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Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche (NISECI)

ID 4382 | | Visite: 6517 | Documenti Ambiente ISPRAPermalink: https://www.certifico.com/id/4382

Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche (NISECI)

ISPRA, nell’ambito delle attività di implementazione della direttiva 2000/60/CE, ha partecipato alla definizione dei metodi per la classificazione biologica dei corpi idrici superficiali per ognuno degli organismi individuati dalla direttiva e cioè “macroinvertebrati bentonici”, “macrofite”, “phytobenthos” e “fauna ittica”.

In questo Manuale viene presentato il Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche NISECI come risultato della revisione e dell’aggiornamento dell’Indice già individuato dal DM 260/2010 (Zerunian et al., 2009). Il metodo è stato intercalibrato al livello europeo e deve considerarsi il metodo ufficiale per l’analisi della componente ittica nella classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici fluviali.

Il Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche NISECI è stato elaborato sulla base dell’esperienza di applicazione dell’Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche ISECI (Zerunian et al., 2009). L’ISECI, individuato dal DM 260/2010, in applicazione del D.Lgs 152/2006, come il metodo ufficiale per l’analisi della componente ittica nella classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici fluviali, è stato oggetto di un processo di validazione a scala nazionale e di intercalibrazione a scala europea, quest’ultimo previsto dal processo di implementazione della Direttiva 2000/60/CE (Common Implementation Strategy, CIS). Tale metodo di valutazione della fauna ittica per la classificazione dei corpi idrici fluviali, oltre alle metriche definite dalla WFD (composizione, abbondanza e struttura di età), prende in considerazione anche la presenza di specie endemiche e quella di specie aliene e di ibridi.

I processi di validazione e di intercalibrazione europea hanno portato a individuare la necessità di una serie di integrazioni e di modifiche all’ISECI tali da determinare la necessità di ridefinire la metodica stessa.

In analogia all’ISECI, il NISECI utilizza come principali criteri per la valutazione dello stato ecologico di un determinato corso d’acqua la naturalità della comunità ittica (intesa come completezza della composizione in specie indigene attese in relazione al quadro zoogeografico ed ecologico), e la condizione biologica delle popolazioni presenti (quantificata positivamente per le specie indigene attese e negativamente per le aliene), in termini di abbondanza e struttura di popolazione tali da garantire la capacità di autoriprodursi ed avere normali dinamiche ecologico-evolutive. Tali criteri si collegano con le richieste della Direttiva Quadro sulle Acque, 2000/60/CE, ribadite nelle relative norme di recepimento a scala nazionale (D.Lgs 152/06 e s.m.i.), le quali prevedono che per la definizione dello stato ecologico dei corpi idrici fluviali debba essere considerato l’Elemento di Qualità Biologica “fauna ittica”, valutandone composizione, abbondanza e struttura di età. La decisione dell’Unione Europea del 2017 riporterà i limiti di classe sufficiente/buono e buono/elevato per il NISECI come riportati nel presente lavoro.

ISPRA 159/2017

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Tags: Ambiente Acque Biodiversita'

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