Algoritmi per la valutazione dello stato di conservazione MCA
Appunti Ambiente | |||||||||||||||
30 Novembre 2024 | |||||||||||||||
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Algoritmi per la valutazione dello stato di conservazione MCA Documento 05.10.2018 In attesa della definizione di uno strumento unico nazionale per la mappatura degli edifici con materiali contenenti amianto, dal 1994, in accordo con l'Art. 10 della legge quadro sull'amianto Legge quadro 257/1992, si riporta, nel documento allegato, una panoramica sui Piani regionali e relativi strumenti di valutazione dello stato di conservazione MCA adottati da alcune regioni. La legge quadro sull'amianto Legge quadro 257/1992 e i decreti DM 6 settembre 1994 e DM 20 agosto 1999 prevedono il controllo dei materiali contenenti amianto (MCA) e procedure per le attività di custodia e di manutenzione con la Valutazone Stato di conservazione. La Legge quadro 257/1992 art.10 stabilisce che ogni Regione approvi un Piano regionale di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell’amianto secondo la normativa statale di principio (DPR 8/8/94). Il DPR 8/8/94 dispone che il censimento degli edifici con presenza di amianto libero (il rilascio di fibre nell’aria è gia in atto) o in matrice friabile è obbligatorio per gli edifici pubblici, i locali aperti al pubblico e di utilizzazione collettiva ed i blocchi di appartamenti. Algoritmi valutazione stato conservazione amianto Per arrivare ad una valutazione sulla necessità e l’urgenza di operazioni di bonifica per coperture in cemento-amianto (CA) sono stati nel tempo elaborati nel tempo degli algoritmi al fine di ottenere risultati oggettivi e riproducibili, in sintesi: - Indice Versar/EPA (1987): algoritmo bidimensionale, analizza parametri di danno e di esposizione. Non è specifico per le coperture in CA. (Regione veneto)
Come si può notare, non in tutte le Regioni sono state redatte norme vere e proprie; in alcuni casi si tratta di studi autorevoli come ad esempio per il Centro Regionale Amianto (C.R.A.) del Lazio che, nell'abito della loro attività di ricerca e sviluppo, ha contribuito a divulgare delle linee di indirizzo. Norme UNI UNI 10608: 1997 (Ritirata senza sostituzione) Indice di Valutazione FORSIL Indice EPA (metodo applicato dalla Regione Veneto) Indice FERRIS
VERSAR La società americana Versar (Springfield, Virginia), ha introdotto nel 1987 un sistema di valutazione del rischio, basato su un modello bidimensionale, per la definizione delle priorità di intervento. Successivamente il metodo è stato adottato dall’E.P.A. Il metodo è applicabile a vari tipi di materiali contenenti amianto, sia friabili, sia compatti, presenti all’interno di ambienti confinati. Gli indicatori considerati fanno capo a due distinte tipologie di parametri: fattori di danno e fattori di esposizione. A ciascun parametro viene attribuito un punteggio stabilito in modo da limitare la variabilità dovuta alla soggettività del rilevatore. La valutazione deve essere condotta distintamente per ciascun locale o area con caratteristiche omogenee dell’edificio esaminato. Indice AMLETO A seguire dettaglio sugli algoritmi segnalati per: Emilia Romagna L'Assessorato della Politiche per la Salute in collaborazione con le ASL locali e ARPA hanno elaborato il proprio metodo approfondendo i principi di valutazione del rischio dettati dal DM 6 settembre 1994. Partendo comunque da una ispezione visiva, punto fermo di tutte le valutazioni e applicazioni degli algoritmi regionali, il principio si fonda su tutti quei fattori considerati indicativi del rilascio di fibre di amianto dalla matrice cementizia e quindi della loro aerodispersione. I principali parametri da rilevare attraverso l'ispezione visiva sono: - la friabilità del materiale: la matrice si sgretola facilmente dando luogo a liberazione di fibre; Oltre a valutare il rischio considerando parametri intrinseci dell'istallazione, la valutazione prende in considerazione anche il contesto in cui è inserita la copertura; ad esempio se la presenza di finestre, balconi e terrazzi prospicienti la copertura possano essere elementi importanti nella definizione della presenza di rischio per coloro che abitano e/o lavorano nelle vicinanze. Attraverso di essi, le fibre libere del materiale possono, in presenza di vento, essere verosimilmente veicolate all'interno dei luoghi confinati. Altro elemento importante che caratterizza la valutazione è la presenza di luoghi sensibili come scuole, case di cura, ospedali ecc. I documenti operativi della valutazione si compongono di due schede. La n° 1 descrive la localizzazione ed il contesto in cui si trova il manufatto ed evidenzia la vicinanza a finestre e balconi o luoghi con presenza di persone. La scheda n° 2 serve per valutare lo stato di conservazione della copertura attribuendo un punteggio ai vari parametri che lo descrivono. Quando la copertura non risulta omogenea è necessario prevedere la valutazione sui quattro lati (lato nord, sud, est e ovest) prendendo in considerazione la situazione più cautelativa. Un elenco, parte integrante della valutazione, definisce i comportamenti da adottare. Ad ogni azione consigliata è stato assegnato un range numerico da confrontare con il valore ottenuto dalla valutazione di cui alla scheda n° 1. Le azioni proposte conseguenti al giudizio espresso sullo stato di conservazione della copertura e al contesto in cui è ubicata la copertura in cemento amianto sono riepilogati nella tabella seguente.
Lazio Il Centro Regionale Amianto (C.R.A.), costola del Dipartimento di Prevenzione del ASL di Viterbo, ha creato nel 2013 l'algoritmo chiamato "Amleto". Lo strumento, a differenza di quelli proposti per in Emilia Romagna e Lombardia, è basato su un modello bidimensionale che va definire un punto su un grafico, chiamato "Grado di Urgenza della bonifica". Le due schede da compilare fanno capo a due distinte tipologie di parametri; questo perché, come già precedentemente discusso, per determinare la presenza del rischio è necessario considerare, oltre lo stato di conservazione del materiale, il contesto in cui è inserito l'edificio. I parametri relativi la descrizione e il contesto in cui è ubicata la copertura, pertanto, sono valutati complessivamente sull'intera superficie mentre in merito allo stato di conservazione, quando non è uniforme, si deve tener conto della situazione che presenta maggiori criticità. C'è da dire che il principio di cautela, peggiorativo, in una valutazione del rischio è considerato un valore imprescindibile, come più volte sostenuto dal DLgs 81/08. La scheda n° 1, come per la valutazione proposta in Emilia Romagna, descrive la localizzazione ed il contesto in cui si trova la copertura in cemento amianto ed evidenzia la vicinanza a finestre e balconi o luoghi con presenza di persone. A differenza di ciò che è stato proposto nel precedente algoritmo, la scheda non viene compilata per restituire delle informazioni esclusivamente di carattere generale ma a ciascun parametro viene attribuito un punteggio stabilito in modo da limitare ancor di più la variabilità dovuta alla soggettività del tecnico rilevatore. La scheda n° 2, invece, serve per valutare il manufatto vero e proprio stabilendo lo stato di conservazione con l'attribuzione di un punteggio ai vari parametri. Analogamente, la somma dei punteggi attribuiti ai parametri che descrivono lo stato di conservazione della copertura definisce quello delle ordinate. La coppia di valori così ottenuta individua un punto sul piano del grafico che cade in una delle quattro zone in cui è diviso il grafico stesso ed a cui corrispondono le azioni da intraprendere. Grafico 1 - Grado di Urgenza della Bonifica Zona A - Monitoraggio e controllo periodico (1 volta l'anno); Piemonte Con Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2012, n. 40-5094 la Regione Piemonte approva il suo protocollo per la valutazione del rischio e relative azioni da intraprendere sulle coperture in cemento amianto. Il metodo è composto dalla valutazione dello stato di conservazione dei materiali contenenti amianto, dalla conseguente probabilità di rilascio di fibre (definiti come indici di degrado) e da indicatori di esposizione della popolazione in genere ovvero dei lavoratori. Indice di degrado (I.D.) : Definisce le circostanze che regolano la valutazione dello stato di conservazione della copertura. L'algoritmo valuta i parametri quali l'anno di posa delle lastre, lo spessore, la consistenza, eventuali trattamenti superficiali (vernici, incapsulanti), presenza di muschi e licheni, crepe, stalattiti e residui di copertura in gronda ecc. Sommando i punti ottenuti da ogni parametro si ottiene il valore Tpp, quindi il valore dell'I.D. è uguale: Tpp: totale punti parametri computati; Mpp: massimo punti computati per la situazione esaminata (si considerano solo i valori massimi dei parametri esaminati). Il valore di I.D. così ottenuto con la tabella: Indice di esposizione (I.E.): Si compone da un insieme di parametri che misurano la probabilità con cui una quota di popolazione sia esposta a fibre di amianto provenienti dalla copertura in cemento amianto esaminata. Sommando i valori ottenuti rispondendo a tutte le domande riportate nella scheda, l'indice di esposizione si definisce attraverso tre livelli di rischio:
Incrociando i risultati ottenuti per l'I.D. e l'I.E. si ottengono i provvedimenti da adottare e le tempistiche degli interventi.
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