Direttiva macchine: modalità di funzionamento (modi operativi)
Allegato alla notizia Documento estratto dalla norma tecnica armonizzata EN 12417 Sicurezza Macchine utensili - Centri di lavorazione, per la parte descrittiva delle "Modalità di funzionamento".
Modalità di funzionamento (Modi operativi) nella normazione
Nelle recenti norme EN ISO 11161, EN 12417, EN 13128, sono "definite" le modalità di funzionamento di una macchina (es EN 12417):
modalità 1: Ciclo automatico (produzione automatica) modalità 2: Modalità 2 - Messa a punto (regolazione) modalità 3: Modalità 3 - Modalità facoltativa per l’intervento manuale (manuale) modalità 3a: Modalità 3 ampliata - Monitoraggio processo
(Esempi modalità nell'allegato)
I contenuti della proposta del DUGV 2009 sono confluiti nella normazione, p. es. nella EN ISO 11161, allegato D per sistemi di fabbricazione integrati. Anche nelle norme C tuttora in vigore per i centri di lavorazione (EN 12417) e le fresatrici (EN 13128) è stata introdotta un’estensione del modo operativo 3.
Quest’ultima è mantenuta anche nella ISO 16090-1, destinata a sostituire i documenti innanzi citati.
Monitoraggio processo (Modo operativo 3 ampliato)
Nei settori della fabbricazione di utensili e macchinari, della produzione di pezzi unici e dello sviluppo insorgono di continuo condizioni a fronte delle quali l’utilizzatore deve intervenire nel processo di lavorazione a ripari aperti. Un modo operativo supplementare, che permetta di monitorare il processo in condizioni di sicurezza, può prevenire pericolose manipolazioni. Ad esso si può tuttavia ricorrere solo laddove non sia possibile adottare altre soluzioni tecniche.
Esempi di modi operativi 3a:
EN 12417:2009 Sicurezza Macchine utensili - Centri di lavorazione
1.1.6 - Modalità di funzionamento p. 1.1.6.1 - Generalità Ogni macchina deve avere almeno due modalità di funzionamento (cioè modalità 1 e 2) con l’opzione di una terza modalità (cioè modalità 3). La selezione della modalità di funzionamento deve avvenire mediante interruttore a chiave, codice di accesso o mezzi ugualmente sicuri e deve essere consentita solo dall’esterno della zona di lavoro. La selezione della modalità non deve avviare situazioni pericolose. ... 1.1.6.4.h (Modalità 3a) Quando considerazioni ergonomiche associate all'applicazione della modalità 3 rendano non pratico l'utilizzo di un dispositivo di consenso (per esempio, quando la durata della necessaria osservazione/intervento sul processo supera un tempo di fatica accettabile per l'operatore della macchina per l'attuazione del dispositivo di consenso, oppure quando la manipolazione di dispositivi di controllo a parametri multipli impedisca il funzionamento continuo del dispositivo di consenso), allora deve essere utilizzata una combinazione di misure di controllo tecniche alternative al posto del dispositivo di consenso al fine di ridurre i rischi di impigliamento e di schiacciamento. ...
EN ISO 11161:2007 Sistemi di fabbricazione integrati - Requisiti di base ... Allegato D L'osservazione del processo deve essere intesa come una combinazione di misure tecniche di sicurezza e requisiti per un comportamento sicuro che offre la massima protezione possibile all'operatore limitando le velocità ei percorsi trasversali e scollegando movimenti che non sono necessari. Occorre verificare temporaneamente i processi automatici, mentre le misure di protezione sono ridotte per quanto necessario, applicando misure di protezione alternative. Le misure tecniche di sicurezza devono essere effettuate in modo da impedire un prefissato uso improprio. Questo modo di azione dovrebbe essere oggetto di un intenso contatto tra l'integratore e il futuro utente per poter analizzare i requisiti per il comportamento dell'operatore e tradurli in azione. Se, secondo la tecnologia utilizzata, è necessaria un'osservazione temporanea del processo automatico del sistema o di parti del sistema e se, in via eccezionale, l'azionamento continuo di un dispositivo di abilitazione non è applicabile per ragioni ergonomiche, un concetto secondo Alla Figura D.1.
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