Valutazione rischio posture lavoro REBA / Rapid Entire Body Assessment / Rev. 00 del 19.09.2024
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Valutazione rischio posture lavoro REBA / Rev. 00 del 19.09.2024 ID 22509 | 19.09.2024 / Documento completo in allegato Il Metodo REBA (Rapid Entire Body Assessment) è stato sviluppato da McAtamney e Corlett della università di Nottingham nel 1993 (Institute for Occupational Ergonomics) per valutare l'esposizione dei lavoratori ai fattori di rischio che possono generare traumi nel corpo intero: posture, ripetitività dei movimenti, forza applicata, attività statica del sistema muscoloscheletrico. Tale metodo nasce dal metodo RULA (McAtamney e Nigel Corlett et al.) ed è stato sviluppato avendo come riferimento metodi di valutazione come il NIOSH (Waters et al.,1993) e OWAS (Karhu et al., 1977). Il metodo valuta il carico posturale o statico durante l'attività lavorativa, per permettere gli eventuali interventi di riduzione della esposizione al rischio per il miglioramento del metodo di lavoro e del layout della postazione di lavoro. Il Metodo REBA si basa sullo stesso approccio utilizzato dal più ben conosciuto metodo RULA, e differisce da quest'ultimo per il fatto che il REBA include anche la valutazione della esposizione degli arti inferiori. Questo strumento di valutazione ergonomica utilizza un processo sistematico per valutare il disturbo muscolo-scheletrico posturale e i rischi associati con attività di lavoro per tutto il corpo. In REBA gli arti destri e sinistri sono valutati separatamente, nello specifico, solo dopo che il lavoratore è stato intervistato e osservato, si determina se è necessaria una valutazione per entrambe le parti o no. In relazione agli angoli formati da ciascuna sezione del corpo viene assegnato un punteggio, tali punteggi vengono incrementati o sottratti di alcune unità a seconda della presenza o meno di determinati fattori di peggioramento/miglioramento, che possono essere ad esempio supporti o carichi. I dati utilizzati nell'analisi sono la postura del corpo intero (testa, tronco, arti superiori e inferiori), la forza impiegata, il tipo di movimenti o azioni eseguite, la ripetitività e le condizioni di presa. Ad ogni distretto o fattore esaminato viene assegnato un punteggio, il quale cresce con la gravità del rischio insito nel fattore stesso. L'indice di rischio, classificato in 5 livelli, che si ottiene dall'analisi REBA indica il livello di rischio presente e l'urgenza con la quale eventuali azioni correttive dovrebbero essere prese. Le posture sono analizzate mediante misurazioni degli angoli articolari dei vari distretti valutati. Gli angoli articolari possono essere misurati su immagini raccolte durante il sopralluogo in azienda. Ogni range articolare è associato ad un punteggio. Lo score A corrisponde alla somma dei singoli punteggi inerenti la postura del collo, del rachide, delle ginocchia e del carico/forza. Lo score B corrisponde alla somma dei singoli punteggi inerenti la postura della spalla, del gomito, del polso e della presa del carico. Il valore finale (score C) si ottiene dalla correlazione tra score A e B al quale si somma l’Activity score che considera il tipo di movimento, le azioni eseguite e la ripetitività (Hignett e McAtamney, 2000). Con il metodo REBA, la miglior postura ergonomica si ottiene per piccoli carichi (< 5 kg) con il tronco in posizione eretta, la flessione del collo di 20° al massimo e le gambe dritte, entrambe che sopportano equamente il peso. Per quanto riguarda l’arto superiore, ci si aspetta di avere un angolo di flessione/estensione del braccio di massimo 20°, piccoli movimenti di abduzione o rotazione sono tollerati, l’angolo di flessione del gomito deve essere tra i 60° e i 100°, e l’angolo di flessione/ estensione del polso dovrebbe essere di 15° al massimo. In questo modo si ottiene il punteggio REBA minimo; ci sono altre combinazioni che portano allo stesso punteggio minimo, ma le posture corrispondenti non sono adeguate all’operazione che consideriamo, oppure non sono consistenti perché non soddisfano la necessità di coordinare la mano con la vista (cioè la mano è troppo vicina al limite del campo visivo). Norma ISO 11226 La norma ISO 11226 considera i fattori derivanti da posture incongrue dei segmenti corporei, anche in assenza di movimentazione manuale dei carichi, compresi testa, collo, tronco, arti inferiori e piedi. Per l’esecuzione della valutazione viene proposto il metodo REBA (Rapid Entire Body Assessment) che permette di calcolare l’indice relativo al rischio da posture di lavoro statiche e/o incongrue. La norma ISO 11226 specifica i limiti raccomandati per le posture di lavoro statiche senza o con minimo esercizio di forma esterna, tenendo conto degli angoli del corpo e della durata dell’esposizione. Documenti allegati: - Modello Valutazione rischio posture REBA DOC/PDF ... Calcolo indice REBA Si divide il corpo in due parti: parte A, che comprende collo, tronco e gambe, parte B, che comprende braccio, avambraccio e polso. REBA Foglio di calcolo A - Punteggi Parte A [...] Collo Tronco Gambe Una volta noti i valori di rischio associati ad ogni posizione, è possibile assegnare un punteggio complessivo alla parte A (Tabella A) Tabella A - Punteggio posture parte A Cercare il punteggio della postura nella tabella A. Utilizzando i valori dei punti da 1 a 3 sopra, individuare il punteggio in Tabella A. Tabella A Il gruppo A ha un totale di 60 combinazioni di posture per il collo, tronco e gambe. Ogni combinazione ha un punteggio da 1 a 9, a cui viene aggiunto il punteggio di carico/forza per ottenere il punteggio A. Fattore correttivo carico/forza Tabella 4 - Carico/Forza Una volta noti i valori di rischio associati ad ogni posizione, è possibile assegnare un punteggio complessivo alla parte A. Esempio Collo ruotato con flessione maggiore di 20° punteggio: 3 [...] Segue in allegato Documenti allegati: - Modello Valutazione rischio posture REBA DOC/PDF Certifico Srl - IT | Rev. 0.0 2024
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