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Rasff relazione annuale 2017

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RASFF 2017

Rasff relazione annuale 2017

Il sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo (RASFF) consente di notificare, in tempo reale, i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e quindi di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia.

Nell’anno 2017 sono state trasmesse, attraverso il RASFF, 3.759 notifiche a fronte di 2.925 nel 2016, 2.967 nel 2015 e le 3.097 nel 2014. C'è stato un significativo incremento delle notifiche rispetto agli ultimi anni con un aumento del 28%, rispetto al 2016.

L’Italia risulta essere il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, come già avviene da molti anni, con un totale di 548 notifiche, pari al 14,6 % a conferma della particolare attenzione delle nostre autorità di confine (Uffici del Ministero della salute) e territoriali e degli organi di polizia specializzati (NAS) alle attività di controllo nel settore della sicurezza alimentare. Il 42% delle notifiche RASFF si riferisce a respingimenti al confine.

RASFF

Il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi – RASFF, è un sistema di scambio rapido di informazioni creato nel 1979 all'interno della Comunità Europea.

Il RASFF viene istituito ufficialmente con il Regolamento (CE) n. 178/2002, art. 50 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare, in particolare, con l’istituzione del Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi sotto forma di rete, che coinvolge tutti i suoi Stati membri, al fine di notificare in tempo reale i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti, mangimi, materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA).

Il Regolamento (CE) n. 16/2011, stabilisce le norme per l’attuazione del RASFF, i requisiti per i membri della rete e la procedura per la trasmissione dei diversi tipi di notifiche RASFF. I membri del RASFF, denominati Punti di contatto, sono:
- la Commissione europea (membro e gestore del sistema);
- l’EFSA (Autorità per la sicurezza alimentare europea dell’UE);
- l’EFTA (Associazione europea di libero scambio);
- i 28 Stati membri dell’Unione europea;
- La Svizzera in modo parziale;
- i 3 paesi membri dell’EEA - European Economic Area (Associazione europea di libero scambio di mercato, al di fuori dell’UE), che sono la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein.

Il RASFF consente di notificare, in tempo reale, i gravi rischi diretti e indiretti per la salute umana, animale e che possono arrecare danni all'ambiente. Con il Regolamento (CE) n. 1935/2004, anche i materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA), sono rientrati nel sistema RASFF. Con il Regolamento (CE) n. 183/2005 il sistema RASFF viene esteso anche ai mangimi per animali da affezione non destinati alla produzione di alimenti (pet food).

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Sommario
1. Il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi
2. Notifiche trasmesse attraverso il RASFF
3. Notifiche trasmesse dai diversi Paesi membri del RASFF
4. Notifiche effettuate dall’Italia attraverso il RASFF
5. Notifiche RASFF riguardanti i Paesi di origine dei prodotti
6. Notifiche RASFF riguardanti i prodotti di origine italiana
6.1 Tipologia dei rischi nei prodotti di origine Italia notificati attraverso il RASFF 
6.2 Gestione delle notifiche RASFF riguardanti l’Italia a livello regionale
7. I principali rischi notificati attraverso il RASFF 
8. Problematiche sanitarie riscontrate per categorie di alimenti
8.1 Prodotti della Pesca
8.2 Prodotti della carne (escluso pollame)
8.3 Pollame
8.4 Latte e derivati 
8.5 Miele, pappa reale, ecc.
8.6 Frutta e vegetali 
8.7 Frutta secca e snack
8.8 Cereali e derivati
8.9 Erbe e spezie
8.10 Cibi dietetici, integratori alimentari e formule per la prima infanzia 
8.11 Gelati e dolciumi 
8.12 Grassi e oli
8.13 Zuppe, brodi, minestre, salse
8.14 Bevande 
8.15 Materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA)
8.16 Uova
8.17 Altre segnalazioni
8.18 Alimentazione Animale
9. Pubblicazione dei richiami di alimenti non conformi
10. Conclusioni

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Fonte: Ministero della Salute

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