Slide background

L’agricoltura italiana conta 2024

ID 23209 | | Visite: 68 | NewsPermalink: https://www.certifico.com/id/23209

L agricoltura italiana conta

L’agricoltura italiana conta / CREA 2024

ID 23209 | 29.12.2024 / In Allegato

Giunto alla 37° edizione, il volume “L’agricoltura italiana conta”, curato dal CREA Centro Politiche e Bioeconomia, fornisce una fotografia dell’andamento del settore agricolo e del quadro delle relazioni che il settore primario intreccia con il resto dell’economia, la società e l’ambiente.

Nel 2023, le performance economiche del settore agricoltura silvicoltura e pesca hanno registrato un incremento del valore della produzione (+2%) rispetto al precedente anno, attestato su circa 77 miliardi di euro, a cui si è contrapposto un significativo calo in volume (-1,8%), principalmente dovuto al cattivo andamento della produzione agricola non compensato dai risultati produttivi della silvicoltura e pesca. Relativamente alla produzione agricola, si evidenzia il forte calo dei volumi del vino (-17%) e della frutta (-11%).

In diminuzione, anche se in misura minore, la produzione del florovivaismo (-4%), dell’olio d’oliva (-3%) e del comparto zootecnico (-1%).

Annata favorevole, invece, per piante industriali (+10%), cereali (+7%) e attività secondarie (+7%), queste ultime trainate dalla costante crescita delle energie rinnovabili, della trasformazione aziendale specie dei prodotti zootecnici, dell’agriturismo e della vendita diretta.

Il calo dei volumi prodotti si è accompagnato anche ad una riduzione dell’occupazione, con una contrazione delle ULA (-2%), determinata soprattutto dalla fuoriuscita di unità indipendenti (-4%).

Il peso complessivo del settore sul sistema economico nazionale è rimasto di poco superiore al 2% del PIL, in valori correnti, così come l’incidenza dell’intero sistema agroalimentare si mantiene salda sul 15% dell’intera economia, generando un valore complessivo di 676 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto al 2022, confermando così un trend di crescita già riscontrato lo scorso anno.

Tra le componenti del sistema, anche nel 2023, la più dinamica si è rilevata la ristorazione che, con una crescita del 12% circa, ha completamente recuperato il valore dei livelli pre-pandemia, grazie alla ripresa degli stili di consumo alimentari fuori casa e alla domanda turistica, in particolare straniera.

L’incremento della spesa per alimentari e bevande resta il più alto degli ultimi anni (+9% rispetto al 2022), mentre i volumi registrano flessioni per buona parte dei principali prodotti agroalimentari. Gli italiani, come già nel 2022, hanno dovuto modificare le proprie scelte di acquisto nel comparto alimentare, limitando la quantità o la qualità del cibo: a farne le spese sono i prodotti di fascia alta come l’olio di oliva EVO e i prosciutti DOP, ma anche i prodotti ad alto contenuto trasformativo.
[...]

Superficie e popolazione

L'Italia si colloca all’8° posto come superficie terrestre (302 068 km2) dei Paesi Europei, con una elevata vocazione agricola del territorio (oltre il 50% della superficie). La notevole estensione in latitudine rende molto varie le caratteristiche pedo-climatiche del territorio italiano, favorendo lo sviluppo di sistemi colturali molto diversificati.

Le aree agricole sono interessate, tuttavia, da una progressiva e continua contrazione dovuta all’aumento delle aree artificiali e all’espansione dei territori boscati e degli ambienti semi-naturali (ISPRA). Parallelamente si assiste a un’evoluzione della struttura delle aree agricole, con la sostituzione delle colture periodiche con quelle permanenti, e la trasformazione del vecchio tessuto, costituito da una fitta trama di piccoli appezzamenti, in grandi estensioni monocolturali specializzate.

Superficie e popolazione

Superficie e popolazione 2

Prodotto interno lordo

Il PIL ai prezzi di mercato del 2023 cresce del 6,5% rispetto all’anno precedente e risulta pari a 2.128.001,4 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di +42.625 milioni rispetto alla stima effettuata dall’ISTAT a marzo, mentre in volume l’aumento è dello 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima del marzo scorso.

Il Sud del Paese registra la performance migliore, con un aumento dell’1,3% del PIL in volume, seguita dal Nord-ovest, dove la crescita si è attestata all’1%, risultando lievemente superiore alla media nazionale.

La crescita è stata stimolata principalmente dalla domanda interna al netto delle scorte, con un contributo di pari entità di consumi e investimenti. In termini di volume si registra un incremento del 4,7% degli investimenti fissi lordi e dell’1,2% dei consumi finali nazionali.

Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le importazioni hanno registrato una variazione percentuale negativa (-10,4%) mentre le esportazioni sono rimaste pressoché invariate. Anche il PIL pro capite risulta aumentato del 13%. La misura dell’inflazione, misurata attraverso l’indice dei prezzi al consumo, evidenzia una crescita rispetto all’anno precedente pari al 5%.

Il rapporto tra l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche e il PIL ha registrato un miglioramento rispetto al 2022, con una pressione fiscale rimasta pressoché invariata.

La riduzione della spesa per interessi si riflette in un miglioramento del saldo primario.

L’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al PIL, è stato pari a -7,2%, a fronte del -8,6% nel 2022. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al PIL, è stato pari a -3,4% (-4,3% nel 2022).

Prodotto interno lordo

Prodotto interno lordo 2

Segue allegato

DescrizioneLinguaDimensioneDownloads
Scarica questo file (L’agricoltura italiana conta - CREA 2024.pdf)L’agricoltura italiana conta
CREA 2024
IT11264 kB20

Tags: News

Articoli correlati