici (bordo, motivo o colore di fondo, ecc.) destinata a comunicare informazioni specifiche sul pericolo in questione. Nel caso del GHS, i simboli e la forma dei pittogrammi (quadrato ruotato) delle etichette sono stati presi, quando possibile, da quelli delle raccomandazioni ONU per il trasporto di merci pericolose. Tutti i simboli sono neri, il colore della cornice è rosso e il colore di fondo è bianco. Nella tabella 6 sono riportati i pittogrammi, con i corrispondenti codici, utilizzati per segnalare il pericolo nell’uso delle sostanze/miscele o articoli. ... Esempi di etichetta sono riportati nelle figure che seguono. Scheda Dati di Sicurezza La scheda dati di sicurezza (SDS) o più comunemente scheda di sicurezza è un documento per trasmettere le informazioni di sicurezza appropriate sulle sostanze e sulle miscele classificate. In generale, per ogni sostanza o miscela che rientra nei criteri di classificazione del GHS deve essere prodotta una Scheda Dati di Sicurezza. La forma attualmente adottata in Europa, definita all’interno del regolamento REACH (regolamento CE n. 1907/2006) e aggiornata tramite il regolamento CE n. 453/2010, è già strutturata in modo da rispettare il sistema GHS. La scheda Dati di Sicurezza prevista dal GHS/REACH è articolata in 16 punti, le informazioni minime da riportare sono indicate nella tabella seguente. [...segue in allegato] Certifico Srl - IT | Rev. 00 2020
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