UNI 10339 Portate di aria esterna/estrazione locali (ricambi d'aria)
ID 14902 | 09.11.2021 / Documento completo allegato
Il Documento prende a riferimento la legislazione d’interesse per i ricambi d’aria nei locali (di lavoro e non) e riporta quanto previsto dalla norma UNI 10339 (p. 9.1) per gli impianti aeraulici (esclusa climatizzazione) in diverse tipologie edilizie (la norma è in aggiornamento).
Per i luoghi di lavoro il D.Lgs. 81/2008 riporta all’Allegato IV informazioni generali sul ricambio d’aria nei locali (1.3.1.2) e sul microclima (1.9.1), ma non riporta indicazioni sui quantitativi dei ricambi d’aria.
Per i locali specifici, esempio adibiti a scuole, oltre a quanto previsto dalla UNI 10339, può essere preso a riferimento il D.M. 18 dicembre 1975, seppur abrogato, fornisce valori in merito ai ricambi d’aria.
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Si veda anche Documento sulla norma europea in merito UNI EN 16798-1:2019
Prestazione energetica degli edifici - Ventilazione per gli edifici - Esempi di calcolo:
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D.Lgs. 81/2008
ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO
1. AMBIENTI DI LAVORO
1.3. Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali scale e marciapiedi mobili, banchina e rampe di carico
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1.3.1.2. avere aperture sufficienti per un rapido ricambio d'aria;
…
1.9 Microclima
1.9.1. Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi
1.9.1.1. Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far si che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente ottenuta preferenzialmente con aperture naturali e quando ciò non sia possibile, con impianti di areazione.
1.9.1.2. Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo, quando ciò è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori.
1.9.1.3. Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell'aria o di ventilazione meccanica, essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d'aria fastidiosa.
1.9.1.4. Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.
1.9.1.5. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all'inquinamento dell'aria respirata deve essere eliminato rapidamente.
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UNI 10339:1995
La UNI 10339 al p. 9.1 fornisce indicazione in merito alle portate di aria esterna e di estrazione per gli impianti aeraulici da adottare per le diverse tipologie edilizie (esclusa climatizzazione).
UNI 10339:1995
lmpianti aeraulici a fini di benessere
Generalità, classificazione e requisiti
Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura
Fornisce una classificazione degli impianti, la definizione dei requisiti minimi e i valori delle grandezze di riferimento durante il funzionamento.
Si applica agli impianti aeraulici destinati al benessere delle persone, comunque installati in edifici chiusi, con esclusione:
- degli impianti per la climatizzazione invernale degli edifici adibiti ad attivita' industriale o artigianale (per i quali si applica la UNI 8852);
- degli impianti destinati a scopi diversi, per esempio quelli per la conservazione di prodotti deteriorabili e/o per la realizzazione di condizioni adatte a particolari lavorazioni industriali (impianti di processo);
- degli impianti di solo riscaldamento invernale e raffrescamento estivo senza immissione di meccanica di aria esterna.
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D.M. 18 dicembre 1975
Ricambio d’aria locali scolastici D.M. 18 dicembre 1975
Il D.M. 18 dicembre 1975 Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica (GU n. 29 del 2 febbraio 1976 - SO)
5.3.12. Purezza dell'aria.
Dovrà essere assicurata l'introduzione delle seguenti portate d'aria esterna, mediante opportuni sistemi:
i) Ambienti adibiti ad attività didattica collettiva o attività di gruppo.
Per scuole materne ed elementari coefficienti di ricambio 2,5.
Per scuole medie coefficiente di ricambio 3,5.
Per scuole secondarie di 2° grado coefficiente di ricambio 5.
ii) Altri ambienti di passaggio, uffici.
Coefficiente di ricambio 1,5.
iii) Servizi igienici, palestre, refettori.
Coefficiente di ricambio 2,5.
5.3.13. Trattamento dell'aria esterna.
Nelle zone in cui si verificano condizioni particolarmente gravi di inquinamento atmosferico dovrà porsi particolare cura per quanto riguarda la presa dell'aria esterna.
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UNI 10339
9.1 Qualità e movimento dell'aria
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9.1.1 Portate di aria esterna e di estrazione
Le portate di aria esterna e di estrazione da adottare per le diverse tipologie edilizie sono contenute nel prospetto III. In detto prospetto:
- le portate di aria esterna Q0 sono riferite alle condizioni normali di 15 °C, 101,325 kPa, aria secca;
- la conversione da portate volumetriche a portate massiche si effettua facendo riferimento ad una massa volumica pari a 1,225 kg/m3;
- le condizioni indicate si riferiscono ad impianti a regime: e consigliata la riduzione delle portate di aria esterna ed eventualmente ii funzionamento a totale ricircolo durante la fase di transitorio termico di avviamento dell'impianto precedente alla utilizzazione dei locali;
- il progettista deve verificare la congruenza dei valori esposti con ii rispetto di valori previsti da leggi e regolamenti, anche applicati in base a disposizioni locali. A titolo informativo in appendice E sono riportate disposizioni legislative vigenti al momento dell'emissione della presente norma;
- l'indicazione "estrazioni" indica che le portate di aria esterna, immesse negli ambienti di stazionamento, devono essere estratte, nelle quantità. Necessarie, preferibilmente attraverso i locali indicati che devono, quindi, essere mantenuti in depressione.
In assenza di informazioni certe, si adottano gli affollamenti desumibili dal prospetto VIII di cui all'appendice A.
Prospetto III - Portate di aria esterna in edifici adibiti ad uso civile
[...]
9.1.1.1 Locali di pubblico spettacolo e di riunione
Nei locali di pubblico spettacolo o di riunione la portata effettiva Qope e determinata, in funzione del rapporto tra ii volume V e l'affollamento n, espresso in metri cubi per persona, con la seguente procedura:
per V/n ≤ 15 vale Qope = Qop (prospetto III)
per V/n ≥ 45 si applica il Metodo A
per 15 <V/n < 45 si applica il Metodo B
...
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Calcolo ventilazione / ricambi d'aria edifici EN 16798-1
UNI 10339:1995
D.Lgs. 81/2008 Testo Unico Salute e Sicurezza Lavoro
D.M. 18 dicembre 1975