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Elettrodotti: il quadro normativo EMC ambiente e lavoro
Scheda 19.10.2018
Quadro normativo con documento allegato sulla protezione dei campi elettromagnetici ambiente (popolazione) e lavoratori con estratti principali e documenti d'interesse:
Linea Guida DPA - ENEL Linea Guida elettrodotti - Arpa UM Lavori costruzione manutenzione e rimozione elettrodotti aerei - TERNA Altre
1. Elettrodotti: EMC ambiente
La normativa italiana sulla protezione dei campi elettromagnetici attualmente in vigore è la Legge n. 36 del 22 febbraio 2001 “Protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" (G.U. n.55 del 7 marzo 2001), "Legge quadro EMC", che ha introdotto i concetti di limite di esposizione, di valore di attenzione e di obiettivi di qualità: i primi due rappresentano i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico che rispettivamente non devono essere superati in situazione di esposizione acuta e di esposizione prolungata; l’obiettivo di qualità, invece, è stato introdotto al fine di garantire la progressiva minimizzazione dell’esposizione.
La stessa legge ha anche introdotto la terminologia di fascia di rispetto in prossimità di elettrodotti, con questa intendendo un’area in cui non possono essere previste destinazioni d’uso che comportino una permanenza prolungata oltre le quattro ore giornaliere. Nella terminologia “elettrodotto” viene compreso l’insieme delle linee elettriche e delle cabine di trasformazione.
I primi decreti applicativi della Legge 36/2001 sono stati pubblicati nel 2003; in particolare, sono 2 i decreti:
- DPCM 8 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti” (G.U. n. 200 del 29-8-2003)
- DPCM 8 luglio 2003 "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz. (Comunicazioni...ndr) (GU n.199 del 28-08-2003)
Per gli elettrodotti si fa riferimento al primo DPCM 8 luglio 2003 (50 Hz), che all’art.6 fissa i Parametri per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti.
Il DPCM 8 luglio 2003 (50 Hz) individua inoltre tre tipologie di limiti:
1. limite di esposizione: 100 µT (induzione magnetica) e 5 kV/m (campo elettrico); 2. valore di attenzione: (nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenza non inferiore alle 4 ore giornaliere): 10 µT; 3. obiettivo di qualità: (nella costruzione di nuovi elettrodotti in corrispondenza delle zone adibite a permanenza non inferiore alle 4 ore giornaliere e/o nella progettazione di nuove aree "residenziali" in vicinanza di elettrodotti già esistenti): 3 µT. ________
DPCM 8 luglio 2003 (50 Hz)
Art. 5. Tecniche di misurazione e di determinazione dei livelli d'esposizione
1. Le tecniche di misurazione da adottare sono quelle indicate dalla norma CEI 211-6 data pubblicazione 2001-01, classificazione 211-6 prima edizione, "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell'intervallo di frequenza 0 Hz-10 kHz, con riferimento all'esposizione umana" e successivi aggiornamenti.
2. Per la determinazione del valore di induzione magnetica utile ai fini della verifica del non superamento del valore di attenzione e dell'obiettivo di qualità il sistema agenziale APAT-ARPA dovrà determinare le relative procedure di misura e valutazione, con l'approvazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
Art. 6. Parametri per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti
1. Per la determinazione delle fasce di rispetto si dovrà fare riferimento all'obiettivo di qualità di cui all'art. 4 ed alla portata in corrente in servizio normale dell'elettrodotto, come definita dalla norma CEI 11-60, che deve essere dichiarata dal gestore al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, per gli elettrodotti con tensione superiore a 150 kV e alle regioni, per gli elettrodotti con tensione non superiore a 150 kV. I gestori provvedono a comunicare i dati per il calcolo e l'ampiezza delle fasce di rispetto ai fini delle verifiche delle autorità competenti.
2. L'APAT, sentite le ARPA, definirà la metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto con l'approvazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. ...
Vedi:
Disposizioni integrative-interpretative dei decreti 29 maggio 2008 ISPRA
Determinazione delle fasce di rispetto
Per gli elettrodotti si fa riferimento al primo DPCM 8 luglio 2003 (50 Hz), che all’art. 6 fissa i Parametri per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti.La metodologia di cui sopra è stata definita dal DM 29 maggio 2008 (G.U. 5 luglio 2008 n.156, S.O.) “Metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti” che, ai sensi dell’art. 6 comma 2 del DPCM 8 luglio 2003 (50 Hz), ha lo scopo di fornire la procedura da adottarsi per la determinazione delle fasce di rispetto pertinenti alle linee elettriche aeree e interrate e delle cabine, esistenti e in progetto.Pertanto, sulla base di quanto previsto dal quadro normativo, nella progettazione di nuove aree gioco per l'infanzia, ambienti abitativi, ambienti scolastici e luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere che si trovano in prossimità di linee elettriche, sottostazioni e cabine di trasformazione si deve tener presente il rispetto dell’obiettivo di qualità definito nel DPCM 8 luglio 2003 (50 Hz), ovvero che nelle fasce di rispetto calcolate secondo il DM 29 maggio 2008, non deve essere prevista alcuna destinazione d’uso che comporti una permanenza prolungata oltre le quattro ore giornaliere.
In particolare, nell’ambito dei procedimenti autorizzativi relativi alla realizzazione di nuove opere poste in prossimità di elettrodotti, le Autorità Comunali devono tenere presente che all'interno di tali fasce di rispetto non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore. Questo vincolo comporta che i Comuni nell’adozione di nuovi strumenti urbanistici (Piani Regolatori ecc.) e, in ogni caso, all’atto del rilascio delle singole concessioni edilizie, debbano tenere conto delle fasce di rispetto degli elettrodotti.[alert]Valutazione dell'induzione magnetica
La metodologia di calcolo per la procedura di misura e valutazione dell'induzione magnetica in attuazione dell’art. 5, comma 2 del DPCM 8 luglio 2003 (50 Hz) è stabilita con il Decreto 29 maggio 2008 Approvazione delle procedure di misura e valutazione dell'induzione magnetica. (GU n. 153 del 02-07-2008)[/alertDecreto 29 maggio 2008 (Misura Induzione magnetica)Art. 5. Tecniche di misurazione e di determinazione dei livelli d'esposizione
...
2. Per la determinazione del valore di induzione magnetica utile ai fini della verifica del non superamento del valore di attenzione e dell'obiettivo di qualità il sistema agenziale APAT-ARPA dovrà determinare le relative procedure di misura e valutazione, con l'approvazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio. [alert]Fascia di rispetto e Distanza di prima approssimazione” (Dpa) Il DM 29 maggio 2008 prevede che l’individuazione della fascia possa essere effettuata attraverso un procedimento semplificato con la determinazione della “Distanza di prima approssimazione” (Dpa) della linea.
DM 29 maggio 2008 ....
Fascia di rispetto: è lo spazio circostante un elettrodotto, che comprende tutti i punti, al di sopra e al di sotto del livello del suolo, caratterizzati da un'induzione magnetica di intensità maggiore o uguale all'obiettivo di qualità (3µT ndr). Come prescritto dall'articolo 4, comma 1 lettera h della Legge n. 36 del 22 febbraio 2001, all'interno delle fasce di rispetto non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore.
Distanza di prima approssimazione (Dpa): per le linee è la distanza, in pianta sul livello del suolo, dalla proiezione del centro linea che garantisce che ogni punto la cui proiezione al suolo disti dalla proiezione del centro linea più di Dpa si trovi all'esterno delle fasce di rispetto. Per le cabine è la distanza, in pianta sul livello del suolo, da tutte le pareti della cabina stessa che garantisce i requisiti di cui sopra. ...
Fig. 1 - Il nuovo insediamento rispetta la Dpa
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Legge n. 36 del 22 febbraio 2001
... Art. 4. (Funzioni dello Stato) 1. Lo Stato esercita le funzioni relative: ... h) alla determinazione dei parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti; all'interno di tali fasce di rispetto non e' consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore. ... 2. I limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualita', le tecniche di misurazione e rilevamento dell'inquinamento elettromagnetico e i parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti, di cui al comma 1, lettere a), e) e h), sono stabiliti, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge:
a) per la popolazione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro della sanita', sentiti il Comitato di cui all'articolo 6 e le competenti Commissioni parlamentari, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolon 9 del decreto legislativo 29 agosto 1997, n. 281, di seguito denominata "Conferenza unificata";
b) per i lavoratori e le lavoratrici, ferme restando le disposizioni previste dal decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della sanita', sentiti i Ministri dell'ambiente e del lavoro e della previdenza sociale, il Comitato di cui all'articolo 6 e le competenti Commissioni parlamentari, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Il medesimo decreto disciplina, altresi', il regime di sorveglianza medica sulle lavoratrici e sui lavoratori professionalmente esposti.
3. Qualora entro il termine previsto dal comma 2 non siano state raggiunte le intese in sede di Conferenza unificata, il Presidente del Consiglio dei ministri entro i trenta giorni successivi adotta i decreti di cui al comma 2, lettere a) e b). ________
CEI 106-11 Guida per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003 (Art. 6). Parte I
La Guida, suddivisa in due Parti, la prima relativa alle linee aeree e in cavo interrato e la seconda relativa alle cabine e alle sottostazioni, intende fornire, in vista soprattutto dell'applicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti" pubblicato sulla GU n. 200 del 29-8-2003, una metodologia generale per il calcolo dell'ampiezza delle fasce di rispetto con riferimento a valori prefissati di induzione magnetica e di portata in corrente dell'impianto.
Il presente documento comprende solo la Parte I, considerata maggiormente urgente ai fini dell'applicazione del suddetto DPCM.
La metodologia di calcolo utilizzata per questa Parte è basata sull'algoritmo bidimensionale normalizzato nella CEI 211-4, considerato idoneo per la maggior parte delle situazioni pratiche riscontrabili per le linee aeree e in cavo interrato; vengono presentate anche alcune formule analitiche semplificate che, per le distanze di interesse, forniscono risultati in buon accordo con quelli ottenibili con l'algoritmo normalizzato.La metodologia può essere applicata per qualsiasi livello di riferimento dell'induzione magnetica, ma, in considerazione dell'applicazione del DPCM sopra citato, le esemplificazioni riportate sono soprattutto sviluppate con riferimento ad un valore di induzione magnetica pari all'obiettivo di qualità di 3µT di cui all'art. 4 del DPCM stesso, considerando la portata in corrente in servizio normale dell'elettrodotto dichiarata dal gestore (Articolo 6 del DPCM) in forma parametrica come "corrente di riferimento".
La Parte 2 che intende affrontare l'applicazione di metodologie più generali di tipo tridimensionale alle cabine e alle sottostazioni e a particolari situazioni di linee, è in fase di elaborazione da parte del Gruppo di Lavoro del SC 106 A del CEI, incaricato di questa attività.
A livello nazionale i riferimenti normativi tecnici per la misura e valutazione dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici sono le due guide CEI:
CEI 211-6 - Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell’intervallo di frequenza 0 Hz - 10 kHz, con riferimento all’esposizione umana. CEI 211-7 - Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento all’esposizione umana.
2. EMC lavoro
A livello nazionale, il riferimento normativo per la sicurezza nei luoghi di lavoro è il D.Lgs 9 aprile 2008 n.81 "Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro". Le disposizioni specifiche in materia di protezione dei lavoratori dalle esposizioni ai campi elettromagnetici sono contenute nel Capo IV del Titolo VIII - Agenti fisici - e derivano dal recepimento della direttiva 2004/40/CE, fissato inizialmente al 30 aprile 2008, e successivamente posticipato dalle direttive 2004/46/CE e 2012/11/CE.
Il 26 giugno 2013 è stata approvata la nuova Direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) che ha abrogato la direttiva 2004/40/CE a decorrere dal 29 giugno 2013.
La Direttiva 2013/35/UE è stata recepita con il D.Lgs. 159/2016 in data 02/09/2016.
In merito all'adozione della Direttiva, la Commissioone europea ha pubblicato la Guida implementazione nuova direttiva 2013/35/UE EMC lavoro, strutturata in 3 volumi.
Gli Articoli introdotti nel D.Lgs. 81/2008 dal D.Lgs. 159/2016:
Articolo 206 - Campo di applicazione (N) Articolo 207 - Definizioni (N) Articolo 208 - Valori limite di esposizione e valori d’azione (N) Articolo 209 - Valutazione dei rischi e identificazione dell’esposizione (N) Articolo 210 - Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi (N) Articolo 210 bis - Informazione e formazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (N) Articolo 211 - Sorveglianza sanitaria (N) Articolo 212 - Deroghe (N)
ALLEGATO XXXVI
CAMPI ELETTROMAGNETICI
Parte I - Grandezze fisiche concernenti l’esposizione ai campi elettromagnetici Parte II - Effetti non termici Parte III - Effetti termici [/panel]
Vedi il Documento: Decreto EMC lavoro nel TUS ________
Per i lavori non elettrici in vicinanza di linee elettriche:
Per i lavori non elettrici in vicinanza di linee elettriche o di impianti elettrici i riferimenti legislativi sono gli artt. 83, 117 del D.Lgs. 81/2008.
D.Lgs. 81/2008 ... Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive
1. Non possono essere eseguiti lavori non elettrici in vicinanza di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette, o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, e comunque a distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1 dell’ALLEGATO IX, salvo che vengano adottate disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi.
2. Si considerano idonee ai fini di cui al comma 1 le disposizioni contenute nelle pertinenti norme tecniche. ... Articolo 117 - Lavori in prossimità di parti attive
1. Ferme restando le disposizioni di cui all'articolo 83, quando occorre effettuare lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni:
a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori;
b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l'avvicinamento alle parti attive;
c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza.
2. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque la distanza di sicurezza non deve essere inferiore ai limiti di cui all'allegato IX o a quelli risultanti dall'applicazione delle pertinenti norme tecniche.
... Tabella 1 - Allegato IX al D.Lgs. 81/2008
Un (kV) |
DA9(m) |
Un ≤ 1 |
3 |
1 < Un ≤ 30 |
3.5 |
0 < Un ≤ 132 |
5 |
132 < Un |
7 |
DA9 = Distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti elettrici non protette o non sufficientemente protette da osservarsi, nell’esecuzione di lavori non elettrici, al netto degli ingombri derivanti dal tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche. |
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Si segnala la guida: Lavori in prossimità di linee elettriche aeree - Valutazione del rischio e misure di prevenzione - INAIL 2016
Si vedano le norme generali:
CEI 11-27 - Lavori su impianti elettrici. CEI EN 50110-1:2014 (CEI 11-48) Esercizio degli impianti elettrici Parte 1: Prescrizioni generali
Per l'esercizio degli impianti elettrici, si segnala la norma CEI EN 50110-1:2014 (CEI 11-48) Esercizio degli impianti elettrici Parte 1: Prescrizioni generali, detta modalità operative sicure di attività di lavoro, sia sugli impianti elettrici sia nelle vicinanze degli stessi.
Per la parte EMC di riferimento si veda:
CEI EN 50499 - Procedura per la valutazione dell'esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici.
Per facilitare il compito del valutatore, la norma CEI EN 50499 contiene due tabelle, delle quali la prima comprende tutti i luoghi e le attrezzature di lavoro conformi a priori, mentre la seconda un elenco non esaustivo delle attrezzature per le quali è necessario procedere alla valutazione ulteriore.
Una rielaborazione delle tabelle in questione è contenuta nel documento “Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome: "Decreto Legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro – Indicazioni operative” (vedi tabella 1 e 2)
Tab. 1 - Attrezzature e situazioni giustificabili. Lista non esaustiva.
Tipo di attrezzatura / situazione
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Note
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Tutte le attività che si svolgono unicamente in ambienti privi di impianti e apparecchiature elettriche e di magneti permanenti
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Luoghi di lavoro interessati dalle emissioni di sorgenti CEM autorizzate ai sensi della normativa nazionale per la protezione della popolazione, con esclusione delle operazioni di manutenzione o altre attività svolte a ridosso o sulle sorgenti
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Il datore di lavoro deve verificare se è in possesso di autorizzazione ex legge 36/2001 e relativi decreti attuativi ovvero richiedere all’ente gestore una dichiarazione del rispetto della legislazione nazionale in materia
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Uso di apparecchiature a bassa potenza (così come definite dalla norma EN 50371: con emissione di frequenza 10 MHz¸300 GHz e potenza media trasmessa fino a 20 mW e 20 W di picco), anche se non marcate CE
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Non sono comprese le attività di manutenzione
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Uso di attrezzature marcate CE, valutate secondo gli standard armonizzati per la protezione dai CEM
Lista soggetta a frequenti aggiornamenti:
- EN 50360: telefoni cellulari;
- EN 50364: sistemi di allarme e antitaccheggio;
- EN 50366: elettrodomestici;
- EN 50371: norma generica per gli apparecchi elettrici ed elettronici di bassa potenza;
- EN 50385: stazioni radio base e stazioni terminali fisse per sistemi di telecomunicazione senza fili;
- EN 50401: apparecchiature fisse per trasmissione radio (110 MHz - 40 GHz) destinate a reti di telecomunicazione senza fili;
- EN 60335-2-25: forni a microonde e forni combinati per uso domestico e similare;
- EN 60335-2-90: forni a microonde per uso collettivo (uso domestico e similare)
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Le attrezzature devono essere installate ed utilizzate secondo le indicazioni del costruttore.
Non sono comprese le attività di manutenzione.
Il datore di lavoro deve verificare sul libretto di uso e manutenzione che l’attrezzatura sia dichiarata conforme al pertinente standard di prodotto
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Attrezzature presenti sul mercato europeo conformi alla raccomandazione 1999/519/EC che non richiedono marcatura CE essendo per esempio parte di un impianto
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Apparati luminosi (lampade)
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Escluso specifiche lampade attivate da RF
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Computer e attrezzature informatiche
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Attrezzature da ufficio
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I cancellatori di nastri possono richiedere ulteriori valutazioni
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Cellulari e cordless
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Radio rice-trasmittenti
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Solo quelle con potenze inferiori a 20 mW
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Basi per telefoni DECT e reti Wlan
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Limitatamente alle apparecchiature per il pubblico
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Apparati di comunicazione non wireless e reti
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Utensili elettrici manuali e portatili
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es.: conformi alle EN 60745-1 e EN 61029-1 inerenti la sicurezza degli utensili a motore trasportabili.
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Attrezzature manuali per riscaldamento (escluso il riscaldamento a induzione e dielettrico)
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es.: conformi alla EN 60335-2-45 (es. pistole per colla a caldo)
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Carica batterie
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Inclusi quelli ad uso domestico e destinati a garage, piccole industrie e aziende agricole (EN 60335-2-29)
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Attrezzature elettriche per il giardinaggio
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Apparecchiature audio e video
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alcuni particolari modelli che fanno uso di trasmettitori radio nelle trasmissioni radio/TV necessitano di ulteriori valutazioni
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Apparecchiature portatili a batteria esclusi i trasmettitori a radiofrequenza
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Stufe elettriche per gli ambienti
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esclusi i riscaldatori a microonde
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Rete di distribuzione dell’energia elettrica a 50 Hz nei luoghi di lavoro: campo elettrico e magnetico devono essere considerati separatamente.
Per esposizioni al campo magnetico sono conformi:
- Ogni installazione elettrica con una intensità di corrente di fase ≤100 A;
- Ogni singolo circuito all’interno di una installazione con una intensità di corrente di fase ≤100 A;
- Tutti i componenti delle reti che soddisfano i criteri di cui sopra sono conformi (incluso i conduttori, interruttori, trasformatori ecc...);
- Qualsiasi conduttore nudo aereo di qualsiasi voltaggio.
Per esposizioni al campo elettrico sono conformi:
- Qualsiasi circuito in cavo sotterraneo o isolato indipendentemente dal voltaggio
- Qualsiasi circuito nudo aereo tarato ad un voltaggio fino a 100 kV, o line aerea fino a 125 kV, sovrastante il luogo di lavoro, o a qualsiasi voltaggio nel caso di luogo di lavoro interni.
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Strumentazione e apparecchi di misura e controllo
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Elettrodomestici
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Sono inclusi in questa tabella anche le apparecchiature professionali per la cottura, lavaggio (lavatrici), forni a microonde ecc... usate in ristoranti, negozi, ecc...
Necessitano invece di ulteriori valutazioni i forni di cottura ad induzione.
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Computer e attrezzature informatiche con trasmissione wireless
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es.: Wlan (Wi-Fi), Bluetooth e tecnologie simili, limitatamente all’uso pubblico
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Trasmettitori a batteria
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Limitatamente alle apparecchiature per il pubblico
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Antenne di stazioni base
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Ulteriori valutazioni sono necessarie solo se i lavoratori possono essere più vicini all’antenna rispetto alle distanze di sicurezza stabilite per l’esposizione del pubblico
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Apparecchiature elettromedicali non per applicazioni con campi elettromagnetiche o di corrente
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Pertanto i luoghi di lavoro per i quali, comunemente, si può effettuare la giustificazione del rischio sulla base della Tabella 1 sono: uffici, centri di calcolo, negozi, alberghi, parrucchieri ecc.
In tabella 2 si riportano gli apparati che invece devono essere oggetto di specifica valutazione CEM in quanto possono dare luogo ad esposizioni superiori ai livelli di riferimento per la popolazione ovvero ai livelli d'azione per i lavoratori:
Tabella 2 - Macchinari e impianti che richiedono valutazione del rischio CEM e adozione di misure di tutela
1
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Elettrolisi industriale
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2
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Saldatura e fusione elettriche
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3
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Riscaldamento a induzione
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4
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Riscaldamento dielettrico a RF e MW
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5
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Saldatura dielettrica
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6
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Magnetizzatori/smagnetizzatori industriali
Incluso grossi cancellatori di nastri, attivatori disattivatori magnetici di sistemi antitaccheggio non certificati ai sensi della EN 50364
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7
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Specifiche lampade attivate a RF
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8
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Dispositivi a RF per plasma
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9
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Tutti gli apparecchi elettromedicali per applicazioni con radiazioni elettromagnetiche o di corrente tra cui:
- Stimolatori magnetici transcranici
- Apparati per magnetoterapia
- Tomografi RMN
- Diatermia ad onde corte o cortissime
- Elettrobisturi
Tutti gli apparecchi elettromedicali che utilizzano sorgenti RF con potenza media emessa elevata (>100 mW)
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10
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Sistemi elettrici per la ricerca di difetti nei materiali
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11
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Radar
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12
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Trasporti azionati elettricamente: treni e tram
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13
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Essiccatoi e forni industriali a microonde
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14
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Antenne delle stazioni radio base (lavoratori addetti all’installazione e manutenzione)
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Reti di distribuzione dell’energia elettrica nei luoghi di lavoro che non soddisfano i criteri della Tabella 1
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Tale metodica è stata ulteriormente dettagliata nella Guida non vincolante di buone prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE della Commissione Europea.
In particolare la tabella 1 contenuta nella CEI EN 50499 inerente le attrezzature “giustificabili a priori” cioè quelle intrinsecamente sicure, è stata ampliata e dettagliata nel primo volume delle linee guida, nella tabella 3.2, dove, per ogni tipologia di macchinario, si indica anche quando la valutazione del rischio si può concludere con la giustificazione e quando invece occorre effettuare un’analisi più approfondita per soggetti particolarmente sensibili al rischio CEM.
3. Elettrodotti: EMC lavoro
Sono da considerare, in generale, gli obblighi introdotti dal D.Lgs. 159/2016, pesati sull'attività in prossimità di elettrodotti, vedi a proposito l'articolo "Decreto EMC lavoro nel TUS".
Nel documento “Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome: "Decreto Legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro - Indicazioni operative”, ovvero CEI EN 50499, nella tabella 2, si veda punto 15. "Reti di distribuzione dell’energia elettrica nei luoghi di lavoro che non soddisfano i criteri della Tabella 1".
Segnalatori di campo
In loro prossimità delle linee elettriche aeree è possibile misurare campi magnetici e campi elettrici la cui intensità varia al variare dei parametri di esercizio (tensione, corrente, frequenza), della distanza del punto di misura dai conduttori e della disposizione spaziale dei conduttori.
In relazione a tali fattori di variabilità è complesso costruire segnalatori che siano in grado di fornire la distanza esatta a cui si trova la linea, in modo da poter sfruttare l’informazione in un sistema di controllo automatico che mantenga le attrezzature di lavoro costantemente a distanza di sicurezza.
Un compito più facile è quello di costruire segnalatori che forniscano informazioni sulla presenza o meno di campo magnetico o di campo elettrico o di entrambi, in modo da avere un allarme (ottico e acustico), utilizzabile come sicurezza aggiuntiva (poiché la sicurezza principale è basata su almeno una delle seguenti misure: messa fuori tensione, rispetto delle distanze o uso di protezioni di separazione) che consenta al lavoratore di evitare l’avvicinamento o il contatto accidentale con i conduttori attivi. Il campo magnetico dipende dall’intensità della corrente nei conduttori della linea e diminuisce con la distanza da questa. Tale intensità varia in funzione della tensione nominale di esercizio della linea e in funzione del carico.
Il campo elettrico dipende dalla tensione nominale di esercizio della linea e diminuisce con la distanza da questa. Una linea per corrente alternata, se tale corrente non è nulla, genera nello spazio circostante un campo magnetico e un campo elettrico che variano nel tempo. Nel caso non vi sia assorbimento di corrente, la linea presenta comunque il suo potenziale verso terra e quindi genera un campo elettrico che varia nel tempo.
I campi magnetico e elettrico variabili nel tempo possono essere rivelati per mezzo di antenne (a spira per il campo magnetico o ad asta per il campo elettrico). Una linea per corrente continua, se tale corrente non è nulla, genera nello spazio circostante un campo magnetico costante nel tempo e, per il fatto di avere un potenziale rispetto alla terra, anche un campo elettrico costante nel tempo.
Nel caso non vi sia assorbimento di corrente, la linea presenta comunque il suo potenziale verso terra e quindi genera un campo elettrico costante nel tempo.
Il campo magnetico costante nel tempo può essere rivelato con un sensore che sfrutta effetti fisici diversi dalla legge di Faraday-Neumann-Lenz, quali l’effetto Hall o la magnetoresistività
Norme legislative nazionali
- Legge 22 febbraio 2001, n. 36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
- Decreto Legislativo 1 agosto 2016, n. 159 Attuazione della direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) e che abroga la direttiva 2004/40/CE.
- Decreto ministeriale 21 marzo 1988 Approvazione delle norme tecniche per la progettazione, l'esecuzione e l'esercizio delle linee elettriche aeree esterne. (GU n.79 del 05-04-1988 - SO n. 28)
- Decreto 5 agosto 1998 Aggiornamento delle norme tecniche per la progettazione, esecuzione ed esercizio delle linee elettriche aeree esterne. (GU n.209 del 08-09-1998)
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1992, Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. (Abrogato in seguito all'entrata in vigore del DPCM 8 luglio 2003).
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 settembre 1995, Norme tecniche procedurali di attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 aprile 1992 relativamente agli elettrodotti. (Abrogato in seguito all'entrata in vigore del DPCM 8 luglio 2003).
- Decreto del Ministero dell'Ambiente 10 settembre 1998, n. 381 Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana. (Ufficialmente non abrogato, superato in seguito all'entrata in vigore del DPCM 8 luglio 2003)
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri DPCM 8 luglio 2003, Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz.
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri DPCM 8 luglio 2003, Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti.
- Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome - Decreto Legislativo 81/2008 Titolo VIII, Capo I, II, III, IV e V sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro: Indicazioni operative.
Direttive europee
Norme tecnicheGenerali
- CEI 11-27 - Lavori su impianti elettrici
- CEI 11-60 - Portata al limite termico delle linee elettriche aeree esterne", II edizione, 01/06/02
- CEI 106-11 - Guida per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003 (Art. 6). Parte I.
- CEI 106-12 - Guida pratica ai metodi e criteri di riduzione dei campi magnetici prodotti dalle cabine elettriche MT/BT.
- CEI 11-4 Norme tecniche per la costruzione di linee elettriche aeree esterne (annullata da CEI EN 50341-1)
- CEI EN 50341-1 Linee elettriche aeree con tensione superiore a 1kV in corrente alternata Parte 1: Prescrizioni generali - Specifiche comuni
- CEI 211-4 - Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee e da stazioni elettriche
- CEI 211-6 - Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell’intervallo di frequenza 0 Hz - 10 kHz, con riferimento all’esposizione umana.
- CEI 211-7 - Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento all’esposizione umana.
- CEI 211-7/B - Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento all’esposizione umana Appendice B: Misura e valutazione del campo elettromagnetico emesso dagli impianti radar di potenza
- CEI 211-7/C - Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell'intervallo di frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento allesposizione umana Appendice C: Sistemi per la realizzazione di accesso e collegamento radio a banda larga
- CEI 211-7/D - Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nellintervallo di frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento allesposizione umana Appendice D: Misura e valutazione del campo elettromagnetico emesso dagli impianti di radiodiffusione
- CEI EN 50413 - Norma di base sulle procedure di misura e di calcolo per l'esposizione umana ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (0 Hz-300 GHz);
- CEI EN 62226-2-1 - Esposizione ai campi elettrici e magnetici nell'intervallo delle frequenze basse e intermedie - Metodi di calcolo della densità di corrente e del campo elettrico interno indotti nel corpo umano. Parte 2-1: Esposizione ai campi magnetici - Modelli 2D;
- CEI EN 62226-1 - Esposizione ai campi elettrico e magnetico nell'intervallo delle frequenze basse e intermedie - Metodi di calcolo della densità di corrente e del campo elettrico interno indotti nel corpo umano. Parte 1: Aspetti generali;
- CEI EN 62226-3-1 - Esposizione ai campi elettrici e magnetici nell'intervallo delle frequenze basse e intermedie - Metodi di calcolo della densità di corrente e del campo elettrico interno indotti nel corpo umano. Parte 3-1: Esposizione ai campi elettrici - Modelli analitici e numerici 2D;
- CEI EN 62311 - Valutazione degli apparecchi elettronici ed elettrici in relazione ai limiti di base per l'esposizione umana ai campi elettromagnetici (0 Hz - 300 GHz)
- CEI EN 62479 - Esposizione umana ai campi elettromagnetici (10 MHz - 300 GHz)
- CEI EN 50499 - Procedura per la valutazione dell'esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici
- CEI EN 50110-1 (CEI 11-48) Esercizio degli impianti elettrici Parte 1: Prescrizioni generali
Prodotti
- CEI EN 62822-2 - Apparecchiature per saldatura elettrica - Valutazione dei limiti relativi all'esposizione umana ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz) Parte 2: Apparecchiature per la saldatura ad arco
- CEI EN 50445 - Norma per famiglia di prodotti per dimostrare la conformità delle apparecchiature per la saldatura a resistenza, saldatura ad arco e processi affini ai limiti di base relativi all’esposizione umana ai campi elettromagnetici (0 Hz - 300 GHz)
- CEI EN 50505 - Norma base per la valutazione dell'esposizione umana ai campi elettromagnetici da apparecchiature per la saldatura a resistenza e processi affini
- CEI EN 50364 - Limitazione dell'esposizione umana ai campi elettromagnetici prodotti da dispositivi operanti nella gamma di frequenze 0 Hz - 300 GHz, utilizzati nei sistemi elettronici antitaccheggio (EAS), nei sistemi di identificazione a radio frequenza (RFID) e in applicazioni similari
- CEI EN 50384 - Norma di prodotto per dimostrare la conformità delle stazioni radio base e delle stazioni terminali fisse per sistemi di telecomunicazione senza fili ai limiti di base e ai livelli di riferimento relativi all'esposizione umana ai campi elettromagnetici a radio frequenza (110 MHz - 40 GHz) - Lavoratori
- CEI EN 50500 - Procedure di misura del livello dei campi magnetici generati dai dispositivi elettronici ed elettrici nell'ambiente ferroviario in riferimento all'esposizione umana
- CEI EN 60601-2-19 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Prescrizioni particolari relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali di incubatrici per bambini
- CEI EN 62369-1 - Valutazione dell'esposizione umana ai campi elettromagnetici prodotti da dispositivi a corto raggio (SRD) in diverse applicazioni nella gamma di frequenza 0 GHz - 300 GHz Parte 1: Campi prodotti da dispositivi utilizzati per sistemi elettronici antitaccheggio, sistemi di identificazione a radiofrequenza e applicazioni similari
- CEI EN 61010-1 - Prescrizioni di sicurezza per apparecchi elettrici di misura, controllo e per utilizzo in laboratorio. Parte 1: Prescrizioni generali
- CEI EN 60335-2-45 - Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare Parte 2: Norme particolari per utensili elettrici mobili riscaldanti e apparecchi similari
- CEI EN 60745-1 - Sicurezza degli utensili elettrici a motore portatili Parte 1: Prescrizioni generali
- CEI EN 50420 - Norma di base per la valutazione dell'esposizione umana ai campi elettromagnetici prodotti da un trasmettitore di radiodiffusione indipendente (30 MHz - 40 GHz)
- CEI EN 62209-1 - Esposizione ai campi a radiofrequenza provenienti da dispositivi di comunicazione senza fili tenuti in mano o montati sul corpo - Modelli umani, strumentazione e procedure. Parte I
- CEI EN 60601-2-33/A2 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Prescrizioni particolari di sicurezza relative agli apparecchi a risonanza magnetica per diagnostica medica
- CEI EN 60601-2-5 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Norme particolari per la sicurezza delle apparecchiature per la terapia a ultrasuoni
- CEI EN 60601-2-10 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori neuromuscolari
- UNI EN 12198-1 - Sicurezza del macchinario - Valutazione e riduzione dei rischi generati dalle radiazioni emesse dal macchinario - Parte 1: Principi generali
- UNI EN 12198-2 - Sicurezza del macchinario - Valutazione e riduzione dei rischi generati dalle radiazioni emesse dal macchinario - Parte 2: Procedura di misurazione dell'emissione di radiazione
- UNI EN 12198-3 - Sicurezza del macchinario - Valutazione e riduzione dei rischi generati dalle radiazioni emesse dal macchinario - Parte 3: Riduzione della radiazione per attenuazione o schermatura
- CEI EN 60601-2-33 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Prescrizioni particolari di sicurezza relative agli apparecchi a risonanza magnetica per diagnostica medica
- CEI EN 50360 - Norma di prodotto per dimostrare la conformità dei telefoni portatili ai limiti di base relativi all’esposizione umana ai campi elettromagnetici (300 MHz – 3 GHz)
- CEI EN 62233 - Apparecchi per uso domestico e similare - Campi elettromagnetici - Metodi per la valutazione e le misure
- CEI EN 50385 - Norma di prodotto per dimostrare la conformità delle stazioni radio base e delle stazioni terminali fisse per sistemi di telecomunicazione senza fili ai limiti di base e ai livelli di riferimento relativi all'esposizione umana ai campi elettromagnetici a radio frequenza (110 MHz - 40 GHz) - Popolazione
- CEI EN 50401 - Norma di prodotto per dimostrare la conformità ai limiti di base o ai livelli di riferimento relativi all'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici a radio frequenza delle apparecchiature fisse per trasmissione radio (110 MHz - 40 GHz) destinate a reti di telecomunicazione senza fili, quando messe in servizio
- CEI EN 60335-2-90 - Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similare Parte 2: Norme particolari per forni a microonde per uso collettivo
- CEI EN 50519 - Valutazione dell'esposizione dei lavoratori a campi elettrici e magnetici dovuti ad apparecchiature industriali per riscaldamento ad induzione
- CEI EN 60601-2-10/A1 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori neuromuscolari
- CEI EN 60601-2-2 - Apparecchi elettromedicali. Parte 2: Norme particolari per la sicurezza degli apparecchi per elettrochirurgia ad alta frequenza
- CEI EN 61029-1 - Sicurezza degli utensili elettrici a motore trasportabili Parte 1: Prescrizioni generali
- CEI EN 50413 - Norma di base sulle procedure di misura e di calcolo per l'esposizione umana ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (0 Hz-300 GHz)
- CEI EN 62479 - Valutazione della conformità di apparati elettrici ed elettronici di debole potenza alle restrizioni di base relative all’esposizione umana ai campi elettromagnetici (10 MHz - 300 GHz)
- CEI EN 62233 - Metodi di misura per campi elettromagnetici degli apparecchi elettrici di uso domestico e similari con riferimento all'esposizione umana
- CEI EN 60601-1 - Apparecchi elettromedicali Parte 1: Prescrizioni generali relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali
- CEI EN 60601-2-4 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Norme particolari per la sicurezza dei defibrillatori cardiaci
- CEI EN 60601-2-3 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Norme particolari per la sicurezza degli apparecchi di terapia a onde corte
- CEI 62-17 - Apparecchi elettromedicali Norme particolari di sicurezza per gli apparecchi per la terapia a microonde
- CEI EN 50384 - Norma di prodotto per dimostrare la conformità delle stazioni radio base e delle stazioni terminali fisse per sistemi di telecomunicazione senza fili ai limiti di base e ai livelli di riferimento relativi all'esposizione umana ai campi elettromagnetici a radio frequenza (110 MHz - 40 GHz) - Lavoratori
- CEI EN 60335-2-25 - Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare Parte 2: Norme particolari per forni a microonde
- CEI EN 60601-2-33/A1 - Apparecchi elettromedicali Parte 2: Prescrizioni particolari di sicurezza relative agli apparecchi a risonanza magnetica per diagnostica medica
- CEI EN 60335-2-25/A1 - Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare Parte 2: Norme particolari per forni a microonde
- CEI EN 60335-2-25/A2 - Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare Parte 2: Norme particolari per forni a microonde
- CEI EN 60335-2-45/A1 - Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare Parte 2: Norme particolari per utensili elettrici mobili riscaldanti e apparecchi similari
- CEI EN 62209-2 - Esposizione ai campi a radiofrequenza provenienti da dispositivi di comunicazione senza fili tenuti in mano o montati sul corpo - Modelli umani, strumentazione e procedure Parte 2: Procedura per determinare il tasso di assorbimento specifico (SAR) per dispositivi portatili di comunicazione senza fili usati molto vicini al corpo umano (gamma di frequenza: 30 MHz - 6 GHz)
- CEI EN 50527-2-1 - Procedura per la valutazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici dei lavoratori con dispositivi medici impiantabili attivi Parte 1: Valutazione specifica per lavoratori con stimolatore cardiaco
- UNI EN 12895:2002 - Carrelli industriali - Compatibilità elettromagnetici
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Info e download
Collegati: Legge 22 febbraio 2001 n. 36 D.P.C.M 8 luglio 2003 (50 Hz) D.P.C.M 8 luglio 2003 (100 KHz e 300 GHz) Decreto 29 maggio 2008 Decreto 29 maggio 2008 (Misura Induzione) Disposizioni integrative/interpretative decreti 29 maggio 2008 ISPRA Valutazione del Rischio in prossimità di linee elettriche
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