Piano nazionale emergenze veterinarie di tipo epidemico
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Piano nazionale emergenze veterinarie di tipo epidemico
ID 15733 | 11.02.2022 / In allegato Piano e manuali operativi
Piano di emergenza nazionale e manuali operativi
Il Piano si propone di individuare le risorse e di definire i compiti, le responsabilità e le modalità d’intervento e di coordinamento dei diversi livelli istituzionali responsabili della prevenzione e del controllo di talune malattie animali, mediante l’attività di sorveglianza e di eradicazione, nonché di gestione delle emergenze in caso di focolai a carattere epidemico.
Tale Piano prevede inoltre tutte le misure da applicare sia nella fase ordinaria, sia nella fase di emergenza volte a tutelare la Sanità Pubblica, a migliorare la Sanità Animale e a ridurre i rischi di diffusione delle malattie animali.
Nella fase di emergenza, sulla base dell’entità degli eventi individuati e qualora non si riscontri incompatibilità con le azioni e le procedure operative di cui al presente Piano, si potranno applicare gli eventuali Piani di emergenza predisposti a livello regionale e/o locale.
La strategia da attuare deve conformarsi alle norme comunitarie e nazionali in materia di sanità animale fare riferimento agli standard internazionali. Con questo Piano viene anche definito l’obiettivo di descrivere l’organizzazione e la gestione delle diverse fasi operative da parte del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali, individuando e pianificando le attività, le collaborazioni e le procedure da attuare sia in fase ordinaria sia di emergenza.
L’intento primario è l’attuazione su tutto il territorio nazionale di attività volte a raccogliere informazioni e dati di tipo epidemiologico che, elaborati, consentano la prevenzione, la rapida individuazione della comparsa di tali malattie e l’applicazione di misure di controllo nei loro confronti.
Nella fase ordinaria, quindi, sono fondamentali la previsione e la predisposizione di programmi di monitoraggio e sorveglianza, in collaborazione con le autorità sanitarie territoriali e gli istituti consultivi tecnico-scientifici, in grado di mantenere alta la vigilanza sul territorio e realizzare così uno strumento flessibile e dinamico, oggetto di periodiche revisioni in virtù delle variazioni biologiche, ambientali e temporali.
Allo stesso tempo, è essenziale predisporre e pianificare gli interventi rivolti all’ l’applicazione delle misure e dei provvedimenti da attuare nella fase di emergenza, in presenza cioè di eventuali focolai di malattia, nell’intento di ripristinare quanto prima lo stato d’indennità, proteggere l’ambiente e limitare l’impatto economico.
I pilastri di un’efficace risposta a una situazione di emergenza sanitaria sono costituiti da una chiara individuazione dei poteri legali, da una ben definita linea di comando gerarchica e da livelli operativi efficacemente coordinati. Una corretta organizzazione ed un’adeguata preparazione costituiscono infatti gli aspetti più significativi nella gestione di un’emergenza. Tutte le istituzioni potenzialmente coinvolte nella gestione di una situazione d’emergenza devono essere individuate preventivamente. E’ fondamentale, quindi, la sinergica collaborazione tra le Autorità governative, pubbliche e internazionali, le associazioni di categoria e tutti i soggetti interessati, mediante le incombenze e gli interventi descritti nelle sezioni successive.
La risposta alle emergenze
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce come emergenza “ogni situazione in cui il personale ed i mezzi disponibili in un determinato territorio risultano insufficienti all'attuazione di un efficace intervento sanitario. Si tratta di avvenimenti improvvisi che richiedono un'azione immediata ed efficace e che possono essere dovuti a cause epidemiche, naturali e tecnologiche”.
In campo sanitario le emergenze vengono distinte in epidemiche e non epidemiche.
La gestione delle emergenze epidemiche dovute a malattie animali, nonché le componenti e gli schemi delle loro relazioni e procedure operative sono sviluppate e definite in anticipo al fine di assicurare che la risposta sia attuata con il minimo ritardo e in modo coordinato.
La zootecnia italiana trae un enorme vantaggio dall'indennità rispetto alle più pericolose e diffusive malattie animali, responsabili di danni diretti ed indiretti alle produzioni animali, nonché di inevitabili ripercussioni in sanità pubblica per quelle malattie con caratteristiche zoonosiche.
L'arrivo di una malattia esotica o il riscontro di un grave focolaio di una malattia emergente o endemica potrebbe determinare notevoli perdite produttive e ridimensionare le esportazioni di animali e loro prodotti. É, quindi, importante disporre di Piani di emergenza e di personale con competenze e formazione per far fronte a questo tipo di malattie animali.
Negli ultimi anni sono stati realizzati significativi passi in avanti nella gestione comunitaria della salute degli animali. Un approccio nazionale e, pertanto, a volte frammentato, della lotta contro le malattie è stato sostituito gradualmente con un'armonizzazione progressiva da parte dell'Unione europea delle misure relative alla salute degli animali e dei sistemi che permettono di controllare, diagnosticare e combattere le malattie.
I Servizi veterinari pubblici italiani, grazie anche alla loro peculiare organizzazione sul territorio e alle varie articolazioni dei servizi a livello nazionale e regionale, sia centrale che periferico, svolgono una costante azione di prevenzione nell'ambito della sanità animale, pubblica e di tutela del consumatore.
L'approccio è sempre basato sul principio irrinunciabile della prevenzione, che peraltro è stato recentemente rilanciato ed evidenziato dalla Commissione europea nel suo documento programmatico, concernente le attività della nuova strategia comunitaria per la salute degli animali dal 2007 al 2013, il cui motto è “Prevenire è meglio che curare”.
L'abrogazione delle barriere doganali tra gli Stati aderenti all'Unione europea, con la conseguente soppressione dei controlli alle frontiere, e l'aumento degli scambi comunitari e delle importazioni dai Paesi terzi rappresentano, senz'altro, un non trascurabile fattore di rischio per la diffusione delle malattie degli animali, ma anche di quelle trasmissibili agli uomini tramite gli animali stessi (zoonosi) o i prodotti derivati destinati al consumo umano (tossinfezioni alimentari).
Le “Transboundary animal disease (TADs)” sono malattie contagiose epidemiche degli animali che possono diffondersi rapidamente, superare facilmente le frontiere nazionali, determinando serie conseguenze socio-economiche nonché possibili ripercussioni sulla salute pubblica, visto che oggi giorno gli spostamenti di uomini, animali e merci sono più rapidi dei tempi di incubazione della maggioranza delle malattie infettive.
É evidente come il principale compito delle Autorità sanitarie sia quello di porre in essere ogni utile strumento atto a scongiurare l'emergenza ed il diffondersi di tali malattie. Non si può assolutamente prescindere, pertanto, nell'approccio alla problematica, dalla preventiva valutazione del rischio esistente, dalla emanazione di norme atte a gestirlo e dalla definizione di obiettivi strategici, che siano effettivamente e ragionevolmente perseguibili, in relazione a determinati periodi di tempo; anche gli aspetti finanziari devono, ovviamente, essere presi nella dovuta considerazione nell'ottica della realizzazione di adeguati ed efficaci interventi e controlli.
Fondamentale nella gestione delle emergenze risulta l'istituzione delle Unità di crisi ai vari livelli dell'organizzazione sanitaria veterinaria, precise catene di comando per la rapida applicazione delle misure di emergenza, che applicano in modo coordinato ed organizzato le procedure operative pianificate.
Va sottolineato il ruolo fondamentale dei sistemi informativi, sia nazionali (BDN - SIMAN - SINBT e altri) che comunitari (TRACES - ADNS - EU BTnet), che permettono di aumentare la qualità, la precisione, la disponibilità e la tempestività dei dati relativi agli animali vivi, agli alimenti di origine animale e ai mangimi, nonché di effettuare le necessarie valutazioni epidemiologiche per una razionale e funzionale gestione della prevenzione e del controllo della malattie animali.
La predisposizione di piani di preparazione e risposta alle emergenze delle malattie animali e dei relativi manuali operativi devono essere considerati come la chiave per la disposizione di una precoce ed efficace azione a fronte di una situazione di emergenza.
É importante e necessario stabilire le misure ed i provvedimenti da eseguire nella fase di emergenza, in corso di focolai ed eventuali emergenze, e la linea di comando gerarchica, allo scopo di ripristinare lo stato di indennità, proteggere l'ambiente e limitare l'impatto economico.
Infatti, essere ben organizzati e preparati è uno degli aspetti più importanti per la gestione di una emergenza. Tutti i partecipanti ad un eventuale evento di emergenza devono essere individuati e formati in anticipo, in modo da conoscere e familiarizzare con le attività che li vedranno coinvolti. É fondamentale, quindi, la sinergica collaborazione tra le Autorità governative, pubbliche ed internazionali, le associazioni di categoria e tutti i soggetti interessati, mediante le attività e le responsabilità descritte e trattate nei piani di emergenza e nei manuali operativi.
A tal fine, è fondamentale la preparazione di piani di emergenza e di procedure operative sia generali che specifiche, la loro sperimentazione e la formazione del personale, lo sviluppo delle capacità dei servizi veterinari a livello nazionale, regionale/provinciale e locale, comprese le attività di laboratorio e di campo, lo sviluppo di relazioni per il coinvolgimento di altre Istituzioni e delle associazioni di categoria.
Le due componenti fondamentali per la preparazione e la risposta ad una emergenza causata da una malattia animale sono lo sviluppo delle seguenti capacità: individuazione precoce degli agenti e reazione rapida agli eventi.
Individuazione precoce
L'individuazione precoce consente di identificare rapidamente l'introduzione, o l'improvviso aumento dell'incidenza, di una malattia animale, che ha il potenziale di sviluppo di proporzioni epidemiche e/o di provocare gravi conseguenze socio-economiche o di salute pubblica. Comprende tutte le attività, principalmente basate sulla sorveglianza epidemiologica e l'analisi del rischio delle malattie, che determinano un aumento dell'attenzione e della conoscenza della distribuzione e del comportamento dei focolai di malattia e di infezione, permettendo di prevedere l'origine e l'evoluzione di una malattia, nonché il monitoraggio dell'efficacia delle campagne di lotta.
Reazione rapida
Per rapida reazione s'intende l'effettuazione senza ritardo delle attività di controllo necessarie al contenimento di un focolaio e, quindi, all'eliminazione della malattia o infezione nel più breve tempo possibile e nel modo economicamente più efficiente, o almeno di tornare allo status quo e fornire evidenza scientifica e oggettiva che uno di questi obiettivi è stato raggiunto.
Con questo scopo, i piani esistenti sono stati revisionati predisponendo un unico piano di emergenza nazionale, sia per gli animali terrestri che acquatici, in merito a poteri legali, catena di comando, responsabilità e funzioni, coordinamento, disposizioni finanziarie, spopolamento e contatti, per l'attuazione delle misure di carattere generale e specifici manuali operativi, in forma di schede tecniche, relative a dettagliate istruzioni e procedure, per le singole malattie degli animali terrestri e per i diversi tipi di animali acquatici, in merito a criteri diagnostici, indagine epidemiologica, pulizia e disinfezione, zone di restrizione e vaccinazione, come di seguito elencati:
- A. Piano di emergenza nazionale
- B. Manuali operativi:
Animali terrestri |
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Malattie |
Manuale operativo / Allegati |
Anno pubblicazione |
AFTA EPIZOOTICA |
01. Manuale Operativo relativo all’Afta Epizootica |
2014 |
BLUETONGUE (FEBBRE CATARRALE DEGLI OVINI) |
03. Manuale Operativo relativo alla Bluetongue |
2014 |
INFLUENZA AVIARIA |
04. Manuale Operativo relativo all’ Influenza Aviaria |
2019 |
LUMPY SKIN DISEASE |
06. Manuale Dermatite Nodulare Contagiosa del Bovino |
2019 |
MALATTIA DI NEWCASTLE |
07. Manuale Operativo relativo alla Malattia di Newcastle |
2014 |
PESTE EQUINA |
09. Manuale Operativo relativo alla Peste Equina |
2014 |
PESTI SUINE |
Manuali Operativi relativi alle Pesti Suine: 10. domestici e |
2020 |
Animali acquatici |
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Malattie |
Manuale operativo |
Anno pubblicazione |
Malattie esotiche pesci |
12. Manuale Operativo Malattie esotiche pesci |
2015 |
Malattie esotiche crostacei |
13. Manuale Operativo Malattie esotiche crostacei |
2015 |
Malattie esotiche molluschi |
14. Manuale Operativo Malattie esotiche molluschi |
2015 |
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Fonte: Ministero della Salute
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