Documento Diisocianati e Poliuretani / CIIP 20 novembre 2023
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27 Novembre 2024 | ||
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Documento Diisocianati e Poliuretani / CIIP 20 novembre 2023 ID 20806 | 21.11.2023 / In allegato Documento CIIP "Diisocianati e Poliuretani" sui rischi connessi all'impiego di tali sostanze, oggi di grande attualità date le recenti restrizioni nell'utilizzo imposte dalla normativa europea e la loro grande diffusione. Esempio Valutazione dei rischi SSL diisocianati in allegato I ALLEGATO 1 I diisocianati sono il materiale di partenza per la realizzazione di poliuretani che ricorrono in beni di largo consumo che comprendono: prodotti vernicianti, adesivi, schiume flessibili e rigide, elastomeri. L’elemento principale di rischio durante la produzione e l’utilizzo dei poliuretani è la presenza dei diisocianati, in particolare di TDI e MDI, che da sempre sono i più utilizzati. Già a partire dalla loro sintesi tradizionale emerge l’uso del fosgene su diammine aromatiche; gli stessi TDI e MDI rientrano nella classificazione di possibili sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche (CMR). (Diisocyanates. IARC Monographs on the evaluation of the carcinogenic risk of chemicals to humans 1999; 71(2): 865-79). I poliuretani alla fine del ciclo di vita possono subire idrolisi e liberare le diammine aromatiche di cui è ben nota la tossicità. Questi argomenti hanno portato all’inserimento dei diisocianati nella tabella XVII del regolamento REACH (attraverso il Regolamento (UE) 2020/1149 della commissione del 3 agosto 2020) per le opportune restrizioni e a proporre successivamente limiti di esposizione più severi di quelli del passato. Il processo regolatorio per i diisocianati rispetto agli obblighi REACH è iniziato nel 2012 da parte dell’autorità REACH della Polonia e successivamente della Estonia tra il 2013 e il 2016. In Germania l’autorità responsabile per il REACH (BAuA-German Federal institute for Occupational Safety and Health) ha preparato un dossier sulla restrizione presentato all’ECHA nell‘ottobre 2016 che contiene il vincolo di non superare il contenuto di diisocianati liberi dello 0,1% in peso e l’obbligo di un corso di formazione per gli addetti alla produzione e all’utilizzo nei reparti di lavoro. La proposta è stata sottoposta al RAC (Committee for Risk Assessment) e al SEAC (Committee for Socioeconomic Analysis) e alla fase di consultazione pubblica. La Commissione Europea ha dato forma definitiva alla restrizione per i diisocianati definendo la fase di transizione al 23 agosto 2023. La restrizione conferma un divieto all’utilizzo per usi industriali e professionali dopo il 24 agosto 2023, a meno che la concentrazione di diisocianati, considerati singolarmente e in combinazione, sia inferiore allo 0,1 % in peso, oppure il datore di lavoro o il lavoratore autonomo garantisca che gli utilizzatori industriali o professionali abbiano completato con esito positivo una formazione sull’uso sicuro dei diisocianati prima di utilizzare le sostanze o le miscele; tale formazione deve essere condotta da un esperto in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con competenze in materia di diisocianati e deve essere rinnovata almeno ogni 5 anni (vedi All.1). Il Documento del GdL CIIP-Rischio Chimico è stato redatto da Carlo Sala, coordinatore del Gruppo, con la collaborazione di Gianandrea Gino (AIDII). Collegati |
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