Sentenza 27 marzo 2025 causa C-515/23 / Italia sanzionata per mancato trattamento acque reflue urbane
Appunti Ambiente | ||
Newsletter n. 101357 del 19 Aprile 2025 | ||
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Sentenza 27 marzo 2025 causa C-515/23 ID 23707 | 30.03.2025 / In allegato Corte di Giustizia europea - Sentenza 27 marzo 2025 causa C-515/23 «Inadempimento di uno Stato - Trattamento delle acque reflue urbane - Direttiva 91/271/CEE - Articoli 4, 5 e 10 - Inquinamento di aree sensibili - Impianti di trattamento delle acque reflue urbane - Sentenza della Corte che constata un inadempimento - Mancata esecuzione - Articolo 260, paragrafo 2, TFUE - Sanzioni pecuniarie - Penalità - Somma forfettaria». La Corte ha condannato l’Italia al pagamento di una somma forfettaria di 10 milioni di euro, a cui si aggiungerà una penalità di 13.687.500 euro ogni sei mesi di ritardo nell’adeguamento, a partire dalla data della sentenza (27 aprile 2025) fino al completo rispetto degli obblighi. Le sanzioni riflettono la gravità dell’infrazione, la sua durata (oltre 20 anni dalla scadenza dei termini iniziali) e la capacità economica dello Stato. Il mancato trattamento delle acque reflue, sottolinea la Corte, rappresenta un danno ambientale molto grave, soprattutto perché gli scarichi delle quattro aree coinvolte finiscono in zone sensibili. Sebbene il numero di agglomerati non conformi sia diminuito da 41 a 4, l’impatto persiste, minacciando ecosistemi e salute pubblica. In calce all'articolo download Sentenza 27 marzo 2025 causa C-515/23
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