Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) - Convenzione de Janeiro 1992 / Note
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27 Novembre 2024 | ||||||||||
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Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) - Rio 1992 / Note ID 7762 | 27.08.2023 / Documento completo allegato Documento sulla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) / Convenzione Rio de Janeiro del 5 giugno 1992, approvazione EU, ratifica IT, Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza, Protocollo di Nagoya (ABS), Regolamento (UE) n. 1143/2014 specie esotiche invasive ed elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale con i provvedimenti emanati. Firmata a Rio de Janeiro del 5 giugno 1992, la Convenzione sulla Diversità Biologica persegue tre obiettivi principali: Aderiscono alla Convenzione 192 Paesi più l’Unione Europea (febbraio 2011).
Approvazione EU Decisione del Consiglio, del 25 ottobre 1993, relativa alla conclusione della convenzione sulla diversità biologica (GU L 309 del 13.12) Ratifica IT Legge 14 febbraio 1994, n. 124. Ratifica ed esecuzione della convenzione sulla biodiversita', con annessi, fatta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992. (GU n.44 del 23.02.1994 - SO n. 33) Al Vertice sulla Terra del 1992 a Rio de Janeiro, i leader mondiali hanno concordato una strategia globale di "sviluppo sostenibile": soddisfare le nostre esigenze, garantendo nel contempo un mondo sano e vitale da lasciare alle generazioni future. Protocollo di Cartagena sulla BiosicurezzaLa Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD - Convenzione di Rio de Janeiro) prende in considerazione il problema della biosicurezza in due articoli differenti, l'articolo 8 sulla conservazione in situ e l'articolo 19 sull'utilizzazione delle biotecnologie e sulla distribuzione dei benefici da esse derivanti. Su questa base nel Gennaio del 2000 è stato adottato il Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza. L'obiettivo del Protocollo, in accordo con l’approccio precauzionale sancito dal Principio 15 della Dichiarazione di Rio, è quello di contribuire ad assicurare un adeguato livello di protezione nel campo del trasferimento, della manipolazione e dell'uso sicuri degli Organismi Viventi Modificati (OVM)* ottenuti con le moderne biotecnologie che possono esercitare effetti negativi sulla conservazione e l'uso sostenibile della diversità biologica, tenuto conto anche dei rischi per la salute umana, e con una particolare attenzione ai movimenti transfrontalieri. L’Unione Europea ha approvato il Protocollo di Cartagena con la Decisione 2002/628/CE del Consiglio, del 25 giugno 2002, relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, del protocollo di Cartagena sulla biosicurezza (GU L 201 del 31.7.2002, pag. 48). Il Protocollo di Cartagena della CBD è entrato in vigore il 29 Dicembre 2003 ed è stato ratificato dall’Italia con la legge 15 gennaio 2004, n. 27. Protocollo di Nagoya (ABS) Il Protocollo di Nagoya (ABS) sull’Accesso alle Risorse Genetiche e l’equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo è uno strumento internazionale adottato dalla Conferenza delle Parti della CBD (Convenzione sulla Biodiversità Biologica) nel corso della sua X Riunione, il 29 ottobre 2010 a Nagoya, in Giappone ed è stato aperto alla firma il 2 febbraio 2011. L’obiettivo del Protocollo consiste nella giusta ed equa condivisione dei benefici che derivano dall’utilizzazione delle risorse genetiche, ivi incluso l’appropriato accesso alle risorse genetiche e l’appropriato trasferimento delle relative tecnologie, tenendo in considerazione tutti i diritti riguardanti quelle risorse e quelle tecnologie e i fondi opportuni, contribuendo in tal modo alla conservazione della diversità biologica e all’uso sostenibile dei suoi componenti. Il Protocollo dovrà applicarsi alle risorse genetiche nell’ambito dei contenuti dell’Articolo 15 della Convenzione sulla Diversità Biologica e ai benefici derivanti dall’utilizzazione di tali risorse. Il presente Protocollo dovrà anche applicarsi alle conoscenze tradizionali associate alle risorse genetiche nell’ambito dei contenuti della Convenzione sulla Diversità Biologica e ai benefici che derivano da tali conoscenze. L’Unione Europea ha approvato il Protocollo di Nagoya con decisione 283/2014/UE, depositando lo strumento di ratifica il 16 maggio 2014. L’Italia ha aderito al Protocollo il 23 giugno 2011, contestualmente all’Unione Europea e ad altri 11 dei suoi Stati membri, nel corso della cerimonia di firma organizzata dal Segretariato per gli Stati membri dell’UE presso la sede delle Nazioni Unite a New York. L'Italia non lo ha ancora ratificato il Protocollo di Nagoya e quindi non risulta ancora come Paese aderente, se non attraverso l’Unione europea che lo ha ratificato il 16 maggio 2014. Il Protocollo è entrato in vigore il 12 ottobre 2014, in coincidenza con lo svolgimento della COP 12 della CBD, dopo il deposito del 50° strumento di ratifica, di accettazione, di approvazione o di adesione (avvenuta da parte dell’Uruguay il 16 luglio 2014). Regolamento specie esotiche invasive Regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive (GU L 317 del 4.11.2014, pag. 35). Secondo la definizione del Regolamento (UE) n. 1143/2014 una "specie esotica invasiva di rilevanza unionale" è una specie esotica invasiva i cui effetti negativi sono considerati tali da richiedere un intervento concertato a livello di Unione in conformità dell’articolo 4, paragrafo 3: Articolo 4 Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale / Provvedimenti emanati L’elenco viene periodicamente aggiornato. Una prima lista di specie è stata adottata il 14 luglio 2016, successivamente l’elenco è stato aggiornato con una seconda lista di specie il 13 luglio 2017, con una terza il 25 luglio 2019 e infine con una quarta il 13 luglio 2022. Le 4 liste sono state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e complessivamente constano di 88 specie esotiche invasive di interesse unionale. Provvedimenti della Commissione Europea di adozione delle liste di specie: 1. Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1141 della Commissione del 13 luglio 2016 che adotta un elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale in applicazione del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio. Certifico Srl - IT | Rev. 0.0 2023 Collegati |
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