Cavi elettrici: sigle/designazione e marcatura CPR 2017
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25 Novembre 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Cavi elettrici: sigle/designazione e marcatura CPR 2017 Documento Estratto Documento - Tabella di conversione nuovi CAVI CPR impiego 64-8 Excursus Documento Le norme di riferimento principali sono: Percorso di armonizzazione Cavi CPR Altre: Per tutte le norme modificate vedi ultima sezione documento La CEI 20-27 riguarda il sistema di designazione per i cavi di energia armonizzati, di tensione nominale fino a 450/750 V compreso. Nella norma sono trattati solo i cavi armonizzati (o i tipi nazionali riconosciuti - vedi la Nota)
Nota L’uso del sistema per tipi di cavi nazionali riconosciuti è stato permesso dal CENELEC/TC20 purché questi cavi siano designati con il simbolo “A”
Cavi CPR
Il CEI attraverso il Comitato Tecnico 20 Cavi per Energia, nel marzo 2017 ha pubblicato dodici Norme e cinque Varianti per implementare il Regolamento Prodotti da Costruzioni (CPR) nelle normative italiane (vedi in calce), in particolare ha pubblicato la la variante V2 alla CEI-UNEL 35011 (2017) per adeguarla ai requisiti del CPR. Classificazione di un cavo CPR (EN 13501-6) La classificazione di un cavo CPR riguarda la sua reazione al fuoco, la norma di riferimento UNI EN 13501-6:2014 “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 6: Classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco sui cavi elettrici“.
In base alle prestazioni in esito delle prove la norma, classifica i cavi in 7 classi, da Aca (prestazione elevata) a Fca (prestazione bassa). Ogni classe prevede soglie minime per il rilascio di calore e la propagazione della fiamma. Il pedice “ca” indica cavi (cable). Aca, B1ca, B2ca, Cca, Dca, Eca, Fca identificate dal pedice “ca” (cable) in funzione delle loro prestazioni decrescenti: Oltre a questa classificazione principale, le autorità europee hanno regolamentato anche l’uso dei seguenti parametri aggiuntivi: Estrapolando le note, si ha per i parametri addizionali "s", "d", "a" le classificazioni: Si hanno in questo modo numerose combinazioni di classificazione dei cavi, es: UNI EN 13501-6:2014 La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 13501-6 (edizione marzo 2014). La norma descrive la procedura di classificazione di reazione al fuoco per i cavi elettrici.
In data 1° settembre 2016, è stata pubbicata la Norma CEI UNEL 35016 in cui sono indicate le quattro classi standardizzate di reazione al fuoco scelte che consentono di rispettare le prescrizioni installative dell’attuale versione della Norma CEI 64-8 (IT): La nuova tabella CEI UNEL 35016 normalizza solo 4 classi di reazione al fuoco La tabella seguente, basata sulla nuova norma CEI UNEL 35016, definisce i luoghi di applicazione dei cavi in correlazione con le classi di reazione al fuoco. Inoltre, per poter superare i requisiti più gravosi della nuova metodologia di prova sono stati sviluppati nuovi cavi, con una denominazione diversa dai prodotti attuali, che hanno le performance di reazione al fuoco inferiori a quelle richieste dalla CPR.
I cavi Eca in sostanza corrispondono ai vecchi cavi non propaganti la fiamma e possono essere installati in ambienti ordinari ovvero dove non esiste rischio di incendio e pericolo per persone e/o cose. I cavi Cca – s3, d1, a3 corrispondono ai vecchi cavi non propaganti l’incendio e devono essere installati negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio per struttura combustibile o carico di incendio. I cavi Cca – s1b, d1, a1 e B2ca – s1a, d1, a1 corrispondono più o meno ai vecchi LS0H. Devono essere impiegati rispettivamente per luoghi a maggior rischio in caso di incendio per densità di affollamento (locali di pubblico spettacolo, hotel, ospedali, centri commerciali, musei ecc) e per ambienti in cui il rischio incendio è particolarmente elevato (Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, metropolitane in tutto o parti sotterranee, Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e ferroviarie superiori a 1000 m). [In alcuni casi la norma CEI 64-8 consente anche l'installazione di cavi Eca in alcune tipologie di ambienti a maggior rischio in caso di incendio] Le nuove sigle di designazione Cavi vecchi/nuovi e relative classi Alcuni tipi di cavo non hanno variazioni e mantengono il codice attuale: Altri tipi di cavo hanno una nuova sigla: I cavi FROR non sono soggetti a cambiamenti in quanto ideati per posa mobile e il CPR tratta di cavi per pose fisse. I cavi vecchi, con decodifica non aggiornata, non potranno essere utilizzati nei nuovi impianti dal 1° Luglio 2017. Marcatura dei cavi CPR Tutti i cavi, così come previsto dalla norma armonizzata EN 50575, devono obbligatoriamente essere marcati con: Inoltre i cavi possono anche essere marcati con i seguenti elementi:
CEI 20-27
Cavi per energia e per segnalamento - Sistema di designazione La presente Norma stabilisce le regole per identificare un cavo mediante una descrizione abbreviata della configurazione del cavo. La presente Norma riguarda un sistema di designazione per i cavi di energia armonizzati, di tensione nominale fino a 450/750 V compreso. Solo i tipi di cavo armonizzati (o i tipi nazionali riconosciuti - vedi la Nota) sono trattati. Nota L’uso del sistema per tipi di cavi nazionali riconosciuti è stato permesso dal CENELEC/TC20 purché questi cavi siano designati con il simbolo “A” (vedi Tab. 1a).
Ai fini della designazione completa di un cavo, la sigla deve essere preceduta dalla denominazione cavo e seguita dalla citazione del numero della Norma CEI-UNEL, ove questa esista, e da eventuali indicazioni o precisazioni complementari (obbligatorie, nel caso dell’asterisco), precisanti per esempio:
- Norma CEI a cui il cavo deve rispondere (se non esiste la Norma CEI-UNEL);
- materiale isolante e/o per guaine (nel caso che il corrispondente simbolo valga per più di una qualità e che la qualità non risulti precisata dalla tabella o norma);
- particolari forme costruttive, funzioni, qualità dei componenti del cavo;
- colori dell’isolante e/o del rivestimento protettivo esterno (se non risultano già determinati dalla tabella o norma);
- tipo di impregnamento delle trecce tessili.
Occorre infine tener presente che un medesimo simbolo può avere significati diversi a seconda del posto che esso occupa nella sigla. CEI 20-27
Aggiornamenti normativi per l’espletamento del Regolamento Prodotti di Costruzione (CPR). Il Comitato Tecnico 20 – Cavi per Energia nel marzo 2017 ha pubblicato dodici Norme e cinque Varianti per implementare il Regolamento Prodotti da Costruzioni (CPR) nelle normative italiane. Le Norme e le Varianti si rivolgono a tutti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e trasmissione dati che ricadono nell’ambito di tale Regolamento. Il Regolamento Prodotti da Costruzioni (CPR), che disciplina l’immissione e la libera circolazione sul mercato europeo e introduce un linguaggio tecnico armonizzato per le prestazioni e le caratteristiche essenziali di tutti i prodotti da costruzione, è entrato in vigore il 1 luglio 2017. A partire da tale data, la marcatura CE e la Dichiarazione di Performance saranno obbligatorie per tutti i cavi per costruzione immessi sul mercato, anche nel caso non esistano ancora le prescrizioni in merito al loro utilizzo da parte delle autorità italiane. I cavi non marcati CE potranno comunque essere utilizzati alle seguente condizioni: in applicazioni differenti da edifici ed opere di ingegneria civile; oppure al di fuori dell’Unione Europea (export). Di seguito si riportano le Norme e le Varianti pubblicate: Fonti:
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