Regola dell'arte: i riferimenti normativi
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24 Novembre 2024 |
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Regola dell'arte: i riferimenti normativi La locuzione regola d'arte indica l'insieme delle tecniche considerate corrette per l'esecuzione di determinate lavorazioni, in genere artigianali, e della realizzazione di manufatti. Ad una simile funzione assolvono oggi i cosiddetti "enti di normazione", i quali stabiliscono specifiche tecniche di dettaglio sebbene nell'ottica di promuovere la definizione di standard tecnici. Il requisito della rispondenza alla regola dell'arte dell'esecuzione di una prestazione professionale è di frequente uso nel diritto privato, ma mancando una diretta definizione normativa, la valenza giuridica della "regola" si desume da alcune norme generiche sul contratto (specialmente il contratto d'appalto) e sulle obbligazioni. A livello generale, mentre l'art. 1176 comma 2° del codice civile italiano prescrive che: Per l'art. 2224 il prestatore d'opera è tenuto a procedere all'esecuzione dell'opera: «secondo le condizioni stabilite dal contratto e a regola d'arte.» La documentazione emessa dal CEI, comunemente nota come "norme CEI", definisce la buona tecnica per i prodotti, i processi e gli impianti, costituendo il riferimento per la presunzione di conformità(*) alla "regola dell'arte".
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