Sentenza CS n. 3940 del 30 aprile 2024
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Sentenza CS n. 3940 del 30 aprile 2024 / Direttiva balneari da applicare senza proroghe
ID 21788 | 01.05.2024
La settima sezione del Consiglio di Stato con la sentenza 3940 del 30 aprile 2024 ha stabilito che la proroga delle concessioni balneari al 31 dicembre 2024 è illegittima e le gare vanno effettuate subito.
La VII sezione del Consiglio di Stato ha confermato la scadenza a fine 2023 per le concessioni demaniali per le spiagge obbligando le amministrazioni locali a disapplicare ogni eventuale proroga tecnica al 31 dicembre 2024 prevista dal decreto Milleproroghe 2022 Decreto-Legge 30 dicembre 2021 n. 228 e «dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale».
Nel dispositivo della sentenza, emanata nell’ambito del ricorso presentato dal proprietario di uno stabilimento balneare di Rapallo, i giudici amministrativi ribadiscono che la risorsa spiaggia è «scarsa», smentendo la posizione ufficiale del governo che, facendo leva sulla mappatura delle coste italiane effettuata tra il giugno e l’ottobre 2023, ne sostiene invece l’abbondanza: a essere coperto da concessioni, secondo le tabelle fornite all’esecutivo dal tavolo tecnico istituito ad hoc, sarebbe soltanto il 33% dei litorali, contro un ampio 67% di spiaggia libera.
SI ricorda la Sentenza Corte di giustizia UE causa C-348/22 che ha stabilito che concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente.
I giudici nazionali e le autorità amministrative sono tenuti ad applicare le norme pertinenti di diritto dell’Unione, disapplicando le disposizioni di diritto nazionale non conformi alle stesse Secondo il diritto dell’Unione (Direttiva 2006/123/CE), per l’assegnazione di concessioni di occupazione del demanio marittimo, gli Stati membri devono applicare una procedura di selezione tra i candidati potenziali qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali.
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